1700 km di Messico!!!

Ciao a tutti! Siamo Ilenia, Giusy, Paola, Marianna e Daniela da Napoli. Vogliamo raccontarvi il nostro viaggio nella terra della siesta, del cacao e del colore… 21 gg. 1700 km percorsi attraverso Città del Messico, Oaxaca, S.Cristobal de las Casas, Palenque, Playa del Carmen, Cozumel e Cancun. Alberghi, mezzi di trasporti, cose da vedere tutto...
Scritto da: ilyily
1700 km di messico!!!
Partenza il: 25/10/2004
Ritorno il: 12/11/2004
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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Ciao a tutti! Siamo Ilenia, Giusy, Paola, Marianna e Daniela da Napoli. Vogliamo raccontarvi il nostro viaggio nella terra della siesta, del cacao e del colore… 21 gg. 1700 km percorsi attraverso Città del Messico, Oaxaca, S.Cristobal de las Casas, Palenque, Playa del Carmen, Cozumel e Cancun.

Alberghi, mezzi di trasporti, cose da vedere tutto studiato da tempo (grazie alle guide Rutard e Lonely planet), tutto pianificato tranne le innumerevoli e indescrivibili emozioni che questo viaggio “fai da te” ci hanno regalato.

25 ott’04, alle ore 19.35 IBERIA ci porterà a Città del Messico Via Madrid: finalmente si parte! 26-27ott: Mexico City Dopo ben 12 h. Di volo atterriamo puntuali alle 6.35, recuperiamo i bagagli e.. Ecco il 1^ imprevisto: la valigia di Paola manca all’appello!! Ma se Paola non si perde d’animo, non lo facciamo neanche noi, quindi ecco che giungiamo al leggendario “semaforo doganale” dove un poliziotto severamente ci dice: “ESTRUJE EL BOTON!!?” ..Lo schiacciamo, e… olé, verde per tutte… siamo davvero in Messico!! All’interno dell’aeroporto acquistiamo il ticket del taxi (quelli ufficiali dell’aeroporto) che per 18$ ci conduce all’hotel “Majestic” (www.Majestic.Com.Mx): le 2 notti qui, insieme al volo, sono le uniche cose prenotate dall’Italia. (761euro) La città fin dalle prime ore del mattino ci appare caotica: Qui anche la persona + paziente perderebbe la calma… ma noi siamo troppo emozionate x farlo e apprezziamo ogni minimo particolare.

Eccoci in albergo: una hall bellissima (con agenzia di viaggio all’interno), un ascensore vecchio stile, un interno molto gradevole e un bar-ristorante al 7°piano dove, con 109 pesos ci si riempie lo stomaco e si gode di una veduta emozionante dell’intero Zocalo. Unico neo le camere: Pulite si, larghe pure, ma scure e senza ventanas(finestre).

Posiamo le valigie, ci rinfreschiamo 1 momento.. Confortiamo Paola e.. Siamo pronte per scoprire “el D.F” Lo Zocalo è la 3^ p.Za + grande al mondo, nel cui centro sventola un enorme tricolore messicano a simboleggiare la fierezza e l’amore dei cittadini per la loro patria.

Alle 06.00 di ogni mattino, banda e corteo escono dal palazzo Nazionale per la funzione dell’alza bandiera. Vistiamo la cattedrale metropolitana, i murales di Diego Rivera (esposti gratuitamente all’interno del “palacio nacional”), il templo Mayor, per poi perderci tra i colori e la folla del mercato attiguo al templo (direzione calle Moneda).

Decidiamo di fare 1 spuntino da “Giancarlo” un simpaticissimo cileno proprietario di 1 bar in Rep. De Guatemala n°4. Nello stesso edificio si trova l’hostal “mundo joven catedral” ed è presso la reception dell’ostello che prenotiamo le nostre 2 escursioni.

