Isola di Cherso

Come scritto sul libro "Lo zen e l'arte della manutenzione della motocicletta" il viaggio non è rappresentato dalla meta finale, ma dall'intero susseguirsi degli eventi dal momento che si esce di casa a quando si torna. Il viaggio è anche scoprire se stessi o meglio scoprire parti nuove di noi, attraverso geografie fisiche che un po' alla volta...
Scritto da: Wabe
isola di cherso
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Come scritto sul libro “Lo zen e l’arte della manutenzione della motocicletta” il viaggio non è rappresentato dalla meta finale, ma dall’intero susseguirsi degli eventi dal momento che si esce di casa a quando si torna.

Il viaggio è anche scoprire se stessi o meglio scoprire parti nuove di noi, attraverso geografie fisiche che un po’ alla volta diventano mentali…

L’isola di Cherso è un isola particolare, di quelle che non puoi dimenticare; territori verdeggianti misti a zone brulle in mezzo all’assoluto silenzio, dove i paesini sona anch’essi isole.

Il mare l’abbraccia di un colore blu cobalto e turchese per poi sciogliersi sulle sue coste di un verde smeraldo. E’ lunga un’ottantina di km mentre in larghezza è piuttosto irregolare, poca pianura e promontori ovunque, con panorami e luci e riflessi da restare senza parole.

Chi cercasse discoteche o divertimento di massa senza orari, deve andare altrove.

Qui c’è solo pace (da tanti invece odiata) e chi volesse un pò stare con se stesso (o con la ragazza) o volesse davvero riposare come un rifugiato evaso dalla frenesia (che ci ha preso fino al midollo) l’isola di Cherso vi aspetta ansiosa.

Prima parlavo di geografia mentale e fisica: amerete cherso se amerete scoprire la vita con tutte le sue sfumature e i suoi angoli più nascosti, cosi come chi ama davvero se stesso ama anche gli altri.

Bacioni Gionata



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