Cuba – il paese dei contrasti
L’aereo da Milano Malpensa partiva alle 8.30 del mattino e, lo stazionamento nella sala d’attesa dell’aeroporto alla fine è stato meno terribile di quanto pensassimo grazie alla compagnia di un gruppetto di simpatici emiliani, ormai viaggiatori e residenti a Cuba. Anzi, uno di loro sarebbe diventato la nostra guida e ci avrebbe aiutato nel primo impatto in terra cubana.
La nostra destinazione sarebbe stata Havana, ma dato che Santiago era nel nostro programma di viaggio, abbiamo deciso alla fine di seguire Giuliano e scendere a Santiago de Cuba. Santiago de Cuba, nell’estremo Oriente, capitale del son cubano, era la mia meta preferita e, malgrado alcuni aspetti poco piacevoli era proprio come me l’aspettavo: viva, colorata …Ci siamo sistemate, dopo varie ricerche, da una simpatica giovane coppietta in una zona non centralissima, ma tranquilla e nei pressi del Santiago Hotel, uno dei maggiori hotels della città, da cui si può ammirare un panorama notevole e usufruire di una serie di servizi…Magari anche per fare semplicemente delle telefonate. Vi lascio l’indirizzo: Gustavo o Maguy Calle B N. 6 e/4ta. Y M Amp. Terraza, Santiago de Cuba Tel. 641326 Se volete potete anche approfittare della simpatia e del servizio di auto con Monchi, che abita nei pressi e, volendo affitta anche camere: Sr. Ramon R. Bonilla Hernandez 1ra No. 61 e. M y 4ta Ampliacion de Terrazas Santiago de Cuba Tel. 641675 La notte santiaguera offre molto a livello musicale, dalla casa della Trova alla casa della Musica, ma se vi informate da qualche cubano che, sicuramente si farà avanti per accompagnarvi, Vi consiglio di farvi portare in posti meno conosciuti ai turisti ma dove potrete sentire di più l’atmosfera santiaguera. La Casa della Trova, a mio avviso, è molto più carina durante il giorno, quando al solo costo di un peso convertible ($ 1 circa), potrete assistere alle esibizioni di gruppi di simpatici soneros e, scambiare qualche chiacchiera con loro e, chissà anche qualche balletto con uno di loro, come è capitato a me !!! Le spiagge di Santiago non sono un granchè, ma il nostro accompagnatore ha voluto portarci nella mitica ‘Siboney’ (che è anche citata de Elios Ochoa in uno dei suoi son), per farci conoscere il ristorante di una sua amica e le sue prelibatezze. Abbiamo avuto anche la fortuna di visitare la casa di una gentilissima ‘campesina’, che ci ha deliziato con uno dei suoi formaggi …E poi, su quella strada c’è un Museo che ricorda la rivoluzione del Che e la casa, dove assieme a Fidel Castro progettarono la rivoluzione. Una serie di cartelli coloratissimi (che troverete anche all’Havana), Vi ricorda i tempi della rivoluzione…Como quello che campeggia all’ingesso della spiaggia di Siboney “las ideas puenden mas que las armas…” Vi consiglio anche una visita al Castello del Morro, da dove si ha una splendida vista dell’isola oltre che un excursus storico sui pirati e i corsari. Particolare anche il Museo della Preistoria, dove vi immergerete nella presitoria grazie alla presenza di grandi animali in pietra, disseminati nel Parco. Nei dintorni c’è anche il Santuario di Ochùn, patrona dell’isola di Cuba. La compagnia Viazul ci ha portato alla nostra successiva tappa, Trinidad, una delle più belle città di Cuba. Ricordatevi di coprirvi bene, perché l’aria condizionata del bus è tenuta al massimo e, può tirarvi dei brutti scherzi. Infatti, io mi son beccata un gran raffreddore, malgrado fossi vestita con 3 maglie, giubbotti e sciarpona, ma evidentemente non era abbastanza! L’arrivo a Trinidad ci ha colto di sorpresa, ma ci ha fatto scoprire la città con una luce particolare…All’alba. L’atmosfera magica del posto ci ha fatto sorridere dell ’assalto dei molti gestori di case particulares che aspettano l’arrivo di potenziali clienti alla stazione degli autobus. Fare colazione a Trinidad è un po’ complicato, ma seguendo il consiglio della mitica guida Lonely Planet, abbiamo potuto rifocillarci per affrontare la giornata. La città è tutta in stile coloniale, che le è valso il titolo di sito tutelato dal patrimono dell’Umanità. Abbiamo scoperto anche dei deliziosi mercatini e, costante la presenza di locali con esibizioni di gruppi di salsa. Nella Plaza Major accanto alla chiesa, c’è la casa della Musica, che gode quindi di una posizione privilegiata.
