Guatemala, Belize, Yucatan

GUATEMALA BELIZE MESSICO Di Daniele e Rosanna Gennaio febbraio 2005- 27/1 G VOLO E ARRIVO A CITTA’ DEL MESSICO CON PERNOTTAMENTO 28/1 V PARTENZA PER GUATEMALA CITY E TRASFERIMENTO AD ANTIGUA alloggiato da DON TONO 90 q. (7.50 c.ca x 1 doll.) 29/1 S VISITA A CICHICASTENANGO E RITORNO AD ANTIGUA 30/1 D TRASFERIMENTO A PANAJACHEL...
Scritto da: Alessandro Pesce
guatemala, belize, yucatan
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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GUATEMALA BELIZE MESSICO Di Daniele e Rosanna Gennaio febbraio 2005- 27/1 G VOLO E ARRIVO A CITTA’ DEL MESSICO CON PERNOTTAMENTO 28/1 V PARTENZA PER GUATEMALA CITY E TRASFERIMENTO AD ANTIGUA alloggiato da DON TONO 90 q. (7.50 c.Ca x 1 doll.) 29/1 S VISITA A CICHICASTENANGO E RITORNO AD ANTIGUA 30/1 D TRASFERIMENTO A PANAJACHEL (LAGO ATITLAN) PIU’ BARCA PER SAN MARCOS . Alloggiato alla posada PANABAJ 50 q.

31/1 L SAN MARCOS 1/2 M PANAJACHEL E RITORNO AD ANTIGUA 2/2 M ANTIGUA 3/2 G TRASFERIMENTO CON BUS ALLE 18 PER S. Elena 4/2 v arrivo alle 5 a s. ELENA E ALLOGGIATO ALLA POSADA SANTANDER 60 q.

5/2 S VISITA A TIKAL 6/2 D PARTENZA PER IL BELIZE-CAYE CAULKER ALLOGGIATO AL TROPICAL PARADISE HOTEL pagato 294 doll. Beliziani per 4 notti (per il pagamento con carta di credito c’è una tassa del 5%)(1 dollaro beliziano=0,5 us$) 7/2 L CAYE CAULKER 8/2 M CAYE CAULKER 9/2 M CAYE CAULKER 10/2 G PARTENZA PER LA RIVIERA MAYA ALBERGO MAYAN PALACE SITO A 22 KM. DA PLAYA DEL CARMEN DOVE RIMANIAMO PER 15 GIORNI E’ arrivato il giorno per me tanto temuto 27/01/05 si parte con sveglia alle 4, viaggio buono (KLM) e arrivo a Messico City in orario. Qui l’amara scoperta che negli aeroporti e nelle frontiere dell’america centrale non esiste il concetto di carrello portabagagli, si ha quasi l’impressione dell’espletamento di una rivalsa : tu hai i soldi perciò paghi e ti prostri a me povero esecutore di timbri (funzionario frustrato). Trasferimento all’hotel Monte Real (scarso) e conoscenza con una simpatica coppietta di Bologna appena prima di ripartire per Guatemala City. Nel nostro viaggio ci siamo avvalsi costantemente della sacra bibbia (Lonely Planet) utilissima ma non sempre veritiera!! E cosi’ ci siamo diretti immediatamente con taxi (70 q.) più chichen bus (20 q.) ad Antigua bellissima città ex capitale del Guatemala e meta di molti turisti sia europei che nord americani che australiani. All’arrivo grazie a Dio abbiamo potuto contare sull’aiuto di una persona propostasi come incaricata dal comune in aiuto ai turisti e qui io apro una doverosa parentesi chiarificatrice: all’inizio ho parlato di giorno tanto temuto perché sono un trapiantato di rene di 53 anni e il pensiero di condizioni igieniche da terzo mondo, mancanza di sanitari specialisti, acque inquinate e quant’altro mi terrorizzavano letteralmente, alla prova dei fatti poi la cosa che ho patito di più sono stati gli spostamenti con tutti i bagagli, troppi e troppo pesanti, UN VERO INCUBO!!! Questa persona simpatica e gentile ci ha quindi raccolto dalla stazione degli autobus e sul comodo cassone di un pik-up ci ha condotti in centro città dove abbiamo trovato una dignitosa sistemazione “POSADA DON TONO” prima e organizzato i nostri giorni seguenti poi. I costi: la posada camera doppia con bagno in comune e acqua calda a 90 q., trasferimento con pulmino da 10 posti Antigua-Chichi /Chichi-Panajacel/ Panajacel-Antigua/Antigua-Guatemala City-Flores (viaggio notturno con bus di prima classe) il tutto per 704 q. La prima sera ad Antigua cena al ristorante specialità antiguegna mangiato bene , varie carni e verdure annaffiate con birra e agua pura (evidentemente non la beve nessuno, una fatica fare capire che la volevo in bottiglia chiusa e senza ghiaccio e gas cosi’ ho scoperto che si deve chiedere “agua pura al tiempo” ) 110 q. Il giorno dopo visita al mercato di Antigua , bellissimo c’è di tutto ma soprattutto la frutta di cui sono particolarmente ghiotto, il mercato è il fulcro dei paesi vicini, tantissima gente ma soprattutto tantissimi bambini.

