Viaggio di nozze in Grecia in camper
Durante il viaggio Paolo scruta gli altri camperisti come si comportano, caricamento delle acque, svuotamento del wc…(compito assai poco lieto) daltronde siamo totalmente inesperti …! Lunedì 1 luglio Sbarco a Patrasso nel pomeriggio dopo aver trascorso la mattinata sul ponte della nave a prendere il sole guardando la costa greca e cercando di individuare l’isola di Itaca.
Il primo impatto con la Grecia è stato più che posititvo, lasciata Patrasso davanti a noi si è aperto un panorama di cipressi, ulivi e campi di peponi (meloni) e angurie e tanta terra rossa.
Seguendo la strada costiera abbiamo proseguito verso la punta di Killini (senza toccare la città) ci siamo diretti a Kastro (vista dal basso del Castello di Hlemoutsi). Abbiamo proseguito cercando un primo campeggio non lontano da Olimpia (consigliato Camping Paradise a Palouki, tranquillità assoluta e modico prezzo in convenzione con la compagnia della Minoan Lines). Martedì 2 luglio Visita alla città di Olimpia, la nascita dei giochi olimpici…Infatti lo stadio ci ha fatto un’emozione notevole. Abbiamo tentato la corsa come i veri atleti greci ma il caldo ci ha stroncato…Tutto davvero incredibile, compreso il Tempio di Zeus. Nel pomeriggio dopo aver pranzato in camper nel parcheggio del sito stesso, Paolo vuole andare in cerca del Tempio di Basse, segnato sulle nostre guide come imperdibile…Proseguendo lungo la costa seguiamo ad un certo punto l’indicazione per Lepreo ci arrampichiamo così sui monti…Con mio enorme dispiacere dato che il camper non è proprio un mezzo da montagna, ma credetemi il luogo dove arriviamo è davvero notevole e meritava la mia ansia durante il viaggio. Siamo a circa 1450 m di altezza in mezzo a montagne brulle e quasi deserte; i pochi paesi attraversati sono di 4-5 case in cui il mezzo di trasporto è un simpatico ciucchino; paesi di pastori di pecore. Riusciamo a fermarci per la notte nel parcheggio vicino al tempio assieme ad altri due camper. E’ la prima notte in campeggio libero, ormai un po’ di pratica del camper ce l’abbiamo ma siamo comunque emozionati anche perché la notte stellata che riusciamo ad ammirare, grazie soprattutto all’assenza di luci di città vicine, ci lascia senza parole. Mercoledì 3 luglio Visita al tempio di Basse (dedicato ad Apollo del 429 ac, il nome ‘Basse’ deriva dalla zona dei monti attraversati da profondi valloni chiamati ‘bassai’) coperto da un enorme telone, è in effetti il tempio più intatto dell’antica Grecia. In pieno restauro fa comunque la sua bella figura. La visita è molto veloce e riscendiamo dunque verso la costa proseguendo alla ricerca del Palazzo di Nestore (è sempre mio marito che insiste nella ricerca di questi luoghi poco noti). Sto guidando io il camper e ci perdiamo…Nei pressi della baia di Navarino. Siamo comunque molto fortunati perchè capitiamo nella piccola baia prima di Navarino (Voidokilia) che è un piccolo paradiso della Grecia. Facciamo il bagno in un’acqua azzurra che nelle coste italiane settentrionali non troveremo mai …Assieme a pesci e godendoci dal basso la vista del Castello di Nestore (non avendo trovato il Palazzo mio marito si è accontentato del Castello!).
Nel primo pomeriggio lasciamo a malincuore il piccolo paradiso e ci dirigiamo verso Kalamata che vediamo di passaggio; mi ha dato l’impressione di essere una città molto sporca, non curata. Attraversiamo poi la catena del Taigeto (con tappa di riflessione da parte di Paolo perché storia vuole che gli spartani abbandonavano su questi monti i loro neonati diciamo così non proprio perfetti). In serata arriviamo in un campeggio vicino a Mistras e Sparta.
Giovedì 4 luglio Visita in mattinata alle rovine di Mistras, sito bizantino che non ha niente a che fare con l’antica Grecia ma che merita una visita, soprattutto il Monastero della Pandanassa la cui chiesa riporta affreschi del ‘400 davvero notevoli.
