La vita dei pescatori nel fiume rosso

Quale ponte collega la vita? Il fiume rosso corre tranquillamente da tante le generazioni, portando pesantemente la terra fertile nel suo corso a depositare questo fertile delta. Mentre il corso di gente continua correre su due ponti in questo pezzo di fiume. Da una parte si trova il ponte Long Bien, un vecchio ponte da tempo coloniale, il primo...
Scritto da: amovietnamita
la vita dei pescatori nel fiume rosso
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Quale ponte collega la vita? Il fiume rosso corre tranquillamente da tante le generazioni, portando pesantemente la terra fertile nel suo corso a depositare questo fertile delta. Mentre il corso di gente continua correre su due ponti in questo pezzo di fiume. Da una parte si trova il ponte Long Bien, un vecchio ponte da tempo coloniale, il primo ponte di questo fiume che osserva due secoli eroici della storia. Dall’atra parte, c’e’ ponte Chuong Duong, il ponte del tempo pacifico. Sotto le due ponte situa una piana alluviale lunga dei km, larga di circa un km, la chiama “Thoi” che significa letteralmente la navetta. Durante stagione inondata, questa striscia si riduce come una barchetta verde dondolando nel corso feroce del fiume. Divide il fiume in due corsi, il principale si trova alla riva difronte rispetto alla capitale, il secondario corso si appoggia tristemente alla riva affollata, quanto solitorio e povero come il villaggio dei pescatori nel suo braccio.

Nessuna lo bada, neanche a me, quando si trova questo villaggio, il tempo passa, la gente passa sopra di esso, nessuno chiede su le barchette piccole e stracciate di bambu sotto, loro sono dei pescatori vagabondi. Probabilmente, si si trovi da 5 o 6 anni. Se cerchi a chiedere qualsiasi persona, riceverebbe la stessa risposta che neanche loro non sappiano da quando si situa il villaggio. I loro genitori,i nonni lavoravano in questo fiume da tanti anni, da generazioni a generazioni si girovagava nel corso d’acqua senza direzione precisa. Metteva la palafitta dove ce da mangiare.

