Sri Lanka con Ventaglio
Vi risparmio il programma dettagliato del tour – che potete trovare sul catalogo dei Viaggi del Ventaglio- e vi segnalo le cose che ci sono piaciute di più (e di meno).
PIU’ La rocca di Sigiryia: una specie di Heyers Rock con in cima i resti di una fortezza, una salita con un migliaio di gradini – non è particolarmente faticoso e la maggior parte del percorso è all’ombra -, e un panorama splendido che domina la foresta.
Il giardino botanico di Peradeneya: un parco con migliaia di specie di piante, dalle orchidee a un ficus beniamino di 300 anni, fiori coloratissimi, palme chilometriche, piante medicinali… E un’atmosfera serena, quasi magica.
Il giro sull’elefante e l’orfanotrofio degli elefanti: 2 occasioni per vedere da vicino questi bellissimi animali, maestosi ma anche buffi, intelligenti e simpatici.
Partendo dall’hotel Kandalama abbiamo fatto un minisafari con le jeep – costa 40 $ a testa, un po’ caro ma ne vale la pena – in un parco nazionale a pochi km. Paesaggio splendido, un sacco di aironi e altri uccelli, ma soprattutto elefanti, da soli, a coppie e in branco, e un bellissimo tramonto.
A proposito dell’hotel Kandalama, vale la pena di parlarne perchè ha riscosso pareri discordanti tra i nostri compagni di tour. Si tratta di una struttura molto originale, che si sviluppa su una lunghezza di 1 km, immerso nella foresta e costruito con uno stile moderno ed essenziale, apparentemente in contrasto con la natura che lo circonda – le scimmie passeggiano sui balconi, i pippistrelli svolazzano nei corridoi. Personalmente il contrasto mi è piaciuto, così come la camera e il bagno con una vetrata sulla foresta, la piscina che sembra fondersi col lago di fronte. Alcune camere non sono tenute benissimo, negli spazi aperti ci sono insetti, rane, geki – non nelle camere, basta tenere chiuse le finestre – ma tutto questo dipende dalla difficoltà di mantenere in perfetto stato un albergo che si trova in mezzo al nulla, dove la natura selvaggia domina su tutto. E poi, si mangia benissimo.
MENO Le visite alla fabbrica di gemme, al giardino delle spezie, alla fabbrica di batik e di oggetti in legno: come in tutti i tour organizzati, ci sono state alcune visite a carattere essenzialmente commerciale. Cioè, ti mostrano la lavorazione di questi materiali – e hai l’impressione che sia tutto un po’ finto, soprattutto la lavorazione a mano dei gioielli e del legno – poi ti fanno vedere l’esposizione dove ti tengono molto più del necessario, cercando di convincerti a comprare qualcosa. Mi rendo conto che possono esserci degli aspetti interessanti – la visita alla fabbrica del tè è stata carina – ma a mio parere si dedica troppo tempo a questo tipo di visite saltando invece i parchi nazionali, le cascate e i mercati veri.
Abbiamo proseguito poi con una settimana alle Maldive, a Rannalhi.