Asdu: le vere Maldive!
Sicuramente il racconto non renderà giustizia ad Asdu, che è un vero paradiso terrestre, ma noi ci proviamo lo stesso.
Tutto comincia il primo novembre alle otto e un quarto all’aeroporto di Milano Malpensa (veramente eravamo già li alle 15.00). Dopo 11 ore di viaggio, con uno scalo a Roma alle spalle, gli oblo’ del nostro A330 Air Europe (uno degli ultimi,peraltro) ci offre il colpo d’occhio che abbiamo sempre sognato. Anelli bianchi con un centro verde intenso posati su un manto blu uniforme. Quasi irreale. (vedi foto).
Arrivati all’aeroporto, dopo aver letto i vari racconti sul sito, ci sentivamo già in coda; almeno due ore di attesa. Invece appena usciti si è avvicinato un omino cortese(e si, alle Maldive non si trovano troppi culturisti)che saputa la destinazione ci ha indicato la nostra barca. Dopo soli 5 minuti siamo partiti con altre due coppie. Sei sole persone stonavano di fronte a barconi e idrovolanti pieni di turisti e questo faceva di noi degli eletti, fortunati con un’isola a disposizione. E così è stato. Il tragitto in barca, bellissimo, su un mare così diverso dal nostro. Due ore e mezza e siamo arrivati ad Asdu.
Appena attraccati abbiamo buttato l’occhio sulla barriera corallina (che ad Asdu è veramente vicina) e siamo rimasti senza parole: pesci chirurgo, idoli moreschi, pesci farfalla,e anche una murena gialla (vedi foto),…, tutti coloratissimi e soprattutto numerosissimi.
Ci hanno accompagnato alla reception sobbarcandosi le valigie (mancia) e dopo con un cocktail di benvenuto hanno consegnato le chiavi della camera (la 112 direttamente sulla spiaggia).
Cosa dire della camera: essenziale e pulitissima. Per quanto riguarda l’acqua fredda non c’è da preoccuparsi perché è a temperatura ambiente. E 35° possono essere sufficienti per tutti. Le camere vengono fatte due volte al giorno. Vi consigliamo di lasciare una mancia al ragazzo addetto alla vostra camera;in questo modo vi cambierà una volte in più gli asciugamani e vi farà trovare il letto ricamato.
Giornata tipo: sveglia alle 6, anche perché alle 5.30 i corvi, gallinelle e volatili vari iniziano ad intonare una sinfonia che non smettono fino alle 8 consigliati vivamente i tappi per le orecchie).
Si va a vedere l’alba e i delfini che ogni giorno passano numerosi, poi colazione con thè o caffè, un dolce, un frutto, fette biscottate (che io non mangiavo per darle ai pesci in riva al mare) burro, marmellate e succo di frutta. Dopo la colazione smaltivamo le calorie facendo il giro dell’isola con la canoa insieme ad amici conosciuti sull’isola(attenzione al sole sulle gambe).La mattinata passa velocemente tra un racconto, un libro, un giro con la maschera e si arrivava all’ora di pranzo, il quale viene servito da ragazzi gentilissimi, tutti maldiviani o dello Sri Lanka. Il menù mescola piatti del posto a piatti italiani anche ben riusciti, si passa quindi da insalata di cocco, pollo al curry, stufato di banane a pizza, pasta e melanzane alla parmigiana. Degni di particolare menzione sono i dolci, di cui io chiedevo sempre il bis.
I pomeriggi prevedevano un pisolino (spesso una vera e propria piomba) ed erano nuovamente dedicati alla tintarella, allo snorkeling e alle escursioni,in attesa del tramonto. Il pezzo forte. Tutti partecipano e lo vivono a modo loro: foto, passeggiate,riprese,pensieri…Quando è senza nuvole è veramente appagante.
Tornando alle attività extra sole, consigliamo l’escursione all’isola dei pescatori a chi vuol comprare dei souvenirs, che costano meno della metà che nei negozi del villaggio e nel duty free.
Da non perdere è il discovery o alcune immersioni con bombole, accompagnati da istruttori capaci e, naturalmente, le escursioni di pesca con i maldviani. Per il bolentino si parte al tramonto mentre per la traina alle 6 del mattino. Ma è una esperienza divertente e sempre appagante(vedi foto).
Tuttavia ad Asdu le escursioni si devono chiedere e bisogna mettersi d’accordo tra i turisti (quasi tutti italiani) per raggiungere il numero prestabilito.
La settimana va avanti con questi ritmi, fatta di relax e intense emozioni (come una manta gigante). Piccoli, a volte insignificanti particolari che alla fine..E si…Alla fine compongono un’opera d’arte. Noi siamo stati una sola settimana ad Asdu, ma è stata sufficiente per innamorarci, per sempre, del posto.
Certo,ricordatevelo bene,ad Asdu si è in 20, su un isola poco piu’ grande di una piazza, soli in mezzo all’atollo di Malè nord. Legati alla civiltà della capitale da un motoscafo spesso fermo o un dhoni bradipo. Si puo’ scegliere tra una spiaggia con due occupanti o con nessuno. Senza moto d’acqua, senza ragazze da abbordare, senza animazione. Spesso bisogna accontentarsi di un saluto, a volte solo un sorriso, un sorriso di persone semplici che nella semplicità hanno trovato una ragione di vita.