Yemen: informazioni pratiche
Situato al sud della penisola arabica, lo Yemen è delimitato al nord dal deserto di sabbia più caldo e più grande del pianeta (il Rub Al-Khali), dall’oceano indiano e dal mar Rosso che lo separa dall’Africa e con i suoi 18 milioni di abitanti per circa 528 000 km2 è il paese più popolato della penisola .
Unificato nel 1990, questo paese che si apre poco a poco possiede una storia millenaria, strade leggendarie, un’architettura unica e dei paesaggi che le hanno conservato il suo titolo di “Arabia Felice”.
Lingua: l’arabo, ma l’inglese è abbastanza diffuso nei centri turistici.
Etnie: diverse etnie si dividono il paese tra cui i Hached e i Bakîl.
Religione: Islam, Chi’iti e Sunnisti, qualche Ismailiani (80 000 nel Djebel Harraz), 2000 Ebrei la cui origine risale alla Regina di Saba oltre 3000 anni fa, e qualche rari cristiani di origine etiope o palestinese.
Economia: agricoltura, commercio, pesca, industria di trasformazione, petrolio e turismo.
DOCUMENTI: è indispensabile prima della partenza informarsi presso i consolati sulle formalità, che spesso cambiano.
Visto obbligatorio, se il consolato dovesse chiedervi una lettera d’invito o una conferma di una agenzia locale: COME ANDARCI: in aereo; la Yemenia airlines assicura voli diretti da Roma con un buon servizio a bordo.
SPOSTARSI NELLO YEMEN: 1. PER LA STRADA: anche se i sequestri di turisti sono ora quasi inesistenti non devono essere totalmente sottovalutati. Per assicurare la sicurezza dei viaggiatori, le autorità hanno provveduto con misure speciali : occorre un permesso di circolazione rilasciato dalla Polizia (a volte sospeso per certe zone) e sono stati intensificati i controlli. Scegliere il mezzo pubblico o la jeep a noleggio non dispensano dal permesso e dai controlli . Con un autista i rischi di disavventure sono limitati perché garantisce una certa professionalità e sicurezza. Per certe zone una scorta militare è prevista e come per i vari posti di controlli sono esenti da pagamento, ma a volte è difficile passare o farsi scortare senza dover pagare un bakchich.
*AFFITO JEEP: è la soluzione ideale per varie ragioni: l’autista si occupa delle formalità, nessuna perdita di tempo, sicurezza, libertà d’azione (partenze, arrivi, fermate, cambiamenti d’itinerari…) Se l’autista è cooperativo (è spesso cosi) e astuto, vi farà fare delle scoperte che non avrete mai fatto da soli.
Prezzo: circa 60 USD/giorno tutto incluso (benzina, vitto e allogio dell’autista) per un 4X4 per 4 persone oltre all’autista. Per la zona Sud Yemen il prezzo è di 70 USD/giorno tutto incluso. La traversata del deserto Rub Al-Khali è da pagare direttamnete ai beduini (circa 200 USD/jeep), si può prendere la nuova strada asfaltata , ma per nulla interessante in paragone alla traversata del deserto accompagnati dai beduini… Con un buon autista la guida diventa superflua, perché un buon autista è in grado di farvi scoprire anche le cose che da soli non avrete mai potuto fare.
È possibile affittare una macchina senza autista ma è da sconsigliare salvo se uno padroneggia bene l’arabo e ha una buona conoscenza del paese (cartelli stradali quasi inesistenti).
Siccome ora per alcune regioni è necessario avere una scorta militare il meglio è di includere nel prezzo giornaliero della jeep alcuni dollari alfine l’autista gestisca il pagamento della scorta che cambia sempre levandovi lo spiacevole mercanteggiare con i militari. La scorta dovrebbe essere gratuita ma siccome i militari sono mal pagati approffitano cosi di arrotondare le fine mese.
