Un viaggio, un sogno: Ladakh

Ciao sono Patrizia, insieme con mio marito entrambi innammorati dell'Asia, decidiamo di visitare il Ladakh. Iniziamo da Nizza alla volta di Parigi, Delhi e finalmente Leh. Contattiamo un' agenzia di Leh che ci fornisce una macchina, un autista, un cuoco e tutto il materiale compresa la tenda e i sacchi a pelo. Prima giornata da dedicare...
Scritto da: patrizia
un viaggio, un sogno: ladakh
Partenza il: 25/06/2005
Ritorno il: 06/07/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Ciao sono Patrizia, insieme con mio marito entrambi innammorati dell’Asia, decidiamo di visitare il Ladakh.

Iniziamo da Nizza alla volta di Parigi, Delhi e finalmente Leh.

Contattiamo un’ agenzia di Leh che ci fornisce una macchina, un autista, un cuoco e tutto il materiale compresa la tenda e i sacchi a pelo.

Prima giornata da dedicare assolutamente al riposo per acclimatarsi alla quota.

Il giorno successivo giriamo intorno a Leh: Shey Thiskey e il sito di Stok, i panorami sono stupendi e il primo impatto con questo popolo stupendo è molto gratificante.

Ci organizziamo per un giro di tre giorni nella valle di Nubra, paesaggi da fiaba, monasteri dove regna la più assoluta tranquillità e persone molto tranquille e discrete ci fanno da cornice.

Un giorno per visitare Lamayuru Alci e Likir attraverso una strada molto pittoresca e siamo pronti per affrontare la parte più affascinante di questo viaggio: il (lago) Tso Moriri dai mille colori dai panorami che sembrano dipinti da lla mano di un pittore , le montagne che si fondono col cielo e strade che abbracciano i monti per non scivolare e ancora il (lago) Tso Kar dove si incontrano dei nomadi con le loro greggi, le loro tende e si può osservare la loro vita tranquilla.

Qui arrivano pochi turisti: la zona è tanto selvaggia e struggente da lasciare dentro un senso di grandezza e infinito. Non ci sono hotel nè ristoranti, occorre la tenda ma le stelle che si possono contemplare nella notte assolutamente buia, i panorami infiniti del giorno ripagano ogni scomodità.

Alcuni piccoli disagi legati alla quota sono stati gli unici inconvenienti di questo viaggio che sicuramente non dimenticheremo mai.



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