Australia fai da te 3
Tramite internet ho trovato un centro di studi in Germania e sfruttando le e-mail e le nostre idee personali abbiamo organizzato solo il primo mese da casa, cioè: volo, un mese di Sydney, corso di inglese tutti i giorni e una famiglia dove vivere questo mese. Il volo era il … 17.01.04 e come vestiti non avevamo tanto, anzi … ma ci siamo portati a presso tutto l’equipaggiamento da sub, racchette da tennis ecc. L’arrivo a Sydney era per il 18.01 sera e una persona ci attendeva per portarci dalla nostra famiglia. Abitavano un po’ fuori Sydney, esattamente nella frazione di nome Seaforth, vicino a Manly, ed era un posticino niente male e in mezzo a colline e con vista spettacolare. Durante la traversata della città ho provato delle sensazioni che non riesco a descrivere, ma posso dire che mi sono subito sentito … a casa! Dopo un’ora di viaggio, e passando per Harbour Bridge abbiamo raggiunto Seaforth. La scelta della famiglia si è dimostrata subito azzeccata e ci siamo trovati subito a nostro agio, calcolando il nostro inglese ancora scarsissimo. Dopo la prima notte a Sydney avevamo la sveglia per le ore 6.00!!! Eh già, alla scuola ci aspettavano e l’unica maniera era svegliarsi presto, usare l’autobus per raggiungere il centro di Sydney (25 min.) e poi via a piedi, sempre per ca. 25 min a raggiungere la scuola. Non vi dico la prima camminata nel centro di Sydney, tra Opera House, grattacieli, parchi e gente che corre la mattina presto con l’attaccapanni sulle spalle!!! Bene, adesso basta troppi dettagli però! Ma l’inizio di tutto andava raccontato per far capire, o almeno cercare di far capire, cosa vuol dire Australia. Di viaggi nel mondo ne abbiamo fatti, ma Sydney è Sydney. Anche perché a parte di questo primo mese non avevamo organizzato proprio niente. Si, ok … Manuela ha letto la guida fino all’ultima pagina e anche questa volta abbiamo sfruttato il nostro metodo: Manuela legge e propone il giro, poi io metto, sul posto, in pratica!!! Ha funzionato ancora! Torniamo un’attimo sul mese di Sydney. Insomma, dopo i primi 2-3 giorni di grandi scoperte, scuola e problemi linguistici ci siamo trovati veramente a casa, come se ci fossimo sempre stati. La “quotidianità” raggiunta tra autobus, Harbour Bridge, Opera House, scuola e … spiaggia garantiva una sensazione spettacolare e un pieno di libertà. Ma non la classica sensazione da ferie, questa era diversa. A me ha colpito soprattutto la già conosciuta mentalità di questa gente. Il mio amico “australiano”, il quale naturalmente siamo andati a trovare un finesettimana, me lo aveva detto chiaramente, ma viverlo e vederlo di persona e comunque diverso.
Dopo il nostro mese di studio abbiamo preso un volo per Melbourne, due giorni di città e poi via con un camper per fare la Great Ocean Road, per raggiungere dopo varie visite (per esempio i 12 Apostoli) l’isola di Kangaroo Island. Su questa isola siamo rimasti 3 giorni per vedere canguri in totale libertà, pinguini e leoni marini, godendoci anche Little Sahara e l’armonia tra uomo e natura. Dopo questi giorni abbiamo raggiunto Adelaide per riportare il camper e prendere un volo per Alice Springs. Noleggio macchina e … chiaramente per Ayers Rock. Purtroppo abbiamo beccato due giorni di acqua pura, dormendo inoltre in tenda, ma tutto fa fascino se si vuole … anche le migliaia di mosche!!! Al ritorno per Alice Springs piccolo stop a Kings Canyon, sempre in tenda e poi volo da Alice Springs verso Cairns. Ed eccoci alla prossima avventura! Siccome abbiamo dormito ormai in tutte le possibilità, cioè famiglia, ostello, albergo, camper e tenda abbiamo pensato bene ad aggiungere l’ultima possibilità: la barca. Eh già, ora ci “toccavano” 5 giorni in barca fuori nella grande barriera corallina, a fare 3 immersioni al giorno, in compagnia di squali e … mal di mare! Ma come immaginavamo … anche questa esperienza rimarrà nuovamente stampata nella mente.
Bene ragazzi, ora basta però! Il viaggio non era ancora finito ma credo di stressarvi con questi racconti, quindi rimango breve e vi dico che dopo ci siamo ancora fermati nei dintorni di Cairns, a vedere la foresta pluviale, i coccodrilli! Poi spostamento per Hook Island a fare una settimana di totale relax e ritorno a Sydney per riprendere il volo verso l’Italia.
Per finire dico solo una cosa: è stato chiaramente un viaggio unico e sicuramente irripetibile. Non mi capiterà mai più, e l’Australia è veramente un paese unico e non per sbaglio famoso e chiacchierato in tutto il mondo. Ma l’Australia mi è rimasta nel cuore meno per le bellezze del posto ma molto di più per la loro mentalità ed interpretazione sulla vita! Devo ammettere che questo è la cosa che mi manca di più, amo la libertà … lasciarla e prendermela. Amo lo spazio, la gentilezza, il sorriso e l’assoluta ospitalità e loro hanno tutto questo. Certo, i problemi ce li hanno anche loro, ma su tante cose sono indietro, come da noi tanti anni fa! Oppure sono avanti? Un gioco di parole, chiaro … ma al primo posto viene la vita e non il denaro.
Il mio amico “australiano” mi disse qualche settimana prima che partivo per il viaggio: Markus, non venire qui giù! Ti conosco, alla fine ci starai male! Quanto aveva ragione! Buon viaggio a tutti e se avete l’occasione … andateci, ma con la giusta mentalità e con il giusto spirito d’avventura e di adattamento.
Markus