Quante scale: si sale, sale!

Fine luglio. Evviva, si prenota un volo per il Portogallo! Sono riuscita a convincere Stefania, in arte Mirandolona, nonché compagna di recitazione, ad una vacanza itinerante nel paese che vorrei visitare da almeno un lustro…. NB Stefania non sembra molto convinta: in cuor suo sogna la Polinesia, ma quest’anno è alla canna del gas e...
Scritto da: Cristina Sonvico
quante scale:  si sale, sale!
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Fine luglio.

Evviva, si prenota un volo per il Portogallo! Sono riuscita a convincere Stefania, in arte Mirandolona, nonché compagna di recitazione, ad una vacanza itinerante nel paese che vorrei visitare da almeno un lustro…

NB Stefania non sembra molto convinta: in cuor suo sogna la Polinesia, ma quest’anno è alla canna del gas e allora… ACCETTA a scatola chiusa! MITICA 17 agosto 04, verso Lisbona. Voliamo con leggiadria da Milano a Francoforte eppoi con altrettanta grazia da Francoforte a Lisbona. Il viaggio con la Lufthansa è decisamente lungo, ma economico e confortevole.

A Lisbona, troviamo un taxi economicissimo che ci porta dall’aeroporto al centro, dove ho prenotato una “pensao” tramite internet: come sarà? Carina e molto centrale, con stanze che si affacciano su una viuzza poco trafficata (Pensao Roma, trav. De gloria, 22 – Costo: 60 euro a notte la doppia – res.Roma@cyclopnet.Pt).

Siamo vicine all’elevador de Gloria e all’elegante stazione ferroviaria.

Due passi e siamo già nella piazza principale di Lisbona, il Rossio. Ampia e bella, la piazza, con la sua fontana, le viuzze pedonali che portano al Tago ed una splendida vista del castello adagiato su uno dei tanti colli di Lisbona. Una luce crepuscolare rende ancora più fotogenica la città. Click! Cena e serata in uno dei tanti locali del quartiere Bairro Alto, turistico e modaiolo.

18 agosto, Lisbona. Per visitare Lisbona & dintorni, non occorre l’auto. Da praca di comercio prendiamo un autobus diretto al quartiere di Belem. Doverosa la tappa alla pasticceria di Belem, per assaggiarne i famosi “pastel”; scopriremo in seguito che questa piccola pasta cremosa e spolverata di cannella rappresenta tutto…L’universo dolciario del Portogallo. Scordiamoci la varietà del paradiso italiano! Ed eccoci all’epicentro della nostra giornata: il Mosteiro dos Jeronimos, in stile manuelino. Particolari le navate ed il chiostro: sembra tutto ricamato nella pietra.

Pausa pranzo nel moderno centro culturale di Belem, con vista sul fiume Tago.

Dopo il coffee, si passeggia per Belem; raggiungiamo il Monumento ai Navigatori e zampettiamo un po’ sulla “rosa dei venti”, un gigantesco mosaico (50 metri di diametro) raffigurante la mappa delle scoperte portoghesi.

Infine, visitiamo la torre orientaleggiante di Belem, simbolo di Lisbona. La salita all’interno della torre è complicata da un flusso caotico di turisti che si contendono l’accesso all’angusta scaletta a chiocciola: sconsigliamo la visita a chi porta il 45 di scarpa 19 agosto, Lisbona. Lo storico tram n. 28 si arrampica per i vicoli stretti dell’Alfama e ci conduce alle rovine del castello di Lisbona. Qui c’è una delle più belle viste della città, doppio click.

Ci attende una gradita sorpresa: la visita alle rovine è libera! Per questa volta non si versa il solito obolo di 4 euro al dio della cultura portoghese… Si sale, si sale e poi si scende.

Procediamo verso il monastero di Santa Clara, che ospita una trentina di azulejos famosi, dedicati alle favole di La Fontane; in realtà ne vedremo di più belli in chiostri e palazzi, oppure all’interno di pasticcerie e ristoranti.

Saliamo in cima al monastero e raggiungiamo il tetto di Lisbona. Il panorama merita: decidiamo di ambientare qui… Il nostro book.

Scendendo per l’Alfama, acquistiamo una cataplana, che potrei definire come la trisavola portoghese della pentola a pressione moderna: a milano ci cucineremo di tutto, ma qui il piatto tipico è una sorta di zuppa di pesce asciutta, con del baccalà.

E’ il compleanno di Stefania: ceniamo alla pousada del castello di Lisbona (wow) 20 agosto, Lisbona, Sintra e Cabo da Roca. Colazione allo storico caffè A Brasileira, insieme a quella faccia di bronzo di Pessoa! Qui ci ricarichiamo con il miglior caffè della vacanza e galoppiamo verso la stazione ferroviaria del Rossio: destinazione Sintra.

