TUNISIA terre de sérénité

Ciao a tutti, sono felice di raccontare il mio viaggio in una terra veramente stupenda. Avevamo progettato di andare in vacanza da soli a luglio come ogni anno la meta Santo Domingo. Il mio fidanzato una sera tra un bacio e l'altro mi dice "sai ho organizzato un viaggetto in tenda,ci divertiremo" sono rimasta delusa perchè avevo già in mente...
Scritto da: Cristina Attardo
tunisia terre de sérénité
Partenza il: 03/09/2001
Ritorno il: 17/09/2001
Viaggiatori: in gruppo
Spesa: 500 €
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Ciao a tutti, sono felice di raccontare il mio viaggio in una terra veramente stupenda.

Avevamo progettato di andare in vacanza da soli a luglio come ogni anno la meta Santo Domingo.

Il mio fidanzato una sera tra un bacio e l’altro mi dice “sai ho organizzato un viaggetto in tenda,ci divertiremo” sono rimasta delusa perchè avevo già in mente tante di quelle cose da fare tra il rilassarmi e godermi una vacanza da sogno,e lui mi distrugge tutto.

Delusa si ma un’altra vacanza con il suo amico e la sua ragazza.

Non volevo che nessuno ci disturbasse che creassero broblemi.

Abbiamo spostato tutto a settembre,che bell’estate passata in negozio e una volta alla settimana al mare.

La domenica volava che era una favola,e il lunedì mattina mi organizzavo bene per scrivere tutto quello che poteva servire per un campeggio fatto bene,avevo deciso di regalare una tenda al mio fidanzato ma speravo che il viaggio sarebbe stato diverso,usata per questo viaggio…Fresca fresca.

Ho passato tutto l’estate con la convinzione che non mi sarei divertita ,ma sbagliavo.

Partenza da Siracusa alle sette,così si sperava.

Mi sono alzata alle cinque per organizzarmi alle sei era tutto pronto e morivo dal sonno.

Finalmente alle otto, perché il suo caro amico non ha sentito la sveglia,e noi eravamo a casa mia ad aspettarli.

Organizzatevi bene,e scegliete compagnia adeguata alle vostre esigenze,lo dico per esperienza non era la prima volta che succedeva.

Prendiamo la CT/PA per arrivare a Palermo e prendere il traghetto non vedevo l’ora,finalmente la mia vacanza aveva inizio.

Sapete l’estate per me era iniziata adesso e mentre percorrevamo l’autostrada ero eccitatissima,tutto era a posto e andava a meraviglia tranne per qualche inconveniente il mostro amico percorreva l’autostrata a 70km ci credete?Siamo stati fermi per circa un ora.

Si può capire che a primo rifornimento dormiva mentre netteva il gasolio a posto della senza piombo,sconvolgente dormiva.

Arriviamo finalmente a Palermo e siccome la nave era alle 21,decidiamo di visitare Mondello.

Tra tornanti e un paesaggio spettacolare ci stendiamo in un boschetto all’ombra e al fresco.

Non vediamo l’ora di partire mangiamo un panino in una rosticceria e attendiamo la nave che ci porterà in un mondo diverso.

Alle 20 il porto è ultra pieno,donne bambini sono sparsi tra le sedie del porto e un vento forte si alza tra le quattro mura.

Faccio la fila con i miei amici per timbrare il passaporto e mi trovo schiacciata tra due bambini tunisini che mi sorridono e mi parlano ma io non li capisco,uno di loro mi prende la mano e mi sorride poi scappano e la loro madre mi sorride,sono stanca e mi siedo vicino alla grande porta dove uno scenario un pò vorticoso si presenta ai nostri occhi una luce e tutto buio,un rumore assordante mi fa tremare la pioggia scende improvvisamente e bagna la maggior parte delle persone.

Il vento si rafforza e così bisogna sperare che il viaggio non sia rimandato,aspettiamo fino alle 2 del mattino per riuscire a salpare.

La nave Tirrenia ci porterà in Africa,esattamente tra otto ore.

Uffa,solevo essere lì in meno di un’ora,peccato.

Ho dormito benissimo,sono uscita subito lasciando il mio fidanzato che soffre il mare in cabina.

L’alba nuova in una terra nuova.

Eccola lì la terra che si avvicinava finalmente.

Il caldo non si sentiva ma il sole sarebbe stato pieno e potente a riscaldare il mio cuore speranzoso per una vacanza tutto nel dubbio.