Rammentiamo che ora, per circolare nel paese è necessario una autorizzazione rilasciata dall’ufficio del turismo di Sana’a. Per ragioni di sicurezza le autorità non rilasciano il permesso a turisti individuali che dovranno appoggiarsi a una agenzia, il vostro autista sarà considerato come tale quindi recarsi con lui all’ufficio del turismo, dare l’itinerario e in pochi minuti sarete in possesso dell’autorizzazione.
2. BUS: raggiungono solo le città importanti come Sana’a, Mareb, Hodeida, Hajja, Aden, Mukhala e altri centri: informazioni presso l’ufficio del turismo vicino alla Posta principale di Sana’a. I bus hanno orari regolari, posti numerati e si consiglia di prenotare la vigilia. Oltre ai bus locali lontani dai standard occidentali, la compagnia Yemit CO propone gli stessi tragitti con bus moderni e climatizzati, sedili cuccette. Tariffe fisse. Anche se la rete stradale migliora ogni anno diversi siti e villaggi rimangono accessibili solo con le jeep.
3. I TASSI COLLETTIVI: partono delle stazioni speciali “taxi”. Partono solo quando l’autista considera il suo veicolo pieno! (con una nozione tutta sua del pieno!) È il mezzo di trasporto il più economico se non si soffre di claustrofobia e se non si ha paura della guida “sportiva” di certi autisti. A volte alcuni rifiutano di prendere turisti perché ai posti di controlli la verifica delle carte prende maggior tempo e quindi ritarda il tassi e i passeggeri. Tariffe fisse.
4. AUTO-STOP: possibile sulle strade principali, molto difficile sulle piste e strada secondarie. I camion vi prenderanno senza difficoltà ma vi chiederanno la stessa somma che avreste pagato con un tassi collettivo.
5. AEREO: pratico ma abbastanza caro per i lunghi tragitto verso l’Hadramaut (non rimpiazzerà mai la traversata del deserto in 4X4). Possibilità di ottenere uno sconto con la Yemenia se avete scelto questa compagnia per il volo internazionale: informatevi prima di acquistare il biglietto.
6. TREKKING: il paese è vasto come la Francia e occorre essere in buona condizione fisica a causa dei cambiamenti d’altitudine e di clima. Formula molto interessante per visitare i villaggi più remoti e avere contatti privilegiati con la popolazione locale.
GEOGRAFIA E CLIMA le coste con rilievo accidentato e vulcanico sono basse calde e umide come la Tihama (80-100% di umidità a Hodeida) difficile da sopportare in luglio e agosto. Lo Yemen beneficia , grazie alla sua altitudine, di una pluviometria eccezionale in certe zone e inconsueto per la penisola araba. Questo spiega perché le grande città, salvo Aden, si sono sviluppate nelle montagne e negli altipiani del centro e dell’ovest dove cereali, frutta, verdura, qât e caffè possono crescere nelle grande pianure vicine.
Gli altipiani al nord e il deserto del Rub Al Khali all’est godono di un clima caldo, ci troviamo nelle parti desertiche del paese salvo per le oasi e zone irrigate.
La stagione migliore per visitare lo Yemen si situa tra aprile e ottobre, ma è possibile visitare il paese tutto l’anno. Consigliato qualche indumenti pesanti per i mesi invernali.
BUDGET: il rial, moneta ufficiale, non ha un tasso di cambio ufficiale; la maggior parte delle banche e uffici cambi praticano il tasso in vigore nel suq. Il mercato nero esiste sempre. Possibilità di cambiare nelle agenzie di noleggio jeep, dal vostro autista ma prima informarsi sul cambio! Non esitate a mercanteggiare sapendo che è preferibile portare dollari e che i tagli da 50 o 100 USD ottengono un miglior cambio rispetto ai piccoli tagli. Generalmente dai commercianti pagando in moneta straniera si riesce a mercanteggiare meglio. Contare un budget medio di 15/30 USD/al giorno/persona a seconda della scelta alberghiera; di più se si affitta una jeep: media 60USD/giorno/jeep tutto incluso.
