Alla scoperta dell’isla grande

Destinazione del viaggio: CUBA Siamo partiti in 4 persone io (Paolo), mia moglie (Ilaria), e una coppia d’amici: Fabrizio e la sua fidanzata Alessia.Spesa media del viaggio circa 2,700 € a coppia aereo compreso (circa 640 € a persona). Ecco il nostro diario di viaggio sperando di comunicare notizie utili a chi vuole andare a...
Scritto da: Paolo Terzoni
alla scoperta dell'isla grande
Partenza il: 29/10/2004
Ritorno il: 13/11/2004
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
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Destinazione del viaggio: CUBA Siamo partiti in 4 persone io (Paolo), mia moglie (Ilaria), e una coppia d’amici: Fabrizio e la sua fidanzata Alessia.Spesa media del viaggio circa 2,700 € a coppia aereo compreso (circa 640 € a persona).

Ecco il nostro diario di viaggio sperando di comunicare notizie utili a chi vuole andare a Cuba: 29.10.2004 Sveglia ore 5:30, partenza ore 6:10 accompagnati da mia madre alla stazione Tuscolana.

Abbiamo preso il treno per Fiumicino e alle ore 8:15 siamo all’aeroporto. Facciamo subito il check-in con una fila abbastanza lunga. Ore 09:50 entriamo nel duty free e dopo aver acquistato delle sigarette (a Cuba ne trovate difficilmente) c’imbarchiamo; nel frattempo ci viene a salutare un nostro amico (Angelo) che lavora all’aeroporto.

Viaggiamo con la compagnia Blue Panorama acquistando un pacchetto in cui è compresa la prima notte in albergo.

L’aereo doveva partire alle 10:50 ma per dei problemi siamo partiti alle 12:50, durata del volo 11 ore circa arrivo all’Havana alle 17:30 locali (-6 rispetto all’Italia).

Passiamo per la dogana e incontriamo la cubana destinataria di una borsa piena di caramelle, cosmetici, soldi ecc. Mandata da un amico di Fabrizio.

Con un pullman della Sol & Son (agenzia dove abbiamo acquistato il pacchetto aereo-prima notte) ci trasferiamo all’Hotel Plaza (un 4 stelle ma niente di speciale).

Decidiamo di farci una doccia e di uscire presi dall’euforia di stare nella mitica terra dove ha combattuto il Che. Fabrizio si accorge di aver dimenticato la sua felpa all’aeroporto.

Sono le 20:00 e finalmente usciamo giusto il tempo di percorrere 50 metri e si affiancano due cubani Paco e Guglielmo che ci parlano del più e del meno della loro situazione familiare, lavorativa ecc. E ci danno subito la prima “sola”. Facciamo lo sbaglio di dirgli che dobbiamo mangiare e ci portano in un locale consigliato da loro mohito, cuba libre e panini per tutti il tutto per “soli” 56 dollari (scopriremo in seguito che era una cifra esagerata). Dopo i nostri ”amici” vogliono portarci a comprare dei sigari ma noi non vogliamo, allora ci propongono di aiutarli comprando del latte in polvere per i loro bambini 4 confezioni per “soli” 24 dollari prendono il loro bottino e ci riaccompagnano all’hotel senza nemmeno salutarci.

Andiamo a letto disperati non prima di aver fatto il piano d’attacco per l’indomani sono le 22:00 locali (le 4:00 italiane) andiamo a dormire.

30.10.2004 Sveglia ore 7:30 appuntamento con Alessia e Fabrizio ore 8:30 fuori la stanza, facciamo colazione abbondante a base di frutta e dolcetti vari, uova fritte bacon e succo di frutta. Ore 10:00 appuntamento nella hall dell’hotel con la signora dell’agenzia che ci dà qualche consiglio su come muoverci e con la quale prenotiamo una gita a cayo Largo per l’11.11.2004 (compleanno d’Ilaria) per 137 dollari a persona, all inclusive.

Lasciamo la stanza e ci facciamo chiamare un panataxi (555555) diretti a GUANABO. Abbiamo trovato su questo sito l’indirizzo di una casa particolar ma il taxi non trova la strada ci fermiamo a chiedere ad un passante che si offre di fare una telefonata da casa sua, chiama ma dice che il numero che gli abbiamo dato non esiste ci chiede cosa cerchiamo e ci dice che se non sappiamo dove andare anche lui ha una casa particolar; vediamo le stanze e decidiamo di restare 3 notti per 160$ tutti e 4 (scopriremo l’indomani che l’indirizzo che cercavamo è a circa 100 metri da questa casa).