Con nostro grande dispiacere abbiamo tralasciato la penisola del Mani, precedentemente programmata nel nostro viaggio, per recarci in Argolide. Presa l’autostrada a Tripoli siamo così giunti a Nemea dove nel pomeriggio abbiamo visitato il sito relativo, dopo una breve penichella nel parcheggio. Viaggiare in camper è davvero eccezionale! Decisi a trovare Micene, erroneamente abbiamo preso in riferimento l’acropoli di Argo. Persi tra stradine di campi di aranci finalmente dopo aver girato invano per quasi un’ora abbiamo raggiunto il parcheggio sotto l’acropoli di Micene con l’intenzione di passarvi la notte. Lo spettacolo del tramonto sulle mura ciclopiche della città e la notte stellata ci ha lasciato stupiti; la costellazione di Perseo che la leggenda vuole essere il fondatore di Micene brillava proprio sopra di noi, peccato però che il nostro tentativo di campeggiare da soli e liberi si è concluso verso le 23 con una ritirata strategica nel campeggio vicino. Abbiamo avuto una ‘visita’ continua da parte di un furgoncino sospetto che si aggirava intorno al parcheggio e sempre più si avvicinava al nostro camper. Come letto in altri racconti di viaggi in Grecia avevamo pensato alla gente dei campeggi stessi che volutamente ‘spaventano’ i campeggiatori liberi. Ma onde evitare brutte situazioni o una notte insonne ci siamo ritirati in un piccolo campeggio lì vicino.
Venerdì 5 luglio Considerato che eravamo gli unici ospiti del camping (praticamente il giardino di una casa privata) il conto non è stato proprio economico (21 euro). In compenso abbiamo ricevuto due grossi e profumati limoni della casa e abbiamo assaggiato per la prima volta il caffè freddo (tipo frappe) tipico della Grecia.
La porta dei Leoni, il Palazzo di Agamennone e le tombe reali di Micene ci hanno nuovamente riportato allo splendore dell’antica Grecia.
Stanchi e accaldati dopo una breve passeggiata nella città di Nafplio ed un giro in camper nella zona di Argo abbiamo deciso di trascorrere due giorni del nostro viaggio al mare. Scelto un campeggio vicino a Tholo (Ancient Assini – Camping Kastraki) ci siamo un pò rilassati.
Serata nella locanda sul mare poco fuori al campeggio. Assaggio dei piatti tipici: mousakas, tzatziki, pomodori ripieni di riso e carne, vino Retsina…E yougurt con il miele per dessert. Tutto da provare! Sabato 6 luglio Certo eravamo stati ben abituati alla pace e tranquillità del primo campeggio a Palouki praticamente vuoto. Anche se il mare del posto dove ci trovavamo era notevole sabato pomeriggio siamo scappati dalla folla di greci e turisti che avevano occupato l’intera spiaggia.
Nuova destinazione: Epidauro.
Sabato sera sicuramente alternativo: abbiamo assistito ad una commedia antica greca…In greco… Nello splendido teatro di Epidauro. Molto suggestivo con quasi 20 mila persone ed un’acustica davvero incredibile. Gli attori recitavano senza microfono. Domenica 7 luglio Dormito nel parcheggio del sito di Epidauro di prima mattino abbiamo visitato le rovine e abbiamo rivisto alla luce del sole il magnifico teatro.
Dopo pranzo ci siamo nuovamente concentrati fra le rovine di Tirinto (lungo la strada che ci riportava verso Argo), le cui mura sono simili a quelle di Micene.
Stremati dal caldo ci siamo diretti verso Corinto e abbiamo galleggiato nelle acque non troppo pulite presso Xilokeriza (da evitare a mio parere).
In serata volevamo campeggiare nuovamente liberi presso il sito archeologico di Corinto, ma il parcheggio era occupato da un concertino della domenica sera…Che ci ha costretto a ritirarci nel Camping Blue Dolphin lungo la costa verso Patrasso. Lunedì 8 luglio Visita a Ancient Korinthos, area archeologica che racchiude la zona dell’agorà e quello che rimane del Tempio di Apollo (tutto molto interessante). Consigliamo di arrampicarsi (anche se il camper può fare un pò di fatica, ma la strada è breve) sull’Acrocorinto – l’acropoli vera e propria- da cui si può godere uno spettacolo magnifico del Golfo di Corinto e della costa della Grecia continentale da un lato e delle montagne del Peloponneso dall’altro.
Fermata quasi obbligatoria presso lo stretto di Corinto. Opera dell’uomo moderno, direi particolare e suggestiva. Diretti verso Loutraki e poi verso Ireo siamo giunti in un altro paradiso greco: la piccolissima baia di Vouliagmeni. Parcheggiato il camper abbastanza in alto da permetterci una vista meravigliosa sulla costa del Peloponneso che va da Corinto a Patrasso, scendiamo a piedi per una stradina verso la baia. Il mare ci permette di fare un bagno in mezzo ai pesci e di ammirare le rovine del Tempio Heraion di Perahora davanti a noi.
Dopo un tramonto romantico il faro inizia a guidare le poche navi verso il golfo di Corinto, mentre noi ammiriamo con la testa in su le mille stelle della notte greca.
Martedì 9 luglio La notte è passata tranquilla nel nostro campeggiare liberi assieme ad una altro camper di nazionalità tedesca. In mattinata tentiamo un secondo bagno nella baia ma una miriade di piccole meduse (almeno così crediamo) ci fa partire alla volta di Atene.