Siccome sono esattamente le15.43 devo decidermi a prepararmi per andare al lavoro,e non vorrei smettere di scrivere…Alla prossima puntata. — Ciao sono di nuovo io, il mio viaggio in Tunisia inizia così.

Siamo uscito da la Goulette a Tunis,il porto era pieno di turisti e di tunisini,ci hanno fatto rimanere per quasi un ora perchè dovevano perquisire la nostra jeep.

Una banca mi ha attirato volevo subito avere i dinari,moneta tunisina (e non solo…Iraq,Giordania,Tunisia ecc…Ecc..) A quei tempi 1 dinar era pari a £ 1600, 60 dinar =£100.00.

Appena usciti il caldo sembrava avvolgerci sempre di più,e il paesaggio si strasformava,la desolazione sembrava invaderci.

Percorriamo l’autostrada di colore blu,e seguiamo il nostro amico almeno in questo lui è una guida(per lui era il secondo anno),percorriamo il viaggio fino a Sousse e scendiamo ancora 15km per arrivare a Monastir,un luogo particolare perchè alla nostra sinistra una grande piazza si estende per uno spazio immenso,il pavimento in cui camminiamo e tutto bianco e infondo alla nostra meta un edificio immenso fatto a U con due grandi colonne che ci aprono la porta,questo edificio Ribat è immenso tutto bianco verde.

alcentro dell’entrata due uomini fanno la guardia,due uomini vestiti come Capitan Bisont,non so se lo conoscete è un gioco della play station…Due uomini con mantello bianco come superman.

dentro c’era tanta di quella gente che non si poteva camminare,tutto l’ambiente era ricoperto da pareti di oro e nicche vuote,una bara era lì tutta sola di marmo e tutto la fotografavano,sono uscita con la mia amica e una lieve brezza ci ha rinfrescate.

Alla nostra sinistra il cimitero si estendeva sotto i nostri occhi tutto era bianco e quello che mi ha tanto colpito è stato il candore delle tombe,non avevano incisioni ne fiori,da noi sono complete di foto fiori e incisioni di vario genere.

Lì chi si può permettere delle incisioni sono persone che comunemente diciamo hanno i SOLDI.

Cerchiamo un posto dove alloggiare,Hotel kahla ,carino.

Siamo all’ultimo piano e la camera mi piace ha un salottino un bagno e la camera da letto tutta fornita nel miglior dei modi.

Mi affaccio e un panorama di tranquillità mi fa rilassare.

In strada un vigile fa il suo dovere poi una macchina si ferma e lui va via,filmo tutto perchè la telecamera doveva essere uno strumento importante per questo viaggio.

mi dispiace interrompermi…A presto sono le 15.50 e sono in netto ritardo…A presto — Ciao sono sempre io, non ho avuto proprio il tempo di scrivere.

Dopo Monastir (abbiamo pagato pochissimo e il proprietario era trés simpatique,il loro francese è facilissimo da interpretare,anche da una che ha chiuso con lo studio da cinque anni) abbiamo costeggiato la costa e ci siamo fermati dietro un grande hotel con vista sul mare,l’acqua cristallina mi ha stregato e una lunga distesa di sabbia finissima mi invitava a camminare sul bagnosciuga,sapete tante erano le conchiglie che ho potuto raccogliere.

Non abbiamo nemmeno aperto l’ombrellone perchè la spiaggia ne aveva tanti a tre metri di distanza gli uni dagl’altri,erano di palme e grandissimi.

L’acqua era fresca e limpidissima,non avevo voglia di uscire.

Ho registrato tutto dalla prima ora di viaggio.

Dei ragazzi ci hanno invitato a partecipare ad un volo,bellissimo,per la prima volta ho sperimentato il volo sull’acqua,para flay almeno così si chiama.

Io e il mio fidanzato siamo rimasti elettrizzatissimi,un’esperienza da fare.

dall’altro vi era una vista spettacolare,il cielo azzurro e l’acqua sembravano un tuttuno.

……..Spettacolare………

La fame ci stava devastando ed eravamo in cerca di un posto dove andare a mangiare.

…….Era tutto chiuso…….

Ma in un angolino di un paese a sud Mahdia abbiamo finalmente trovato un ristorantino alla mano,couscous di carne,insalata tunisina e tanta coca-cola,lì è diversa dalla nostra.

Vi raccomando non bevete mai acqua che non sia imbottigliata.

il couscous di carne era buonissimo e piccante al punto giusto,ogni piatto era colmo,non ci sono mezze porzioni.