La vita dei pescatori e’ molto faticosa. C’era una volta abbondavano i pesci, metteva la rete e aspettava quando c’era bassamarea, quanti gamberi e pesci rimanevano nella rete. In quello periodo, raccoglievano soli grossi pesci e gamberi, quelli piccoli si lascivano li. 15 anni fa, la popolazione non era tanta numerosa, istrumenti da pescare erano molto semplici, il campo di riso si coltivava solo un racolto e tutto il tempo rimasto si lasciava il campo nell’acqua e il campo diventava un ambiente ideale per i pesci come gamberi,gamberetti, e vari tipi di granchio come : cµ da, c¸y, d¹m, cua ®ång. Quando l’acqua scendeva, i pescatori portavano i cesti pieni di pesci nella terra a vendere, a cambiare con riso, verdura, e i utili domestici. Me lo ricordo molto bene a mercato del mio villaggio c’era una bancarella lunga dei pescatori, in quei giorni a me piaceva tanto andare a mercato. La mia mamma vendeva la verdura da giardino. Io giravo di qua e di la nel mercato ammiravo le cose sconosciute con la immaginazione bambina e aspettavo lo spuntino dalla mamma, torta fritta di riso < b¸nh ®a>, torta da farina di riso . Mentre aspettavo, piacevo tanto stare dalla bancarella dei pescatori dove guardavo a occhi stanchi i vari pesci viventi. E’ un mondo acquario pieno di fantasia, immaginavo delle leggende della principessa, del principe del re del mare. Chissa’ tra i pesci piccoli, c’era uno che era figlio o figlia dei re con gli occhi potevano battere. Ricordavo un pescatore con la faccia quadrata come la lettera cinese “§iÒn”, alto, austero, il vito pieno di preoccupazione, i pantaloni con le sue gamba piegate al ginocchio. Mostrava i piedi neri e forti, con le dita ingiallate spiegavano a esterno . Ancora con gli occhi preoccupati, si siedeva su un mattone guardava i cesti pieni di gamberi freschi saltavano di spesso e i cesti pieni di pesci di “Bèng”.. La lora vita sembra passare tranquillamente cosi a lungo, pero la popolazione si cresce troppo veloce. Da numero di 30 millioni, si e’ aumentato a 80 millioni. L’economia si e’ aperta, la genta diventa piu furba e la cosa si trova scarsamente. Si applicavano vari modi da pescare, sempre piu moderni e piu distrutti come la mina, il corrente, la rete fitta. In campo di coltivazione si abusa sfrenamente di pesticidi che porta a una distruzione dell’ambiente alimentare dei pesci. Il mestiere dei pescatori sta per scomprire. Tanti dei pescatori cercano di giungere a zona piu remote, pero anche piu la, dopo un periodo arrivano tanti altri. Denunciare il mestiere?, e’ una domanda piu difficile della loro vita. Questo stesso mestiere non li lascia niente per non parlare di lavorare altro mestiere!. I soldi non ce l’hanno neanche un pezzetto di terra, neache parenti in terra, come si denucia lavoro, ma se no, come si vive. I genitori guardano i loro bambini con la pancia salata , li devono cacciare in terra a guadagnare la vita. Raccogliono i rifutti, fanno medicanti, puliscono le scarpe e anche rubano. Vagabonano come i Zigan, occcupano un luogo vicino il campo di rifutti, ai canali sporchi dove sole zanzare e topi abitano. E meglio di morire da famme!. Piove a dirotto battendo alle barche piccole piccole e bagnate come pulcino, la barca si trova cosi solitoria come la sua unica palafitta di bambu attaccata. Appena fini’ la pioggia, uscirono i bambini dai loro nidi stracciati. Alcuni portavano soli pantaloli corti e mostravano la pella bruciata da sole, i capelli mai pettinati e gli occhi ancora pieni di polipo. Altri portavano le camicie sporche, le scatoline da pulizia delle scarpe. Rampicavano nei ponti di unico bambu, ponti di scimia. Un giorno di lavoro comincia. Vendono i giornali, i biglietti di lotto, puliscono le scarpe, raccolgono i rifutti e tanti altri che solo dio lo sa. Quasi tutti sono inalfabeti, alcuni parlano un inglese di infarinatura, qualche parola di francese, di japonese li basta di comunicare nel caso particolare. Negli occhi loro, si sembra che stanno cercando una cosa sconoscita che hanno perso da nascita. Una vita normale!, come gli altri bambini in terra? Non immaginano mai che cosa sia. Per loro, i tali bambini sono stravaganti perche piangono sempre quando gli danno da mangiare da vestire. Odiano i ciccioni della citta sempre su motorini con gli occhi senza spirito, o alcuni sembrano troppo allegri. Per i bambini dei pescatori, non esiste un concetto di una vita lussuosa, il loro vitale scopo e’ di trovare di piu possibile i soldi per i loro genitori perche gli possano dare da mangiare e da investire. Non ce l’hanno il concetto di tempo, il mattino comincia con la grida di padre, e la sera marca con la stanchezza di gambe e la famme si torturano lo stomaco. Il colore abituato e’ nero e marrone di scarpe, bianco e blu delle carte monetarie. Il suono familiare e’ la grida di rabbia di autorita “ eh, vieni qua pulitore di scarpe!” “un giornale, giovanotto” “ “Vattene! Intendi rubare?”. La lacrima si secca da tanto tempo, per loro solo la sofferanza al di la di limito .

Quando la citta si accende la luce, il ponte di ferro con la forma di drago si chiama Long bien; il nome di un villaggio sotto suo piede, altrimente ha tanti altri nomi come, Bode, Domy, Gialam, Songcai. Venne costruito nel 1898, silenziosamente lascia la sua ombra nel corso d’acqua. Non lontano da esso, si trova un nuovo ponte, Chuong Duong con 4 piste sempre affollate. La gente si fugge all’altra riva, la citta di Gialam, il paradiso di divertimenti come Karaoke, Massaggio moderno, popolare, completo, luogi di relassamento, parucchieri, birra e anche le “caverne” . In quei luoghi, i giovani delle famiglie ricche, gli alti funzionari corrotti buttano i soldi nei divertimenti di tutta la notte. Bevono il vino occidentale forte e caro di centinaia dollari, bevono fino ubbriachi come morti, finche vomitino tutto nel bagno. Volevano trovare i nuovi sentimenti di illusione data da droga. Dopo aver usato la droga, si ritorna a tempo primitivo, si spoglie, si danza, si urla con la parola insensa, si confonde nella musica forte, nella atmosfera magica di colore laze.

Sotto il ponte vecchio, il villaggio si accendono tutti lumi a petrolio che riflette oscuramente nell’acqua. I ragazzini hanno gia mangiato a pieno dopo un giorno faticoso, una cena modesta costa circa 5 mila Dong con sola verdura e riso. Si sdraiava a pavimento stretto mentre accarezzavano la pancia e si cadde nel sonno profondo. Soli i loro genitori non ancora dormivano, siedevano in pensiero pensando di domani. Le zanzare si volavano fitti fitti intorno, sentiva il rumore dell’onda dai lati di barca. Da fuori, la luce oscura si diffondeva tremolantemente nel fiume, riflettendo gli archi storti del ponte come la loro vita. “spegne e andiamo a letto!” disse il marito.



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