L’incontro con altri viaggiatori emiliani è praticamente una costante in quest’isola, che è ormai diventata una delle loro mete preferite. Per noi questi incontri sono stati casuali e proficui, come quello con Maurizio, bolognese, che ci ha permesso di fermarci a Trinidad nella casa particular di Làzaro , un simpatico ma onestissimo cubano…Un consiglio, che ormai trovate in quasi tutte le guide, diffidate delle case particulares irregulares, ovvero senza licenza, più economiche ma che potrebbero portarvi sorprese poco piacevoli…Vi lascio quindi l’indirizzo della casa dove ci siamo fermate : Làzaro Lorente Fonseca Calle Clemente Pereira N. 248 e/ Pablo Pichs Giròn y Conrado Benìtez Trinidad, S S. Cuba C.P. 62600 Tel (53)(01419) 3156 – 3895 Non mancate di passare una giornata o un pomeriggio nella spiaggia di Ancòn, spiaggia bianca caraibica con alberi e palme …Dove potete godervi il relax al sole quasi in solitudine…Vi consiglio di andarci in ‘coco-taxi, una sorta di apecar giallo, che con 4 pesos (sempre contrattando però!) vi portano fin lì…
L’ultima tappa del nostro viaggio è stata l’Havana, capitale dell’isola situata a occidente, come se fosse a Nord, il clima è un po’ più rigido, ma non l’atmosfera. Se fate un giro all’Havana Vieja vi sembrerà di girare nella città vecchia di Napoli…Me lo dicevano i miei amici cubani in Italia e, in effetti lo posso confermare. Bè, chiaramente con qualche differenza…I ‘bicitaxi’ sono un indizio che in effetti siete da tutt’altra parte ! Fate una tappa nel ‘Barrio chino’, il quartiere cinese, dove potrete mangiare con poco e, risparmiare qualcosa per rifarvi nella serata e poter assistere a qualche concerto in una delle due Case della Musica, dove avete la possibilità di concerti dalle 4 del pomeriggio (con 10 pesos ve la cavate!) o, la sera dopo le 22 (però vi costerà più caro, almeno 20 pesos!). Magari, vi capiterà di assistere anche alle sfilate coloratissime di ballerini e carri allegorici del carnevale habanero, che vi sembrerà di essere a Rio più che a Cuba…
Sicuramente proverete una forte emozione nella Plaza de la Revolucion, davanti al totem del Che con il motto ormai conosciuto in tutto il mondo ‘Hasta la victoria siempre’ ! Fare un giro attorno al museo del Memoriale, costa solo 1 peso e, finirete per trovarvi di fronte al Palazzo di Fidel, ben circondato da guardie anche in borghese…Bè le guardie sono un po’ dappertutto a l’Havana e, a volte se si è in compagnia di cubani possono fermarvi per dei controlli. Imperdibile un giro sul Malecòn, l’ormai noto lungomare habanero, che ogni tanto vi offre uno spettacolo con le sue onde che straripano arrivando oltre la barricata di pietra fin sulla strada…Senza però intimorire gli automobilisti che vi transitano tranquillamente…Passata l’Ambasciata USA vi è un mercatino coloratissimo e pieno di oggetti che sicuramente vi tenteranno: collanine e bracciali di semi di zucca, quadri che sprizzano l’energia di quest’isola…Troverete un altro mercato ancor più grande all’ingresso dell’ Havana vieja, anche lì vi consiglio di addentrarvi, magari prima di farvi un mojito alla Bodeguita del medio…
Bè, i contrasti che abbiamo notato sono tanti, ma fa parte della cultura di un Paese e, comunque è ciò che ci è più rimasto nel cuore e portato a riflettere. Teresita, la mia simpatica amica che ci ha ospitato all’Havana (www.Cubaenparticular.Com ), come anche gli altri gestori delle case particulares in cui abbiamo soggiornato a Cuba, ci ha aiutato un po’ a capire meglio la situazione politica del Paese…Non è facile per un cubano poter parlare così liberamente…La libertà è un valore di cui spesso non ci rendiamo conto noi che abbiamo tutto…Comunque, Fidel è un grande leader essendo riuscito a mantenere un Paese con pochissimi mezzi a seguito dell’embargo…Per seguire un ideale, un’utopia che però è diventata realtà … Peccato che le nuove generazioni abbiano ceduto ai falsi valori proposti dall’Occidente… è triste vedere belle ragazze in fila davanti ad un locale, il cui ingresso costa quanto lo stipendio medio di un cubano (10 pesos!!!), solo per poter beneficiare di cose che normalmente non potrebbero permettersi, ovvero comprarsi nuovi vestiti, cosmetici, tutte cose futili… ma che per loro rappresentano quel qualcosa che gli permette di distinguersi dagli altri…Questo è uno dei contrasti che ci hanno accompagnato nel nostro viaggio…Oltre al tripudio di colori, di musica, bambini, che resterà per sempre nella nostra memoria e nel nostro cuore…