Ci siamo ingozzati e ripartiti appena finito.

Verso Sfax una delle grandi città della Tunisia,piene di movimenti islamici,hotel,musei tanti e un aeroporto internazionale caotica e piena di bambini che ai semafori si fanno pagare non per lavare i vetri ma compongono dei fiori bellissimi foglie intrecciate con fiori bianchi profumatissimi,ne comprati due,5cent francesi(ne ho dato 50cent,anche perchè ne aveva altri cinque,mi ha sorriso ed è scappato dal suo amico mostrandogli la monetina.

Percorriamo la strada fino al porto dove ci imbarchiamoper l’isola di KerKennah una piccola isoletta a sud di Jerba.

Alle 21 abbiamo il traghetto,ed io mi sento gia male,non so cosa ho precisamente ma il mio somaco fa i capricci, Guardo la notte che si avvicina,forse non vi ho detto ma abbiamo 1 ora di differenza con la Tunisia.

Il biglietto 4 dinar,il traghetto 1ora e 15.

E’sera e non vediamo di arrivare,scendiamo a Sidi Youssef percorriamo la costa e la luna si affaccia illuminando il mare,le stelle sono vicinissime sembra che si possano toccare.

In lontananza c’è un hotel,piccolo con villette tutte bianche con un terrazzino che si specchia in una spiaggia scintillante…

Prendiamo le chiavi ed appena entrati una miscela di odori tra cui il gelsonimo ci investe.

il bagno ha una doccia che non fa che chiamarmi,decido di non cenare dopo quello che ho mangiato a pranzo non credo che il mio stomaco ha voglia di avere ospiti.

devo scappare alla prossima puntata ciao da gabian — Mi dispiace di interrompere sempre il mio racconto,ma vorrei finalmente terminarlo.

Dopo una tranquilla notte di riposo mi sono svegliata alle sette,ben riposata ma il mio stomaco brontolava.

Mi sono preparata per uscire mentre tutti dormivano.

Il sole era già alto me non c’era caldo si stava bene.

Davanti a me una distesa d’acqua trasparente mi dava il buongiorno,tutto intorno era verde,le palme e cespugli non sembravamo in una terra africana.

Sono scesa in spiaggia e la sabbia era coperta da migliaia di conchiglie,bellissime perchè ne ho raccolte un pò,mi incammino verso una meta sconosciuta,mi sento rinata e felice perchè mi sento come se fossi a casa.

Non so se a voi è mai capitato,è una sensazione che ti rilassa.

Sapete ho fatto tante di quelle foto e quì mentre scrivo le sto guardando e percorro quei ricordi come fossero ieri.

Ua foto mi ritrae al centro della spiaggia e dietro un mare azzurro,anzi azzurrissimo,peccato che non avevo una digitale avrei mandato tutto il viaggio.

Le foto sono venute benissimo.

cerchiamo un posto da visitare,beh,visitiamo tutta l’isola anche perchè non è poi tanto grande.

Mellita,Remla,ouled bou Ali,Chergui Attia eper poi giungere ad Ennajetdove c’è un faro ma poca vegetazione.

Riscendiamo per incontrare due strani tipi su di un carretto pieno di rete per pescare,li fermiamo e ci invitano a seguirli ma non li vogliamo disturbare,per curiosità gli chiediamo se pescano e loro ridono perchè vivono non solo di piantagioni di datteri ma dividono il terreno del mare in sezioni per pescare ognuno nel suo territorio,beh sembra assurdo ma abbiamo constatato che è vero,non ci prendevano in giro.

Troviamo una bottega e ci prendiamo un gelato e due coca-cola ghiacciata.

Cerchiamo un posto riparato dal sole e per pranzare è già l’ora.

Tra una palma e l’altra stendiamo un telone a terra ed uno tra il Nissan e il Defender per ripararci dal vento che si è alzato e il sole caldo.

Accendo la mia telecamera che è stata spenta solo per qualche minuto e tutti sono già stufi che sia io il cameramen,ma siccome è la mia non voglio sorprese, giusto!Voglio il meglio potrebbe essere il prossimo video per turisti per caso. SCHERZO Durante il traghetto vedo l’isola che si allontana e mi sento già triste.

Sfax sempre più caotica ci da il benvenuto.

Ci mettiamo in marcia e percorriamo paesini piccolissimi che hanno almeno cinque o sei case inclusi i negozi.

