Isola Rossa, Sardegna: mon amuor
Abbiamo puntato il dito su una di quelle località che da catalogo non sembravano particolarmente attraenti, si mostrava solo un lungo spiaggione appiccicato al porto oltre alle solite foto delle case in affitto più belle del circondario…Oltretutto uno di noi vi era già stato di passaggio e non ne conservava un buon ricordo. Scegliemmo ugualmente tale meta, anche perché non c’erano alternative ed era oltremodo economica: comunque eravamo pronti a spostarci in altre spiagge di maggior gradimento.
Partenza serale tranquillissima: era lunedì e senza lunghe file ci siamo imbarcati sul traghetto Tirrenia trovando subito un posticino tranquillo per stendere i nostri materassini. Sbarco rapido ed appena usciti da Olbia ci siamo diretti verso Tempio Pausania attraverso l’entroterra gallurese…Veramente bello, pieno di sugherete, ma altrettanto arido d’estate. Particolarmente carino il paesino di Aggius, tutto di granito, e pochi Km dopo (arrivando da Olbia), spettacolare la Valle della Luna con enormi massi che emergono tra i pascoli. Superata Trinità d’Agultu siamo giunti fino alla statale ed all’incrocio per Isola Rossa. Vista dalla statale dall’alto (loc. La Paduledda) la costa appare frastagliata tra calette e scogliere di granito con la caratteristica isola rossa che spunta davanti al porticciolo mentre avvicinandoci comprendiamo che il paesino è posto su una lingua di porfido rosso che si protende verso il mare.
Il posto a prima vista ci sorprende, le foto del catalogo non rendevano l’amenità del luogo, le trasparenze dell’acqua, il chiarore della sabbia, il rosa del granito ed il verde dei ginepri. Sinceramente nulla da invidiare a località più famose della costa gallurese. Aspetti invidiabili sono il basso costo della vita, visto che la località è frequentata da tanta gente del posto che dall’entroterra si sposta verso il mare. Ci ha stupito la cordialità dei sardi, pronti a consigliarti qualche caletta nelle vicinanze o il ristorante dove si mangia meglio, e soprattutto la rapidità con la quale abbiamo stretto rapporti con tutti i vicini di casa, in gran parte sardi: in pratica si faceva vita di paese come se da sempre fossimo cresciuti in quel posto. La località è frequentata da molte giovani coppie, come noi, e numerose famiglie, anche se il porticciolo la sera diventa animato offendo qualche possibilità di divertimento anche per i più giovani. Non ci sono discoteche ma diversi pub all’aperto con molta musica dal vivo…Veramente ciò che cercavamo. Ciò non toglie che a poca distanza è possibile raggiungere Castelsardo o Santa Teresa di Gallura che offrono molto di più in quanto a divertimenti serali.
Ma il motivo che ci ha portato in Sardegna sono il mare e la bellezza delle sue coste e possiamo assicurare che a Isola Rossa da questo punto di vista non manca proprio niente. Nel giro di due settimane di permanenza abbiamo girato una buona parte della costa da Santa Teresa di Gallura ad Alghero fermandoci nelle seguenti spiagge: 1. Spiaggia Longa, la spiaggia a ridosso del centro abitato di Isola Rossa, molto, troppo comoda per la presenza di case fino all’arenile, ma con acqua limpida e fondali interessanti ricchi di fauna; 2. Spiaggia Marinedda, raggiungibile con un sentiero da Isola Rossa, ampia nel tratto centrale, frammentata in piccole calette ai lati, veramente bella e mai eccessivamente affollata. Sulla stessa baia, lungo la strada sterrata che porta a punta Li Canneddi, c’è una caletta di ciottoli ancora più bella…Si riconosce perché è frequentata da grandi imbarcazioni; 3. Spiaggia di Cala Rossa, arenile di sabbia circondato da pinnacoli di granito dalle forme particolari e con fondale piastrellato fin dal bagnasciuga da grossi ciottoli…Molto particolare. Si raggiunge partendo in alto dalla statale seguendo le indicazioni per l’omonimo villaggio turistico lungo una strada sterrata che superato il parcheggio per la spiaggia prosegue fino a Punta Li Canneddi; 4. Spiaggia di Tinnari: un paradiso! È la spiaggia più affascinante ed isolata della costa gallurese e tra le più belle della intera Sardegna. È formata interamente da ciottoli di porfido rosso e grigio arrotondati, ha forma particolare perché un’isolotto al centro della baia si collega con un piccolo lembo al resto della spiaggia, che in tal modo si divide in due. Si stende allo sbocco di un torrente in secca, che si è scavato una splendida gola in cui è presente uno stagno. L’ambiente è davvero di selvaggia bellezza: la macchia a corbezzolo è fittissima ed impenetrabile mentre dal mare azzurro emergono enormi roccioni di porfido rosso. L’acqua è subito molto profonda ed i fondali sono caratterizzati da speroni che dal fondo si spingono fino a sfiorare la superficie. Raggiungerla è relativamente semplice via mare, partendo dal porticciolo di Isola Rossa basta andare a nord superando Punta Li Canneddi…Ma via terra, come abbiamo fatto noi, è una camminata sostenuta di un’ora, che sotto il sole d’Agosto si risolve in una bella sudata, tornando in salita. Si lascia la macchina prima di un cancello presso la cima del monte Tinnari (stessa strada sterrata per Cala Rossa)(panorama da favola!)