Scopriamo ce Armando E Onelia sono gentilissimi e ci trattano come dei figli per questo vi lasciamo il loro indirizzo: ARMANDO E ONELIA Calle 470 n°703 e/ 7ma y 9na.

Municipio Habana del Este Guanaco c. Habana CUBA Tel. 96-5256 Onelia deve ancora pulire le stanze e allora decidiamo di fare una passeggiata in spiaggia lontana appena un centinaio di metri arriviamo e rimaniamo a bocca aperta … Palme sulla spiaggia, mare cristallino, belle ragazze il vero mar dei carabi.Decidiamo di mangiare qualcosa in un ristorante sulla spiaggia: pesce arrosto e aragosta il tutto per pochi dollari.

Torniamo a casa ci sistemiamo e facciamo una lunga chiacchierata con Armando che ci racconta la vita a Cuba, la scuola, la sanità, il lavoro, la mancanza di libertà per uscire dall’isola, la salsa (che scopriamo non essere uguale a quella insegnata da Davide il nostro maestro in Italia) il tutto annaffiato con cuba libre gentilmente offerto da noi.

Nel pomeriggio andiamo a fare un bagno al mare, torniamo a casa ancora un po’ di conversazione, chiediamo ad Armando se può cucinarci la cena ma ci consiglia di andare in un ristorante e si offre gentilmente di accompagnarci con la macchina perché le strade sono buie.

Anche la sera mangiamo a base di pesce e aragosta il tutto per 47 $. Torniamo a casa (viene a riprenderci Armando) e andiamo a riposare.

31.10.2004 Sveglia ore 7:30. Armando accompagna me e Fabrizio a comprare un po’ di frutta in un mercato in peso cubani (due caschi di banane, una papaia, dieci arance) il tutto per soli due dollari.

Torniamo a casa e Fabrizio si sente male (diarrea, febbre e vomito). Ilaria ed Io andiamo al mare. Faccio una lunga passeggiata fino ad arrivare a playa Santa Maria spiaggia tanto decantata anche dai cubani ma allo stesso livello di Guanaco. Al ritorno al centro di un gruppo di gente sulla spiaggia c’è una grossa tartaruga di mare con il guscio rotto, purtroppo dopo un po’ morirà. Torno da Ilaria, facciamo un bagno insieme e torniamo a casa. Fabrizio non è migliorato per niente e un malessere simile lo accusa anche Alessia. Armando dice che forse è il caso di chiamare il loro dottore di famiglia , a fargli male potrebbe essere stata l’aragosta che abbiamo mangiato il giorno prima al ristorante sulla spiaggia.

Chiamiamo e aspettiamo il medico nel frattempo passa a casa un amico d’Armando che molto simpaticamente dice ad Alessia di somigliare a Rita PAVONE. Finalmente arriva il dottore che fa due iniezioni ciascuno al modico prezzo di 50$ (qui a Cuba tutti arrotondano con il turismo!!!). Si mettono a riposare e Ilaria ed io decidiamo di andare a mangiare in un locale sulla strada aperto 24 ore. Qui conosciamo i ragazzi italiani (milanesi) che abitano nella casa dove saremmo dovuti andare ieri. Mangiamo un panino delle patatine, una birra e andiamo a casa di questi ragazzi dove ci offrono un ottimo caffè italiano, dell’ottimo rum, un sigaro cubano e una lunga partita a domino (i cubani ne vanno matti!). Alle due di notte torniamo a casa Ilaria vomita e si sente male anche lei…Io speriamo che me la cavo! 01.11.2004 Sveglia ore 8:00 facciamo colazione, Alessia e Fabrizio stanno molto meglio mentre Ilaria non si sente bene. Decidiamo in ogni caso di andare al mare ma Ilaria sta veramente male, torniamo a casa e chiamiamo il dottore anche per lei (25$), gli fa due punture e si mette a riposare. Fabrizio ed Io intanto pensiamo al giorno dopo chiedendo ad Armando come possiamo fare per affittare una macchina, dice di non preoccuparsi, ha un amico che fa questo lavoro, fa una telefonata e ci prenota una macchina per l’indomani alle 9:00 in un quartiere dell’Havana. Sono le 16:20 e io e Fabrizio andiamo al mare facciamo un lungo bagno e torniamo a casa.