Il giorno dopo partenza per Chichi dove io e mia moglie ci siamo scatenati negli acquisti, peccato però che io invece di contrattare mi facevo intenerire e davo a queste ragazzine anche la mancia. Molto interessanti le chiese e i riti che vi si svolgono, hanno un che di pagano o meglio risentono molto delle tradizioni maya . Lasciata nel pomeriggio Chicchi e constatata la disorganizzazione (venduti più posti di quelli disponibili!) arriviamo a Panajacel sul lago Atitlàn dove seguendo il consiglio di un ragazzo italo-australiano conosciuto da Don Tono, prendiamo subito la barca (30 q.) per un paesino di nome San Marcos dove alloggiamo alla posada PANABAJ per 50 q. Al giorno, acqua calda bagno semiaperto ma bella camera ampia e soleggiata in una casa nuova gestita dai figli di Lucas , gentilissimo maya con il quale abbiamo potuto fare una bella chiacchierata. Cena al ristorante Paco Real di una italiana e del suo compagno, mangiato abbondante e benissimo 110 q. Giorno dopo visita del paese,prendiamo il sole al lago dove c’è anche chi fa il bagno, per esempio un maya con la moglie di razza bianca ed il loro bambino (primo esempio di coppia mista di questo genere, non ne abbiamo viste più in seguito) e la sera visto che il Paco Real è chiuso per riposo mangiamo da “Mi Marduensita” 50 q. Sito di fianco al parco giochi. Il giorno dopo prendiamo anche il caffè da Mi Marduensita di coltivazione locale buono! (30 q.) quindi scendiamo all’imbarcadero e torniamo a Panajacel. La giornata splendida e il lago calmo ci consentono di fare delle belle fotografie.

A Panajacel compriamo delle cartoline, costano da 2,5 a 3,5 q. Quindi fare attenzione oppure contrattare , cosa che non si può fare con i bolli 8 q.. Alle 14 in perfetto orario ritorniamo ad Antigua, benissimo ne avevamo già nostalgia. Ci restano ancora due giorni , visitiamo le varie cattedrali: la Merced, San Francisco e tante altre. La caratteristica che le accomuna è la distruzione, veramente qui si capisce perché tutte le case siano ad un piano, i terremoti si susseguono con incessante continuità nel tempo, quindi c’è un profluvio di chiese diroccate e qualcuna ricostruita.Nel centro della città c’è una bella piazza dove ci sono banche caffè ristoranti e la vita brulica letteralmente e dove la sera si svolgono manifestazioni musicali e teatrali. Qui mi hanno colpito i lustrascarpe , sono bambini, i più piccoli avranno 5-6 anni e l’ultimo giorno nonostante i miei sandali ho dato qualcosa al più piccolo di loro che prontamente l’ha speso per comprarsi un gelato, mi ha fatto una tenerezza immensa vedere questo bambino tutto pieno di lucido da scarpe dai vestiti al viso godersi quel gelato seduto beato come un normale bambino di quell’età. Di questa piazza mi ricordo bene perché ho fatto una bella foto a due bimbe maya piccole piccole per 5 q., la prima e l’ultima perché loro non amano farsi fotografare e a me non piace prevaricare i loro usi e costumi.

Si riparte di sera , ore diciotto trasferimento a Guatemala City, arrivo alle venti e partenza alle ventidue con bus prima classe per Santa Elena – Flores dove arriviamo puntuali alle 5 ci sistemiamo nella posada Santander 60 q. A notte la doppia, menzionata anche nella Lonely Planet, bene dimenticatela è proprio un obbrobrio,prendete un taxi ce ne sono anche a quell’ora e andate a Flores per carità!!!! Qui ci fermiamo due giorni, perché Tikal è consigliabile vederla al mattino presto. Primo giorno visita a Flores e tentativo di cambio euro in banca, negativo, per tutto il giorno ci sono un migliaio di persone in fila per il pagamento licenze taxi. Ci invitano a tornare lunedì, eravamo venerdì, lasciato perdere ho tentato quindi con il bancomat “peso el tacon del buso” diciamo in veneto chiaro no? Ci dedichiamo quindi all’organizzazione della gita a Tikal per il mattino seguente, l’agenzia consigliata è la San Juan Travel, ma non facciamo in tempo ad entrare ci fermano prima (vendono con gli stessi tagliandidell’agenzia ma lo scopriremo poi) e ci convincono a comprare da loro per 40 q. A persona il viaggio e 50 q. A persona per l’entrata al parco. ( la guida 10 $ ma è facoltativa). Bene cambiate agenzia se non altro vi risparmiate il lento sporco e orrendo bus che è capitato a noi. Per dovere di cronaca loro gestiscono l’unico autobus (detto di prima classe ma non lo è!) diretto a Chetumal via Belize City ci costa o 20 $ o 150 q. A testa più 10 q. Di tasse per lasciare il paese. Mattino alle cinque in punto ci raccolgono davanti alla posada e si parte come tartarughe con il bus più sporco e più lento di tutti, partito per primo arrivato per ultimo. Comunque poi il parco con la sua flora e fauna e con l’insieme dei suoi templi ci ha ampliamente ripagati di tutto. Finisce con Tikal una delle più belle e interessanti giornate del nostro viaggio. A letto presto perché ci aspetta la sveglia alle 4 o almeno lo pensavamo noi!! Viceversa alle due delle forti voci maschili ci svegliano e continuano imperterrite a fare conversazione fino al suono della sveglia. Dovete sapere che alla posada Santander non ci sono finestre e gli ospiti sono anche locali che sembrano non dormire mai. Ormai svegli armi e bagagli pronti alle cinque aspettiamo con fiducia l’arrivo del pulmino che sarà ripagata alle sei e mezza, quando ormai le nostre speranze erano perdute. Al fine si parte piano piano con varie soste per aspettare chi non viene, deviazioni per raccogliere chi invece deve partire con un altro vettore (linea dorada concorrente) e strade pazzesche!!!! Ma alla fine si arriva alla frontiera, se si pensa di aver fatto il peggio rimaniamo delusi, il peggio arriva ora!!? Tutti giù dal bus compresi i bagagli che si debbono trasportare logicamente a mano per circa mezzo Km. Ci sono le tasse da pagare in uno sportello, da compilare le carte per l’immigrazione il tutto circondato da una confusione bestiale e dai bagagli che oltre a essere pesanti sono anche tutti infangati perché quelli del posto per non fare polvere hanno pensato di bagnare il terreno allucinante!!! Dopo un Km. Forzato naturalmente sempre a piedi si può accedere al bus e finalmente strade potabili ma viaggio ancora a sussulti tre sono infatti gli stop dovuti a controlli della polizia una dei quali per controllare uno per uno tutti i passaporti, e meno male che avevamo appena passato la frontiera , uno strazio!!! Alla fine si arriva a Belize City, città fantasma è quasi mezzogiorno. Tutto chiuso, non si vede anima viva, meno male che c’è un taxi che ci porta all’imbarcadero per Caje Caulker, 5 $ beliziani per cento metri ma non ce la facevamo proprio più. Imbarco immediato e dopo quaranta minuti di corsa velocissima arriviamo in questa bellissima isola. Qui per fortuna un intraprendente ragazzino ci carica i bagagli sulla sua bici-taxi e ci accompagna al nostro nuovo alloggio da lui consigliato il “Tropical Paradise” dove usufruiamo di un bel bungalow con tre posti letto bagno con acqua calda per 294 $ bel. Per quattro notti. (ricordate che pagando con la carta di credito il ricarico è del 5%). Questa isola ha la particolarità di essere lunga 6 Km. E larga al massimo 600 m. Però l’uragano l’ha spaccata in due provocando un taglio che ha isolato la parte abitata (c.Ca 800 pers.) da quella dichiarata riserva naturale,quasi completamente disabitata regno di fauna variegata , mangrovie e palme in tutto il suo territorio. La parte abitata è fatta di strade sterrate percorse solo da veicoli elettrici e biciclette oppure a piedi come abbiamo fatto noi che l’abbiamo percorsa in lungo e in largo. Belle casette, molto verde, alberghi e ristoranti nel giusto rapporto per accogliere il flusso turistico. In questa isola vive anche una comunità di “rasta” i seguaci di Bob Marley, gente buona e paciosa che vive di lavoretti e di artigianato ascolta musica e mette allegria a chi li circonda. Naturalmente la cosa più bella qui è la barriera corallina che è per estensione la seconda al mondo dopo quella australiana. Lunga 290 Km. È cosparsa di cayes (isolette) dove si trovano agenzie e barche per poter raggiungere la barriera corallina e fare varie attività come snorkeling immersioni e sport acquatici. Dopo due giorni di spiaggia, sole e letture rilassanti abbiamo fatto la nostra gita alla Hol Chan Reserve e lo Shark Ray Alley in barca a vela accompagnati dalla musica reggae, un vero spettacolo di coralli e di pesci dai colori incredibili. I due ragazzi che ci accompagnavano tra le altre meraviglie ci hanno portato a vedere le razze e gli squali nutrice una esperienza unica poter nuotare in mezzo a loro tanto vicino da poterli toccare!!!! (prezzo della gita 85 $ bel. Dalle 10.30 alle 18 praticamente tutto il giorno con pranzo e bibite comprese). Un’altra gita che vi consiglio ma che noi non abbiamo potuto fare è “Blue Hole” a detta di chi ci è stato è una meraviglia inenarrabile. Per coronare la splendida giornata la sera siamo andati a cena nel nostro ristorante a base naturalmente di aragosta buonissima e abbiamo speso solo 45 $ bel. X 2.