Quella del pomeriggio ci porterà in visita al “Museo nacional de Antropologia” (di fronte al “bosque de Chapultepec”), visita indispensabile per introdurci alle civiltà del Messico precolombiano. Grazie a Jorge (validissima guida) vistiamo le sale principali dedicate ai Maya-Toltechi e Aztechi. Bello, bellissimo. Assolutamente da non perdere!! Percorrendo “Paseo de la Reforma” (lunga arteria fiancheggiata da edifici enormi e moderni) facciamo una sosta veloce al monumento “Angel de la indipendencia”. Proseguiamo verso la “zona rosa”, che è costellata di boutiques, ristoranti, locali alla moda: un quartiere animato giorno e notte.; poi, più a sud, attraverso Av. Insurgentes passiamo velocemente per “San Angel”. Il nostro mini speedy tour (costo:90 pesos) finisce qui per oggi: il D.F. È enorme, una megalopoli dalle 1000 contraddizioni in cui ricchezza e miseria si fondono in un tutt’uno… Ceniamo in un ristorantino nei pressi dell’albergo ed esauste andiamo a nanna, domani ci aspetta la nostra seconda escursione.

Il buongiorno si vede dal mattino: la valigia di Paola è stata recuperata e consegnataci in albergo. Bene! Adesso è tutto ok. L’escursione di oggi (210 pesos inc. Colazione a sacco) ci porterà in visita al santuario dedicato alla Vergine di Guadalupe e a Teotiuhacan. La nostra guida di oggi si chiama Albert All’ingresso del santuario ci racconta dell’apparizione della madonna nera a Juan Diego. Visitiamo la nueva e l’Antigua Basilica de Nuestra Señora de Guadalupe, e i giardini che circondano questo luogo mistico e sereno…

A circa 40 Km, ci attende Teotiuhacan: “Il luogo prescelto dagli dei per la creazione dell’universo”. Visitiamo il tempio dedicato a Quetzalcoalt (serpente piumato) e lungo il viale dei morti scaliamo la straordinaria piramide del sole, 73 m d’altezza, più di 250 scalini…Ma vi garantiamo che ne vale la pena. Da qui su c’è una vista magnifica..

28-29ott: Oaxaca Un bus di 1° classe dell’Ado(www.Ticketbus.Com.Mx)ci conduce in 6 ore a Oaxaca, terra del cacao e del Mezcal.

La città ha un’aria tipicamente coloniale.. Pernotteremo presso l’hotel “De La Noria” (www.Lanoria.Com.Mx) un po caro ma bellissimo! Le camere sono arredate con gusto: armadi di legno dipinti a mano, testiere del letto in ferro battuto, copri letti coloratissimi. Il patio è la cosa più spettacolare: colorato, elegante, tranquillo e ornato da tante piante e fiori.

In tutte le strade della città c’è aria di festa, fra qualche giorno si celebra “El dia de los muertos”. La più spettacolare e sentita festa della popolazione indigena.

In ogni locale, albergo, locanda della città c’è un altarino ornato da fiori, frutta, cibo,cioccolata per commemorare i morti. Nello zocalo sfilano decine e decine di bambini travestiti da morti, scheletri o con maschere di carta pesta. Superato il “corteo”, visitiamo la chiesa di S.Domingo (in puro stile barocco messicano), i mercati di “B.Juarez” e il mercato “20 de novembre”. Acquistiamo i ns. Primi souvenir, rigorosamente in cuoio, e ceniamo presso la “casa de la abuelita” uno dei tanti ristoranti dello zocalo. Tutto buono, tranne il mole negro(parola di Giusy, lei ha provato ogni piatto tipico).

