Bravo Club Henry Morgan di Roatan
Anche il viaggio è stato molto stancante, ma arrivati all’areoporto di Roatan subito mi sono sentito rinvigorito.
L’impatto col clima è stato tremendo, un’umidità del 95% circa, un caldo asfissiante.
Sbrigate in fretta e furia, le pratiche per entrare in Honduras, ci hanno portato con un pulmino in villaggio.
Molto bello, costruito in legno, e molto grande.
Dopo una doccia veloce ci siamo messi il primo costume a portata di mano e siamo corsi in spiaggia a rilassarci, finalmente, dopo quasi 24 ore di viaggio.
La spiaggia è una delle + belle di Roatan e anche il paesaggio è da cartolina.
Purtroppo il sole tramonta alle 18:00 circa e quindi siamo tornati in camera e ci siamo preparati per la serata. In verità la serata si è conclusa presto, per via delle poche ore di sonno che avevamo in corpo, quindi dopo essere andati a rompere le scatole ad animatori a destra e a manca, siamo piombati in camera e all’istante ci siamo addormentati.
La prima giornata (Domenica) l’abbiamo passata tra spiaggia e piscina, eccetto 2 orette la mattina che siamo andati con Eugenio (Biologo del Villaggio) a vedere le iguane nere, presenti vicino al villaggio. La serata è passata in allegria, prima con la presentazione della settimana degli animatori e poi con una gran festa in piscina con musica balli e gran bevute.
La mattina seguente (Lunedì) ci siamo svegliati presto e siamo partiti alla volta dell’Antony’s keys per vedere i delfini.
Ognuno di noi era inserito in un gruppo e ogni gruppo aveva il suo istruttore con relativo delfino.
A noi era capitata Grace, una delfina adulta e incinta.
E’ stata un’emozione forte forte poterla accarezzare e sentire il piccolo che si moveva in pancia. Dopo averla conosciuta siamo scesi in acqua con attrezzatura da snorkeling e abbiamo giocato con loro.
Esperienza indimenticabile anche se costosa.
Il pomeriggio siamo, invece, usciti con Katiuscia (istruttrice di diving) a fare snorkeling. La vista della barriera è stupenda, non è tanto ricca di pesci ma ci sono dei coralli ancora intatti e colorati Il martedì siamo rimasti in spiaggia la mattina, mentre al pomeriggio siamo usciti ancora con Katiuscia a fare snorkeling. Abbiamo cambiato zona ma la barriera è sempre fantastica, unico neo un incontro ravvicinato con un Barracuda adulto il quale ce la fatta fare addosso a me e alla mia ragazza, comunque non ci ha fatto niente.
Tornati in villaggio abbiamo passato la serata con il gioco dell’Indianata: è un po impossibile spiegarvelo ma è stato veramente divertente, vi dico solo che chi sbagliava beveva.
Il Mercoledì siamo andati con Lidia, altra istruttrice, a fare il tour dell’isola scoprendo pappagalli, scimmie, iguane, mangrovie ecc…
Il pranzo ci è stato servito in una spiaggetta di 2mq circa, a base di aragosta!!! Buonissima! Giovedì siamo stati su Barbareta, un’isolotto dove ci sono 9 palme di numero e una piccola spiaggia bianca.
Anche qui abbiamo fatto snorkeling avvistando 1 splendida Aquila di mare.
Il venerdì invece è stato un giorno rilassante a parte a mezzogiorno che siamo andati a mangiare a West End, tipico paesino li vicino, e ci siamo goduti le ultime ore di sole.
Il Sabato è stato il giorno + triste perchè dopo 1 mattinata uggiosa e triste abbiamo dovuto lasciare il villaggio per tornare a casa, lasciando a Roatan un pezzo di cuore.
Questa è stata la nostra settimana, il racconto è molto scarno ma se dovessi soffermarmi sui particolari non finirei +.
Comunque è stata un’esperienza indimenticabile, è stato tutto meraviglioso e se qualcuno mi chiedesse di tornarci lo farei ad occhi chiusi senza badare a spese o altro perchè Roatan è paragonabile a un paradiso terrestre.
In sintesi: Tutto perfetto! Colgo l’occasione per salutare tutto lo staff che ci ha tenuto compagnia in questi pochi ma intensi giorni.
Ciao e grazie Carlo & Chiara