La cote d’azur

7-8 maggio 2005 In occasione di un weekend libero,ma soprattutto di sole, decidiamo di partire alla scoperta di una nuova meta: la Costa Azzurra. Ore 6.30 pronti per la partenza e via……. Direzione Francia. Dopo circa 4 ore di viaggio ed una breve sosta per la colazione in un Autogrill, eccoci finalmente alla meta: la città di Menton. Grazie...
Scritto da: acerorosso
la cote d'azur
Partenza il: 07/05/2005
Ritorno il: 08/05/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 500 €
Ascolta i podcast
 
7-8 maggio 2005 In occasione di un weekend libero,ma soprattutto di sole, decidiamo di partire alla scoperta di una nuova meta: la Costa Azzurra.

Ore 6.30 pronti per la partenza e via… Direzione Francia.

Dopo circa 4 ore di viaggio ed una breve sosta per la colazione in un Autogrill, eccoci finalmente alla meta: la città di Menton. Grazie al nostro navigatore con facilità arriviamo al Kyriad Hotel, in rue de Sospel 57, dove una camera prenotata ci attende. Lasciate le valigie eccoci di nuovo pronti per la partenza alla scoperta di Menton. Parcheggiata l’auto andiamo verso il lungomare per iniziare la scoperta della città. Passeggiamo sino ad arrivare al porto protetto da un piccolo forte, ora tramutato in un museo. Dopo le solite fotografie di rito, ci dirigiamo verso il “centro” per ammirare la cittadina. Per prima cosa visitiamo il mercato provenzale stracolmo di bancarelle molto colorate con frutta e verdura di ogni tipo, spezie colorate, formaggi, baguette e naturalmente tanta lavanda. Ed eccoci nel vero centro della cittadina: una serie di viuzze piene di bancarelle colorate che vendono souvenir e prodotti tipici della Provenza. Saliamo per strette stradine e raggiungiamo il sagrato della chiesa da cui si gode un ottimo panorama sul mare e sulla spiaggia. Si avvicina l’ora di pranzo ed insieme optiamo per un tavolino all’aperto da Mac Donald’s. Alle ore 13.30 visto oramai quasi tutta Menton, decidiamo di andare verso Montecarlo. Riusciamo ad arrivare in centro, anche se io resto abbastanza stupita: mi aspettavo un ingresso più maestoso, mentre, invece, c’è solo un piccolo cartello che recita “ Benvenuti nel Principato di Monaco”. Ignari di quale possa essere il centro, scendiamo verso il mare percorrendo quella che fra qualche settimana sarà la pista del Gran Premio di Formula Uno. Decidiamo di lasciare la nostra auto in un parcheggio sotterraneo, Il Levrotto, in prossimità del Forum Grimaldi, credo palazzo fieristico. Percorriamo il lungomare ed arriviamo al giardino giapponese, uno stupendo parco arredato secondo lo stile nipponico con tanto di pagoda, laghetto e casa del tè. E’ un posto molto bello con piante e fiori colorati e molto curati. Dopo qualche fotografia lasciamo il giardino e ci dirigiamo verso il porto, passando sotto la famosa galleria sopra la quale è costruito un hotel del gruppo Fayrmont. Giungiamo al porto dove sono ancorati splendidi yatch vere e proprie ville del mare. Oramai è quasi tutto pronto per il Gran Premio: le tribune, i box, le protezioni sui marciapiedi e sulle vetrine. … un panorama un poco strano!! Saliamo verso la “parte vecchia” della città dove si trovano la Cattedrale ed il Palazzo Reale. Fa molto caldo, ma arriviamo in cima. Prima di arrivare nel centro vero e proprio della città ammiriamo dal fuori la bellissima sede del Museo Oceanografico ed il Parco esotico con una miriade di piante grasse. Fuori dal parco si erige la bellissima Cattedrale dentro la quale sono sepolti i principi Grimaldi, compresi Ranieri III e la moglie Grace. Entriamo nella Cattedrale e nonostante la lunga fila riusciamo a visitare la chiesa passando anche accanto alle tombe, molto semplici, dei due principi monegaschi. Usciti dalla chiesa ci dirigiamo verso il palais, palazzo reale, che sorge su una collina in una enorme piazza che domina il golfo circostante. Sono tantissimi i turisti che affollano la piazza tutti pronti a scattare fotografie nel caso in cui qualche membro della famiglia Grimaldi lasci il palazzo. Proseguiamo la nostra passeggiata lungo le strette vie della città vecchia stracolme di negozietti di souvenir e di locali “ a prova di turista”.

