Zanzibar, l’isola delle spezie

Essendo il nostro primo viaggio fuori dall'Europa, per questa volta abbiamo optato per un soggiorno in un villaggio turistico sulla costa est dell'isola, a Kiwengwa! Dopo 8 ore di volo (viaggiavamo di notte e quindi è stato + facile appisolarsi) siamo finalmente atterrati all'"aeroporto" di Zanzibar (+ che un areoporto sembrava un capannone...
Scritto da: Giada Spadoni
zanzibar, l'isola delle spezie
Partenza il: 13/07/2002
Ritorno il: 21/07/2002
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
Essendo il nostro primo viaggio fuori dall’Europa, per questa volta abbiamo optato per un soggiorno in un villaggio turistico sulla costa est dell’isola, a Kiwengwa! Dopo 8 ore di volo (viaggiavamo di notte e quindi è stato + facile appisolarsi) siamo finalmente atterrati all'”aeroporto” di Zanzibar (+ che un areoporto sembrava un capannone semivuoto!). Ricordo ancora che appena messo piede a terra ho subito sentito nell’aria un odore diverso da quello che si sente nelle nostre città … Era l’intenso e inebriante profumo delle spezie, che ci avrebbe seguito per tutta la durata del soggiorno! Ero contenta del fatto che per una settimana le mie vie respiratorie non sarebbero state invase dalla puzza dello smog ma soltanto dai profumi della natura! Sbrigate le varie formalità d’ingresso e incontrati i primi abitanti del posto, curiosi e sorridenti, siamo saliti sul pulmino che ci avrebbe portati all’altro capo dell’isola! Il tragitto è durato un’oretta buona e, in questo frangente, ho potuto farmi un’idea della vita degli isolani! Essendo Zanzibar un luogo molto turistico pensavo che il tenore di vita fosse migliore rispetto a quello che poi ho trovato … E invece mi sbagliavo! La gente è molto povera, soprattutto quella che vive nelle campagne, ma nonostante questo, è sorridente e disponibile, cosa che mi ha fatto molto pensare … La vacanza è stata sia di relax che di scoperta, infatti la nostra idea era quella di divertirci e di oziare sulla bianchissima spiaggia di Kiwengwa ma anche di visitare i luoghi + interessanti dell’isola … E così è stato! Abbiamo intervallato le giornate di sole, mare (e che mare … Sfumature che andavano dal verde smeraldo al turchese) e sport con escursioni in varie zone di Zanzibar e con lunghe passeggiate sulla splendida spiaggia di Kiwengwa! Con la nostra prima guida, Mickey, un simpaticissimo ragazzo zanzibarino che conosce l’Italia meglio di me, ci siamo portati dalla parte opposta dell’isola, su una piccola spiaggia dove ci attendevano due “dhow” (le tipiche imbarcazioni locali utilizzate per la pesca) che ci hanno condotto in un luogo meraviglioso: una lingua di sabbia immacolata circondata dall’azzurro intenso dell’oceano! A quella vista, appena scesi dalla barca, ci siamo spogliati e ci siamo tuffati in quel mare caldo e trasparente che sognavamo da tempo! Ma l’eperienza + bella è arrivata dopo … Quando ci hanno accompagnati alla barriera corallina per fare snorkeling! La vita sott’acqua era un tripudio di colori: stelle marine blu elettrico e viola, pesci dalle forme e colori mai visti (gialli, blu, viola, rossi), coralli e tante altre specie viventi delle quali non conosco i nomi ma che resteranno sempre nei miei ricordi! La giornata è proseguita con un gustoso pranzo consumato in una capanna sulla spiaggia di un’isola deserta, abitata soltanto da migliaia di piante (tra cui un gigantesco baobab secolare!). Al rientro abbiamo navigato a vela e osservato il tramonto dalla barca … Tutto molto emozionante! L’altra guida, Idriss, anche lui molto spiritoso e disponibile, ci ha accompagnati alla scoperta della parte sud dell’isola. La prima tappa è stata Kizimkazi, un piccolo villaggio di pescatori famoso per la sua moschea molto antica, ma soprattutto per il tour dei delfini. Siamo saliti su piccole barche a motore e ci siamo diretti al largo, in una zona dove vive un gruppo di delfini in totale libertà! Ed ecco che a un certo punto vediamo spuntare dall’acqua una pinna, poi due … Sono i delfini che nuotano vicino alle nostre barche! Non è molto facile avvicinarli anche perchè, non essendo ammaestrati, quando avvertono la presenza dell’uomo si allontanano! E’ stato bello comunque vedere questi simpatici animali vivere liberi nel loro habitat … Dopo aver pranzato nel ristorantino sul mare ci siamo concessi un attimo di riposo e poi ci siamo incamminati, sempre accompagnati dall’instacabile Idriss, alla volta del villaggio di Kizimkazi per vedere come vivono gli abitanti del luogo. Siamo stati subito circondati da decine di bambini che volevano venderci conchiglie e delfini in legno, e io, presa dalla tenerezza, non potuto far altro che comprarli! Il villaggio era composto da abitazioni di fango e makuti (una fibra locale) e ovunque si vedevano le donne, avvolte nei loro coloratissimi parei, intente a lavorare la corda! La cosa + bella è stato vedere la gioia dei bambini e anche delle donne quando la nostra guida ha distribuito delle caramelle … La loro contentezza sprizzava da tutti i pori! Piccole cose che allietano la giornata! La seconda tappa è stata la Foresta di Jozani, abitata, oltre che da svariati tipi di piante e animali, dalla ormai purtroppo rara “scimmia rossa” di Zanzibar! Queste buffe scimmiette vivono in gruppi in una zona circoscritta della foresta! Ormai sono talmente abituate alla presenza umana che non ne temono il contatto (io e il mio fidanzato ne abbiamo accarezzate diverse!). Sono veramente simpatiche ed è un peccato che siano in via di estinzione!E dopo questa “immersione” nella natura zanzibarina la giornata non poteva che concludersi con un romantico tramonto sul mare a Stone Town, la parte vecchia di Zanzibar Town, ricca di angoli interessanti da scoprire! La vita al villaggio è stata molto divertente … Complimenti allo staff di animatori che ogni sera organizzava spettacoli diversi e ogni giorno ci intratteneva con tornei e giochi sempre nuovi! Una delle serate + belle è stata la “notte africana” quando un gruppo di Masai di un villaggio vicino ha danzato e cantato per gli ospiti del villaggio! Siamo rimasti molto affascinati sia dai costumi che indossavano sia da come si muovevano! Una vacanza magnifica, che ci ha permesso di avvicinarci ad una cultura che non avevamo ancora potuto apprezzare … Tutti i momenti che abbiamo trascorso durante quella settimana di soggiorno resteranno per sempre scolpiti nella nostra memoria! Andateci prima o poi … Anche voi tornerete a casa con il “mal d’Africa”! Jambo a tutti (“jambo” in swahili significa “ciao”).


    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche