Dire, dire

"Dove?!... In India?!... Ma c'è la guerra!... C'è la SARS!... Siete matti?!". Queste sono stati i simpatici commenti rivoltici da colleghi e conoscenti, quando abbiamo espresso l'intenzione di visitare una parte di questo stupendo Paese: il Rajasthan. A dire la verità, qualche lieve preoccupazione c'era anche da parte nostra, non dovuta ai...
Scritto da: bobemocky
dire, dire
Partenza il: 18/04/2003
Ritorno il: 06/05/2003
Viaggiatori: in coppia
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“Dove?!… In India?!… Ma c’è la guerra!… C’è la SARS!… Siete matti?!”.

Queste sono stati i simpatici commenti rivoltici da colleghi e conoscenti, quando abbiamo espresso l’intenzione di visitare una parte di questo stupendo Paese: il Rajasthan.

A dire la verità, qualche lieve preoccupazione c’era anche da parte nostra, non dovuta ai suddetti motivi, quanto all’impatto che un Paese completamente diverso dal nostro vivere quotidiano ci avrebbe posto di fronte.

I nostri amici ed i nostri parenti, invece, sapevano bene che eravamo determinati e che nulla ci avrebbe distolto dal nostro intento…Come quando abbiamo fatto il viaggio di nozze in zaino e sacco a pelo, bighellonando per l’Australia.

Alla luce di come è andata, di ciò che abbiamo visto ma soprattutto di quello che abbiamo vissuto, possiamo dire che ne è valsa ampiamente la pena e che, accidenti agli impegni di lavoro, se avessimo avuto almeno una settimana in più…

Brevemente, l’itinerario è stato il seguente: volo KLM RM-AMST-DELHI, notte a Delhi (dove torneremo per 3 gg. Alla fine del viaggio) e poi via…Prima l’Uttar Pradesh (Sikandra, Agra, Fatehpur Sikri) poi il Rajasthan (Jaipur, Pushkar, Udaipur, Kumbhalgarh, Ranakpur, Mt. Abu, Jodhpur, Jaisalmer, Khurji, Bikaner, Mandawa).

Piuttosto che fare un’ “infornata” del tipo “15 gg. = 15 voli”, per vedere tutta l’India possibile, abbiamo preferito girare in auto uno stato come il Rajasthan, che sarà anche il più “turistico” ma che da solo vale il viaggio.

L’auto ti permette di vedere molto più da vicino la vita quotidiana nelle strade e di poterti fermare dove vuoi, per parlare, fotografare, riposarti o semplicemente per goderti un panorama…Puoi vedere il paesaggio cambiare e cambiare i suoi colori e le sue genti…Con l’aereo, tutto ciò sarebbe bypassato. Quindi, se si è disposti a sopportare un traffico per noi impazzito fatto di mucche, tir contromano, risciò, maiali, cani, mezzi a tre ruote usciti direttamente da Mad Max, cammelli, carretti trainati o spinti da uomini, trattori ed auto clacsonanti, allora partite senza indugio; come sarete usciti dalla frenetica Jaipur, dalla sognante Udaipur, dalla soporifera Jaisalmer o dalla colorata Jaodhpur, troverete un’India rurale e rilassante che vi rimarrà dentro.

Insomma, essendo abituati ad organizzarci da soli i ns. Viaggi (…Entriamo in agenzia solo per ritirare i biglietti aerei…), anche questa volta non abbiamo avuto dubbi e via mail ma, soprattutto, SENZA ALCUN ANTICIPO, abbiamo stabilito con tempi, modi e costi che, ve lo assicuriamo, si aggirano intorno ai 30 €./gg. Per il noleggio di una splendida Ambassador, tutto compreso (gasolio, compenso per autista, pedaggi, tasse e parcheggi).

L’autista si è presentato puntuale davanti all’albergo la mattina del 19 aprile e ci ha condotto per 15 gg. Alla scoperta di questa regione ricca di contrasti e di storia…Abbiamo apprezzato la sottile ironia con la quale ha commentato alcune situazioni, la sua professionalità e la cura che ha prestato nei nostri confronti; è stato un ottimo autista ma soprattutto una persona onesta che siamo entusiasti di poter annoverare come amico…Grazie.

Abbiamo visto inimmaginabili templi jainisti, mercati densi di odori ed umanità, impressionanti fortezze, illuminate moschee e pacifici templi indù.

Ma soprattutto abbiamo cercato il contatto con le Persone che abbiamo incontrato e con le quali abbiamo scambiato uno sguardo o qualche parola in inglese (“Just to improve my english, sir!”) o fatto discorsi circa la convivenza tra indù e mussulmani o con i vicini pakistani…

Guerrieri rajput, imperatori moghul, mistici sadhu, splendidi anziani inturbantati con visi che raccontano una vita e che pensavi di trovare solo nei romanzi di Kipling, donne forti che vestono colori accesi che esaltano la loro femminile fierezza, bambini di una dolcezza e di una bellezza che a volte ti imbarazza e che vorresti portare tutti via con te…

Quello che puoi portare via, però, è solo un ricordo…Forte, speziato e caldo come questa terra e questa gente.

Namaste.

Roberto & Monica P.S.: “Dire, dire” significa “slowly, slowly”, ovvero lentamente…Una nostra amica indiana dice “Perchè corri se è la Terra a girare?!”…Una volta entrati in quest’ordine di idee il viaggio, e crediamo, la vita stessa potranno prendere un altro sapore ed un altro significato.



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