Scegliamo di proseguire per la costiera e non per l’autostrada. Muniti di una cartina inadeguata abbiamo tentato di attraversare la città di Atene per raggiungere un campeggio verso Capo Sounio, ma invano. Non eravamo proprio come Agamennone alla conquista di Troia…E dopo due tentativi fra camion, macchine e taxi strombazzanti, strade e incroci e indicazioni inesistenti stremati nelle forze e nello spirito, siamo ritornati verso Corinto e ci siamo fermati al primo camping disponibile (60 km da Atene…A Kineta). Dopo le avventure per attraversare la capitale non poteva che capitarci un campeggio allucinante, naturalmente. Diciamo che non c’era molta gente per nostra fortuna, ma i proprietari non spiaccicavano una parola d’inglese e tanto meno di italiano ed il campeggio (Kineta Camping) era, diciamo così, adornato di manichini travestiti da persone in costume da bagno o tenuta sportiva…(il camping dei pupotti come io poi l’ho battezzato).
Mercoledì 10 luglio La nostra prima giornata nella metropoli è stata un’ulteriore scoperta nel mondo greco, sia antico che moderno.
Alla fermata del bus (più o meno esistente appena fuori il campeggio) abbiamo incontrato una simpatica famigliola italiana del campeggio a fianco al nostro, anche loro diretti ad Atene. In attesa dell’autobus un taxi si è fermato ed in 5 (6 con l’autista) ci ha portato all’Acropoli (prezzo contrattato, attenzione…).
L’Acropoli è davvero affascinante, purtroppo c’erano gru e impalcature (in restauro da circa 20 anni) che non permettevano la visita interna del Partenone. Merita una breve visita anche l’Agorà, cuore amministrativo e centro della vita pubblica dell’antica Atene. Nel pomeriggio, dopo un pranzetto nel quartiere della Placa (un bazar orientale che ha il suo fascino), abbiamo assistito al cambio della guardia presso il Parlamento. Poveri ragazzi, con quel caldo fanno davvero tenerezza. Con un taxi abbiamo raggiunto il Terminal degli autobus e tra cani randagi e gente a non finire siamo riusciti a raggiungere il campeggio dei pupotti. Giovedì 11 luglio La seconda giornata nella capitale l’abbiamo trascorsa al Museo Nazionale. Da sottolineare la sala Micenea e la statua di Poseidone…
Nel pomeriggio ci siamo ‘persi’ nel quartiere della Placa, come veri turisti, alla ricerca di regali, regalini e cartoline per i nostri cari.
Cosa dire di Atene? Sicuramente come molte guide dicono, non è una bella città, certo qualche zona ha sicuramente il suo fascino quasi orientale (vedi Placa) e l’Acropoli si può quasi considerare l’isola felice in una città di traffico intensissimo, smog, sporcizia e in parte decadenza. La visita è comunque d’obbligo per capire tante cose del mondo greco sia antico che moderno. Venerdì 12 luglio Come Agamennone alla conquista di Troia (questo è proprio il caso di dirlo!) io e Paolo abbiamo conquistato Atene con il nostro camper. Con pazienza e molta attenzione venerdì mattina siamo riusciti ad attraversarla per dirigerci verso l’ultimo paradiso della Grecia: Capo Sounio.
Come fare tale impresa? Basta seguire le indicazioni per Av. Vouliagmenis (spesso indicato solo in greco…!) che sarebbe la strada a sud della capitale che porta verso la costa meridionale (bellissima!) e appunto Capo Sounio.
Dopo un bagno lungo la strada con il solito (…) mare con pesci e sassetti coloratissimi, siamo arrivati verso l’ora del tramonto alla nostra meta. Passi il Tempio di Poseidone che è comunque molto integro rispetto a tanti altri visti, ma lo spettacolo del sole che scende dietro alle nuvole con le baiette e le isole…Era da lacrima.
Tappa dunque da non perdere a costo di perdersi all’interno di Atene…
Nottata nel camping Bacchus, unico nella zona. Sabato 13 luglio I miei 31 anni li festeggio a pancia all’aria nelle baiette che scopriamo vicino al campeggio. Assomiglia un pò all’Istria…Mare, pesci, sole e dolce far niente.
Cenetta a base di pesce, buono ma un pò caro nella taberna appena fuori il camping.
Domani si parte…Non ci vogliamo pensare… Domenica 14 luglio Da Capo Sounio a Patrasso… Arriviamo in orario ma l’ufficio della nostra compagnia navale non è ancora aperto…E fa un caldo bestiale.
La nave si è riempita di camion e noi assieme a soli altri 3 camper siamo gli unici fessi…A ritornare a casa… Lunedì 15 luglio Tocchiamo terra italiana (Ancona) verso le 15 e ritroviamo pioggia…
Il rientro a Gorizia in autostrada è stato interminabile per il traffico, i camion, gli incidenti…Ci sembrava di essere ad Atene…Circa!