Albe e tramonti nel cuore

Io e mio marito siamo stati ad Antigua per 7 giorni durante le feste natalizie: il periodo non è dei più felici poiché i prezzi lievitano mostruosamente e l’afflusso di turisti aumenta ogni giorno in maniera esponenziale ( ce ne siamo andati da là il 29 dicembre e già la situazione era diventata invivibile: zeppo di inglesi e americani che...
Scritto da: Luisa Bosio
albe e tramonti nel cuore
Partenza il: 22/12/2003
Ritorno il: 29/12/2003
Viaggiatori: in coppia
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Io e mio marito siamo stati ad Antigua per 7 giorni durante le feste natalizie: il periodo non è dei più felici poiché i prezzi lievitano mostruosamente e l’afflusso di turisti aumenta ogni giorno in maniera esponenziale ( ce ne siamo andati da là il 29 dicembre e già la situazione era diventata invivibile: zeppo di inglesi e americani che hanno preso d’assalto l’isola!), ma per motivi di lavoro era l’unico periodo che potevano sfruttare per questa vacanza.

Noi alloggiavamo al Jolly beach hotel, un resort discreto, situato sulla costa ovest dell’isola , quella rivolta verso il mar dei Caraibi, che aveva come prerogativa il fatto di affacciarsi su una delle spiagge più belle e lunghe dell’isola: per noi questo era essenziale poiché la nostra intenzione era proprio quella di fare un “pieno di sole e mare”.

Per riuscire a dare un quadro generale del viaggio procederò per argomenti in modo da schematizzare quelle che possono essere le informazioni più importanti da riportare.

VIAGGIO AEREO: noi ci siamo affidati alla Air Europe che in quel periodo offriva l’opportunità di voli speciali diretti per Antigua ( con un solo scalo all’andata a S.Domingo ma senza cambio di aerobus). Il volo, sia all’andata che al ritorno, è stato complessivamente buono anche se piccoli disguidi non sono mancati, come deviazioni della rotta all’ultimo momento ( non più scalo a S. Domingo, ma direttamente ad Antigua, il che è stato perfetto per noi ma un po’ meno per chi era diretto all’altra destinazione) e ritardo di un’ora e mezza al ritorno.

ALLOGGIO: come detto prima il resort in cui abbiamo alloggiato è il Jolly beach, un tre stelle abbastanza confortevole con camere spaziose, pulite, dotate di aria condizionata , tv, e piccola veranda o balcone ( però fate attenzione al momento della prenotazione di richiedere una camera standard o la suite perché altrimenti potreste rischiare di trovarvi in un’altra tipologia di camere dalle dimensioni ridottissime). All’interno ci sono 4 diversi ristoranti ma noi abbiamo usufruito soltanto di quello principale a buffet dove non era richiesta prenotazione: il menù è di tipo internazionale e pertanto non particolarmente tipico della zona, i cibi di discreta qualità ( la nota negativa riguarda la poca varietà dei piatti proposti). Il personale parla esclusivamente inglese, essendo la clientela quasi esclusivamente americana e anglosassone, e i loro ritmi di lavoro sono decisamente diversi dai nostri: lì non esiste il concetto di fretta e sbrigatività, ogni cosa viene fatta con calma e intervallando le varie attività con frequenti pause. Inutile farsi prendere dall’ansia e dall’irritazione per l’attesa perché non ottereste nulla di più…A parte il fatto di avvelenarvi il sangue per nulla! PREZZI: la moneta usata è il dollaro caraibico ma accettano anche il dollaro statunitense. Antigua ha dei prezzi quasi proibitivi; è tutto molto caro e inoltre rispetto alla spesa non hai la qualità che ti aspetteresti. E’ importante chiedere sempre in quale moneta sono espressi i vari prezzi perché spesso alcuni commercianti giocano sulla confusione fra le due monete per spillare qualche soldo in più.

TRASPORTI: il mezzo più comodo per spostarsi sull’isola è sicuramente il taxi ma è anche, ovviamente, il più caro ( per tragitti di 50 chilomentri possono arrivare a chiedere anche 100 dollari); le strade sono dissestate e la segnaletica stradale pressoché inesistente pertanto noleggiare una macchina non è particolarmente consigliato tenendo conto che la guida è a sinistra e che gli antiguani hanno un modo di guidare un po’..Spericolato! Noi abbiamo effettuato un paio di escursioni con il taxi e contrattando un po’ siamo riusciti a ottenere un prezzo ragionevole , poi la terza escursione, quella alla capitale, invece abbiamo deciso di affrontarla utilizzando l’autobus di linea ( un furgone con circa 15 posti ): costa 1 dollaro americano ed è comodissimo pochè ti porta proprio nella zona del mercato della capitale ( eravamo gli unici turisti sul bus ma Antigua è un’isola tranquilla, non pericolosa, e gli antiguani sono persone un po’ chiuse ma assolutamente rispettose ).

MARE E SPIAGGE: a dir la verità noi siamo riusciti a vedere solo la spiaggia che stava di fronte al nostro resort un po’ perché abbiamo scelto di fare altre escursioni, un po’ perché altri turisti che già erano stati ad Antigua ci avevano confermato che le spiagge qui si assomigliano un po’ tutte.

La jolly bay è una spiaggia bianchissima, lunga, orlata da una vegetazione molto verde e cosparsa da moltissime conchiglie di vario tipo: camminarci è una sensazione piacevolissima perché vicino al mare c’è una zona in cui si affonda leggermente e pare di camminare su una morbida spugna.

