Mauritius, bel mare e..

Eccomi, a sei mesi dalla scoperta di questo meraviglioso sito e dalla stesura del mio primo itinerario di viaggio, riguardante la meta di cayo largo, a riscrivere in queste pagine un mio racconto, per aiutare e informare chi come me utilizza oramai spesso questo sito e i racconti in esso contenuti per scegliere ed informarsi sulle località di...
Scritto da: paoletto
mauritius, bel mare e..
Partenza il: 26/08/2003
Ritorno il: 05/09/2003
Viaggiatori: in gruppo
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Eccomi, a sei mesi dalla scoperta di questo meraviglioso sito e dalla stesura del mio primo itinerario di viaggio, riguardante la meta di cayo largo, a riscrivere in queste pagine un mio racconto, per aiutare e informare chi come me utilizza oramai spesso questo sito e i racconti in esso contenuti per scegliere ed informarsi sulle località di proprio interesse.

Spero di essere preciso nell’esposizione dei fatti e vorrei premettere che sarà più una descrizione sintetica e pratica che “poetica” (perché credo che ad una persona in procinto di scegliere la meta di un viaggio servano maggiormente determinate informazioni che belle parole ma di poco aiuto; almeno io la penso in questo modo).

Dopo il gran caldo che ha letteralmente estenuato tutti gli italiani abbiamo optato per una meta più fresca, ci siamo così buttati su Mauritius.

Meta con una “buona fama” il cui attuale clima è fresco poiché laggiù è fine inverno.

Volo: Genova-Parigi Parigi-Mauritius.

Dopo circa 11 ore e mezza di volo da Parigi, ci ritroviamo in questo nuovo paese.

Il tempo non dice nulla di buono, all’arrivo in aeroporto sembra che saremo destinati a 9 giorni di brutto tempo, ma così non è: nonostante le mie perplessità in merito al fatto che spostandosi nelle varie zone dell’isola troveremo tempi diversi, e migliori, mi sono dovuto ricredere.

Mauritius è lunga 58 km e larga 47, immaginavo che vista l’esigua grandezza non potessero esistere molte differenze climatiche…

La parte nord è quella che nell’arco dell’anno offre il migliore mix di condizioni metereologiche. In generale, comunque, sull’altopiano (intorno a Curepipe) le temperature sono in media di 5°C inferiori rispetto la costa. Mentre piove sull’altopiano può esserci sole sulla costa e viceversa. I mesi più caldi vanno da gennaio ad aprile (25-35°C) ma è anche il periodo in cui è possibile incontrare dei cicloni. L’inverno è invece tra luglio e settembre dove le temperature sono sensibilmente più basse (24°C di giorno e 16°C di notte) il cui clima risulta meno umido e meno piovoso.

Dopo più di un ora di tragitto arriviamo al nostro hotel “LE MAURICIA” situato a gran baie (nord). Si tratta di un buon hotel, classificato 4 stelle. E’ davvero molto buona la struttura, una buona sistemazione sulla baia e un buon buffet, con una cena a tema ogni serata.

Credo che l’autodescrizione dell’hotelplan che recita “è in assoluto la struttura che offre il miglior rapporto prezzo/qualità dell’intera isola” sia la perfetta sintesi di questo hotel. A volte con troppe ricercatezze paragonate all’ambiente molto ben curato ma assolutamente informale.

Dopo una giornata di relax abbiamo purtroppo constatato che la nostra idea di noleggiare un mezzo e di spostarci autonomamente era piuttosto complicata.

Principalmente per tre motivi: Guida a sinistra, pessime capacità di guida dei mauriziani e qualità delle strade. Ovviamente non è una cosa impossibile ma, avendo a disposizioni altre opportunità, abbiamo optato per le gite organizzate e sulla possibilità di avere a disposizione un mezzo con autista.

La prima escursione è stata all’isola dei cervi.

E’ una gita che occupa una giornata intera organizzata in questo modo: imbarco su catamarano ad est (vicino villaggio valtur; Belle Mare) spostamento su catamarano (veramente molto stabile per chi patisse il mare…) verso la cascata.