PERNOTTARE: 1. ALBERGHI: esistono alloggi in quasi tutti i centri abitati anche se a volte molto lontano dagli standard internazionali. Dagli alberghi di lusso ai funduk la scelta non manca e si consiglia di privilegiare la posizione dell’albergo: ad esempio, poter approffitare della vecchia città può avverarsi più interessante del comfort; un albergo in una casa tipica permette di apprezzare l’architettura yemenita; quegli che hanno appena aperto o che sono stati restaurati da poco offrono il vantaggio di essere più puliti. Nei villaggi il numero di alberghi è in aumento, alcuni gestori hanno fatto grandi sforzi per dare una certa qualità ma aspettatevi anche al peggio perché in seguito alla diminuzione del turismo certi alberghi stanno cadendo in rovina. Generalmente si nota una certa differenza tra gli alberghi del Nord e quegli del Sud, anche se la tendenza a tenere pulito ha fatto progressi nel Sud spesso la pulizia è fatta quando il cliente prende la stanza.
Ultimo consiglio: l’acqua calda non è sistematica, un boiler assicura l’approvvigionamento e pensare a verificare se funziona! *La categoria “buon mercato” (3 a 5 USD) da diritto a un materasso in un dormitorio.
*La categoria “prezzi medi” (10 a 25 USD la doppia) offre le migliori sistemazioni, non esitate a visitare vari alberghi prima della scelta definitiva oppure affidatevi all’esperienza del vostro autista. In quella categoria a Sana’a il miglior rapporto qualità-prezzo è rappresentato dall’albergo Arabia Felix. L’albergo s’insedia nel cuore della vecchia città in una casa tipica. Vedere il loro sito: www.Al-bab.Com/arabiafelix o E-mail: arabia-felix@y.Net.Ye *La categoria “prezzi alti” (dai 30 USD) offre diversi tipi di alberghi alcuni lasciati andare per mancanza di clienti e altri appartenente a delle catene internazionali che vi farebbero dimenticare in quale paese siete! 2. CAMPEGGIO: è difficile campeggiare in montagna, salvo se siete in gruppo con delle tende e un autista che conosce molto bene la zona. Nessun problema invece sulla spiaggia come a Bir Ali, oltre a essere consigliato e obbligatorio per approffitare dell’alba facendo il bagno… ATTRAZIONI: 1. ARCHITETTURA E HABITAT: lo Yemen, paese della regina di Saba ha saputo conservare i suoi usi e costumi che hanno radici nella notte dei tempi; qui gli stereotipi dei paesi mediterranei lasciano il posto a un mondo diverso parzialmente governato da tribù con tradizioni tenaci e complesse. Nello Yemen non c’è un angolo che non merita una visita, una fermata: le parole mancano per parlare dell’architettura yemenita! Ad ogni regione l’architettura si è adattata al clima, alla topografia, alla cultura e alla storia dei suoi abitanti.