La serata trascorre tranquillamente loro mangiano mestamente un po’ di riso in bianco io (l’unico scampato al malessere!) vado a prendermi un panino.

02.11.2004 Sveglia ore 7:30 (finalmente stanno tutti bene) per vedere i nipoti d’Armando che entrano a scuola con l’alza bandiera e la promessa di fedeltà al comunismo (pionieri del comunismo saremo come il Che!), spettacolo da non perdere. Torniamo a casa e Onelia ci ha chiamato il taxi che ci accompagna a prendere la macchina. Arriviamo e sorpresa abbiamo affittato una Fiat Uno per 50$ al giorno (rent car MICAR la più economica!).

Ore 10:00 finalmente si parte alla volta di Santa Clara, fatichiamo un po’ per trovare l’autopista (mi raccomando comprate all’Havana una guia della carrettera) ma qui a Cuba basta chiedere la gente si farà in quattro per aiutarvi. Dopo circa 4 ore di strada sempre dritta, arriviamo e cerchiamo l’indirizzo che ci hanno dato i nostri amici milanesi ma purtroppo è occupata, il padrone di casa, gentilissimo, telefona ad una sua amica Vivian che ci affitta due camere per 20$ a stanza, 3$ per la colazione e 6$ per la cena.

Vi lascio l’indirizzo di tutte e due le case particolar entrambi case coloniali molto carine: ORLANDO GARCIA RODRIGUEZ Rolando Pardo (buenviaje) 7 E/ Parque y Maceo cp 50110 Santa Clara Tel. (52042) 206761 DON JOSé Y DONA VIVIAN RIVERO Calle Maceo n° 64 e/ Martì y Indipendencia Santa Clara Cuba Tel. (042) 203781 Gli indirizzi sembrano complicati, in realtà non solo indicano l’indirizzo preciso ma anche le due strade che incrocia quella via, in ogni modo non preoccupatevi, munitevi di cartina e non abbiate paura di chiedere! Conosciamo la padrona di casa Vivian che è simpaticissima. Sistemiamo le nostre cose e andiamo a fare un giro per la città. Qui a Santa Clara c’è solo da vedere la famosa Plaza della Revolution (piazza interamente dedicata al Che idolo di questa città), piazza enorme con una grandissima statua del Che con sotto le sue spoglie e quelle di altri caduti in Bolivia e un museo a Lui dedicato. Visita quindi al treno “blindato” posto storico dove 18 rivoluzionari capeggiati dal Che hanno fatto arrendere 180 batistiani. Poco più avanti, davanti alla sezione del PCC una statua del Che a grandezza d’uomo di un artista contemporaneo realizzata molto bene.

Torniamo a casa e assaggiamo la cucina di Vivian: cena a base di brodino pollo lesso accompagnato dall’immancabile riso e patate. Partita a domino sotto l’attenta sorveglianza di Vivian e tutti a nanna.

03.11.2004 Sveglia ore 8:00 gita a Cajo Santa Maria circa 100 km di strada e due ore di macchina da Villa Clara. Si attraversano diversi paesini di scarso interesse e si arriva ad una strada nell’Oceano che porta sul cajo (è un’isola!). Dopo un pedaggio di 2$ ad autovettura (i cubani non possono entrare!) si percorrono circa 50 km sull’Oceano, molto emozionante. Si passa l’aeroporto, un albergo in costruzione finisce la strada asfaltata, le possibilità sono due o si va in un albergo pagare l’entrata (50$ a testa) e stare lì tutto il giorno oppure proseguire sulla strada sterrata ed andare all’avventura.

Noi, su mio consiglio (quasi una costrizione io guidavo e loro non erano d’accordo) continuiamo sulla strada sterrata. Dopo circa 5 km si scorge una piccola indicazione sulla dx per Playa Blanca (l’indicazione è a dx ma bisogna girare a sx). Ancora 1 km di strada tutta buche e finalmente si arriva un PARADISO: spiaggia bianca mare cristallino e… siamo soli! C’è un piccolo parcheggio dove vicino c’è seduto Antonio (un ex guerrigliero di 61 anni) che lavora lì, fa il guardiano di questo paradiso, 4 giorni lavora (24 h) completamente solo a guardia della spiaggia e 4 giorni riposa.Trascorriamo 4-5 ore da sogno: io e Fabrizio facciamo una lunga passeggiata dove non incontriamo nessuno, solo natura incontaminata (speriamo che gli americani non arrivino mai!) e tante conchiglie,le ragazze cominciano un lungo bagno e poi come le lucertole al sole! Nel pomeriggio verso le 17:00 andiamo via non prima di fermarci a fare due chiacchiere con Antonio che ci ha visto affamati ed assetati e ci ha offerto dei platani e delle arance.

Ritorno a casa e cena nella casa di Vivian a base di carne di maiale e patatine fritte. Dopo cena torniamo a plaza della Revolution per ammirarla di notte. Le ragazze sono stanche e decidiamo di prendere il mezzo di trasporto dei cubani: un carretto trainato da un cavallo guidato da un cubano che durante il tragitto ci ha raccontato tutta la sua vita. Visita alla piazza (è molto più suggestiva di giorno) e ritorno a casa dove ci sta aspettando Vivian per una lezione di salsa, lei è eccitatissima! Ore 1:00 tutti a nanna.

04.11.2004 Sveglia ore 8:00 colazione e partenza per Trinidad. Facciamo la strada che attraversa la montagna su indicazione di Vivian: non ce ne pentiremo attraversiamo dei paesaggi meravigliosi.

Dopo circa 2 ore e mezza di viaggio (per soli 100 km!) arriviamo a Trinidad e ci dirigiamo ad una casa particolar segnalata da Vivian dove ci troveremo veramente come a casa nostra: YOBEL FELIPE PEREZ Colon 260° e/ Josè Marti y Francisco Cadaiha Trinidad Cuba c.P. 62600 Tel. (0053) (0) 419 3013 Mettiamo in ordine le nostre cose e visita alla città molto caratteristica con case tutte colorate, strade fatte di ciottoli, la gente molto cordiale e gioiosa. Torniamo a casa e conosciamo Felipe il figlio del proprietario. Ci racconta la sua vita: nei mesi più caldi lavora a Londra, invitato da un suo amico proprietario di un’officina meccanica, e gli altri 9 mesi fa il signore a Cuba (e meno male che non sono liberi!). Cena in casa (prezzi come nelle altre case) a base di pesce fresco e gamberetti squisiti! Dopo cena facciamo un giro con Felipe e la sua ragazza Janet, che ci portano alla casa della musica nei pressi di Plaza Major: locale molto caratteristico con musica dal vivo (ogni sera un gruppo diverso) e cubani che ballano salsa in mezzo alla strada favolosi! Andiamo poi in una discoteca non molto carina, Felipe e la ragazza (lei invece molto carina!) rimangono noi andiamo a casa le ragazze come al solito hanno sonno! 05.11.2004 Sveglia ore 8:00 colazione ore 8:30 partenza per Playa Ancon a circa 12 km da Trinidad. Solita spiaggia caraibica, la giornata scorre tranquillamente sulla spiaggia cena a casa a base zuppa di granturco (buonissima) carne di maiale, patatine fritte,riso, cetrioli e verza. Dopo cena una scappata alla casa della musica su nostra insistenza, ma le ragazze resistono ben poco a letto presto! 06.11.2004 COMPLEANNO DI ALESSIA!!! Sveglia ore 7:30 colazione ore 8:00. Alle 9:00 abbiamo appuntamento con un “cico” cubano per una passeggiata a cavallo per soli 7.50$ a testa. Paesaggi straordinari nel cuore della Sierra Escambray.