…Poi si scende tra vari tornanti lungo il ripido costone del monte fino a raggiungere la spiaggia…Ma ne vale la pena…È uno di quei posti che non si dimenticano facilmente; 5. Spiaggia Li Cossi, sotto Costa Paradiso, 10 Km da Isola Rossa. Si raggiunge tramite un sentiero comodo lungo la costa che parte dall’Hotel Li Rosi Marini e nel giro di 20 minuti si raggiunge la spiaggia: è veramente bella, sia come mare sia come paesaggio (…Siamo vicini a Tinnari), l’acqua ha tonalità verde smeraldo ma è troppo affollata d’estate…Non è facile trovare posto (…Mentre a Tinnari generalmente ci sono due ombrelloni ogni 100 metri!); 6. Cala Serriola, spiaggia carina ma meno interessante rispetto alle altre; 7. Spiaggia di Portobello di Gallura, bella come tante altre della zona; 8. Vignola, ad una ventina di Km da Isola rossa, in parte attrezzata ed in parte libera, è un bel posto: in particolar modo la baia sotto la torre è riparata dai venti, presenta colori stupendi ed il bagnasciuga è rosa per i frammenti delle conchiglie, il fondale è basso ed è adatta anche per i nuotatori più pigri; 9. “Munti Russu” è un paradiso naturale, una stupenda baia solitaria dai colori che vanno dal blu al turchese e che si raggiunge dopo una bella passeggiata tra dune sabbiose ricoperte da gigli; si trova tra Vignola e Rena Majori imboccando una strada sterrata con apposito segnale e proseguendo fino ad un piccolo parcheggio. Si cammina un po’ prima di arrivare alla spiaggia ma ne vale veramente la pena…È poco frequentata anche in pieno Agosto e forse tra tutte le spiagge vicine a Santa Teresa di Gallura è la più intatta e suggestiva; 10. Cala Spinosa, presso Capo Testa, pochi km da Santa Teresa di Gallura, colori stupendi dall’alto ed massi di granito dalle forme più particolari. Si trova sotto il parcheggio dove termina la strada per Capo Testa, si scende con la fune fino ad un lembo di spiaggetta affollata, e ci si stende appollaiati su dei massi lisci e comodi…Il mare ripaga di tutto; 11. Isola di Spargi, Arcipelago della Maddalena: è probabile che il 50 % delle cartoline sarde abbiano come sfondo queste isole da sogno che vantano i colori più straordinari del Mediterraneo. Alle piscine di Budelli il colore dell’acqua assume tonalità che vanno dal turchese allo smeraldo…Indimenticabili; ci siamo arrivati con una di quelle gite in barcone con allegati gnocchetti sardi ai frutti di mare. Siamo partiti da Palau, più vicina alla destinazione rispetto a Santa Teresa, e siamo tornati sul far della sera: tanti disprezzano questo tipo di gita ma noi quel giorno siamo stati veramente bene e pensiamo che i 25 € richiesti siano stati ben spesi; 12. Stintino, Spiaggia della Pelosa, si raggiunge con un ora e mezza di auto da Isola Rossa e si arriva in uno di quei posti che da una parte ti affascina per la bellezza, i colori del mare e l’unicità del paesaggio, dall’altra parte si rimane sconcertati da come si stato possibile edificare tante case ravvicinate e mal inserite nel contesto naturale, tali da rovinare la spettacolarità del luogo. Siamo arrivati alle 8:30 di mattina e già si faticava a trovar posto: mezz’ora dopo sulla spiaggia c’erano più teli che sabbia…Forse conviene andare a Stintino a Giugno in bassa stagione, probabilmente si evita parte dell’affollamento: però i colori del mare sono fantastici, sembra di stare in un atollo polinesiano. Anche i fondali a largo sono interessanti, abbiamo incontrato un gruppetto di lucci di mare e tante sogliole; 13. Capo Caccia, di fronte ad Alghero, promontorio calcareo a picco sul mare blu cobalto, panorama mozzafiato. Siamo scesi lungo la scalinata fino al livello del mare presso l’entrata delle grotte, suggestive. Prima di Alghero, passando per il verdeggiante golfo di Porto Conte ci siamo fermati a fare una visita al complesso nuragico di Palmavera…Particolarissimo, da non perdere; Da Isola Rossa e dalla costa circostante siamo tornati colmi di bei ricordi, la consigliamo a chi piace gironzolare alla ricerca di calette nascoste ed a chi ama il mare pulito limpido ed intatto.
Ciao Sergio C. E Sonia S.