Guadalupa, consigli per l’uso
Dove Noi abbiamo optato per una sistemazione in un residence che ci permettesse di essere liberi da qualsiasi orario. Abbiamo scelto il villaggio Pierre e Vacances, a St.Anne. La struttura è un piccolo paradiso di prati verdi e villette in stile locale, ossia in legno bianco e tetti rossi, a due piani, con ampie verande e terrazze. Ogni appartamento ha una stanza da letto dotata di tutti i comfort, un bagno e una terrazza coperta dove c’è la cucina (con lavastoviglie!) e il tavolo su cui consumare magnifiche colazioni guardando il mare e le palme che ondeggiano mosse dagli alisei, e cenette a lume di candela dopo essersi gustati dei tramonti dai colori mozzafiato. Il resto è costituito da piscine, strutture e servizi (ristoranti, market…) tutti immersi nella vegetazione, e da due spiagge attrezzate ad uso esclusivo dei clienti. Ve lo consigliamo!! Auto L’unico modo per girare l’isola è noleggiare un’auto. Gli autobus non sono affidabili in quanto a orari, i taxi sono cari. Noi ci siamo concessi il primo giorno di relax sulle spiagge del villaggio, e poi abbiamo preso un’auto al vicino autonoleggio della Hertz. Per un giorno ci hanno chiesto 57 euro (il prezzo scendeva a 52 per noleggi prolungati). Con quell’auto siamo andati alla ricerca di un altro autonoleggio, magari una realtà locale, che avesse prezzi più convenienti. Sulla strada che collega St.Anne a St.Francoise, a meno di un km dalla Hertz, abbiamo trovato questo autonoleggio che ci garantiva le stesse cose (modello di auto, coperture assicurative, assistenza…) a prezzi più ragionevoli. Abbiamo avuto una Clio nuova per 38 euro al giorno. Fate un po’ voi i conti… un consiglio: quasi tutte le auto hanno il lettore cd. PORTATEVI DEI CD! la musica che trasmettono alla radio è un po’ improponibile, se avete intenzione di girare l’isola (noi abbiamo fatto 1200 km in 8 giorni) e vi piace avere buona musica in sottofondo, non contate sulle emittenti locali! Portatevi qualche cd. Noi li abbiamo rimpianti, dopo due giorni non se ne poteva più di musica latinoamericana o hip hop. Spiagge Sulle guide e sulle mappe turistiche sono segnalate quasi tutte le spiagge più rinomate e frequentate o più carine. Quasi tutte. Il nostro consiglio è quello di frugare, scoprire, tentare deviazioni: siate curiosi, perché scoprirete veri e propri angoli di paradiso. La nostra guida (ci siamo affidati ad una (Lonely Planet) diceva chiaramente che gli autori hanno volutamente evitato di segnalare alcuni angoli di paradiso affinché rimangano tali e non vengano presi di mira dai turisti in massa. Così la nostra curiosità è stata solleticata e abbiamo iniziato a visitare anche spiagge di cui veniva omessa la descrizione… ed effettivamente è così. Ogni tanto abbiamo avuto qualche delusione, ma certi posti incantevoli che abbiamo scoperto ce le facevano presto dimenticare! Cibo La cucina creola non è una cosa che ci manca, da quando siamo tornati in Italia. A volte i piatti proposti risultano un po’ pesanti, hanno la mania di impastellare tutto, di usare molta cipolla e aglio… La nostra convinzione è che il pesce, specialmente quando è freschissimo come laggiù, è più buono se poco elaborato. Quindi vi consigliamo l’aragosta alla griglia, che magari è poco “tipica” ma è molto meglio di vari pasticci creoli. Provare per credere! Un’altra cosa: il ruhm agricolo, che è quello tipico prodotto a Guadapupa, è molto molto diverso da quello che siamo abituati a bere noi (quello cubano per intenderci). Personalmente l’abbiamo trovato abbastanza imbevibile.. I vari ti’punch che vengono serviti anche come aperitivo sono tutti fatti con quel ruhm, idem quando chiedete cocktails tipo mohjto. Noi abbiamo imparato a specificare “con ruhm cubano” ogni volta che chiedevamo qualcosa del genere. Lo so che suona come un’eresia… noi eravamo armati delle migliori intenzioni belligeranti in fatto etilico, avevamo intenzione di stordirci spesso con quello che veniva definito ovunque il miglior ruhm del mondo. Ci pregustavamo aperitivi sulla spiaggia con questo favoloso ruhm. Beh, ci abbiamo presto rinunciato.