Quindi, dopo essere saliti su una piccola imbarcazione ci si addentra in una piccola gola dove, nella parte terminale, è incastonato un piccolo salto d’acqua di pochi metri. Ovviamente mi ha colpito più il paesaggio circostante che la “cascata”.

Dopo pochi minuti si è di ritorno sul catamarano. Esso si sposterà di poche miglia, quindi si fermerà e permetterà di fare il bagno in un’acqua molto limpida, pulita e cristallina, dopodiché verrà servito il pranzo. Successivamente ci si sposterà all’isola dei cervi per 1 ora 1 ora e mezza. Alla fine si ritornerà in albergo.

Lascio a voi la scelta se fare o non fare questa esperienza. Vorrei però sottolineare il brutto esempio di parco protetto rappresentato dall’isola dei cervi che viene attraversata a destra e sinistra continuamente da fastidiosi motoscafi, barche, ecc ecc… Inoltre l’isola è risultata molto sporca. Peccato.

La successiva escursione è stata fatta per conto nostro con mezzo e autista a nostra disposizione.

Meta il giardino botanico di Pamplemousses.

E’ un immenso parco che racchiude centinaia di alberi, fiori e piante. Un aspetto negativo è rappresentato dal fatto che non è segnalato nulla e non c’è nessun tipo di spiegazione per le tante specie vegetali che si incontrano girando il parco. Ci sono all’ingresso alcune guide, ma non so quanto possano essere d’aiuto. Quindi, dopo la visita del giardino ci siamo trasferiti nella capitale Port Louis.

Essa è completamente differente dalle altre città perché caratterizzata da grattacieli e molta modernità. Interessante il mercato che si estende parallelamente alla strada costiera nel centro della capitale, dove si incontrano una varietà di razze e merci davvero molteplici.

Di ritorno in albergo abbiamo conosciuto un’altro fattore negativo: di sera (e successivamente abbiamo scoperto anche la mattina nel senso opposto) si forma un intenso traffico in uscita dalla città poiché pochissimi vivono stabilmente nella capitale.

Ciò allunga notevolmente i trasferimenti già di per se molto lunghi, messi in relazione ai pochi km che si percorrono. Dopo altri due giorni di relax in cui abbiamo girato intorno a gran baie (con molti negozi e un centro commerciale) e cercato una spiaggia riparata dal vento (sull’isola ha spirato per quasi tutti i giorni sempre un fastidiosissimo vento) ci siamo di nuovo messi in marcia per la seconda gita organizzata.

Purtroppo a causa di problemi dovuti alla data di ritorno siamo stati obbligati a scegliere il tour comprendente anche lo shopping (in alternativa c’era la visita ad un parco, ma non andava bene con la data di partenza). Pensavamo si trattasse dei soliti giri in qualche caratteristico locale che costantemente, in ogni parte del mondo, ogni tour operator ti propina se ti avvali dei “giri organizzati”. Invece l’intera mattinata si è svolta andando da un negozio all’altro: circa 3 ore di soli negozi, tutti (tranne uno dedicato ai modellini delle navi) nei quali si vendevano modelli Ralph Lauren e di altri famosi stilisti. Unica meta interessante della mattinata è stata la visita del cratere di un vulcano spento. Al suo interno tutto è cosparso da una verdissima vegetazione e sul fondo si trova un piccolo “laghetto”. Molto bello il luogo che gode di una notevole panoramica dell’isola caratterizzata dalle forme di alcuni monti.

A Mauritius sarete nauseati dai punti vendita Ralph Lauren. Ma non mancheranno Armani, Versace, Gucci, Hugo Boss, Calvin Klein e molti altri.

Naturalmente nessun capo d’abbigliamento è vero anche se in molti è forte la tentazione di comprare a così basso prezzo…! E’ innegabile che alcuni modelli (soprattutto Ralph Lauren) siano veramente fatti bene ma di vero non c’è nulla da nessuna parte.

A volte troverete negozi che vi rilasceranno una ricevuta di autenticità. Non è vero: sono tutti falsi.

Chiusa questa piccola parentesi sul vestiario ritorniamo all’escursione.

