Supetar-CROAZIA

6 "disgraziati" amici partono la sera del 10 agosto con traghetto della SEM da Ancona, 10 ore di mare forza 8 e scomodissimi pavimenti su cui "riposare" ammucchiati con altre centinaia di persone cercando di domare la nausea, un incubo. Arrivo in mattinata a Spalato, ci pareva di sognare. Traghetto Jadrolinjia per Supetar, sull'isola di Brac (1...
Scritto da: Filippo Foietta
supetar-croazia
Partenza il: 10/08/2002
Ritorno il: 17/08/2002
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 500 €
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6 “disgraziati” amici partono la sera del 10 agosto con traghetto della SEM da Ancona, 10 ore di mare forza 8 e scomodissimi pavimenti su cui “riposare” ammucchiati con altre centinaia di persone cercando di domare la nausea, un incubo. Arrivo in mattinata a Spalato, ci pareva di sognare. Traghetto Jadrolinjia per Supetar, sull’isola di Brac (1 ora). Da questo momento in poi il viaggio di andata è solo un ricordo su cui ridere fino al ritorno.

Supetar è un tranquillo paesello disteso intorno a un piccolo porto, le case tutte in pietra calcarea, le spiagge ciottolose e il mare limpido e pulito perché i turisti (moltissimi italiani) non l’hanno ancora rovinato. E’ bellissimo il panorama della costa dalmata distesa al di la del braccio di mare che separa Spalato dall’isola. L’appartamento che ci ospitava era al secondo piano di una villetta a pochi metri dal mare sommersa tra piante di kiwi, limoni, e soprattutto fichi che i padroni di casa, gentilissimi, ci portavano continuamente (chiamandoli “fighe” ma noi non abbiamo spiegato la differenza). Per quanto riguarda i divertimenti notturni non ci sono molte possibilità, pizzerie, un mercato di souvenirs e articoli da mare, qualche pub, una piccola discoteca, ma tutto molto economico e lontanissimo dalla confusione della riviera romagnola.

Dopo 1 settimana di tranquilla vita da spiaggia, partenza la mattina del 17 per Spalato, visita alla città per tutto il giorno (palazzo di Diocleziano) e la sera partenza per Ancona. Stavolta per fortuna senza uragani.

Qualche consiglio: prenotate sempre i biglietti del traghetto perché altrimenti dovrete stare ore in fila ad aspettare che vi facciano salire; se, di notte, non volete torturarvi le schiene sulle moquettes della nave prenotate una cabina oppure portatevi un materassino oppure correte a occupare i divani del ristorante; non è indispensabile prenotare l’appartamento prima perché si trovano molto facilmente e troverete gente che offre alloggi appena scesi dalla nave; tutto è molto simile alla sardegna ma costa 10 volte di meno (abbiamo cambiato in kune solo 120 euro e ci sono pure avanzati senza fare i tirchi).



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