All’inizio tutto sembra molto bello e suggestivo ma con il passare delle ore il tutto diventa molto faticoso. Dopo circa tre ore arriviamo alla cascata che avevano promesso di farci vedere, bella ma non eccezionale. Facciamo un bagno sotto l’acqua gelida della cascata ci riposiamo e si riprende la strada del ritorno. Alla prima sosta, in un bar dopo circa un’ora e mezzo di cammino, le ragazze si rifiutano di risalire a cavallo quindi beviamo un refresco e ingaggiamo un cubano che per la modesta cifra di 10 $ ci riporta a casa (mancavano appena due km!). Andiamo successivamente al mercatino dell’artigianato a spendere un po’ di soldi e portare via qualche souvenir (Fabrizio acquista un bongo più grande di lui!). Tornando a casa io e Fabrizio ci fermiamo in un negozio dello stato a comprare una gigantesca bandiera cubana. Nel frattempo le ragazze sono andate a casa, avevano un appuntamento con un’amica di Janet per fargli le treccine, per l’irrisoria cifra di 10 dollari a testa. La ragazza delle trecce lavora fino alle 10:00 e noi aspettiamo quel momento per cenare a base di pesce.

Dopo cena sorpresa! Felipe ha fatto preparare da un suo amico una torta gigantesca per Alessia e allora tutti davanti alla torta a fare foto e soffiare candeline. Purtroppo la torta non era buona per come era bella! Dopo la torta andiamo in centro a gustarci la nostra ultima sera a Trinidad. Andiamo in un locale chiamato la casa della Trova vicino alla casa della musica dove sorseggiamo un gustosissimo monito e ascoltiamo buona musica.

07.11.2004 Tutti in piedi ore 8:00 bisogna fare le valige si parte per Playa Giron nella famosa baia dei porci. La moglie di Felipe ieri ci ha prenotato due stanze da un suo amico. Ore 10:00 si parte, io mi metto alla guida e Fabrizio fa il navigatore! Passiamo vicino Cianfuegos e prendiamo una strada che porterà vicino al mare. Dormono tutti, la strada è praticamente deserta, speriamo che la macchina non decida di fermarsi ora! Dopo circa 2 ore e circa 200 km si arriva; ci dirigiamo all’indirizzo che ci ha dato Ana troviamo il suo amico, ci dice che purtroppo non hanno 2 stanze nella stessa casa ma in due case vicine.Vediamo le stanze prezzo e trattamento per la colazione e la cena come nella casa di Trinidad (che non ci palleggino da una parte all’altra chissà!). Anche di questi due indirizzi vi lasciamo nota, (meglio il primo del secondo), ma in questa località ricordatevi di prenotare prima di andare: le case particolar sono solo 17 MERCEDES BLANCO PEREZ Playa Giron carrettiera a Caleta Buena Cienaga de Zapata Matanzas Cuba Tel. (0459) 4226 Appartamento con una stanza e bagno privato SEBASTIAN URRA DELGADO Playa Giron Penisola de Zapata Matanzas Cuba Tel. (0459) 4281 Appartamento con una stanza e bagno privato Sistemiamo le nostre cose e andiamo in spiaggia anche questa uno spettacolo come al solito io e Fabrizio facciamo una lunga passeggiata e scopriamo che vicino c’è un grande villaggio.

Torniamo e andiamo a prendere qualcosa da bere e da mangiare sono ormai le 16:00. Mangiamo qualcosa e io vado a vedere il fondale con la maschera: a sorpresa a soli 100 mt dalla riva c’è la barriera corallina una meraviglia! Quando esco dall’acqua vedo Ilaria accasciata sull’asciugamano si è punta con un riccio ed ha un piede dolorante. Al tramonto torniamo a casa questa sera abbiamo deciso di mangiare tutti insieme nella casa dove dormono Fabrizio e Alessia.

Ceniamo a base di pesce verdura riso e frutta come al solito. Dopo cena usciamo ci hanno detto che oggi è l’ultimo giorno di una festa in tutta la baia dei porci. Tutto il villaggio in piazza a ballare e bere ron. Dopo un cuba libre facciamo due passi al mare ad ammirare un cielo pieno di stelle.