Prima di pranzare ci siamo fermati a Grand Bassin, un piccolo laghetto di origine vulcanica dove, sulle sponde, sorgono numerosi templi e altari. Il tutto ovviamente accompagnato da, un quasi nauseante, profumo di incenso.

Finito il pranzo in un luogo molto grazioso e fresco (700 metri circa) ci siamo diretti verso le terre colorate e la cascata di Chamarel (questa volta non di 3 metri come nell’escursione dell’isola dei cervi…..Bensì 90 metri).

Belle e particolari le terre colorate, affascinante la cascata.

Quest’ultima, infatti, è visibile da lontano, da un balcone che esibisce tutta una vallata nella quale c’è questa maestosa cascata circondata dalla foresta.

Finita la visita si scende di quota fino ad arrivare sul mare e percorrendo tutta la costa ovest si ritorna nell’albergo. Ovviamente la strada di ritorno dipende dall’ubicazione del proprio hotel…! Dopo questa gita abbiamo avuto ancora a disposizione mezzo e autista per un pomeriggio. Siamo andati a Curepipe (che non deve essere brutta ma vista l’esiguità del tempo in cui ci siamo soffermati non ho potuto dare un giudizio) e siamo ritornati nella capitale per visitare il centro commerciale. Nulla di speciale. E’ un tradizionale centro come molti altri nel mondo. L’unica cosa particolare è che si vendono capi e oggetti di marca VERI. Infatti i prezzi si notano… E’ invece grazioso il contesto del porto in cui sorge il centro commerciale, vagamente somigliante al porto antico di Genova.

Ancora una giornata dedicata al mare nel villaggio e poi tutti a casa…! Il tempo è stato durante i nove giorni sempre molto variabile. Il cielo è continuamente attraversato da nubi che a volte oscurano il sole. La pioggia occasionalmente è scesa, ma sempre velocemente (pochi secondi) e mai di grande intensità.

La temperatura sempre fresca. Si sta ottimamente con il sole, a volte c’è fin troppo caldo, ma se il sole si vela inizia a sentirsi il freddo dovuto al soffiare del vento.

Il sole tramonta presto (17.00).

Il mare non è caldissimo ma è fattibile.

Come avrete notato della mia descrizione il mare è piuttosto complementare nella giornata.

Come ha scritto un turista per caso in un itinerario di viaggio precedente al mio se andate sull’isola solo per il mare potreste esserne delusi. Non è certo il mare caraibico o maldiviano (anche se dipende molto dalle zone e dal periodo). Mauritius è molto altro: le mescolanze fra molte realtà culturali diverse: influenze francesi, inglesi, indiane, asiatiche e africane. Questo è alla base della specialità di Mauritius, coadiuvata da una stupenda flora, fauna e da un bel mare.

Ora vorrei darvi qualche informazione pratica: Le lingue parlate sono il francese e l’inglese. Potreste trovare qualche persona che parla il creolo (francese modificato) ma in generale con la lingua non ci sono problemi. La moneta è la rupia (Rs). 1 euro vale circa 30 Rs Il servizio telefonico mobile è davvero ottimo.

C’è copertura ovunque e le chiamate costano 3 euro al minuto e 30 centesimi a messaggio.

Si può telefonare anche dai telefoni pubblici ma spesso sono fuori uso o non abilitati all’estero, anche se il costo è inferiore.

Qualche albergo fornisce l’accesso internet. Non è un collegamento velocissimo e (almeno nel mio caso) non era neanche a buon prezzo ma è utile per leggere le proprie e-mail o per ricevere informazioni visto che laggiù è difficile trovare hotel che rendano visibile rai international.

Vorrei infine dare un giudizio a Turisanda. Buona organizzazione anche se poi, alla fine, sul posto tutti i tour operator (o quasi) si appoggiano alla stessa agenzia. Perciò per quel che riguarda le gite organizzate “si finisce tutti nella stessa barca”.

Bene, spero che il mio itinerario di viaggio sia stato utile ed esauriente. Comunque sia, per qualsiasi informazione o consiglio scrivetemi via e-mail e cercherò di aiutarvi nel rispondere alle vostre domande. Ciao, e al prossimo viaggio!!



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