Mexico… Cido!!!
Questo paesino è stupendo,abitato da tanti turisti americani e da tantissimi “artesanos” (artigiani viaggiatori che vivono vendendo materiale soprattutto argenteria di loro produzione)gente stupenda e molto molto socievole. A Sayulita abbiamo vissuto per una decina di giorni stabilendoci nel camping in riva all’oceano riparati dalla nostra palapas attrezzata con amache e alberi di banano.
Questa zona merita di essere visitata per la bellezza delle spiagge (da non perdere quella di San Pancho) mai affollate e sempre invase dalle altissime onde oceaniche, l’acqua direi che è ottimale per rilassarsi e farsi coccolare dalle onde visto che è caldissima. Le spiagge sono meta dei surfisti che verso sera cavalcano le alte e lunghe onde oceaniche.
Da Sayulita siamo ripartiti con una jeep in direzione del deserto del sonora facendo tappa nella citta coloniale di Guadalara, Magdalena il paesino degli Opali, e Tequila immersa nelle piante di Agave da dove viene estrattta la tipica bevanda messicana che ti vine praticamente offerta dappertutto.
Dopo aver visitato questi piccoli paesini siamo finalmente arrivati alla tappa secondo me indimenticabile di questo viaggio…L’incatato deserto del Sonora e la sua città più famosa Real de Catorce.
Noi abbiamo dormito per 10 notti in delle stanze affittate da Don Tomas un vecchio ma arzillo signore, le camere non erano il massimo dell’ospitalità ma erano punto di incontro per tutti i viaggiatori zaino in spalla che passavano di li.
Il deserto è spettacolare, si sente veramente una energia diversa, qualche cosa di mistico che ti avvolge e ti fa “pensare”. Real de catorce (raggiungibile percorrendo l’unica strada percorribile lunga 25 Km e costruita completamente in ciotolato e che termina con una galleria scavata a mano al tempo delle miniere di argento) è spettacolare, ogni domenica si tiene il mercato che presenta colori e sapori del tutto particolari. La notte è qualche cosa di imperdibile perchè si possono ammirare una moltitudine di stelle che sembra possibile toccarle dal tanto sono vicine e inoltre si ha una visuale del cosmo a 180°…Incredibile. Oltre alla contemplazione notturna della stelle, altro passatempo preferito durante il giorno sono state le lunghissime camminate all’interno del deserto naturalmente attrrezzati di acqua (visto il grande calore delle prime ore pomeridiane) e soprattutto di vestiti lunghi visto la moltitudine di piante spinose che ti circondano…Il prezzo da pagare per dei veri momenti di tranquillità. Da non dimenticare è la calorosissima gente del luogo, sempre disponibile a offrirti un piatto di fagioli e 2 tortillas fatte in casa e avanzate il mezzogiorno…La vera benzina per poter camminare ore nel deserto.
Altro luogo strano nel deserto è stata la scoperta di un pozzo di acqua calda sorgiva utilizzata per irrigare i campi una manna per chi come noi, tornati da 8 ore di cammino nel deserto avevano bisogno di un bagno ristorativo.
Lasciato il deserto ci siamo trasferiti in un’altro mistico paesino, Xilitla che si trova tra Real de Catorce e Mexico City, un pochino spostato a est.
Questa cittadina di circa 10.000 abitanti è situata in montagna all’interno della foresta. Il viaggio per arrivare a questa citta è stato spettacolare per le foreste che abbiamo attraversato, foreste popolate da animali selvatici, falchi, farfalle variopinte e soprattutto per le varie pozze naturali che si formavano lungo i cosri dei vari fiumi che abbiamo incontrato.
A Xilitla si trova un parco naturale dove agli inizi dell’ottocento un pazzo e ricco scultore surrealista fece costruire un parco (dove lui viveva)formato da una moltitudine di costruzioni pazze e senza senso attraversate da un torrente e da pozze, alcune naturali altre artificiali, dove fare un bagno rigenerante nella gelida acqua corrente. Ho ancora vivo il ricordo di questo stuopendo viaggio affrontato cercando di vivere nel modo più completo la vita della gente messicana, con i suoi ritmi,le loro abitudinei e i loro costumi.
Buonoissimo secondo me è il cibo Messicano, soprattutto i tacos di biria (disponibili solo alla mattina) oppure in alternativa i tacos de cabeza, natruralmente senza tralasciare chilly, sevice, frutta, e chi più ne ha più ne metta.
Una esperienza di viaggio da provare, lontano da dal solito turismo, un viuaggio alla scoperta della cultura e della vita mexicana.
Questro è un po la panoramica del mio viaggio,il racconto potrebbe continuare con altre migliaia di aneddoti che sono capitati…Quindi se siete curiosi contattatemi oppure partite zaino in spalla all’avventura…..!!!! Hasta luego a todo el mundo, buena suerte y viva mexico!!!! Un saluto particolare a tutta la gente conosciuta e ad alessio e giulio miei indimenticabili compagni di viaggio.
Cido carnal!!!!!