Ne passiamo alcuni che ci invitano col solo profumo di agnello alla brace e patatine fritte cotte al momento,non si può fare dieta IMPOSSIBILE I chilometri sembra che li percorriamo senza che ce ne accorgiamo.

sapete adesso si inizia a vedere che la sabbia è qualcosa che conta in Tunisia forse è l’inizio della sua nascita,comincia ad essere gialla,normale vero?! Dietro di noi paesi e gente comune ci salutano sorridendo.

Tutto è un sorriso il calore che sprigionamo si sente a pelle.

Sicuramente come nel nostro paese,non è vero???? E notte quando finalmente decidiamo di riposare.

sono distrutta.

Sapete un altro incontro un pò particolare ci fa fare marcia indietro ci dividiamo e troviamo alle 2 del mattino un albergo a 4 stelle,Hotel L’OASIS niente male,e lussuoso.

Fontane ricche di mosaici ,piscina ed aria condizionata inclusa.

Ci facciamo un bagno e ci mettiamo a letto la luna è alta nel cielo e anche se sono stanca morta mi decido ad alzare per ammirare la luna che si riflette in mare,come sempre è grande e luminosa.

La colazione da lusso,latte croissant marmellata e tutte le leccornie che si possano immaginare.

Fuori ci aspettano fontane e mosaici,mentre ci chiudiamo la porta alle nostre spalle un mosaico che raffigura una donna e un delfino ci salutano,è immensa,e bella.

Una grande parete raffigura cammelli,uccelli,fiori palme donne e uomini,il fondo e un verde scuro sopra la scritta dell’hotel.

Ci salutano e ci invitano a trascorrere qualche altra notte lì,ma gli raccontiamo che siamo venuti per vedere LA PORTA DEL DESERTO.

Gabes è un oasi marittima e considerata la porta del sud Tunisia ,è veramente differente perchè si possono ammirare le oasi che si estendono per tutta la lunghezza del mare 6km dove qualunque attività sportiva si può praticare,ma dopo il volo sull’acqua basta con gli sport eccitanti,forse dopo ne faremo degli altri!!! Lasciamo la città sportiva per immetterci sulle orme del grande deserto.

Tappa MEDENINE e TATAOUINE è mercoledì e c’è il mercato,non vedo l’ora.

Percorriamo paesi che sulla nostra cartina non esistono,forse non sono davvero importanti?bir harboub,El goubab,ci sono i primi posti di blocco che ci invitano a fornire il passaporto e il luogo dove stiamo andando ci saluta e sorride.

Tulelet ,Bir Lahmar e giù fino a Tataouine.

Ho fame e non vedo l’ora di mangiare couscous e insalata tunisina.

Il mercato è vicino e non vedo l’ora di trovare qualcosa da comprare.

Entriamo in un piccola medina dove si svolge il mercato e un odore acre si diffonde e non solo,il bestiame è in vendita.

Entriamo in una stanza fatta di paglia e terra è fresca,e c’è di tutto dalle stoviglie alle scarpe e in una piccola nicchia medaglie e una vetrinetta .

Indovinate ho trovato quello che cercavo una fede berbera e un anello con una pietra marrone con un disegno alcentro un uccello che mangia e inciso e mi è piaciuto ho speso 10 dinar ma non m’importa era qualcosa che mi aveva colpito e doveva essere mio.

cerchiamo un posto dove alloggiare l’ultimo prima della risalita,il campeggio avrebbe fatto la nostra vera casa.

Hotel La STATION 5 dinar a persone,diciamo dalle stelle alle stalle,ma la comodità è un lusso da queste parti,non troppo.

Una stanza grande con quattro letti e un bagno con doccia.

Un balcone per guardare lontano.

Ceniamo in un ristorantino e dopo le dieci decidiamo di fare una passeggiata e poi rientrare,le vita non è poi così cara.

Una pasticceria e quello che ci vuole.

Katayef un dolce ripienodi noci e la baklava di pistacchi.

BUONISSIMI Sapete mi sono svegliata alle quattro perchè ho sentito una voce,forse stavo sognando.

Mi rimetto a letto ma di nuovo la voce si diffonde nell’oscurità.

Ragazzi che sensazione,quella voce calda mi ha svegliata del tutto,ho preso la cinepresa e mi sono messa alla finestra.

Nessuno fiatava nessuno,o nesso a fuoco ed ho filmato la notte e la preghera che quell’uomo trasmetteva a tutte le torri che c’erano nei paraggi,sapete i toni erano diversi ma quelle parole non comprese perchè in arabo mi rendevano calma,una bici con un uomo ha attraversato la strada,sembra strano.