Fateci sapere! In compenso fate incetta di cocco e ananas. Sono freschissimi, buonissimi e economici. Idem per le banane, che qui hanno una buccia sottilissima!! Shopping, souvenir, artigianato Noi abbiamo faticato per trovare qualcosa di veramente tipico che non fosse made in Thailand. Molti dei negozi che sbandierano la vendita di artigianato locale, propongono cose viste e riviste ovunque, deja vu continui. Un po’ dappertutto vendono capi di abbigliamento o tovaglie fatte con il Madras, la stoffa tipica locale, che è quella quadrettata (un po’ tipo kilt scozzese) con colori sul giallo, verde e rosso. Sono oggetti spesso piuttosto cari, ma più che altro un po’ importabili. Insomma, non è che si possa regalare a tutti un abito tipo allegra contadinella olandese fatto di quei colori. A volte le signore dei banchi dei mercati si vestono così, e sembrano tante belle uova di Pasqua. Quindi, se si escludono queste cose tipiche ma importabili, rimangono oggetti fatti con il cocco (da quelli più carini a quelli più kitsch), bracciali/collane di madreperla, oggetti vari di legno intagliato (controllate, vi ripetiamo, che non siamo fatti in Vietnam o da qualche atra parte a manodopera sottopagata),spezie (che ovunque confezionano allo stesso modo in pratici pacchettini regalo con 7-8 tipi di spezie)e poco altro. Una cosa da regalare a qualche amico spiritoso e con si offenda può essere il Bois Bandè, il legno proibito. Lo trovate al mercato.. È una specie di corteccia, ha la forma di un bastoncino di cannella ed è afrodisiaco. Dicono. Lo vendono a bastoncini oppure già immerso nel ruhm AGRICOLO. Vi consigliamo di comprarlo, regalarlo e dire all’amico in questione di metterlo in infusione nel ruhm cubano!! C’è in giro anche la birra aromatizzata al bois bandè (infatti si chiama Biere du Plasir), noi l’abbiamo provata. E’ buona. Ci faceva ridere l’idea della birra afrodisiaca. Per la cronaca, ce la siamo bevuta durante il tragitto dal villaggio all’aeroporto, il giorno della partenza, quindi non vi possiamo dire nulla circa i decantati effetti afrodisiaci! Panorami Guadalupa è bella anche vista dall’alto. Ci sono vari punti panoramici, i più belli sono sicuramente Pointe de Chateux (salite in cima alla croce, il sentiero per arrivarci parte dalla spiaggia ed è agibilissimo) e Pointe de la Gran Vigie, la punta a nord di Grande Terre che si affaccia sull’Atlantico. Nei pressi c’è la famosa Porte d’Enfer che vale la pena di una sosta…È un FIORDO. Non sapremmo come altro descriverlo. Da una parte c’è una spiaggetta tranquilla e sonnacchiosa con un ristorantino. Qui arrivano delle minuscole ondine e l’acqua è tranquillissima. Dall’altra parte c’è, appunto, l’inferno. Scogliere a picco sono frustate continuamente dalle onde oceaniche che si scagliano con violenza sugli scogli e producono schizzi alti svariati metri oltre ad onde da surfisti che iniziano questa corsa verso l’interno della baia,infondo alla quale arrivano smorzate e quasi ridicole da quanto sono piccole! Anche a Basse Terre, lungo la strada che costeggia il litorale ci sono diversi punti panoramici molto suggestivi. Accostate l’auto e godeteveli! Le spiagge più belle Secondo noi sono *Plage du caravelle: è la rinomata spiaggia del Club Med, aperta a tutti. E’ la tipica spiaggia da cartolina, davvero bella. Lungo il percorso che dal parcheggio conduce alla spiaggia, c’è un mercatino e qualche piccolo ristorante. Il mercatino vende pareo, costumi e borse che si trovano anche a Forte dei Marmi (tra l’altro con gli stessi prezzi). *Anse tartare: nei pressi di questa spiaggia c’è anche quella per i nudisti. Tenete conto che, essendo in Francia, il topless è consuetudine. *Plage du Suffleur: è una baia ampia, di sabbia dorata. Il mare è incantevole!! *Grande Anse: è frequentata soprattutto da turisti nord europei. E’ una della spiagge più grandi dell’isola. E’ presentata come la spiaggia più bella di Guadalupa. Secondo noi non è vero, pur essendo sicuramente bella!! C’è un ampio boschetto di palme fantastico per qualche minuto di relax all’ombra tra un bagno di sole e un altro, ci sono vari ristorantini e bar per pranzare, oltre ad un signore che vende noci di cocco freschissime e che passa la giornata a pisolare, finchè il turista non lo sveglia per acquistare una noce che lui spacca col machete. Dura la vita, eh? *Plage du Bois Jolan: la cosa più bella di questa spiaggia è che è immensa, è una lingua di sabbia bordata di palme, lunghissima. Ci si arriva parcheggiando l’auto a pochi metri dall’acqua, ed essendo così estesa è praticamente deserta. Si affaccia su una specie di piscina naturale, l’acqua è bassa per molti metri dalla riva. E’ davvero un posto incantevole.
*Plage de la Chapelle: il mare è sempre abbastanza mosso qui, ma l’arenile è davvero bello, tranquillo e la sabbia è fine come il borotalco.
Le altre scopritele da voi!! Ultime considerazioni Pensavamo che Guadalupa fosse meno europea. La presenza della francia è tangibile, e gli ha conferito un’impronta marcatamente europea. Le scuole sono strutture bellissime che noi ci sognamo. I parchi naturali sono tutti sovvenzionati da fondi della comunità europea, addirittura abbiamo trovato delle palme con una fascetta metallica che recitava “proprietà della comunità europea”!! Siamo a 7000 km dall’Europa.
I prezzi sono piuttosto alti, il cibo costa quanto in italia se non di più, idem la benzina. La gente lì sta bene, percepisce salari europei, non è sottopagata. Le persone sono socievoli, un po’ più dei francesi di madrepatria, sarà il clima diverso forse. Ci sono quartieri più poveri nelle città più grandi, ma mediamente il tenore di vita è buono. Quasi nessuno si muove in bici o in motorino, hanno tutti l’auto. E’ abbastanza indicativo…
Tra l’altro non ci sono autovelox in giro, come in Europa!! ehhehehe! Non tutti parlano inglese, quindi armatevi di pazienza se volete farvi capire e non parlate il francese! Qualcuno parla italiano, l’isola si sta lentamente aprendo al turismo del nostro paese, ma ancora non è così diffuso! Guadalupa ci è piaciuta. Offre molto da vedere, da vivere. Paesaggi così diversi, strabordanti di piante rigogliose, cariche di fiori coloratissimi ed enormi. Non ci sono alberghi o villaggi che hanno cementificato la costa, i tipici mostri di cemento che si vedono altrove. I francesi sono stati bravi a tutelare questi posti.
Il clima è perfetto, noi siamo tornati a casa rilassati, abbronzati, ci siamo asciugati le ossa come si suol dire!! Se siete in procinto di partire per Guadalupa, salutatecela… E speriamo di esservi stati utili! Bon Voyage Arianna e Gianni