Bahia 2
La città di Salvador è da vivere nel centro storico, con tutta la sua cultura e vitalità di origine “nera – africana”; cercate di pernottare il martedì quando tutte le settimane c’è una festa in strada da vedere, da sentire e da ballare. A noi è piaciuto molto il concerto degli Olodum ,che si tiene a piazza Teresa Batista, sempre al Pelurinho. E’ un po’ più da turisti perché si paga ma è veramente molto bello. Ovviamente, trattandosi di Bahia, non si tratta affatto di samba, né tantomeno di musica latino americana tipo balera, è l’Axè, una sorta di reggae- pop. Tribale pieno di percussioni e molto divertente. Circa la pericolosità di Salvador, di cui tanto è scritto anche nelle guide, è facilmente superabile evitando di frequentare strade troppo isolate e di mostrare oggetti “ricchi”: la gente è allegra e non appare affatto contraria ai turisti (sarete soltanto “costretti” a comprare per pochi real collanine e braccialetti) . Noi abbiamo visto anche il candomblè – di cui trovate abbondantemente spiegazioni su tutte le guide – suggestivo ma molto lungo (circa tre ore e anche più). Non perdetevi la capoeira. Ma non al Mercato Modelo, dove si esibiscono i più scarsi.
Si mangia bene, forse il rapporto qualità – prezzo dovrebbe far preferire la baracchette sulla spiaggia o simili. Noi non abbiamo mangiato bene, almeno rispetto al prezzo, alla famosa “Casa da Gamboa”, mentre, sempre nel Pelurinho, è buono il Giardino delle Delizie (traduco il nome perché non mi ricordo quello esatto in portoghese). La moqueca è gustosa, i camarao (gamberi) e il pesce pure, la tanto decantata carne un po’ meno. Bevete i succhi di frutta e i cocktails. Pare che la batida di bahia sia diversa da quella di Rio perché ci aggiungono il latte condensato – almeno così ci è stato detto – e quindi diventa “formaggiosa”. Preferite, of course, la capirinha, la manguinha (con il mango). Le spiagge di Salvador migliorano spostandosi a nord della città; sono ottime per prendere il sole ma non per fare il bagno; se avete tempo non è male una escursione alle isole della Baia Dos Santos: l’isola dos frates è una tipica piccola isola tropicale, ma non pensate di trovare l’acqua della Sardegna. MANGUE SECO: dopo il caos, il calore della gente ed i rumori di Salvador, preso a noleggio un automobile all’aeroporto (per evitare i problemi di uscita dalla città) siamo andati in un piccolo villaggio posto a circa 200 Km. A nord di Salvador, raggiungibile in buona parte percorrendo un ottima strada (prima la strada do cocco e poi la Linha Verde) tutta dritta e semi vuota; poi ci si dirige verso il paese di Pontal (gli ultimi 10 Km. Sono di strada non asfaltata) posto sulle rive del Rio Real; dal paese ci sono sempre disponibile barche private (più o meno moderne, ma con il costo di 25 real – circa 8 euro si utilizza un comodo piccolo motoscafo) per passare sull’altra sponda del fiume dove si trova Mangue Seco; il piccolo villaggio, turisticamente in crescita grazie ad una telenovela li girata (molto più conosciuta dai brasiliani del libro di Jorge Amado da cui è tratta – Tieta do Agreste), è normalmente isolato e tranquillissimo, presenta una meravigliosa e grande spiaggia bianca circondata da dune di sabbia e palmeti. Pernottate una notte, fare un giro sulle dune e sulla spiaggia in dune-buggy ; il mare è agitato ma il fondale basso e la natura circostante rende il bagno molto piacevole. Mangiate sulla spiaggia. Attenzione: è piena di zanzare piccole e mordaci. PRAIA DO FORTE: questo è un ex villaggio di pescatori trasformatosi in un posto alla moda per i brasiliani più ricchi; è ricco di pousade, ristoranti, bar, negozi di ogni genere ed una bella spiaggia (ma il mare, ripeto, non è quello della Sardegna ma più, almeno come colore, quello dell’Adriatico); se avete disponibilità pernottate all’Eco Resort (villaggio di lusso tra mare, fiume e foresta, con belle camere con patio o terrazzino, e tutti comfort possibili). Rientro in auto da Praia do Forte all’aereoporto di Salvador (circa 50 minuti di ottima strada) e volo per Roma via Lisbona – noi non abbiamo trovato voli diretti.