Il mio tesoro è stato svegliato dal mio tempismo al registrare la preghiera che sarà durata un’ora circa.

Al mattino all’ora dei saluti ci sono due bambini di 10 anni che mi sorridono e io mi avvicino voglio essere tradotto il mio nome.

E così è!! Partiamo finalmente per REMADA più di 80 km La terra diventa quasi rossa e un paesaggio nuovo si avvicina a noi,Ksar Debbab,Ksar oueld Soltane ,e poi paesi quasi inesistenti Benibarka Maztoura,Tamelest Mght e poi nulla una strada asfaltata ma con vegetazione sparsa quà e là.

Palme e cespugli verdi e l’acqua??? Come fanno a nutrirsi?? per fortuna che abbiamo fatto il pieno.

Ecco che tra il verde delle palme e il rosso della sabbia una costruzione in alto tutta bianca ci avviciniamo per il sentiero e un uomo in lontananza si affaccia alla porta non ci crederete è un guaritore vestito di nero con una tunica leggera accanto a lui un francese dottore che ci parla in francese,beh è normale ma quello che mi lascia perplesso è che ha deciso di vivere lì e curare la gente malata,da qualche casette spuntano teste di bambini che gridano,anzi ridono e ci chiamano,appena scendo dalla macchina li ho subito attorno che dicono “bonbon2 non resisto e prendo dalla borsa un pacco pieno che in due secondi finisce nelle mani di quelle delizie.

Dopo aver capito atratti il francese inglese del dottorecorriamo verso REMADA,almeno così sembra.

L’asfalto finisce e la strada sterrata lascia vortici di sabbia che vola verso noi,corriamo ad alta velocità e le montagne sembrano avvicinatrsi sempre più.

Tra le rosse montagne grotte vuote sembrano guardarci,da quello che ho sentito i berberi vivono come nomadi tra le montagne e rapiscono le fanciulle(é quello che hanno detto,forse per non inoltrarci in luoghi assai deserti).

Non vedo nulla,avevo voglia di vedere in lontananza come in un miraggio cavalli e berberi.

Ma non è così,finalmente dopo km e km un grande cartello ci descrive un legenda.

Acqua quanti litri al mese.

Luce nulla.

Persone ecc…

Cerchiamo di capire quale parte di strada prendere e un miraggio compare.

Un fuoristrada vecchissimo sfreccia a grande velocità e si ferma a quanche metro da noi…Ci indica la strada e tutto va a posto.

Remada è vicina il posto di blocco anche.

E’una base militare americana.

Poteva non esserci?? Troviamo un posto in un oasi dove una famiglia vive col suo gregge.

Sistemiamo il tutto e dopo aver pranzato riposiamo ai piedi di un palmeto pieno di datteri maturi.

Passeggiano uomini bambini e i militari ci guardano dall’alto.

Siamo indifferenti,e un uomo i colore mi consegna una foglia di palma con dei datteri mi sorride e mi saluta.

Gusto con piacere quelle leccornie e mi stendo accanto al mio amore.

La sera ci accendono il fuoco e fanno la guardia a noi,non potevo crederci.

Ci proteggeranno tutta la notte.

Sapete per accendere il fuoco uno di loro si è arrampicato in alto alla palma ed ha staccato delle foglie secche poi si e seduto attorno al fuoco quasi in mezzo a noi.

Quella notte per la prima notte non ho dormito era un posto nuovo senza le quattro mura che ti proteggono senza che qualcuno ti conosca faccia questo per te,strano.

Poi il nostro amico si è sentito davvero male perchè al mercato aveva ingerito della frutta senza lavata.

ATTENZINE LAVARE ABBONDANTEMENTE LA FRUTTA O QUALSIASI COSA VENGA DA POSTI SCONOSCIUTI,il dolore i crampi che ha sopportato lo hanno sfinito.

Uno di loro voleva portarlo alla guardia medica.

Si era spaventato veramente.Una donna lo voleva curare.

Chi è questa persona che fa tutto per farti sentire a tuo agio nel nostro paese? E se chiedi un’indicazione ti mandano anche nella direzione opposta…..Sbaglio?? NON CREDO.

Per adesso chiudo il collegamento perchè è 1 e 29 del 27/08 sono stanca e domani mi aspetta un lungo lavoro…..BUONANOTTE A TUTTI



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