Bangkok e Koh Samui…. La mia prima volta
Ad essere sincera ero un po’ scettica avevo sempre prediletto i Caraibi ma su consiglio di amici ho voluto provare a cambiare rotta e dall’ovest sono passata all’est…E questi paesi mi hanno affascinato come non avrei mai pensato. Per la cordialità, la disponibilità e i sorrisi di questo popolo, per i paesaggi, per il cibo, per le loro tradizioni e per le bellissime cose che ho potuto portare a casa… Bangkok in thailandese è conosciuta anche con il nome di Krungthep ovvero la città degli angeli. Il mio primo impatto però è stato con una città caotica e piena di smog, con il cielo sempre plumbeo, palazzoni giganteschi e alberghi incredibili…Il primo giorno forse anche per la stanchezza del viaggio ero completamente disorientata. Però devo dire che è incredibile come possa cambiare l’atmosfera da un momento all’altro, giri un angolo prendi una strada diversa e ti ritrovi immerso in luoghi tranquilli e raccolti. Ti basta entrare in uno dei 400 wat (templi-monasteri) e come per incanto tutto il traffico caotico e la confusione scompare e ti trovi immerso in un altro mondo. Gli occhi si riempiono di colori, di gente in preghiera, di fiori e di offerte… Ho visitato il Palazzo Reale e il tempio del Buddha di smeraldo e tantissimi altri wat.
Il più antico della capitale è il Wat Poh dove si trova Il Buddha sdraiato (o dormiente) è bellissimo e gigantesco e anch’io non ho resistito alla tentazione di acquistare le monetine da mettere nei vasi davanti a lui. Si compra un barattolo che contiene una serie di monete e perché la tua preghiera si avveri devi mettere una sola monetina per vaso e queste devono coincidere esattamente con il numero dei vasi posti lungo tutta la sua lunghezza (che se non ricordo male è di 46 mt. Di lunghezza e 15 mt di altezza.), praticamente non te ne devono rimanere. Ora non so se questa sia una cosa veritiera, penso che siano invece delle offerte che vengono fatte dai fedeli, ma a me hanno raccontato questa storia e io ve la vendo così…
Ho visitato il mercato galleggiante, e il mercato dei fiori, in una profusione di colori e odori speziati.
Ho visto i bimbi tuffarsi dalle loro case galleggianti nel fiume e farsi il bagno divertiti. Mi ha colpito la semplicità di queste case e notare che quasi su ogni balcone facevano bella mostra di sé una moltitudine di vasi con piante e fiori, alle volte molto spogli alle volte più rigogliosi… Ho fatto un sacco di acquisti in giro per le strade e nei grandi centri commerciali, in questi luoghi vale la pena partire con la valigia vuota e poi rifarsi il guardaroba sul posto. Si trova di tutto e di più. Ho acquistato tantissimi album portafoto fatti con la carta di riso e legno scolpito, dei veri capolavori, unitamente alle statue e ai batik, ai quadri e ai parei…Praticamente ho dovuto acquistare ulteriori valigie per riuscire a portare a tutto a casa. La cosa invece che più mi ha ferito in questi luoghi e soprattutto a Patpong sono stati i locali dove si esibivano un sacco di ragazzine giovanissime e molto belle, e la moltitudine di uomini europei molto più anziani che si comportavano in modo volgare ed esagerato. Però si sa, la povertà è tanta e queste ragazze sono vendute per poco e niente… e questa è una piaga difficile da combattere.
A Bangkok ci sono rimasta 3 giorni e poi con un volo interno mi sono spostata a KOH SAMUI. Questa bellissima isola e la sua gente mi sono rimaste nel cuore. Ho visitato l’acquario e il Butterfly garden che meritano una sosta, le piantagioni di cocco e le cascate all’interno dell’isola, sono andata sugli elefanti e ho litigato con le dispettose scimmiette…Di cose da fare oltre prendere il sole ce ne sono, basta la voglia di girare…
A Koh Samui trovi dall’hotel lussuoso che ti costa centinaia di euro a notte ai bungalow sul mare per pochi spiccioli. Vale la pena affittare un motorino e girare tutta l’isola in cerca del luogo che più ti piace. Io sono stata al PEACE BUNGALOW sulla spiaggia di Bo Phut, era a conduzione familiare e la mamita ha una simpatia particolare per gli italiani, tanto che si sforza di parlare la ns lingua, era sempre pronta a regalarti un sorriso e della noce di cocco fresca quando rientravi da un’ escursione… Ogni giorno mi chiedeva che cosa desideravo mangiare e mi preparava dei manicaretti buonissimi, poi siccome sapeva che mi piaceva l’ananas lo trovavo sempre sul mio tavolo, fresco tagliato e pronto da mangiare. E’ una donna straordinaria… I bungalow erano sull’oceano molto grandi e pulitissimi. Inoltre sulla spiaggia c’era una ragazza dolcissima che ogni giorno offriva i suoi massaggi, sia in spiaggia e devo dire che era una cosa mitica farsi cullare dal suono delle onde mentre ONE ti massaggiava, oppure veniva anche in camera se si preferiva avere il refrigerio dell’aria condizionata, e tutto per pochi spiccioli. Il Peace Bungalow è un luogo informale, per chi cerca la pace, per staccare definitivamente la spina dal mondo occidentale, per portarsi un buon libro e immergersi nella lettura, per chi non vuole costrizioni dettate dalla moda, perchè volendo si può stare in costume e pareo dalla mattina alla sera… Si mangiava su una terrazza con di fronte l’oceano e in lontananza vedevi il Big Budda, i tramonti erano spettacolari, quando scendeva l’oscurità ti facevano compagnia le luci che provenivano dalle barche dei pescatori…
Non voglio dilungarmi oltre, io sono stata veramente bene, ed è un posto che vi consiglio con tutto il cuore.