Decidiamo, allora, di dirigerci verso il Casinò e, di conseguenza, verso la parte più elegante della città. Infatti, nella vielle ville (città vecchia) i negozi sono prettamente turistici e per niente lussosi come invece ci si aspetterebbe. Arrivati in prossimità del casinò, ecco la vera essenza di Montecarlo: il lusso. In un’area piuttosto ristretta ecco il centro della ricchezza: Ferrari e Porsche sono le uniche auto in circolazione; c’è persino una coppietta di mezz’età che circola con un’auto d’epoca in stile carrozza. Dopo una breve sbirciata all’interno dell’ottocentesco casinò decidiamo di ritornare alla nostra auto certi di pagare uno sproposito per il parcheggio. Il costo per 4 ore è di 7 euro, non caro pensando a dove ci si trova.

Torniamo verso il Kyriad Hotel a Menton per una doccia ristoratrice e pronti per una buona cena.

Decidiamo di fermarci a Menton e di andare in un ristorante notato nella passeggiata del pomeriggio, “La Boucherie”. Il filo conduttore di questo ristorante sono le mucche, tutto ruota attorno a loro dalle tovaglie, ai bicchieri persino le piastrelle dei bagni hanno raffigurato delle mucche. Ovviamente anche il menù riprende il tema delle mucche: il piatto della casa è la carne alla griglia. Optiamo per un menù a prezzo fissocce ci permette di assaggiare della carne ai ferri e dei piatti tipici della Provenza. Dopo la cena passeggiamo sul lungomare e, poi, stanchi ce ne torniamo in hotel.

Il mattino successivo lasciamo l’albergo in direzione di Antibes, un paese provenzale segnalato come molto bello in alcuni siti internet consultati prima della partenza. Dopo circa un’ora di macchina arriviamo ad Antibes e l’impressione non è delle migliori. Il paese non è un granché, ma decidiamo, comunque, di visitarlo. Dopo una colazione con croissant francesi ( più burrosi rispetto ai nostri), ci dirigiamo verso il “ marchè provençal”, tipico mercato locale con frutta, verdura, spezie e lavanda. Passeggiamo per le vie con i soliti negozietti turistici sino a giungere al mare per vedere le mura che circondano la cittadina. Qualche foto e poi via … Verso Nizza.

Dopo un’estenuante ricerca di un parcheggio gratuito ( quelli a pagamento hanno dei prezzi spropositati) riusciamo finalmente a lasciare la nostra auto. Finalmente arriviamo sulla famosissima “promenades des anglais” ,tipica passeggiata della città da cui da un lato si osserva lo splendido panorama del mare blu della Costa Azzurra e dall’altro la parata degli hotel più famosi e lussuosi della città.

La passeggiata è veramente molto lunga e verso il suo termine è possibile entrare nella parte più vecchia di Nizza. Il culmine della zona è sicuramente il mercato dei fiori, un tipico mercato provenzale dove è possibile acquistare fiori freschi di diverso tipo, frutta e verdura freschessime, prodotti alimentari come pane, formaggi e marmellate oltre a diversi tipi di spezie e alla inconfondibile lavanda.

I prezzi così all’apparenza mi sono sembrati abbastanza bassi; ad esempio un bouquet di fiori con ben otto orchidee ( quelle grosse) costava 10 euro. Percorrendo poi qualche vicolo della parte vecchia di Nizza è possibile giungere alla salita che porta allo chateau, il castello di Nizza. In circa una decina di minuti è possibile giungere sulla collina dove all’epoca della dominazione genovese di Nizza era stato eretto un castello. Ora non c’è più nulla, ma al suo posto si trova un bellissimo parco da cui si gode una splendida vista a 360° C sul golfo di Nizza.

Sono le prime ore del pomeriggio quando decidiamo di ritornare alla macchina per fare ritorno a casa.



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche