Guatemala e Belize 2

Sottotitolo: Guatemala, il giro dei 3 laghi e ultimi 5 giorni in Belize. Premessa: girare in autobus in Guatemala non è una cosa “semplice”. Sono richieste una notevole predisposizione all’adattamento, una grande quantità di pazienza e un po’ di sforzo fisico nell’affrontare gli spostamenti che diventano all’ordine del giorno dal...
Scritto da: Pietro Menchini
guatemala e belize 2
Partenza il: 19/02/2005
Ritorno il: 06/03/2005
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 2000 €
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Sottotitolo: Guatemala, il giro dei 3 laghi e ultimi 5 giorni in Belize.

Premessa: girare in autobus in Guatemala non è una cosa “semplice”. Sono richieste una notevole predisposizione all’adattamento, una grande quantità di pazienza e un po’ di sforzo fisico nell’affrontare gli spostamenti che diventano all’ordine del giorno dal momento che con poco più di una settimana si è al limite necessario per toccare le tappe che abbiamo ritenuto essere le più importanti e belle del Guatemala.

Partenza da Roma alle 7 di mattina alla volta di Zurigo e poi fino a Dallas, dopo di che arrivo a città del Guatemala (detta Guate) la sera e pernottamento nell’unico hotel prenotato dall’Italia. Subito un consiglio spassionato per quanto riguarda il viaggio aereo: se potete NON FATE scalo in America! File massacranti, controlli di ogni tipo e infine la cosa più ridicola: la compilazione del form verde nel quale, in poche parole, vi viene chiesto se siete dei terroristi e nel caso in cui lo siete vi viene richiesto di autodenunciarvi all’ufficio immigrazione che non vi farà entrare!!!(ma và?!!!) Che grandi ‘sti americani, ancora una volta mi stupiscono… Chiusa parentesi, il giorno dopo ci trasferiamo ad Antigua, e qui l’atmosfera si fa subito meravigliosa. La città è splendida, colori, luci, clima, paesaggio, tutto ci piace di questo piccolo gioiello contornato dai vulcani, Agua, Fuego e Acatenango! Per l’albergo non ci sono problemi, la Lonely Planet è molto attendibile e comunque dal Parque Central prendendo la via che porta all’arco di Santa Catalina ci sono molte posade più o meno economiche. Noi abbiamo scelto “El Descanso” che oltre all’albergo ha al suo interno anche un’agenzia turistica e per 26 US$ ci sistemiamo in una camera doppia pulita e carina al secondo piano. Siamo arrivati di domenica, per la precisione il “segundo domingo di Quaresma”, e per l’occasione abbiamo potuto ammirare la suggestiva processione che parte alle 13 dalla chiesa di Santa Inès e dopo un percorso lunghissimo e circolare che attraversa tutta la città, rientra, sempre alla chiesa di Santa Inès, alle ore 11 di sera! Incredibile, da non perdere, credenti o non credenti è un avvenimento spettacolare e molto coinvolgente!!! Mentre siamo davanti alla cattedrale conosciamo un signore di Guate che ci racconta che durante la settimana santa, ossia quella della Pasqua, Antigua è letteralmente invasa dai turisti e dai Guatemaltechi stessi in pellegrinaggio. Il giorno seguente, dopo un ulteriore giro per Antigua, il tardo pomeriggio partiamo in autobus per Panajachel (detta Pana). Arriviamo che sono le 7 di sera, ci sistemiamo nell’albergo (prenotato da Antigua grazie all’agenzia-albergo nella quale dormivamo) e usciamo a mangiare qualcosa in un ristorantino lungo la via centrale di Pana. Appena arrivati la via era sommersa di persone, attività, macchine, un’esplosione di colori e suoni, ma quando usciamo noi verso le 8 e 30 le cose sono cambiate, c’è molta meno gente e i negozi stanno chiudendo. Delusi dal poco movimento, dopo aver mangiato torniamo subito in albergo, ansiosi di svegliarci la mattina dopo con il panorama del lago di Atitlàn circondato dai vulcani. E così è! La mattina restiamo a bocca aperta dalla bellezza del panorama che abbiamo di fronte. Uno specchio d’acqua limpido e liscio come l’olio in cui si specchiano le montagne e i vulcani che gli stanno intorno. Prendiamo una lancia dopo aver contrattato il prezzo e ce ne andiamo in giro per il lago facendoci accompagnare a Santiago de Atitlàn e San Pedro la Laguna. Pare che a Santiago si facciano dei buoni acquisti ed in effetti se non avete il tempo per andare a Chichicastenango vi consiglio di comprare qui dipinti, stoffe e quant’altro stimoli la vostra voglia di shopping!!! Rienriamo ad Antigua la sera stessa e prenotiamo per il giorno dopo alle 5 di mattina lo shuttle che ci porterà a Guate da dove prenderemo l’autobus di linea per Rio Dulce. Durata del viaggio 5 ore. Ci avevano detto che l’autobus era di prima classe ma non ci eravamo fatti troppe illusioni, dato che tutto è relativo ci siamo immaginati come sarebbe potuta essere una prima classe guatemalteca…Ed in effetti à stato così! No comment.