Dopo tre quarti d’ora di treno, arriviamo nel paese delle fate. Tutto è curato e colorato con colori tenui, oppure bianco.

Tra i tanti possibili castelli di Sintra, facciamo la nostra scelta: visitiamo il Palacio Nacional. L’esterno del palazzo non è particolarmente invitante, ma le sale interne sono eccezionali. Nella prima sala incontriamo un gruppo organizzato di italiani, con guida in italiano, che ci adotta simpaticamente. W la sicilia Alla stazione di Sintra prendiamo un autobus diretto a Cabo da Roca, ponta mais ocidental do continente europeu.

Note geografiche a parte, il paesaggio è emozionante: ripide scogliere, faraglioni, la luce dell’oceano ed il suo (terribile) vento.

Rientriamo a Lisbona, in tempo per l’aperitivo al Rossio. Un piccolo bar d’angolo con un’insegna caratteristica offre bicchierini di ginjinha da consumare in piedi, passeggiando per la piazza. E’ il popolare liquore portoghese alla ciliegia! 21 agosto, Coimbra.

A malincuore lasciamo Lisbona, ma il viaggio must go on! Ritiriamo un’auto prenotata dall’Italia e viaaaa.

Arriviamo a Coimbra, dove ci attende un’altra “pensao” prenotata via internet. Questa volta non è andata bene: una pensao di tipo bettolao! tralasciamo i riferimenti. Anche Coimbra non ci fa una bellissima impressione: meno male che domani si riparte.

Saliamo verso la città universitaria e prenotiamo la visita alla biblioteca: fortunatamente non dobbiamo seguire la prassi ed aspettare delle ore perché si liberano subito due posti. Per giunta, entriamo nella biblioteca insieme un gruppo italiano che arriva con una sua guida! W la puglia La città universitaria ci è sembrata l’unica attrattiva di Coimbra; basta una sosta di due/tre ore 22 agosto, Porto.

Di prima mattina fuggiamo a gambe levate verso Porto; arriviamo in un hotel consigliatoci a Lisbona da due ragazzi parigini: Grande Hotel de Paris, Rua da Fabbrica, 27. (tel. 222 073 140) www.Ghparis.Pt I parigini ci hanno consigliato bene: camere graziose, con vista sui tetti e sui gabbiani di porto, una colazione principesca, posizione centrale, collegamento ad internet (50 euro la doppia).

Gironzoliamo lungo le vie del quartiere Ribeira, giustamente dichiarato patrimonio dell’umanità dall’UNESCO. Porto è artistica nella sua atmosfera decadente. Assaporiamo il bellissimo lungo fiume, le viuzze e, soprattutto, l’ospitalità dei suoi abitanti.

Ci addentriamo nel guazzabuglio di… Salite e discese! 23 agosto, Porto.

Alle 10 assistiamo all’apertura della storica libreria Lello. Appena in tempo per gironzolare in santa pace in questo atollo di legno intagliato: dopo mezz’ora gli scaffali sono ricolmi di …Turisti armati di macchine fotografiche! Usciamo e ci dirigiamo verso l’amato quartiere Ribeira.

La bella giornata ci induce a fare le turiste sul fiume: acquistiamo i biglietti per una mini-crociera di un’oretta. In realtà il rapporto qualità-prezzo non è dei migliori: 10 euro per quaranta minuti scarsi di navigazione, in compagnia di turisti chiassosi.

In compenso, la barca ci dà la possibilità di scendere a Vila Nova de Gaia, sull’altra sponda del fiume Douro.

Doverosa la degustazione del porto per le cantine.

Prima di avvinazzarci, mangiamo un boccone in un locale e prendiamo un caffè in un bar. I camerieri del bar sono simpatici; si chiacchiera e si chiede quale marca di porto è opportuno degustare.

Ci risponde sorridendo il proprietario del locale, un bellissimo homo con gli occhi azzurri (wow), che ci offre un bicchiere di porto, invecchiato 25 anni e prodotto da alcuni suoi amici in quantità limitata.

Questo porto non si vende, lo si offre.

Il bellissimo ci dice come si degusta il porto. A malincuore abbandoniamo il bar.

A questo punto tutte le cantine ci sembrano annacquate, ma acquistiamo una bottiglia di Barros vecchia 10 anni.

Al ritorno visitiamo la cattedrale della Sé ed i bellissimi azulejos del suo chiostro.