Ultimo giorno malinconico dedicato a foto,n qualche ripresa e bellissime passeggiate favorite da questo clima caldo e ventilato tipicamente caraibico, quindi la partenza con la solita velocissima barca (20$bel) e l’attesa poi all’imbarcadero dell’arrivo da Flores dell’autobus della linea Dorada (10$bel fino a Chetumal) quella dagli orari improbabili e insostenibili visto che il loro viaggio dipende da troppi fattori (strade dissestate, dogane, polizia, fermate a vista e quant’altro!!!!). Verso mezzogiorno la partenza, arrivo a Chetumal due ore dopo, espletamento complicato delle formalità doganali (sempre con il classico scarico bagagli da portare in spalla oltre il confine!!) e finalmente l’arrivo in una stazione di bus “civile” qui ci siamo finalmente rifocillati,bagno, poltrone aria condizionata e servizi consoni. Qui per i bagagli ti fanno pure il check in pullman della Ado e ripartenza per Playa del Carmen dove arriviamo circa alle 21 e per 170 pesos un taxi ci accompagna all’albergo “Mayan Palace” circa 25 Km di carretera 307 che unisce Playa del Carmen a Cancun nel volgersi di 66 Km complessivi molto simile alle nostre autostrade non a pagamento.

Arriviamo al nostro albergo 5 stelle meritate davvero,immenso, lussuoso, personale simpatico e disponibile, piscine galattiche e che altro dire anche troppo per le nostre esigenze di poveri turisti fino a quel momento “saccopelisti” e vi posso dire la nostra prima reazione, ci mancano già il Guatemala e il Belize!!!!Da qui comunque noi ci siamo mossi molte volte con disinvoltura per raggiungere di volta in volta le nostre mete. Infatti grazie ai trasporti pubblici frequenti veloci e poco costosi la mobilità è garantita. Per la cronaca Majan-Palace Playa del Carmen 25 Km sia con i collettivi sia con bus Majan 10 pesos. Majan Palace Cancun 42 Km 20 pesos e si fermano tutti alzando la mano!!!! In questo modo ci siamo organizzati le gite a Cozumel 30$, a Chichen-itza 35$, a Isla Mujeres 200 pesos mentre a Tulum abbiamo pagato 36 pesos per l’entrata al sito e per il trasporto siamo andati con il bus pubblico . Naturalmente le stesse gite fornite dall’agenzia dell’albergo sarebbero costate il doppio.

Di queste località vi consigliamo : Cozumel non ci ha interessato più di tanto infatti per 30$ abbiamo fatto un giro in barca con fondo in vetro (non si vede quasi nulla) fatto tre velocissime nuotate con lo snorky in un mare non eccezionale ne’ dal punto di vista della fauna ne’ da quello della trasparenza dell’acqua (abbiamo rimpianto Caje Caulker). L’isola poi è solo turistica, ristoranti e souvenir nulla di caratteristico che la potesse distinguere da un qualsiasi posto turistico.

Al contrario Isla Mujeres, molti pesci coloratissimi tra cui anche i barracuda, una barriera corallina interessante e un paesino molto coccolo e da visitare. Abbiamo prenotato la gita in barca da li ed è stata molto più bella sia per il servizio dato sia per i posti visti, pranzo compreso, in un bel ristorante a base di pesce che cucina alla brace sempre il ragazzo della barca, delizioso. (200 pesos).

Chichen-Itza trasferimento in pulmino aria condizionata e confortevole quasi 300 Km visita con guida in italiano è veramente eccezionale questo sito, incredibile che a distanza di migliaia di anni quegli uomini potessero fare tutto ciò solo con le braccia senza l’aiuto di niente altro è da visitare!! Pranzo buono in un ristorante lungo la strada, sosta per un bagno ristoratore in un cenote (sono grotte sotterranee con un’acqua pulita perché filtrata dal terreno ma abbastanza caldina da poter fare un bagno veloce) e ultima sosta a Valladolid, paese di stile coloniale carino ma non eccezionale. Dalle 7 alle 19 per 35$ usa.

Tulum è un bel sito che merita di essere visitato perché oltre a essere molto carino, il castello è a picco su un mare bellissimo e sabbia bianca con la possibilità di accesso per fare il bagno, portate il costume!!! Questo giro l’abbiamo organizzato con il bus pubblico Mayab per 52 pesos all’andata e altrettanti al ritorno. Entrata al sito 36 pesos (da precisare che non è vero che i siti in Messico sono gratis abbiamo potuto verificare di persona visto che a Tulum siamo andati di domenica!!) Le nostre uscite si fermano qui, il resto del tempo lo abbiamo trascorso nel lusso del nostro albergo a riposare tra bagni e sole fino al 24 febbraio giorno della partenza alle ore 11. Trasferimento con più di un’ora di attesa in pista sull’airbus A319 della Messicana Airlines, così scopriamo che c’è il traffico anche negli aeroporti, sette aerei per la precisione. Arrivo ed espletamento formalità a Messico City, anche qui un’ora e venti di ritardo causa sovraffollamento in pista e finalmente ritorno ad Amsterdam e poi Venezia alle 21,35 del 25 febbr. Lunghissimo!!! Spero che questo mio diario vi sia utile come lo sono stati per me quelli che ho consultato.

Quello che posso dire è che per noi è stata la prima esperienza di viaggio “fai da te” ma che se la salute ce lo consentirà non sarà certo l’ultima…



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