08.11.2004 Sveglia ore 8 e colazione nella casa dove abbiamo cenato ieri sera. Partenza per playa Larga a circa 70 km. Partenza ore 8:45 circa a metà strada c’è una riserva naturale dove si possono ammirare granchi di terra enormi e una pozza di 70 mt di profondità di acqua salmastra. Arriviamo a playa Larga ci sistemiamo sulla sabbia. Solita passeggiata e bagno in un mare così calmo da sembrare un lago. Nel corso della giornata incontriamo diversi personaggi: un gruppo di cubani dotati di metal detector per trovare monili, monete persi sulla spiaggia; il solito cubano che ci offre i sigari a prezzi stracciati (Fabrizio ha comprato una scatola di 25 choiba a soli 35 dollari, potete farlo anche voi ma attenzione informatevi prima su tutte le targhette e i timbri che devono esserci e controllate tutti i sigari sia quelli sopra che quelli sotto) e per finire un signore Julio che vende conchiglie. Julio si ferma a parlare un po’ con me mi racconta la sua vita e vuole sapere tutto di noi italiani. Mi chiede se abbiamo assaggiato la carne di coccodrillo tipica di questa zona, gli rispondo di no e lui tutto entusiasta mi dice che è un cacciatore di frodo di coccodrilli e che se lo accompagno a casa può regalarmene un pezzo. Julio ed io andiamo con la macchina al suo villaggio, abita in una baracca (ma vicino sta costruendo una casa in muratura, mancano solo i pavimenti) ma con dentro tutti i confort tv e frigorifero. Da dentro il congelatore prende una coda di coccodrillo, la appoggia per terra e con un macede né taglia la metà, me la incarta e dice di portarla alla signora dove abitiamo tanto tutto il mondo sa come cucinarla! Facciamo ritorno alla spiaggia proprio nel momento in cui si sta abbattendo un temporale estivo di 10 min., ci salutiamo con Julio, gli prometto una macchina fotografica baci e abbracci e si ritorna a casa. Questa sera ceniamo a casa dove siamo Ilaria ed io. Portiamo a Mercedes il coccodrillo gli chiediamo se può cucinarlo e lei tutta entusiasta dice di si. Cena a base di carne di maiale, carne di coccodrillo (ha il sapore di petto di pollo con un leggero retrogusto di pesce), riso verdura e frutta. Dopo cena facciamo due chiacchiere in giardino un sigaro e ci ritiriamo nelle nostre stanze.

09.11.2004 Sveglia all’alba ore 7:00 colazione a casa di Mercedes e partenza per l’Havana ore 7:30.

Ore 10:00 siamo nei pressi dell’Havana, fatichiamo un po’ per trovare il posto dove abbiamo preso la macchina, ma come al solito basta chiedere. Riconsegniamo la macchina, ci ridanno la nostra caparra (200$ meno male eravamo rimasti a secco!) e ci accompagnano all’indirizzo che il primo giorno ci aveva lasciato Lourdes (la signora di Sol & Son), un appartamento al Nuovo Vedado a circa 10 min. Da Plaza della Revolution. Qui chiediamo di Berta, ma il marito Ramon, ci dice che è andata ad accompagnare il nipote dal dottore, aspettiamo in casa il suo ritorno ma dopo un po’ decidiamo di andare a fare un giro.

Visitiamo Plaza della Revolution, calle 23, il Malecon, una parte dell’Havana Centro (è il nome di un quartiere) e dopo circa 5 ore di cammino a piedi torniamo a casa.

Qui ci accoglie Berta, una signora sulla sessantina molto simpatica insieme a Ramon, il loro nipotino di 13 anni, il cane cieco e un pappagallo parlante, si parla del più e del meno poi visto che è l’ora di cena chiediamo se possono prepararci la cena,. Ma Berta ci dice che non ha molta voglia e suggerisce di andare in una paninoteca lì vicino. A malincuore accettiamo e chiediamo se almeno può prepararci la colazione la mattina, anche per quella storce la bocca ma accetta. Andiamo a mangiare il nostro panino e una pizza, torniamo a casa facciamo due chiacchiere con Berta e andiamo a dormire.

10.11.2004 Sveglia non molto presto ore 8:30, colazione ore 9:00 e partenza per il centro dell’Havana. Questa mattina chiamiamo un taxi che per la modesta cifra di 4 dollari ci porta al museo della Revolution. Visita al museo, molto interessante per capire la storia di Cuba, dall’occupazione da parte dei spagnoli fino ai giorni nostri. Durata della visita circa 2 ore e mezza, quindi andiamo a vedere il quartiere dell’Havana veja, un quartiere stile coloniale molto caratteristico, visita al mercatino dell’artigianato dove facciamo i nostri ultimi acquisti, visita alla cattedrale, alla famosissima Bodeguita del Medio, visita dall’esterno al Capitoglio si sono fatte le 18:30 di sera e con un taxi (non è possibile raggiungerla a piedi) ci facciamo portare alla fortezza spagnola dove tutte le sere alle 21:00 c’è una piccola cerimonia seguita dallo sparo del cannone (molto suggestiva al costo di 6 dollari a persona). Dopo la cerimonia prendiamo un taxi e ci facciamo riportare a casa, non prima di essere passati a prendere un panino per cena. Tornando a casa ci aspetta Berta che, come tutti i cubani, ha molta voglia di parlare ma questa sera dobbiamo abbandonarla presto domani ci aspetta un’alzataccia: ore 5:00 destinazione Cajo Largo.