I principali tipi di architettura sono: *architettura di terra nella regione di Amran e Saada *architettura di pietra nelle montagne e a Djibla *architettura di paglia nella parte “africana” della Tihama *architettura di argilla, sassi e paglia nell’Hadramaut *architettura di mattone a Zebid *architettura di pietra e mattoni a Sana’a Dopo avere ammirato le case e monumenti osservate gli elementi decorativi e le “aperture” specifiche a ogni tipo di architettura: porte finemente lavorate e/o intarsiate, finestre-luce di alabastro presente quasi solo a Radà (dove abita Alì), finestre-spie, finestre-vitrate artistiche, spioncini… Queste case davanti alle quale il mondo è in ammirazione possono essere difficilmente modernizzate e il timore del loro abbandono da parte dagli abitanti per case più moderne ha spinto l’UNESCO a inscrivere parte del paese al patrimonio mondiale. 2. DA VISITARE: *Sana’a, la capitale *Marib, i suoi templi e la diga *la traversata del deserto con i beduini *l’Hadramaut con Sayum, Tarim e particolarmente Shibam la Manhattan del deserto *Bir Ali per la sua spiaggia selvatica *Radà per le sue finestre di alabastro *Taez, Ibb e Jibla *la Tihama e il Mar Rosso *il mercato di Bay El Faqid *i villagi sperduti attorno Sana’a: Thula, Kwakaban, Bokur, Shiban, Manakha e specialmente Al-Hajjarah… 3. LE DONNE: è la frustrazione e il punto interrogativo del visitatore occidentale. Se rimane invisibile per il turista maschio per noi donne la possibilità di avvicinarle rimane possibile. Non esitate a fermarvi quando vedete un gruppo di donne lavorare nei campi, a fare la spesa… sono tanto quanto interessate di voi a scoprire tutto quello che è diverso. Se avrete la fortuna di essere invitato da Ali a casa sua, sicuramente le amiche di sua moglie verranno a trovarvi e solo davanti a voi donne si toglieranno il velo: sorprese assicurate… 4. MERCATI / SUQ : da non perdere il suq di Sana’a, il consiglio è di andare per perderci e inebriarsi di odori e suoni… I mercati sono pure luoghi magici da visitare, quasi ogni giorno le cittadine offrono un mercato ma il più importante da non mancare è quello di Bay El Faqid (solo di venerdì) ALCUNI MERCATI: GIORNI MERCATI DOVE Sabato Souq at –Taleh *** Al nord di Saada Sabato Souq Amran ** Amran Domenica Souq Ouadi Dhabab *** Vicino Taez Lunedì Souq at- Taouilah ** Strada per Ouadi Sourdoud Venerdì Souq de Bay al-Faqih ***** Strada per Hodeida-Taez 5. IL NOSTRO ITINERARIO: viaggio di 3 settimane nel mese di maggio, il deserto Rub Al Khali era in fiore dopo un periodo eccezionale di pioggia, dove abbiamo attraversato città, villaggi sperduti arroccati sulle montagne nei luoghi più impensabili e incontrato ovunque una calorosa ospitalità. Partenza di Sana’a per Marib, Barakish, traversata del deserto con i beduini per giungere nell’Hadramaut: Sayum, Shibam, Tarim, poi direzione Mukhalla, Bir Ali, Radà, Taez, Ibb, Jibla, la Tihama, il mercato di Bay EL Faqid, Kwakaban, Thula, Bokur, Manakha, Al- Hajjarah e altri villaggi sperduti per ritornare a Sana’a passando da Amran e Sharaha (non sempre accessibile).
GASTRONOMIA: non aspettatevi una grande cucina ma si può essere piacevolmente sorpresi anche in ristoranti lontani dai nostri standard. I Yemeniti mangiano svelto inzuppando il pane tenuto nelle mano destra nel piatto comune. Si mangia prevalentemente verdura fresca o secca. Il pesce fresco si trova solo a Sana’a o al mare. La base dell’alimentazione è il pane fatto con varie mistura di farina: sorgo, grano, granoturco, lenticchie, miglio, orzo… accompagnato della salta (famosa zuppa-salsa al fieno greco), carne di bue, montone, capra in salsa, pollo arrosto e altre pietanze a base di verdura. Nei ristoranti non si vedono mai donne yemenite salvo se una sala in disparte è messa alla loro disposizione quindi, turiste donne, nessuna sorprese se i commensali vi guarderanno mangiare… Si trova acqua in bottiglia dappertutto come pure i soda. Il tè è molto diffuso spesso profumato al cardamomo o al chiodo di garofano. Ai Yemeniti piace molto bere il qishr: decotto di caffè profumato al zenzero o al cardamomo o al chiodo di garofano.
Birra, vino, alcool sono strettamente proibiti e, a parte l’alcool di contrabbando nella zona di Mokka al bivio per Taez e Hodeida, queste bevande non sono reperibili. Non bevete MAI alcool o birra per strada è una grave mancanza di rispetto ma nelle vostre camere siete totalmente liberi di farlo.
