Un sogno che si avvera: los roques
Ma alla fine ce l’ho fatta.
Partenza prevista: 30 dicembre 2004, ritorno 8 gennaio 2005.
8 giorni sono abbastanza..Per me che non amo stare tutto il tempo a pancia all’aria sotto il sole.
Prima notte a Caracas, dopo un volo Alitalia in perfetto orario.
Il Best Western dove ho prenotato è discreto, a 5 minuti dall’aeroporto.
Si arriva a Gran Roque, la sola isola abitata dell’arcipelago, alle 9 della mattina del 31 dicembre. All’aeroporto dell’arcipelago, si paga la tassa di entrata nel Parco e ci aspetta Paul che gentilmente ci ritira i bagagli e ci conduce alla posada di Andrea (con il quale avevo intrattenuto una simpatica e cordiale corrispondenza elettronica per bloccare la stanza per questo periodo): POSADA LAGUNITA.
Dopo un’ora siamo già sulla barca diretti alla prima isola: NORONQUI’.
La sensazione è stupenda, finalmente al sole e al caldo..E tutti quei colori del mare, dal celeste chiaro al blu intenso, e la sabbia poi…Bianca, bianca, bianca…
Ogni giorno un’escursione diversa, Craskì, Carenero, Cayo de Agua (la + bella in assoluto), Madrisky, Francisky,Cayo Pirata.
Ogni giorno un luogo diverso da esplorare, spiagge su cui camminare..La sabbia sembra farina…
E relax totale, assoluto…Ho staccato la spina, finalmente dopo un 2004 duro e pieno di problemi.
Il mare è incontaminato.
Le spiagge sono tranquille, non c’è mai affollamento, insomma si sta divinamente.
TRANNE CHEEEEEEEEEEEEEEE……Degli insettini odiosi che gli abitanti chiamano PURI PURI..I maledetti, invisibili tra l’altro, pungono sulla spiaggia e l’effetto delle loro punture comincia a manifestarsi dopo 72 ore.
La sensazione è quella di avere il morbillo…Ma dopo qualche giorno non li senti più..Forse perchè il corpo crea da solo l’assuefazione al liquido che i maledetti iniettano.
Portatevi una cremina contro le punture che potrete mettere la mattina e la sera..Si chiama OSY, è indicata contro le punture di insetti, comprese le zanzare (purtroppo ce n’erano in grandi quantità visto che ad ottobre e a novembre ha piovuto molto e si sono riprodotte molto).
Sull’isola non esiste acqua calda, tranne che in un ristretto numero di posade (3 o 4 per quanto ne so), peraltro non abbordabili del punto di vista economico.
Ma non è spiacevole fare la doccia fredda, devo dire la verità. Anche perchè è a temperatura ambiente. Riguardo al cibo, beh …La posada non ha confronti (anche ascoltando i commenti delle altre persone con le quali mi è capitato di parlare e che soggiornavano in altre posade). Enrico, il mitico Enrico!!!, è la persona che segue l’organizzazione dei pasti e delle escursioni. Personaggio particolare e disponibilissimo con gli ospiti. Io, che sono vegetariana, non ho avuto problemi e ogni giorno ho mangiato cose diverse, compresi gli altri ospiti che si ingozzavano di pesce.
Nessun caso di dissenteria, nè di altri malanni e questo in vacanza è un punto a favore, no? Che altro dire??? Spero che l’arcipelago continui a restare così… INTATTO e incontaminato, sono certa che è questo il suo segreto. Forse l’unica cosa che ho da consigliare è di portare sulle isole secchi x la spazzatura così alle persone non viene nemmeno in testa di lasciare lattine o bottiglie di plastica.
E’ comunque una vacanza che si può auto-organizzare, senza agenzie o tour operator che fanno alzare inevitabilmente i prezzi.
Un saluto a tutti roberta