11.11.2004 COMPLEANNO DI ILARIA.

Sveglia ore 5:00 colazione in taxi e appuntamento davanti un albergo del centro ore 5:30.

Si fanno le 6:15 e ancora non viene a prenderci nessuno, siamo en po’ preoccupati e telefoniamo a Lourdes la quale mezza assonnata dice di aspettare pazienti: l’appuntamento era alle 5:30 ma ora cubana (non sono mai puntuali!). Ore 6:40 finalmente viene a prenderci il pullman ci porta all’aeroporto, anche qui attesa di circa 1 ora. Finalmente si parte, ci attende un viaggio su bi-elica russo del ’70 speriamo bene! Dopo un’ora di volo siamo arrivati, ci portano su un catamarano, andiamo a vedere delle piscine naturali in mezzo all’Oceano, poi la barriera corallina bellissima (non molto diversa da quella che ho visto a Playa Giron) infine siamo diretti sulla spiaggia più bella playa delle Sirene dove mangiamo in una specie di mensa (pranzo e bevande tutto incluso!) mangiamo un po’ di pollo riso verdure lesse e frutta dopo di che ci spalmiamo sulla spiaggia incantevole da SOGNO. Trascorriamo tutto il pomeriggio sulla spiaggia facendo foto di questo posto incantevole e lunghe passeggiate, alle 18:00 si torna indietro. Ore 19:30 prendiamo il volo di ritorno. Ci riportano all’albergo della mattina, prendiamo un taxi che ci accompagna a casa, capitiamo con un tassista pazzo che canta e si sente un po’ Niki Lauda, strada facendo un vigile ci blocca e il tassista ci spiega che da lì a poco passerà la macchina del Comandante Fidel che emozione. Ci facciamo lasciare al solito posto dove mangiamo il solito panino ed acquistiamo la torta per festeggiare Ilaria.

Torniamo a casa, informiamo Berta del compleanno di Ilaria. Sono tutti entusiasti, preparano la torta con un’unica candelina e un biglietto scritto dal nipote di Berta, siamo tutti davanti la torta noi partiamo col solito TANTI AUGURI A TE … ma Berta ci ferma e iniziano a cantare in cubano tutto molto simpatico. Mangiamo la torta (faceva schifo come quella di Alessia) facciamo altre due chiacchiere con la famiglia di Berta e andiamo a dormire dopo una giornata faticosa.

12.11.2004 E’ arrivato il giorno della partenza. Sveglia ore 8:30 colazione ore 9:00 prepariamo le valige e andiamo a fare un’ultima passeggiata all’Havana. Ritorno a casa ore 15:00 ultime chiacchiere con Berta che prima di andare via ci farà un dono: due stampe di un famoso pittore cubano. Sarà forse che dobbiamo andarcene ma ci commoviamo tutti! Anche di questa casa lasciamo l’indirizzo Berta non è molto disponibile a fare da mangiare ma è una persona squisita: BERTILA AYALA PRADO San Juan Bautista n° 74 e/ 35 y 37 Nuovo Vedado Plaza ciudad Habana. CUBA Tel. 830-2848 Si sono fatte le 18:30 chiamiamo un taxi che ci porterà all’aeroporto la nostra vacanza è finita si torna a Roma al nostro tram tram quotidiano.

Vista la nostra esperienza positiva in questa meravigliosa ISOLA, è un viaggio che consigliamo a tutti e mi raccomando fatelo con lo spirito di osservazione e di integrazione col popolo cubano evitando di andare in villaggi turistici e soprattutto prima della morte del Comandante Fidel e dell’arrivo degli yankee. Ciao a tutti Paolo.



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