Roatan. Ma non all’Henry Morgan.
In una spiaggia di sabbia bianca chilometrica, davvero poco affollata e silenziosa, all’improvviso a circa trecento metri vedo un assembramento di lettini vocianti da fare invidia a un bagnino di Cesenatico. La porzione di spiaggia dell’Henry Morgan.
Insomma, per chi non ama i villaggi turistici, o ci è addirittura allergico, volevo segnalare che sulla spiaggia di west bay, decisamente la più bella dell’isola, ci sono altre possibilità di sistemazione.
Noi ad esempio siamo stati al Foster’s, un piccolo insieme di cabanas decisamente graziose e accoglienti(magica quella a palafitta con ampio terrazzo ombreggiato e amaca!). C’è anche la possibilità di dormire qualche notte in una tree house. Le rane sul cuscino sono comprese, naturalmente.
A cento metri c’è poi il diving centre di las rocas (sistemazione che non consiglio, non ha praticamente spiaggia) dove però gli istruttori sono molto competenti e tutti parlano italiano.
Per la cena a West End (a West Bay non c’è un vero e proprio posto dove sfamarsi) è molto pratica ed economica la soluzione del water taxi, che potrete anche prenotare per il ritorno se vi accorderete con l’autista. Altrimenti taxi normale.
E così anche per la colazione, ci sono addirittura due piccoli bar italiani dove si può bere un ottimo caffè Illy, prima di partire per un’escursione.
Non consiglio di noleggiare auto, la copertura assicurativa è di dubbia validità e origine. Meglio contrattare con un tassista del luogo per farsi portare in giro. E soprattutto attenzione, se non vi piacciono le americanate, non fatevi portare nei posti che loro considerano “smart” (= mega villaggi turistici statunitensi con ponti di marmo e colonnati stile magna grecia… Aimhè, stanno arrivando anche là) Siate ferrei e indicategli voi le destinazioni che volete visitare, magari dopo aver fatto amicizia con qualche europeo..
Ultimo consiglio. Io ho scoperto di essere allergica, oltre che ai villaggi turistici, anche alle sand flyes. Portatevi un antistaminico, dell’olio e coprate l’ottimo cactus juice che troverete lì.
E, se andrete a West End, salutatemi Tigua!