Arrivati a Rio Dulce un po’ rintronati e accaldati per la temperatura più calda e umida siamo andati all’albergo che abbiamo scelto grazie alla Lonely (Bruno’s) e per 200 Quetzals (circa 20 euro) ci siamo sistemati in una camera senza infamia e senza lode con una terrazzina e un’amaca che da sole valevano i 20 Quetzal! Rio Dulce non ha niente secondo me che valga la pena di vedere, ma qui abbiamo avuto una “suerte” grandissima che ci ha fatto conoscere il capitano PAOLO!Credetemi, se sto scrivendo questo racconto di viaggio in gran parte è per parlare di lui, la “rosa di Atacama” del Guatemala che ci ha fatto compagnia per due giorni con le sue storie, le sue avventure e la sua barca! Paolo è italiano, di Sassari, un giovane di 62 anni che da 13 anni ha lasciato l’Italia attraversando l’oceano con la sua barca, e se ne va in giro per il centro america. Honduras, Nicaragua, Panama, Colombia e ora Guatemala. Sposato con una nicaraguense, Leila, una cuoca eccezionale e, alla bisogna, 2° capitano, Paolo porta in giro i turisti di tutto il mondo da Rio Dulce a Livingstone, e, su richiesta, anche a Utila e Roatan in Honduras. Non chiedete di lui quando scendete dal pulman a Rio Dulce, i lancieri guatemaltechi, avvoltoi e bugiardi, vi diranno le peggio cose sul suo conto; vi diranno che è partito, o che è in ospedale, o in prigione, o addirittura che è morto. La sola cosa che dovete fare è rispondere seccamente di no alle proposte dei lancieri che vi vogliono portare a Livingstone a tutti i costi e andare sotto il ponte, dove ci sono i moli, direttamente da lui! Allo stesso prezzo dei lancieri (i prezzi sono fissi, stabiliti così dalla marina militare guatemalteca!) vi offrirà una piacevole mini-crociera di 4 ore sul fiume fino a Livingstone, con caffè incluso, e alla modicissima cifra di 25 Qtz a testa un buonissimo piatto di spaghetti cucinato alla perfezione dalla moglie Leila! Meraviglioso! Io e Silvia siamo anche rimasti a dormire da lui in barca la sera a Livingstone (altri 25 Quetzal a testa…Niente!) e il giorno dopo siamo rientrati a Rio Dulce e ci siamo salutati, con la promessa di rivedersi assolutamente, magari per fare una vacanza in centro america con la sua barca! Una nota ancora su Paolo: tiene un libro di bordo, una specie di diario dove tutti i ragazzi che viaggiano con lui scrivono i loro pensieri e le lore impressioni; noi abbiamo avuto la fortuna di essere i passeggeri numero 1500 e se vi capita di andarci leggete quello che abbiamo scritto su di lui.

Siamo quindi partiti per Flores, sul lago Peten Izal, terzo lago del nostro tour del Guatemala, con una sosta a metà del cammino a Dolores. Qui avevamo pianificato dall’Italia una visita al collegio “San Martin de Porres”, una missione italiana in cui sacerdoti missionari e personale laico stanno dando una mano concreta alla popolazione guatemalteca. Se volete maggiori informazioni a rigurado vi prego di cercare la fondazione “Amici del Guatemala”.

Giunti a Flores prenotiamo, in una delle numerose agenzie di viaggi, sia l’escursione a Tikal che il trasferimento in Belize.Tikal è fantastico, vi consiglio di andare lì la mattina prestissimo, la foresta ha un’atmosfera magica, i templi maya e la natura selvaggia che li avvolge vi faranno dimenticare di vivere nel 21° secolo! Dopo circa 10 giorni di trasferimeti in autobus e alzatacce finalmente ci trasferiamo in Belize, la nostra meta è Caye Caulker! Una piccola isola sotto la più famosa Ambergris Caye (la isla bonita di Madonna) la quale merita solo una visita pomeridiana, a meno che non alloggiate in uno dei lussuosi e costosi hotel che non sono situati a San Pedro, altrimenti il traffico e il caos di questa piccola cittadina vi stresseranno notevolmente anziché rilassarvi.

Il nostro viaggio termina qua, spaparanzati al sole caraibico del Belize, ma il Guatemala ci ha davvero incantato con i suoi colori, la sua gente e i suoi panorami, un’avventura che consiglio vivamente!!!



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