Costarica, Pura Vida!

Nel 2001 con due amici abbiamo scelto una destinazione diversa dalle mete turistiche più sfruttate: il Costarica. Il periodo era fine ottobre - inizio novembre, quindi subito dopo la stagione delle piogge, ma il tempo alla fine è stato clemente. Noi avevamo a disposizione 3 settimane e siamo riusciti a dividere il viaggio in quattro tappe:...
Scritto da: Cristian Viarisio
costarica, pura vida!
Partenza il: 24/10/2001
Ritorno il: 14/11/2001
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 2000 €
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Nel 2001 con due amici abbiamo scelto una destinazione diversa dalle mete turistiche più sfruttate: il Costarica. Il periodo era fine ottobre – inizio novembre, quindi subito dopo la stagione delle piogge, ma il tempo alla fine è stato clemente. Noi avevamo a disposizione 3 settimane e siamo riusciti a dividere il viaggio in quattro tappe: Puerto Viejo (de Limon), Arcipelago Bocas del Toro (Rep. Panamense), Tamarindo e Manuel Antonio. Abbiamo fatto i viaggiatori stile Lonely Planet, cioè con zaino in spalla e solo il biglietto aereo A/R (Iberia, Roma-Madrid-Miami-S.Josè). Abbiamo speso circa 1700-1800 euro tutto incluso (compresi souvenirs). Se volete, sul mio sito (www.Sfondigratis.It) molto presto nella sezione “speciali” inserirò un reportage fotografico. Il Costarica si divide verticalmente in due realtà: lato orientale che è tropicale e caraibico e lato occidentale, molto Pacifico (oceano), con spiaggioni, palme altissime e surfisti americani. Anche lo stile di vita e l’accoglienza del turista riflette questa divisione: sul lato caraibico trovate posti più poveri, semplici ma molto caratteristici e il mare è più bello, mentre sul lato pacifico ci sono più strutture ed organizzazione, più americani e in genere costi maggiori.

Puerto Viejo de Limon lo si raggiunge in 4 ore dalla capitale San Josè, bucando un paio di volte! Si tratta di un paesino in pratica solo turistico con il 50% di italiani trasferitisi anni fa, con case, baracchette e costruzioni basse ed immerse nella giungla fitta, fra zanzare, scimmie urlatrici e cani. Non accettate mai il primo posto per dormire ma girate e trattate: io consiglio di andare da Sandro alle Cabinàs Guaranà che per 10 dollari/notte vi offre stanze con bagno privato in mezzo a vegetazione tropicale. Ha anche il sito web: www.Guaranahotel.Com, anche se non è un hotel. Da qui, visto che la spiaggia non è il massimo, prendete le biciclette in affitto e fatevi una decina di chilometri a sud: Punta Uva e altre spiaggette sono paradisi praticamente incontaminati. Da Puerto Viejo, vi consiglio vivamente di prendere il pulman che vi porta a Sixaola, sul confine; qui passerete un ponte ferrato (simile a quello sul fiume Kwai in Thaillandia), con alla fine la dogana per la Repubblica de Panama. Con un taxi collettivo arriverete ad Almirante (40 minuti) e da qui prima su motoscafo e quindi su lunghe canoe a motore raggiungerete Bastimento, un’isoletta dell’arcipelago Bocas del Toro. Su un’isola li vicino hanno girato la trasmissione “Survivor”, tanto per farvi capire il posto. Atollo caraibico al 100%. A Bastimento, se c’è ancora, alloggiate da Giovanni a “El Pellicano”. Giovanni ha messo su delle stanze e una struttura a palafitta sulla laguna, offre prezzi modici (8 dollari/notte) e la vista è magnifica: la mattina ti svegli e ti butti dalla finestra in mare. Giovanni, siciliano d’origine, è conosciutissimo e quindi potete chiedere di lui; è anche un ottimo cuoco, e forse si ricorda ancora di noi (salutatecelo). Mai ho visto spiaggia più bella in vita mia di Playa Wizard, che si può raggiungere dopo 20 minuti di foresta tropicale dalla parte opposta di Bastimento. Bellissima e grande, deserta e remota. A Bastimento comunque, non c’è vita serale e non ci sono divertimenti di alcun tipo. Solo mare e sole. Da qui, a ritroso, si prende un pulman diretto a San Josè. 10 ore e un paio di forature dopo, si arriva ancora vibranti alla capitale. Da qui, abbiamo affittato un piccolo fuoristrada e siamo andati a Tamarindo: tutti americani, prezzi alti e meta di surfisti di tutto il mondo… da qui fate un salto a Playa Avallana (si dice avaiana), e poi inoltratevi (con 10 litri di OFF spray) sulle passerelle di legno verso il parco a ridosso della spiaggia. Vedrete scimiette di tutti i colori e Iguana gigantesche. Onestamente non mi ha detto molto, ma ci sono molti che invece gradiscono più Tamarindo per esempio che Puerto Viejo (de gustibus non disputandum est). Da li, sempre in macchina abbiamo raggiunto Manuel Antonio, dove sia il mare che la natura della foresta sono qualcosa di mai visto. Si può dormire in camere senza vetri ma solo con reti antiinsetti e la notte sembra di essere in mezzo alla foresta. Il posto comunque si rivela abbastanza costoso e per naturalisti (quasi tutti americani). Questa è stata l’ultima tappa e da qui siamo tornati alla capitale, abbiamo fatto acquisti nel mercato centrale (tirate sui prezzi) e siamo ripartiti per l’Italia. Soldi: è più diffusa Mastercard, ma Visa va benissimo. Se non scegliete cose per turisti i prezzi sono abbordabilissimi (una birra, 1 euro). Prelevate direttamente in loco dai bancomat.

Divertimento: eravamo in bassa stagione, ma il Costarica non ci è sembrato festaiolo… si tratta di meta ideale per naturalisti e chi cerca tranquillità.

Comunicazioni: non so per i cellulari, ma si trovano e costano poco le tessere internazionali. Internet va lento ma si trova anche qui.

Erba: si trova solo la “Natural” e la “Compressada”. La prima non vale molto, solo erbaccia e semi, che fa venire mal di testa e poco più. La seconda viene dalla Colombia, risulta molto buona ma di certo è più trattata (pare con gli sciacqui di coca), più difficile da trovare e soprattutto un po’ più costosa.

Lingua: lo spagnolo va benissimo ma tanto ci sono tanti italiani e ci si capisce benissimo.

Se volete altre informazioni, potete scrivermi all’indirizzo e-mail che pubblico. Vi ricordo che sul mio sito (www.Sfondigratis.It) nella sezione “speciali”, molto presto, troverete le foto del viaggio.

Ciao e Pura Vida!



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