ARTIGIANATO: il paese non conosce ancora l’invasione turistica di massa quindi non sperate di trovare un artigianato studiato per i turisti. Attenzione ai problemi doganali per le antichità: informarsi prima! LA DJAMBIA: pugnale a lama curva, il prezzo varia a secondo se nuovo o antico, se il manico è di corno di rinoceronte, d’avorio (rarissimo), di pietre semi preziose, d’argento finemente cisellato o se la sua custodia e/o cintura sono particolarmente decorate. I più bei pezzi si vendono nei suq di Sana’a , Saada o Taez. Meno ricurvo, la DHUMA è il pugnale della gente dell’Hadramaut. In versione lunga: il SABIQI, è la sciabola dei beduini della regione di Marib.
GIOIELLI ANTICHI D’ARGENTO: ora difficilmente reperibili, una volta fabricati dagli artigiani ebrei ma le donne yemenite oggi giorno preferiscono l’oro.
PIETRE SEMI PREZIOSE: ogni gioielleria è come una caverna di Ali Baba: ambra, corallo, cornalina… ALTRO: vimini colorati e cappelli a punta dell’Hadramaut e della Tihama; antichi thaler di Maria Teresa di Austria (più cari che in europa); tessuti e stoffe di Bay El-Faqui e di Shir (Hadramaut) e tessuti ricamati di fili d’oro e bellissimi motivi nel suq di Sana’a; lampade a olio d’alabastro; lampade che riproducono le case torre yemenite; spezie di ogni sorte senza dimenticare l’incenso e la mirra.
TRADIZIONI: DJAMBLIA E KALACHNIKOV: la djamblia è l’accessorio principale del vestito tradizionale maschile al quale è pure dedicato una danza affascinante da vedere. Simbolo d’iniziazione segna il passaggio dall’infanzia al mondo adulto e ha ancora una funzione precisa nella società, ad esempio può essere tolta al suo proprietario se ha commesso un reato, in segno di buona fede il contendente la deposita al pretore… La djamblia segna la posizione nella comunità e conferisce prestigio a chi la porta; viene abbellita seconda le possibilità del proprietario e l’ascenzione nella scala sociale. Ora la djamblia deve lasciare un po di spazio nel cuore dei yemeniti al kalachniskov e non è raro vedere gente armata sino ai denti: si parla di oltre 60 milioni di armi in circolazione per 18 milioni di abitanti! IL QAT: legato come l’architettura all’immagine dello Yemen! Stimolante vicino alle anfetamine, il 50 al 90% degli uomini e il 30 al 50% delle donne oltre i 18 anni ne fanno uso come pure 15% dei bambini sotto i 12. Il fenomeno è tale che il governo avrà serie difficoltà per lottare contro questa droga, si era parlato di proibirne la vendita ma era senza immaginare la levata di scudi degli abitanti anche perché la sua limitazione potrebbe provocare una povertà nelle persone che vivono direttamente o indirettamente della piccola foglia verde.
CONSIGLI: 1. COSA METTERE IN VALIGIA: lo Yemen è un paese musulmano, recentemente aperto al turismo e le donne sono velate, se la mini gonna e i pantaloncini non vi condurranno in prigione si raccomanda di evitarli, indossare pantaloni o gonne lunghe e camicie non troppo aperte e trasparenti vi permetteranno un miglior contatto con la popolazione.
2. FOTO: non insistete se il permesso di fotografare vi è negato, a volte gli uomini consentiranno e a volta solo per i bambini. Mandate loro le foto al vostro rientro in patria oppure portate un apparecchio Polaroid per distribuire le fotografie. Portate da casa una buona scorta di pellicole perché nello Yemen scatterete foto a migliaia (sul posto reperibile solo nelle grande città). Attenzione di non fotografare stabili dell’esercito o militari anche da lontano…Potreste essere considerato come una spia e perdere la vostra pellicola… 3. ALTRO: