Cuba: nella povertà che ricchezza d’animo
Eccomi pronta il 21/12 in aeroporto, per Cuba con un viaggio organizzato (tour+mare), daltronde viaggiando da sola. Spero di tovare subito dei buoni compagni di viaggio.
Partiamo e alle 16.00 locali eccoci all’HABANA. 22-23/12 eccoci tutti, 20 un buon numero, e siamo pronti per la grande avventura. In questi giorni visitamo l’Habana: il giardino botanico, la Fortezza del Morro, il Castillio de la Real Fuerza, la Plaza de la Catedral, la famosa Boteguita del Medio, la Plaza della Revolucion, il Museo de la Revolucion, la Rampoa, il mercatino dell’artigianato, il Malecom. E la sera respiriamo l’aria ricca di musica dell’Habana vecchia.
25/12 direzione Pinar del Rio: zona ricca di piantagioni di tabacco. Eccoci in città bella è chiamata anche città delle 1000 colonne mi sarebbe piaciuto visitarla meglio ma il tour prevede solo una sosta ad una fabbrica di sigari; quindi proseguimento per Vinales. Bellissima questa silenziosa valle con i suoi Mogotes. E per terminare la giornata eccoci a fare gli “speleologi” nella Cueva de L’indio.
25/12 Natale. A Cuba il Natale non è molto sentito e si è inziato a festeggiarlo soprattutto dopo la visita del Papa nel ’98. Per non è un giorno qualsisi quindi sveglia e partenza destinazione Trinidad. Durante il viaggio sosta a Guamà villaggio nel cuore della Laguna del Tesoro, il lago più grande di Cuba, per vedere un allevamento di coccodrilli e un piccolo villaggio dove è riprodotta la vita quotidiana dei taini (i nativi). Oggi ho voluto fare come Patrizio assaggiare tutto ed eccomi, schizzinosa come sono, ad assaggiare per pranzo: coccodrillo. Che dire mi è sembrato di mangiare del pollo in umido. Proseguiamo ed eccoci a Cienfuegos, città che ha subito molto l’influsso dei francesi negli edifici; vie spaziose e molte pulite. Eccoci nel centro caratterizzato dal Parque Central Josè Martin, la Cattedrale, la Casa del Governatore. E’ sera ed eccoci a Trinidad. Siamo stanchi ma non possiamo perdeci una serata a Trinida ed eccoci ad ascoltare dell’ottima musica cubana alla Casa della Trova prima e poi alla Casa della Musica.
26/12 La mattinata è dedicata alla visita di Trinidad, gioello di Cuba; appare ancora come nell’epoca coloniale. Vie ciotolate attraversate da caretti trainati da cavalli e case dal color pastello. Eccoci nella bellissima Plaza Mayor e poi all’interno del Palacio Brunet che panorama delle sue finestre si spazia dalle montagne al mare. Se vi fermate a Cuba non dimenticatevi di assaggiare la Canchànchara un cocktail tipico fatto con acquavite di canna da zucchero. Il pomeriggio si parte per Camaguey attraversando la Valle de los Ingenios sede un tempo di molti zuccherifici e coltivazioni di caffè. Lo stato cubano ha intenzione di ricotruire alcuni di questi zuccherifici e adibirli come agriturismo.
27/12 Visita a Camaguey, chiaata città labirinto per le viuzze strette e tortuose che si perdono in piazze (tra cui Plaza de San Juan de Dios e Plaza de los Trabajandores) e chiese (20 in tutto). Lungo le strade sono ancora visibili i Tinajores, grandi otri un tempo utilizzati per raccogliere l’acqua piovana.
Proseguiamo per Bayamo una delle città più antiche di Cuba il suo centro raccoglie tutte le atmosfere coloniali e i monumenti di maggior interesse. La città si trova ai piedi Sierra Narra. Dopo pranzo visitiamo il Santuario della Virgen de la Carida del Cobre, situata in cima ad una collina panoramica. Qui viene venerata la Madonna del Rame (patrona di Cuba) perchè la zona è ricca di miniere, ed è metà di continui pellegrinaggi.
28/12 Eccoci a Santiago de Cuba, conosciuta anche come città ribelle e culla della rivoluzione e vecchia capitale di Cuba. Qui si può notare l’influenza che la città ha avuto da altre isole caraibiche ed in particolare da Santo Domingo; qui la gente è molto più caliete. Visitiamo il centro storico: Plaza de la Catedral, Parque Central CArlos Cèspedes. La famosa Caserma Moncada, il Museo Diego Velazquez, il Morro al cui interno è situato il museo della Pirateria. E infine visita alla Granjita Siboney, casa dove Fidel Castro e il Che affitarono la con la scusa di allevare polli e invece la utilizzarono per preparare l’attacco alla Caserma Moncada. Oggi 28 dimcembre iniziano i festeggiamenti per la festa nazionale del 1° gennaio: Trionfo della Rivoluzione. Quale miglior occasione per vivere la vera Cuba, ed eccoci di sera in mezzo ai santiagueros alla musica e ai mille profumi di cibi fritti, frutta ecc.
29/12 partenza per il soggiorno mare o quasi il capodanno decidiamo di passarlo a l’Habana ed eccoci nella Plaza del la Rivolucion allietati dalla musica di Compay Segundo. Invece il 3 gennaio dato che il tempo era brutto eccoci a Matanzas città poco conosciuta un tempo utilizzata come macello dell’Havana.
Un consiglio che vorrei dare a tutti è non andare a Cuba solo per un soggiorno mare ma di viverla visitandola magari noleggiando un pulmino e dormendo nelle Case Particolar, si fare un tour organizzato è bello ma anche molto limitante, se vedi qualcosa d’interessante dal finestrino non puoi gridare: Fermate il pulmann. Anche se la nostra guida Lupe è stata fantastica, disponibilissima.
Devo dire che i primi giorni passata a L’Hababa, città ricca di storia, sono rimasta un pò delusa dalla gente, dopo aver passato l’estate a Santo Domingo in mezzo a gente con il sorriso con il merengue nel sangue dalla mattina alla sera, mi aspettavo (come ho visto spesso anche in televisione) gente più accoliente ma invece mi e sembrata un pò freddina. Continuando il viaggio ho capito però che è molto difficile essere sempre allegri, di fronte a chi a Cuba viene per divertisi, qui la vita è difficile. E’ difficile tirare avanti comprando quel poco che ti è concesso con la tessera e con i pochi dollari guadagni grazie a mance o lavoretti acquistare qualcosa in più naturalmente molto caro. E’ difficile vivere in una casa che diventa tua se ti va bene dopo 20 anni versando al mese il 10% del tuo stipendio (chi guadagna di più è un medico 25-30$). I più fortunati sono quelli che riescono ad inserirsi nel mondo del turismo perchè oltre allo stipendio fisso posso aggiungere le manche. Eccoli poi che tranquillamente aspettano per ore un passaggio, sventolando talvolta qualche dollaro, per poter andare a trovare la famiglia nel poco tempo a loro disposizione. I più fortunati eccoli su un pulmann altrimenti non è raro vederli stivati come mucche su camion.
Ma nonostante tutte queste difficoltà che richezza d’animo e che dignità. Sempre pronti a regalarti un sorriso, un sorriso contagioso. Alma de Cuba a presto Laura