Il giorno seguente facciamo colazione presso la fabbrica di cioccolata “La soledad”. Ordiniamo cioccolata alla cannella, alla nocciola, pan de muertos, pancake. Visitatelo, anche se l’intenso odore della cioccolata dopo un po’ disgusta, è un posto davvero caratteristico! Siamo pronte per visitare il sito di Monte Alban; Decidiamo di raggiungerlo in maniera privata con un taxi, che in meno di 30 min. Ci conduce al sito, dove con guide alla mano procediamo alla scoperta della cultura zapoteca La sera ceniamo presso una locanda su Av. Hidalgo(ang. Zocalo) dove, la ns. Cara sig.Ra ci prepara degli ottimi sandwich e “tortas” con “quesadillo” (divino formaggio filante) e “jamon”. Sarà lo straccetto col quale pulisce le sue unte mani a rendere quelle pietanze divine?? Ve lo consigliamo.. Non abbiamo contratto alcuna infezione!!! 30-31ott: San Cristobal de las Casas 1 volo di “mexicana”(costo: 2232 pesos)ci conduce dall’aereoporto di Oaxaca a quello di Tuxtla-Gutiérrez (capitale del Chiapas). All’interno della sala ritiro bagagli è possibile acquistare il ticket dei taxi che conducono a S.Cristobal o al terminal dei bus di Tuxtla. Noi optiamo per il terminal dei bus Ado che al costo di 38$ in 2h ci porta a S.Cristobal. Il viaggio non è dei più comodi, curve, curve e ancora curve separano le 2 città… Abbiamo quasi perso un componente del gruppo. Pernotteremo presso la posada “Diego de Mazariegos” (www.Diegodemazariegos.Com.Mx) albergo ancora + bello di quello di Oaxaca(e decisamente meno caro). Le camere larghe, spaziose e confortevoli sono in stile puramente messicano. Tutte le stanze sono al piano terra e affacciano su un ampio patio incredibilmente bello. La città è allegra, accogliente, e abbastanza turistica: centri internet, agenzie di viaggio, alberghi spuntano in ogni angolo. Un mare di gente affolla le strade del centro: turisti, mariachi, bambini e venditori ambulanti che vendono di tutto: stoffe, sciarpe, coperte, borse, ponchi, cappelli, souvenir di ogni genere.. Un richiamo irresistibile per le ns. Manie di shopping . Ci tuffiamo prima nel mercato “de las artesanias” lungo “ Av. Insurgentes”, poi, proseguiamo attraverso le stradine dietro la cattedrale di S.Domingo(che purtroppo era in fase di restauro)..

I prezzi sono veramente economici, e anche se la contrattazione è per loro una consuetudine non avrete il coraggio di insistere troppo: gli abitanti delle montagne scendono nelle città per vendere i loro prodotti assolutamente fatti a mano, e che sono uno dei loro pochi mezzi di sostentamento!! La bellezza e i colori di questi edifici e l’aria serena che si respira fanno di questa città il luogo più bello da noi visitato.

Prenotiamo presso un agenzia di viaggio, tra le tante escursioni proposte, quella che ci permette di attraversare lo stato giungendo a Palenque: visiteremo Agua Azul, Misol-ha, i siti di Palenque, Bonampak e Yaxchilan 01nov: Agua Azul, Misol-ha Ore 6.30, il pulmino ci attende all’ingresso dell’albergo, carichiamo i bagagli (purtroppo lasciamo S.Cristobal) e cominciamo il nostro viaggio attraverso le verdi montagne del Chiapas. Oggi è una bellissima giornata, e il caldo comincia a farsi sentire man mano che scendiamo verso il mare..

La strada che ci porta ad Agua Azul passa attraverso una moltitudine di villaggi di “indìgenas” dove, vediamo,per la prima volta comunità autonome zapatiste..

Dopo una breve sosta “para desayunar”, attraversiamo la cittadina di Toninà e finalmente arriviamo ad Agua Azul, situata all’interno di un parco naturale. Uno spettacolo indimenticabile! Una serie di cascate dal color azzurro-turchese immerso nel verde rigoglioso della selva. E’ possibile fare il bagno, ma bisogna fare attenzione, soprattutto per chi è poco pratico. Gli ambulanti al alto delle cascate vendono di tutto: souvenir, succhi di frutta naturali, acqua , tutto a prezzi bassi.

Sosta successiva Misol-ha: nasce dalla fine di un fiume che, cadendo da un altezza di 25m, crea quest’unica cascata e una pozza d’acqua dove è possibile nuotare. Attraverso un sentiero è possibile passare alle spalle della cascata e ammirare la caduta dell’acqua da li. Per chi lo vede per la prima volta è uno spettacolo fantastico! Il luogo è attrezzato con ristoranti, negozi di artigianato, cabanas. Effettuiamo un pranzo veloce e subito in marcia: ci attendono le rovine di Palenque! Il sito è avvolto dal suono delle scimmie urlatrici, dalla giungla e da misticismo perché, come ci dice la ns. Guida, è uno dei siti + enigmatici del paese. Il popolo maya ha vissuto lì per circa 2 secoli. Il tempio delle iscrizioni, la cui camera funebre fu costruita per il re Pakal, e il “Palacio” sono i resti più importanti del sito. Anche se stanche, e nonostante il caldo soffocante, visitiamo con attenzione tutti i punti di maggior’interesse.

Stanche ma felici giungiamo a Palenque città, dove un’afa bestiale ci dà il benvenuto. (assicuratevi che le camere siano dotate di aria condizionata, il caldo è veramente isopportabile!). La città fin da subito ci appare “bruttina”, gli edifici e le strade poco curate, decisamente anonima! Questo ci meraviglia molto visto che è, inevitabilmente, punto di partenza per le principali escursioni.. Per fortuna si tratta di sole 2 notti! Presso un agenzia di viaggio della città prenotiamo i biglietti aerei per Cancun e i biglietti del bus per Villahermosa, città dalla quale ci imbarcheremo per Cancun..

Chiamiamo un taxi per farci condurre in albergo e notiamo che un batuffolo di appena 7 mesi siede quietamente tra le gambe del papà alla guida del taxi. Per agevolare la guida, o forse più per istinto materno, Ilenia prende in braccio il bimbo che poi, si lascerà coccolare da tutte.. Questa è sicuramente l’unica cosa bella di Palenque!!!! 02nov: Zona archelogica di Bonampak e Yaxchilan Anche oggi la sveglia suona presto, alle 7.00 ci attende il pulmino che ci condurrà a queste 2 mete che sono leggermente meno inflazionate delle altre..

Dopo una veloce colazione a buffet lungo la strada, effettuiamo la nostra prima sosta a Bonampak(città dalle mura dipinte), qui paghiamo una guida che ci condurrà alla scoperta di questo sito immerso nella giungla. Lasciato il pulmino saliamo su una jeep 4×4 che ci conduce attraverso il territorio dei lacandoni(ultimi discendenti viventi dei maya), abitanti “gestori” di questa zona immersa nella giungla; Il sito non è molto grande, e in effetti non era neanche necessaria la spiegazione della guida, la quale ci descrive, attraverso i murales presenti nel sito, la vita sociale, politica e religiosa dei maya. Alcuni murales sono ancora oggi distinguibili, uno di questi è il ritratto del governatore Chan Muan II. Proseguiamo verso Yaxchilan, al confine col Guatemala superando tanti posti di blocco della polizia militare messicana e non, nei pressi degli innumerevoli piccoli villaggi (l’autista ci spiega che solo recentemente queste zone sono state raggiunte dalla corrente elettrica che viene erogata, necessariamente, a prezzi politici). Pagando “un tantum” cadauno all’ingresso del villaggio, giungiamo sulle sponde del fiume “Usumancita”dove una lancia in 45 min., ci conduce all’ingresso del sito. Coccodrilli, iguane, uccelli strani e alberi secolari (le cui radici cadono nelle acque del fiume) fanno da cornice a questa esperienza unica e avventurosa.

Il sito è totalmente immerso nella giungla e ciò che visiteremo è solo una piccola parte..E’ possibile visitare la “acropoli grande”, la “acropoli piccola” e la “acropoli sud”. Il sito non necessita di una guida, le sue dimensioni permettono di visitarlo senza alcun problema, guida alla mano e le indicazioni presenti ai piedi delle opere sono sufficienti.

Pranziamo nel villaggio che sorge ai piedi del fiume, ci offrono verdure, piatti tipici, pollo(divino!) e “papas fritas”. Il villaggio è molto umile e gli abitanti vivono del turismo del sito. Salutiamo i bimbi dai volti stupendi e la gente semplice che ci ha accolto con simpatia.

