Stoccolma on ice
Si è trattato di un viaggio breve ma sufficiente per visitare una città come Stoccolma paragonabile per estensione, per chi l’ha visitata, ad Amsterdam.
Il periodo scelto è stato metà marzo: il tempo era rigido per non dire freddo (tra -2 e -4 °C durante il giorno). Pur essendo io molto freddolosa rifarei il viaggio in questo periodo, perché la città sotto la neve ha un fascino particolare e consente anche di realizzare “dei veri miracoli”: come Cristo, ho camminato sulle acque (gelate) dei canali. La nostra prima preoccupazione in ogni viaggio è trovare un alloggio a buon prezzo ma pulito. La sistemazione che abbiamo trovato e che vi consigliamo è l’ostello ospitato nell’ex prigione di Langholmen (metro Hornstull, poi 10 minuti a piedi): si tratta di una soluzione buona perché, ad un costo abbastanza ragionevole (considerati i prezzi di alloggio non molto abbordabili), si può avere una piccola stanza pulita con un letto a castello. Lenzuola ed asciugamani non sono compresi nel prezzo della camera, perciò se intendete risparmiare qualcosa fate come noi che almeno abbiamo portato da casa gli asciugamani. Anche la colazione non è compresa nel prezzo della camera ma vi consigliamo di approfittarne: con 80 corone vi portate via una buona quantità di lipidi, calorie e proteine che vi faranno comodo per gran parte della giornata. È possibile anche utilizzare una cucina attrezzata o se non avete voglia di cucinare dopo una giornata di fatica “turistica” potrete sfamarvi ed ascoltare musica nel pub all’interno della struttura (per maggiori informazioni www.Langholmen.Com).
Vi segnaliamo anche un’altra sistemazione. Vi abbiamo soggiornato l’ultima notte per essere vicini alla stazione degli autobus che portano all’aeroporto di Skavsta poiché la nostra partenza era alle 4 del mattino (Flybussarna circa 190 corone a testa andata/ritorno). Considerato che con quelle temperature passare la notte all’addiaccio è il primo passo che conduce all’ibernazione, abbiamo quindi trascorso l’ultima notte all’ostello City Backpackers Vandrarhem (per maggiori informazioni www.Citybackpackers.Se): una specie di moschea nel cuore di Stoccolma, dal momento che all’ingresso sarete costretti ad abbandonare su uno scaffale le vostre scarpe in compagnia di quelle degli altri ospiti. Le fragranze provenienti dalle calzature degli ospiti proprio all’entrata dell’ostello danno un carattere del tutto particolare a questo luogo (all’interno dell’ostello si cammina solo in pantofole o, se preferite, scalzi). A parte questo, si tratta di una sistemazione più alla buona rispetto a Langholmen ma con un’accoglienza cortese, ben organizzata, pulita, familiare. Bagni e docce in comune, la disponibilità di una cucina, postazioni internet gratuite, una sauna gratuita la mattina, una lavanderia, ingresso 24 ore (anche qui lenzuola ed asciugamani sono a pagamento). Vi è la possibilità qui di qualche camera doppia. L’ostello non offre la colazione ma resta comunque un eccellente soluzione per il rapporto qualità/prezzo e per la sua posizione vicino alla stazione ferroviaria e dei bus e non molto lontano dal centro della città raggiungibile comodamente a piedi.
Soddisfatte le esigenze legate al tetto ed alle abluzioni, ci siamo dedicati ad organizzare i nostri pasti senza spendere molto visto che, come abbiamo sperimentato una sera, per mangiare il piatto tradizionale svedese PYTT I PANNA (un delicato e profumato insieme di cubetti di carne di maiale e patate fritte su cui giace esanime un uovo fritto) più una birra media abbiamo speso circa 30 Euro in totale. Appagati dalla abbondante prima colazione, e dopo un “rinforzino” verso l’ora di pranzo acquistato nei supermercati (occhio, a Stoccolma c’è la COOP) per la sera ci fermavamo dai numerosi venditori ambulanti per un korv, un panino con all’interno una salsiccia alla griglia al modico prezzo di 20-25 corone: non è certo un consiglio da gourmet ma per pochi giorni si può fare! Per muoversi abbiamo acquistato il biglietto della durata di 72 ore valido per la metropolitana e tutti i bus della città (180 corone, molto più economico della Stockholm Card). I mezzi pubblici sono molto efficienti e puntuali e la metropolitana in alcune stazioni è un vero e proprio museo all’aperto, dal momento che le gallerie ed i marciapiedi sono stati dipinti così da renderla qualcosa di veramente insolito e seducente (provate a fare un tour di queste stazioni). Orientarsi in una città non molto grande come Stoccolma è piuttosto facile: anche se non parlate fluentemente lo svedese con un poco di inglese e grazie alla disponibilità degli abitanti non incontrerete grossi problemi.
Per la visita ai luoghi di interesse artistico e culturale vi rimandiamo alle guide turistiche che solitamente utilizzate (a noi non ci pagano per sponsorizzarne una in particolare). Vogliamo però segnalare Modern Museet (gratuito, tranne eventuali mostre temporanee a pagamento), Vasa Museet (il Titanic di Svezia), Gamla Stan (“il centro al centro” di Stoccolma), Stadshuset (il Municipio di Stoccolma), Ostermalmshallen (mercato al coperto, la Boqueria a Barcellona è tutta un’altra cosa ma anche questo non è malaccio), Skansen (una sorta di riserva naturale della fauna scandinava e di riserva della Svezia che fu).
Questo nostro racconto non ha la pretesa di risolvervi tutti i dubbi e le incognite di un viaggio che vi apprestate a pianificare, anche perché non vogliamo togliervi il piacere “perverso” dell’imprevisto che si nasconde dietro ogni viaggio. Vuole essere solo un contributo – speriamo utile – per un viaggio a Stoccolma, città che noi vi consigliamo.