Viaggio parzialmente vissuto
NON fare assolutamente la profilassi antimalarica , ci sono tantissime controindicazioni che potrebbero rovinarvi parzialmente il viaggio , come purtroppo e’ successo a noi e tanti altri del villaggio in cui eravamo.
Nelle farmacie delle citta’ principali vendono il medicinale adatto alla forma malarica della zona.
Lo comprate e dal vs rientro in Italia lo conservate per un periodo di due mesi ( il periodo di incubazione della malattia ) e lo assumete in caso si manifestino i sintomi classici della malaria.
Ricordiamoci che la malaria non e’ una malattia mortale se la si riconosce e cura in maniera tempestiva ed e’ trasmettibile solo tramite puntura di zanzara infetta … e non tutte lo sono.
Naturalmente in loco è opportuno seguire qualche regola di comportamento preventiva :dal tramonto indossare camicie e pantaloni lunghi , dormire con le zanzariere , usare repellenti specifici.
Fare il safari di almeno due giorni, noi pultroppo , per i motivi specificati prima , abbiamo potuto fare solo quello di un giorno.
Non e’ stato massacrante come ci avevano detto ( e’ stato faticoso ma vedere gli abitanti della savana ci ha ampiamente compensato ) ed abbiamo avuto la fortuna di incontrare ben due coppie di leoni ed anche un ghepardo, oltre ai tantissimi erbivori che sono piu’ facilmente avvistabili .
Ma le ore al parco di Tsavo sono passate incredibilmente veloci e ci sarebbe piaciuto tantissimo passare la notte all’interno di un campo tendato e soprattutto fare la famosa passeggiata nella savana di cui tanto ci ha parlato chi l’ha potuta fare… E naturalmente tutti a mettere il dito nella piaga: il vero contatto con la natura della savana ce l’hai solo facendo questa passeggiata a piedi , dal pulmino sei solo uno spettatore.
L’unica cosa che ci ha consolato e’ stato avere un buon obbiettivo fotografico che ci ha permesso di vedere gli animali ravvicinati per seguirne le espressioni ed i movimenti e farne anche dei bei primi piani : percio’ sappiate che portarsi un binocolo e’ essenziale se non volete vedere il leone come un puntino mentre il vs vicino vi sta descrivendo con meticolosa cura ogni dettaglio! Se alloggiate in uno dei vari resort nel villaggio di Watamu fate una visita ai bambini del St John’s the Baptist Catholic Church , chiedete ai beach boys e vi daranno le indicazioni , si tratta cmq di pochi minuti a piedi . L’incontro con questi bimbi bellissimi sara’ un ‘altro ricordo indelebile di questa vacanza .
Portate loro dei biscotti presi dall’albergo , non abbiate timore ,nessuno vi dira’ nulla se lo farete con un minimo di discrezione e mi raccomando portatene tanti : sono almeno sessanta bimbi e noi senza volere abbiamo lasciato un’ intera classe senza nulla.
Se ne avete la possibilita’ e la voglia ,portate dall’Italia qualche vestitino,gioco,pastelli,quaderni,medicinali…A loro manca tutto , anche quello che per noi e’ ovvio e scontato. Che andiate a portare qualcosa oppure solo per una visita verrete ricambiati con grandi sorrisi e bellissime canzoncine di benvenuto… E probabilmente qualcuno di questi bimbi vi conquistera’ in maniera speciale e vorrete dare loro sostentamento anche dopo questo viaggio.
Se siete in un villaggio turistico assisterete sicuramente ad uno spettacolo Masai…Chiudete gli occhi e lasciatevi affascinare dai canti di di questa tribu’…Dimenticate la civilta’ ed immaginate di essere nel cuore della savana …Non vivete questi attimi come una cosa prettamente turistica , fatevi trasportare dalla fantasia e per un attimo potrete credere di essere uno di loro! Certo, dopo se ne avete la possibilita’ potreste fate un bel safari ad Amboseli Game Riserve dove vivono da sempre , naturalmente poi dovreste scrivere ogni cosa vista ed imparate per rendermi partecipe! Fatevi conquistare dal bellissimo popolo keniota : chiaccherate un po’ con loro per scoprire quanto e’ diversa la loro vita dalla vs, non abbassate troppo i prezzi quando comprate(per voi 2 dollari in piu’ o in meno non fanno cosi’ tanta differenza ), fidatevi di loro per le escursioni ma sappiate che con il villaggio sara’ tutto sotto controllo con loro potreste avere anche degli inconvenienti ; per controparte con il villaggio sara’ una cosa commerciale , con i ragazzi del posto potrete avere un’esperienza piu’ vera e completa , chiedetegli di rallentare quando corrono troppo per le loro strade dissestate (che lavorino per un villaggio turistico o siano tassisti in proprio si sentono tutti piloti su delle monoposto ), portate con voi dall’Italia qualche indumento che non usate piu’ ,troverete sicuramente qualcuno a cui lasciarlo.
Sinceramente a noi il mal d’Africa non e’ venuto e nella top ten dei ns cuori rimangono ben saldi altri posti visti in precedenza .
Naturalmente ha influito tantissimo rimanere 3 giorni a letto con la febbre , cosa che non ci ha permesso di vivere i pochi giorni a disposizione in Kenya come avremmo voluto… Ma come tutti i viaggi ,vicini o lontani , perfetti o con inconvenienti ci ha lasciato una nuova grande esperienza che non dimenticheremo mai e la voglia di partire ( non subito purtroppo! ) magari proprio alla scoperta di altri paesi del continente Africano…Tanzania con safari nel Serengeti oppure Sudafrica con safari nel Kruger ????Mi accontenterei anche di una settimana di riposo a Zanzibar di cui ci hanno parlato bene!!! Un saluto particolare a Mara di Padova ( grazie per i medicinali e la compagnia!) , alla famiglia di Roma , agli sposini di Vigevano , ai ragazzi di Napoli che mi hanno prestato il termometro ed ai simpaticissimi ragazzi di Tortona innamorati dell’Africa. Se qualcuno si riconosce, scriveteci!Dimenticavo siamo Giovanna e Manuele.
HAKUNA MATATA !