Dopo circa 2h di viaggio, stanche e affamate ritorniamo a Palenque dove, prima di tutto acquistiamo il biglietto aereo per Cancun. Poi, visto che non visiteremo Merida, acquistiamo qui delle amache. Ceniamo e torniamo in stanza, domattina un bus dell’Ado ci condurrà a Villahermosa; da qui un aereo di “Aerocaribe” ci porterà (purtroppo via Mexico City) a Cancun e noi non vediamo l’ora di andar via da questa città!! 03-12nov: Playa del Carmen, Cozumel, Tulum&Xel-ha, Chicenitza, Cancun Atterriamo a Cancun, e dal terminal dell’aeroporto prendiamo un bus dell’Ado che ci conduce in 40 min. A Playa del Carmen. Chiamiamo un taxi (ormai le ns. Valige pesano il doppio rispetto a quando siamo partite!!)che ci porta al ns. Albergo “BlueBeach (www.Bluebeachhotel.Com) prenotato 2 gg. Prima. L’albergo è sulla spiaggia, la ns. Stanza in effetti è un doppio appartamento completo di piano cottura, frigo e forno. Le camere sono ampie e dotate di terrazzino, è tutto perfetto.. Ma l’erba del vicino è sempre più bella!! L’hotel accanto al ns. Ha la piscina e le amache all’esterno di ogni stanza.. Effettuiamo un sopralluogo, purtroppo fallimentare, non ci sono sistemazioni per noi cinque. Ma va bene uguale..Solo 2 gg. Di pioggia ci guasta l’umore.

Finalmente il terzo giorno il sole ci accoglie: ora si che le giornate passano nell’ozio più totale. Ci rifacciamo della stanchezza accumulata nei giorni precedenti. Da oggi la nostra max attività sportiva sarà stendere la crema abbronzante, mangiare, bere e fare il “passeggio” lungo la 5^avenida!!! Questo non è un periodo di alta stagione, le strade non sono molto affollate e ciò ci ha permesso di godere appieno della bellezza di Playa .

Uno dei principali punti di ritrovo è la discoteca dell’hotel “BluParriot”, dove abbiamo conosciuto un bel pò di gente di diverse nazionalità.

Innumerevoli sono i negozi di artigianato lungo la 5^avenida dove è possibile acquistare souvenir locali e di altre regioni. All’interno di alcuni di questi è possibile farsi fare le classiche treccine (che fa molto “turista”). Noi le abbiamo pagate 100/150 pesos(dipende dalla lunghezza dei capelli). Per i ristoranti vi consigliamo “Da Bruno” e “Chico Latino” per la cucina italiana; “Media luna”, per la cucina messicana; se invece volete mangiare una buona aragosta provate “Pescador mexicano” o “Big Lobster”; Per le escursioni ci siamo affidate ad una delle tante piccole agenzie turistiche della 5^avenida. Confrontate i prezzi di almeno 3 o 4 agenzie prima di prenotare e, assicuratevi di cosa offre il pacchetto. I costi delle escursioni non sono in pesos ma in dollari, fate attenzione al prezzo di cambio!! Noi abbiamo scelto: 1)Tulum&Xel-ha :Tulum si trova a circa 45 min. Da playa ed è l’unico sito maya costruito direttamente sul mare. La ns. Simpatica guida, Alonso, ci mostra le principali opere tra cui il “castillo”e il tempio degli affreschi. Ci spiega che la città è circondata su 3 lati da bastioni e il 4^ lato da scogli a strapiombo sul mare.. I bus turistici si fermano a circa 500 m. Prima dell’ingresso del sito, da qui è possibile salire su un trenino, stile Disneyland, che con pochi pesos arriva fin fuori l’ingresso. L’entrata è molto stretta, si fa un po’ fatica ad entrare ed uscire; Sono centinaie e centinaie i turisti che affollano quest’area… Sosta successiva è il parco acquatico di Xel-ha, dove con la formula tutto incluso è possibile pranzare presso i 7 ristoranti presenti nel parco, noleggiare gratuitamente l’attrezzatura per lo snorkeling, cassette di sicurezza e asciugamani. Dopo un buon pranzo facciamo dello snorkeling (ci sono diverse razze di pesci, alcuni belli e colorati..)poi visitiamo la vasca dei delfini, la cava maya… un bel posto turistico che ha dato da lavorare a tanti messicani (anche se la loro paga non “paga” le energie che spendono per “servirci”).

