Inter-rail paesi dell’est

Inter-rail di 2 settimane: Ungheria, Repubblica Ceka, Polonia, Slovacchia Partenza da Bologna una sera di fine agosto in 3 amici, con il solo biglietto del treno in tasca (e ovviamente gli zaini); prima tratta: Bo.-Vienna. Arrivati nella capitale austriaca in una cuccetta molto confortevole, prendiamo la coincidenza per Bratislava: la capitale...
Scritto da: massi78
inter-rail paesi dell'est
Partenza il: 27/08/2005
Ritorno il: 12/03/2004
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Inter-rail di 2 settimane: Ungheria, Repubblica Ceka, Polonia, Slovacchia Partenza da Bologna una sera di fine agosto in 3 amici, con il solo biglietto del treno in tasca (e ovviamente gli zaini); prima tratta: Bo.-Vienna.

Arrivati nella capitale austriaca in una cuccetta molto confortevole, prendiamo la coincidenza per Bratislava: la capitale della Slovacchia è la prima vera tappa del nostro viaggio nei paesi dell’est (o meglio della Mittel Europa).

Già dal treno molto spartano e dalle facce dei viaggiatori si nota una differenza netta tra il mondo “di qua” e quello “di là” :quest’ultimo più povero, più arretrato, ma in cerca di un futuro migliore e di cambiamento.

Appena scesi, la nostra prima preoccupazione è di trovare un posto per dormire, ma…Nessun problema: come in tante capitali europee, anche qui ci sono persone che offrono alloggi privati, ostelli, hotel, ecc… basta solo contrattare un po’ il prezzo. Così, trovata una stanza a dieci minuti a piedi dal centro in casa da un’anziana signora e figlio (che a giudicare dall’aspetto non se la dovevano passare troppo bene), iniziamo la visita della città.

Il centro storico, molto caratteristico, sarà grande poco più di quello di Imola e si ha l’idea di essere in una bomboniera, si respira la tipica atmosfera dell’est. Visitiamo il museo nazionale slovacco e il castello costruito vicino al Danubio che è stato un punto di frontiera dell’impero romano. È una città ricca di cultura, con molti musei, chiese e palazzi, tra cui il palazzo Primaziale, dove Napoleone e Francesco I siglarono un trattato di pace nel 1805.

Dopo questa parte culturale, mi preme far notare un’ altra caratteristica di “costume” che balza agli occhi: la bellezza media delle ragazze, che è obbiettivamente altissima! Passeggiando per le strade ed entrando nei locali, sembra di essere ad una sfilata di moda; è impossibile non notare queste donne che sono quasi tutte molto belle.

Una mattina si sono presentati in camera (il figlio e la signora) con un vassoio che portava 3 panini ben imbottiti, 3 grandi tazze di caffè e 3 bicchieri di vodka liscia (grandi anche questi) che, ovviamente a stomaco vuoto è un po’ difficile da mandare giù, perciò un po’ ne è toccata anche alle piante.. Giusto per non fare brutta figura. Rimaniamo piacevolmente sorpresi di questa ospitalità.

Decidiamo che 2 giorni e 2 notti a Bratislava siano sufficienti e partiamo per Budapest.

Anche qua in stazione troviamo subito un ostello nella zona di Buda (la città vecchia sotto alla collina); contrattiamo il prezzo (circa 10 euro a testa in camera tripla) e poi ci portano là con un pulmino… tutto organizzato! La prima uscita sui ponti del Danubio è con le luci della sera, momento della giornata in cui la capitale ungherese da il meglio di sé; uno spettacolo molto suggestivo. Tutti i palazzi più importanti e le bellezze artistiche sono raggruppate lungo il fiume, come ad esempio il parlamento. Una giornata intera è da dedicare alla visita della collina di Buda e al castello su di essa costruito. Dalla collina si può vedere la città da vari punti panoramici come il bastione dei pescatori. Molto bella è anche l’isola Margherita, posta in mezzo al Danubio, con i suoi giardini fioriti, sentieri ombreggianti, stabilimenti balneari. Un museo piuttosto interessante è la casa del terrore, sulle barbarie dei regimi stalinista e fascista.

È comodo muoversi in metropolitana, tra l’altro la linea 1 è la più antica d’Europa.

Nei giorni seguenti purtroppo Budapest ci ha piuttosto deluso. Bisogna sempre stare attenti alle fregature, ogni volta che si va in un locale (che sia ristorante, pub, bar,…) cercano sempre di fare di aumentarti il prezzo facendo finta di sbagliare il conto; quindi…Calcolatrice alla mano sempre, per poter dimostrare il prezzo vero delle consumazioni. In più l’ospitalità degli ungheresi è pari a zero (a livello di informazioni, di aiuti), perciò decidiamo di cambiare aria e dirigerci verso la terza meta del viaggio: Cracovia.

Ci imbarchiamo su un treno polacco verso le 19 e arriviamo a Cracovia alle 6 di mattina circa dopo un viaggio che è stato tutto un programma (ma proprio per questo molto bello): accampati alla meno peggio in uno scompartimento, dormendo sì e no 2 ore per il fatto che ci hanno chiesto 7-8 volte i passaporti e i biglietti e…Con il sudore che si faceva “sentire”.

Qua, al contrario che in Ungheria, troviamo un’ospitalità e una gentilezza davvero apprezzabili. Anche questa città ha un centro relativamente piccolo e la prima impressione è di calma e poco stress, di poco traffico, di gente rilassata e che sa divertirsi.

