Tour dei Balcani
Per andare alle Olimpiadi ad Atene dove avrei poi seguito l’italia cestistica vincere un’argento glorioso, io e il mio amico(ventenni) abbiamo deciso di esplorare la zona balcana senza così dover ricorrere al traghetto.
I problemi che ci ponevamo sulle varie frontiere da attraversare si sono poi rivelati infondate.
Abbiamo infatti deciso di evitare l’albania ma per farlo ci siamo sorbiti una traversata (Kotor-Skopie) lunga 12 ore che oltretutto ci ha fatti passare per il ben più instabile Kosovo.
Slovenia e Croazia si sono rivelate ospitali e poco distanti culturalmente da noi. Avrebbero meritato sicuramunte più del nostro semplice passaggio! Da segnalre sicuramente il parco di Krka in Croazia dove ho fatto un bagno in acqua dolce veramente da ricordare e dal cui ponte è fantastico tuffarsi (12m circa di volo).
Le strade croate sono ormai ineccepibili e di certo la valanga di turisti non fa male all’economia croata che grazie al turismo si sta riprendendo molto più velocemente rispetto ai Paesi vicini dalle guerre degli anni 90.
La Serbia e la Macedonia al contrario si sono rivelate assai avventurose e interessanti da attravesrare. In Serbia c’erano ogni 2 Km pattuglie di poizia che fermava per insulsi motivi. La povertà a podgorica è stata trumatica per i nostri occhi.
Stessa povertà abbiamo riscontrato nelle terre montuose che dirigono verso la Macedonia.
Interi paesini si riversano per le strade cercando di vendere marmellate o simili con il braccio teso per tutto il giorno. Le mucche per strada superano in numero le automobili e non è certo raro vedere automobilisti in panne. Ci sono gallerie scalpellate nella roccia affatto illuminate; il kosovo è stato veramente stucchevole per l’incredibile quantità di blindati(1 macchina su 10) e soprattutto per gli occhi della gente che dava l’impressione di essere sempre in fermento e con il timore di qualcosa che certo io non posso aver colto in quelle poche ore di viaggio. Le dogane come detto(e il nostro aspetto non poteva certo incutere dubbi sul fatto che fossimo turisti) non sono state un problema e solo in Kosovo ci hanno tenuto un pò sulle spine.
Passiamo ora alla Macedonia.
Purtoppo la nostra permanenza in questa terra si è lmitata a due giorni che però ci hanno arricchito sicuramente.
Innanzi tutto mai più mi lamentrò della mancanza di informazione in Italia. La mancanza di cartelli stradali ci costringeva a fermarci a ogni incrocio per chiedere informazioni. Per imboccare l’autostrada non c’erano cartelli che indicavano il senso vietato e abbiamo incontato muli e persone proprio sull’autostrada.
Gli euro sono accettati anche se ci speculano un bel po.
La gente è povera ma onesta e gioviale.
Sanno abbastanza l’inglese al conrario degli altri popoli balcani.
E’ stata una bellissima esperienza, per nulla monotona e interessante. Da provare.
Per informazioni contattatemi pure.
Ciao belli