2)Chicen-itza , la visitiamo qualche gg. Dopo, sempre con la stessa agenzie e sempre con la mitica simpatia di Alonso. Dopo 2,5 ore arriviamo al sito. Chicen-itza fu, prima la città più importante dei maya poi la capitale dei toltechi (ed è per questo che si ritrovano anche immagini di giaguari e avvoltoi..). La piramide del “castillo”(che vista che c’è da lì sopra!!!)e il gioco della pelota sono le attrazioni principali. Poi c’è il cenote, che, più che come riserva d’acqua, veniva utilizzato per effettuare sacrifici umani… Sulla strada del ritorno facciamo una sosta presso uno dei tanti cenotes presenti in questa zona: fa uno strano effetto nuotare in una cava scura dove radici di un albero secolare si stendono come funi calate dall’alto.. Ci dicono che l’acqua è fredda.. Proseguiamo velocemente per Valladolid (dove visitiamo la chiesa dello zocalo), e poi a casa! Decidiamo di dedicare i ns. Ultimi gg. Al mare, al sole e all’abbronzatura. La nostra ultima gita è “Cozumel” Un traghetto, in circa 40 min, arriva a Cozumel, dove noleggiamo degli scooter per effettuare il giro dell’isola (portatevi la patente, è obbligatoria, e noi ne sappiamo qualcosa..). Partiamo da S.Miguel(l’abitato più importante) e attraverso la “trans island road” tagliamo l’isola da ovest verso est giungendo dall’altro lato dell’isola. Qui ci sono le spiagge più belle e forse le meno popolate: Punta Morena beach, Chen rio, Playa Bonita… Che beatitudine!! Mangiamo degli ottimi gamberi in un ristorantino sulla spiaggia, un po’ prima del mirador. Dopo, da brave “messicane” facciamo un po’ di siesta sulle amache messe a disposizione dal proprietario del ristorante che sembra il clone di Bob Marley.

Fate attenzione quando guidate, i motorini hanno la loro pista, (tipo quella per le biciclette), sulla strada del ritorno è possibile che la polizia vi fermi.. Proprio come è successo a noi, che abbiamo evitato 3 multe da 20dollari: un po’ di spagnolo e qualche battito di ciglia ci hanno aiutate!! Cozumel è bella, molto alla moda e un po’ cara.. Ma le sue spiagge sono incantevoli!!! ..La vacanza è ormai finita, decidiamo di passare una notte a Cancun (visto che partiremo da qui!)presso l’hotel “Carisa y Palma” (Av. Kukulcan km 9,5)dai prezzi modici, bello (le stanze affacciamo sul mare) e vicino alla discoteca “ Coco Bongo”. Cancun è distinta in 2 zone: il centro, (il vero e proprio paesino dove vivono i residenti e dove si trova il terminal dell’Ado), e la zona alberghiera che si sviluppa su una striscia di terra lunga 22 chilometri separante il Mar dei Caraibi dalla laguna. La visita della zona “hotelera” è rapida e superficiale, ma fin da subito ci rendiamo conto che la magia del Messico l’abbiamo lasciata qualche km fa! Grattacieli, grandi centri commerciali, luci, rumori, sembra di essere a Las Vegas!!! Solo il colore cristallino dell’acqua ci ricorda che siamo ancora in Messico.. Dopo una nottata al Coco Bongo, tra musica , cocktail e tanto divertimento, siamo pronte per ritornare in Italia.. Più tristi che stanche salutiamo il Messico. “Còmo y cuando no lo sabemos, mas sabemos tan solo que regresaremos”!!!!!!!!!



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