Cracovia è l’unica città polacca a non avere avuto massicce distruzioni; la piazza del mercato è una delle più grandi e antiche d’Europa, vi è un’università famosa (Jagellonian) e anche qui c’è un castello, costruito sulla collina che si estende ai bordi del fiume Vistola.

Ci troviamo una sistemazione appena arrivati in stazione…E stavolta ci è va davvero bene: a 10 min. Dalla piazza e in un ostello bellissimo, con una camera pulita, bagno in comune con altri ma praticamente sempre libero.

Il terzo giorno, decidiamo di andare a visitare il campo di concentramento di Auschwitz; c’è il treno che in un’ora arriva sino ad un paese dal quale si prende l’autobus per il “campo”. Sensazione di desolante silenzio, anche se si è in mezzo a tanta gente che visita questo posto…Quasi troppa gente; mi è venuto anche il dubbio se andare o no…Chissà se quelli che ci sono dovuti morire avrebbero piacere?! La sera, a Cracovia, c’è una vita notturna abbastanza viva soprattutto il fine settimana, gli altri giorni la gente non fa tardi. Ci siamo divertiti anche da questo punto di vista, perché qua se si va a ballare (o da qualsiasi altra parte) è molto più facile conoscere gente…Il divertimento serale è davvero divertimento: cioè conoscere gente; cosa che da noi (in Italia) è diventata difficile.

Ci rimangono 3 giorni pieni di vacanza, e decidiamo di trascorrerli a Praga.

Pure qua viaggiamo di notte e alle 7 di mattina arriviamo nella capitale ceka. Per me è la seconda volta e mi sento come tornato a casa, tanto amo questa città. Proprio per eccesso di sicurezza ho voluto guidare gli altri e ho detto: “conosco io un ostello in centro!”, e così non guardiamo in stazione e andiamo diretti in centro. Risultato: l’ostello è pieno. Dopo avere passato 3 ore in giro per il centro (tra uffici informazioni e altri ostelli) con le valige in spalla fermandoci ogni tanto ai bordi di una strada come disperati, ci rendiamo conto che stiamo sfiorando il ridicolo e che così non si può andare avanti. Torniamo in stazione a cercare una sistemazione.

Trovato un ostello vicino a piazza della Repubblica, ci inoltriamo nella città.

La stanchezza inizia a farsi sentire, ma la magnificenza di questo angolo di vecchia Europa ci fa passare anche questa. Piazza Venceslao, piazza vecchia (stare mesto), l’antico orologio astronomico, il ponte Carlo, la via Karlova, il quartiere di Malastrana. L’atmosfera che si respira in questo posto è credo unica al mondo…Soprattutto sul ponte Carlo, pieno di artisti di strada, verso il tramonto.

Passeggiando lungo le strade è frequente sentire musica classica che arriva dalle finestre aperte delle case. Anche Praga, come le altre città visitate, è piena di caffè mitteleuropei dove sedersi a sorseggiare con calma una bevanda tra una chiacchiera e l’altra…Senza la fretta con cui si prende il caffè in Italia, dove infatti non ci si mette nemmeno a sedere ma si beve al banco; qua infatti si entra e si consuma solo se si ha un po’ di tempo libero.

Andiamo al Castello che sovrasta la città: prima in metropolitana (3 linee molto comode) e poi a piedi (mezzora buona di salita). Al contrario dell’anno prima (per ma) becchiamo una giornata di sole e…Il cambio della guardia.

Vi è una grande tradizione di marionette…Girando ci si imbatte spesso, infatti, in piccoli teatri di burattini che sembrano appena usciti da una fiaba ( come del resto tutta la città…Con le sue costruzioni stile gotico e le torri stile “castello del mago Merlino”).

Al contrario di Budapest, Praga ha una vita notturna piuttosto vivace: discoteche, locali di vario tipo e strade che brulicano di gente; certo non aspettatevi la vita e il casino di Barcellona, Londra o Milano, è sempre una città dell’est, ma…In fondo è bella proprio per questo. C’è quello che ci deve essere; anche se, già da qualche anno, pure qui sono arrivati purtroppo i simboli della globalizzazione: Mc Donald, Benetton, ecc… Tutto purtroppo finisce, anche se dopo 15 giorni di inter-rail forse abbiamo bisogno di ricaricare le pile e quindi di andare a casa, ma… c’è ancora il viaggio di ritorno! Si parte da Praga alla mattina per arrivare a Vienna nel pomeriggio. Dal momento che la coincidenza per Bologna ce l’abbiamo dopo 4 ore circa, lasciamo la valige in stazione e ne approfittiamo per fare un giro e per sederci in un classico caffè viennese davanti a una fetta di saker torta e a una tazzona di caffè.

La prima cosa che balza agli occhi è la pulizia degli austriaci: la stazione, a confronto con quelle italiane sembra un salotto.

La cosa più curiosa ci capita proprio sul treno italiano: dal momento che la porta dello scompartimento non si chiude (tipico), entrano due tipi (inglesi?) senza passaporto né biglietto che si infilano sotto i sedili (tirati giù per dormire) per sfuggire ai controlli dei poliziotti che li cercavano (ma perché li cercavano? Erano forse tipi sospetti? Bah!). Non so come siano andati a finire. Una volta usciti, riusciamo a fare una chiusura “ermetica” con una cintura e arriviamo a Bologna dormendo a tratti. Fine di questa vacanza, bella, massacrante, all’avventura, insomma da ricordare!



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