Cena nel quartiere Ribeira, in un locale notevole per la freschezza del pesce, l’onestà dei prezzi, la simpatia del servizio e la vista sul fiume.

Ecco i riferimenti: restaurante marisqueria, rua cais da ribeira – 32. Tel 222 004 389 24 agosto, Evora.

Molto a malincuore, lasciamo Porto.

Seguiamo l’autostrada per Evora. Nei pressi di Lisbona, passiamo sul modernissimo ponte Vasco de Gama: 12,3 km di collegamento tra la zona nord e quella sud dell’estuario del Tago.

Arriviamo ad Evora nel tardo pomeriggio e giriamo intorno alle sue mura, nel tentativo di raggiungere la “pensao” prenotata il giorno prima. Pensao localizzata in pieno centro storico.

Superare le mura sembra impossibile, ma alla fine imbocchiamo la porta giusta… ed eccoci in uno dei due parcheggi riservati ai clienti della pensao, proprio di fronte alla cattedrale: ci assiste un santo in paradiso! La luce del tramonto è la giusta cornice del bellissimo tempio di Diana (II sec AC), di fianco alla cattedrale. 25 agosto, Evora e Albufeira.

Visitiamo la bella cattedrale medievale, simile ad una fortezza, e saliamo i gradini della torre. Un ultimo sguardo alla vista dall’alto della campagna intorno ad Evora e siamo quasi in partenza per l’Algarve.

Vicino ad Evora, seguiamo i cartelli che indicano i dolmen preistorici disseminati nelle stradine di campagna; ne troviamo uno isolato. Proseguendo ci imbattiamo nei resti di Almendres: 95 blocchi di pietra disposti ad ellisse.

Qui conosciamo due ragazzi di Siviglia, in difficoltà con l’auto. Accompagniamo la ragazza in paese, ma nel frattempo il ragazzo ha risolto il problema. Buon viaggio di rientro! Ancora un paio d’ore d’auto e siamo ad Albufeira, dove contiamo d’incontrare Fulvio, un amico che lavora nel turismo.

L’ottimo Fulvio ci ha trovato una bella sistemazione in centro, all’interno della struttura alberghiera che gestisce.

Albufeira è la mecca del turismo di massa: a prima vista non ci piace. Meno male che c’è Fulvio! 26/27 agosto Albufeira. Vita da spiaggia. Ad Albufeira ci si abbuffa e si ronfa. La spiaggia non è male, con le scogliere gialle e le calette. Non sono spiagge deserte! Il mare è decisamente tonificante! Ristorante consigliato: Os azeiteiros, praia dos pescadores – Albufeira (chiuso la domenica) Il servizio è simpatico ed il pesce ottimo. Impareggiabili le grigliate: sardine, tonno,…

28 agosto, verso Sagres.

Fulvio ci consiglia un itinerario lungo la costa: arriviamo alla bellissima “Punta de piedade” e facciamo il giro delle grotte (10 euro, merita!); segue un bagno alla vicinissima praia don camillo, molto meno affollata di albufeira! Proseguiamo verso cabo sao vicente, punto dove il mare termina e comincia l’oceano. Click! E per finire, un tuffo a praia marina, una spiaggia incantevole in località benagil: mare bellissimo e…Tante scale! 29 agosto, Lisbona.

Andiamo veloci verso Lisbona: dobbiamo consegnare la macchina all’ora stabilita.

Arriviamo in città con un certo anticipo, ma ci perdiamo nel groviglio di sensi unici. Delirio. Riusciamo ad avvicinarci al noleggio auto; mi affretto a piedi mentre Stefania si gira e si rigira con l’auto.

Entrata fantozziana al noleggio auto, proprio allo scadere del tempo…Ffiùù, ce l’abbiamo fatta! Il nostro santo continua a vegliare.

Ci attende la Lisbona che ben conosciamo: senza l’ansia della scoperta, ce la gustiamo di più. Vediamo dei particolari nuovi. La sera ci imbattiamo in un concerto jazz all’aperto, in prossimità del caffè “A brasileira”.

Ceniamo in un locale ambientato nel refettorio di un convento, che vi consigliamo.

Ecco i riferimenti: Cervejaria da Trinidade, rua nova da trinidade, 20 Obbligatorio il pentolone di pesce (15 euro), con vongole veraci, baccalà ed altre squisitezze. Se desiderate un dolce, non prendete quello all’uovo: è uovo sbattuto con lo zucchero, blèèè 30 agosto, verso milano.

Ci attende l’ultima fatica, cioè la discesa con valigia dai gradini della pensao.

Il santo ci assiste sempre: si offre volontario un simpatico ragazzo.

Ciao Lisbona, ciao Portogallo!



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