Arrivederci Mauritius
Memori dello splendido ricordo dell’anno passato alle Maldive anche quest’anno eravamo tentati di ripetere l’esperienza ma le proposte interessanti erano poche, quand’ecco che ci capita sottomano una bella offerta di Viaggidea su Mauritius.
Detto, fatto e prenotato, io e il mio maritino, lasciati piumoni e maglioni invernali a casa, ci imbarchiamo a Milano Malpensa sul volo Air Mauritius, ottima compagnia, la sera del 24 febbraio 2004. Viaggio della durata di 11 ore molto stancante, dormire non se ne parla e per fortuna ogni schienale ha il proprio video dove trasmettono 2 film in italiano, peccato che li abbiamo già visti!! Finalmente il 25 febbraio a mezzogiorno giungiamo all’aeroporto di Mauritius e il clima caldo e umido ci avvolge non appena mettiamo piede a terra. Veniamo accolti, ancora storditi dal volo, con collane di fiori gialli e subito ci dirigiamo al nostro pullman che ci porterà all’albergo prescelto, Hotel La Pirogue sulla costa opposta. Abbiamo immediatamente modo di osservare lo splendido paesaggio verdeggiante e montagnoso che ci circonda, somiglia tanto alla Polinesia del nostro viaggio di nozze.
Giungiamo all’albergo e ci viene assegnato il nostro bungalow. Questo resort è veramente splendido, è costituito da una serie di bungalows con tetto in paglia doppi e singoli immersi in un curatissimo giardino tropicale con prato all’inglese. La spiaggia di Flic en Flac, dove si trova l’albergo, è molto bella e lunga e l’acqua è cristallina. Ci avevano detto che il mare non era un gran chè ma lì i colori erano proprio belli! I primi 2 giorni li dedichiamo al riposo e ai bagni di sole, allo snorkeling, al cibo e alla lettura. Il tempo è stato piuttosto variabile, nuvoloni sempre presenti al centro dell’isola e coste quasi sempre soleggiate, brevi acquazzoni ma sempre caldo sui 30°, anche la sera.
Decidiamo nei giorni seguenti di prendere una macchina a noleggio dalla Avis che ha proprio un ufficio informazioni nella hall dell’hotel, non amiamo molto le gite di gruppo organizzate da T.O.; siamo amanti della fotografia e preferiamo perciò girare liberi a nostro piacimento. La scelta ricade su una Peugeot 206 ma al momento della consegna ci troviamo una Mitsubishi Lancer di categoria superiore (!?) senza dover pagare nessun supplemento.
Superate le prime difficoltà della guida inglese, con cartina alla mano partiamo per le mete prescelte. Incontriamo parecchi problemi con le indicazioni stradali spesso inesistenti o segnalate troppo tardi, comunque riusciamo a fare parecchie escursioni.
Visitiamo le magnifiche terre colorate di Chamarel con le sue cascate, attraversiamo la splendida vallata di Plaine Champagne e giungiamo al suo belvedere Gorges de la Rivier Noire dove veniamo circondati da alcune scimmiette furbe e birichine alla ricerca di cibo, visitiamo il tempio Indù sul laghetto di Grand Bassin e passiamo accanto al lago naturale di Mare-aux-Vacoas, ma non ci fermiamo perché piove.
Arriviamo con fatica, sempre grazie alla “fantastica” segnaletica stradale, a Curepipe, città molto caotica a 600 mt d’altezza quasi al centro dell’isola, per goderci l’ampia veduta panoramica sulle montagne da Trou-aux-Cerf, cratere vulcanico spentosi e ricoperto di vegetazione con un laghetto sul fondo; scendiamo verso sud e ci fermiamo al Vanille Crocodile Park per osservare i coccodrilli e le famose tartarughe giganti.
Costeggiamo con l’auto la parte sud ovest di Mauritius, dominata dal picco Le Morne Brabant che troneggia sul mare, in alcuni punti manca la barriera corallina e le onde si infrangono sugli scogli a pochi metri da riva. Bellissimo. Non può mancare la gita all’isola dei Cervi –costa est-, decantata da tutte le guide turistiche, ed in effetti è molto bella, mare cristallino, spiagge bianche e ricca vegetazione, peccato però per i numerosi motoscafi che sfrecciano a poca distanza dalla riva e per la presenza insistente di popolazione locale che tenta in ogni modo di venderti sport acquatici di qualsiasi tipo; al pomeriggio ci coglie di sorpresa un bel temporale che non ci fa però perdere la nostra visita, con partenza dal molo dell’isola, alla Grand Riviere Sud-Est dove l’omonimo fiume si getta nel mare in fondo a un fiordo formando delle cascate molto suggestive. Questa volta al ritorno costeggiamo invece la parte nord est dell’isola ma vediamo ben poco in quanto la maggior parte degli alberghi si concentrano proprio qui e ci è pertanto impossibile scorgere qualcosa dalla strada, abbiamo però modo di vedere i vari ingressi dei più famosi hotel!! Ogni tanto qualche spiaggia libera si insinua tra i curatissimi giardini degli hotel e ciò ci permette di fermarci, osservare e fotografare.
Gli ultimi giorni come i primi li dedichiamo al relax e allo shopping presso il vicino villaggio di Flic en Flac, dove siamo rimasti piacevolmente sorpresi dalla convenienza dei prezzi delle boutique di Ralph Lauren. Non dimentichiamo i souvenir, acquistati oltretutto a prezzo migliore rispetto a ciò che ci proponevano i venditori sulle spiagge, ed erano le stesse cose.
Durante la nostra permanenza, per mancanza di tempo, non siamo riusciti a visitare la capitale Port Luis, i giardini botanici di Pamplemoussess e Grand Baie, ma ci siamo ripromessi di tornarci e di colmare queste lacune. Concludendo possiamo affermare che l’esperienza a Mauritius è stata eccezionale, indimenticabili i paesaggi infiniti coltivati a canne da zucchero, le vallate con le cascate, le montagne vulcaniche ricoperte di vegetazione, i colori della terra e del mare, la cordialità della popolazione ma soprattutto non scorderemo mai…LE NOSTRE PERIPEZIE CON LA MACCHINA ALLA RICERCA DEI CARTELLI STRADALI PERDUTI!!!!! A presto Mauritius… Viviana & Mirko