Parigi non solo da catalogo
L’avventura parigina comincia ancora una volta dall’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo). Siamo in 7 al momento della partenza. Destinazione Montmatre, il quartiere degli artisti. Non c’è nulla da dire, l’atmosfera che subito si respira è ancor meglio di quello che ci eravamo immaginati. Dalle nostre camere d’albergo, da una parte la...
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L’avventura parigina comincia ancora una volta dall’aeroporto di Orio al Serio (Bergamo). Siamo in 7 al momento della partenza. Destinazione Montmatre, il quartiere degli artisti. Non c’è nulla da dire, l’atmosfera che subito si respira è ancor meglio di quello che ci eravamo immaginati. Dalle nostre camere d’albergo, da una parte la Torre Eiffel, dall’altra la chiesa del Sacre Coeur. Un sogno a dir poco ! Camminando per le vie del quartiere era facile incontrare qualche pittore ritrarre uno scorcio di Parigi in fiore, merito di un anticipo inaspettato di primavera. Le Moulin de la Galette, che ha ispirato tanti artisti quali Renoir e Van Gogh, fin su a Sacre Coeur. Dalla chiesa di Montmatre si vede il tramonto spegnersi dietro la Torre. Il nostro quartiere non era niente male. Per i più viziosi, proseguendo verso rue de Pigalle si entrava nella zona riservata a sexy shops, peep shows, teatri e cinema osé dove è possibile ammirare ancora in tutto il suo splendore l’ormai celeberrimo Moulin Rouge (84 euro a spettacolo!). No, non ci siamo andati… 😉 A Montmatre si respira un’atmosfera di quiete e serenità, ottimi ingredienti per chi deve produrre vere opere d’arte. Sempre in quel periodo nel quartiere era in allestimento una mostra dedicata al genio di Salvador Dalì, in onore del suo centenario. Ma una volta giunti a Parigi come potevamo esimerci dall’andar a visitare il fantomatico Louvre ? Davvero spettacolare, dentro ci trovi veramente di tutto ! Dall’entrata principale 3 scale mobili per un mondo dedicato interamente all’arte di secoli e culture diverse. Prima fra tutte la Nike di Samotracia. Sicuramente più facilmente visitabile, perché più ridotto di dimensioni, il Musee d’Orsay, conosciuto dagli aspiranti viaggiatori come “il museo degli impressionisti francesi”. Tutte le più famose opere di Degas, Renoir, Monet, Manet sono qui, conservate nelle ultime sale al secondo piano ! Dopo una bella botta di cultura non potevamo nemmeno esimerci dal fare un salto sulla Torre Eiffel, da perfetti turisti ! Peccato per la giornata, un po’ piovosa e ventosa ! C’è chi dice che la punta della torre dondolasse un po’ ! Mah ! … Da lassù lo spettacolo è veramente meraviglioso. Potevamo vedere addirittura la “nostra” chiesa del Sacre Coeur ! Ma poi basta perdersi in questi dettagli. Parigi non è lontana, va visitata ! Solo allora si potranno assaporare le stesse emozioni. Solo allora si potrà capire che Parigi non è solo Champs Elysee, Torre Eiffel, Notre Dame e tutti quei posti che attirano il turista ancor quando è casa in pantofole a sfogliare un catalogo di viaggi. Così come il Louvre non è solo la Gioconda e il Musee d’Orsay non sono solo gli impressionisti. Visitando Parigi si vive la vita di una città che ha tanta storia ma che è anche riuscita,meglio di altre, a fondere insieme diverse culture. Lo si vede dai volti che incontri per strada, dai ristoranti, dai sorrisi dei francesi che ti aiutano a trovare una via.