Al mattino presto si riesce a vedere qualche piccolo granchio che scappa impaurito sotto la sabbia: anche loro sono di un colore chiarissimo proprio per mimetizzarsi con il colore della spiaggia.

Riguardo al mare devo dire che le impressioni avute sono un po’ contrastanti…Mi spiego meglio: quando lo vedi, il mare di Antigua ti incanta perché mostra una varietà indecifratadi azzurri e di blu e ti sembra davvero di ammirare un quadro nel quale non vedi l’ora di tuffarti. Quando però ti avvicini e inizi ad immergere i piedi ti accorgi che l’acqua non è limpida, non riesci a vedere il fondo poiché la sabbia e le onde creano un turbinio che oscura ,nonostante il colore del mare sia chiarissimo, quasi bianco a volte.I confronti con altre isole non si dovrebbero mai fare poichè ogni ambiente ha caratteristiche proprie però, per far capire meglio, chi è stato a Mauritius sa che il mare di laggiù, pur avendo non moltissime sfumature, è trasparente…Quindi noi abbiamo provato un pochino di delusione.

CLIMA: Antigua ci era stata descritta come un’isola con un clima molto secco e pertanto con scarsissime precipitazioni…Bè a noi non è parso davvero così: è un’isola molto verde e anche nei vari resort non esistono impianti di irrigazione ( ciò a indicare la presenza di piogge frequenti); tutte le mattine ci svegliavamo e immancabilmente trovavamo enormi pozzanghere ad indicare che durante la notte aveva abbondantemente piovuto e durante il giorno almeno per 3 o 4 volte arrivavano nuvoloni carichi di acqua. Quando, però, poi il sole usciva era veramente cocente e luminosissimo.

Sinceramente noi ci aspettavamo qualche ora di sole in più e anche un clima un po’ meno variabile…Ma in queste isole è sempre un terno al lotto indovinare la settimana adatta ad una vacanza tutta sole e mare: sono i rischi da prendere per poter vedere posti così particolari.

ESCURSIONI: l’isola in realtà non offre particolari attrazioni da visitare…Diciamo che in certi casi se le sono un po’ “inventate” per poter dare una alternativa a chi non volesse una vacanza fatta solo di abbronzatura e bagni. Noi oltre alla capitale, St, John’s, che comunque merita una visita soprattutto per vedere il mercato che anima la Street market, abbiamo visitato English Harbour che è un porto in cui attraccano le lussuose navi da crociera che solcano questo mare ( in realtà non è davvero un posto turisticamente accattivante) e il vicino complesso di fortificazioni, Shirley Heights, da cui si gode una panorama davvero eccezionale.

Un’altra escursione invece ci ha portato verso la costa ovest, rivolta all’Oceano Atlantico: qui era segnalato un parco nazionale di scogliere con un ponte scavato dal mare nella roccia ( Devil’s Bridge)… Onestamente è inutile andarci!!!! Si tratta di una piccola grotta insignificante così come lo sono le scogliere…Scordatevi di vedere ciò che si può ammirare in Italia ad esempio a Portovenere( per questo vi dico che alcune attrazioni sono indicate sulla carta ma se le sono inventate!!!!). Abbiamo anche visto le due torri-mulini della più antica fattoria dell’isola, la Betty’s Hope, che produceva un tempo canna da zucchero: sono abbastanza interessanti e ancora in buono stato.

CONCLUSIONI.: non penso di poter dire se vale la pena o meno di visitare Antigua perché secondo me dipende molto dallo spirito con cui si intraprendono i viaggi:per chi ama sole e mare è sicuramente un posto da vedere perché è la tipica isola caraibica ( clima permettendo!), così come può essere apprezzata da tutte quelle persone che sono curiose di vistare posti nuovi e diversi dalla nostra realtà ; invece chi ama le escursioni alla ricerca di storia ,di reperti del passato o di attrazioni naturali particolari qui non ne può trovare di molto significative.

Per quanto riguarda la nostra personale esperienza posso dire che siamo contenti di esserci stati perché nonostante alcune piccole delusioni e comunque un’isola che ti rimane nel cuore così come la gente che la abita…E ne sarebbe valsa la pena anche soltanto per aver avuto la possibilità di vedere ciò che Jamaica Kincaid, una scrittrice di origine antiguana, così descrive in un suo libro:”Ad Antigua l’alba non c’è: un minuto prima si è avvolti dall’oscurità completa della notte, un minuto dopo il sole splende nel cielo e vi rimane finchè tramonta con un’esplosione di rossi all’orizzonte, quindi ritorna l’oscurità della notte ed è come se il coperchio aperto della scatola nella quale ti trovi di colpo si richiudesse. Antigua è bella.Antigua è troppo bella. Certe volte la sua bellezza sembra irreale. Certe volte la sua bellezza è simile alla scena di uno spettacolo teatrale, poiché nella realtà nessun tramonto potrebbe essere come questo; nella realtà l’acqua del mare non potrebbe avere tante sfumature di azzurro in una volta sola; nella realtà il cielo non potrebbe avere quella sfumatura di azzurro diversa dal mare e nessuna nuvola potrebbe essere tanto bianca e veleggiare a quel modo nel cielo azzurro, nella realtà nessun giorno potrebbe essere tanto soleggiato e luminoso, e far sembrare ogni cosa trasparente e leggera; e nella realtà nessuna notte potrebbe essere tanto nera e far sembrare ogni cosa densa, profonda e senza fine”.

Buon viaggio ad Antigua Luisa P.S.: per chi volesse avere un’idea realistica di Antigua, al di là dell’aspetto turistico, consiglio il libro “Un posto piccolo” scritto da Jamaica Kincaid.



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