Bangkok… La città dell’anima
In aereoporto, appena sbarcato dal mio volo (China Airlines, la compagnia piu’ economica per arrivarci), venni rapito dai volti delle genti, l’international airport e’ il crocevia dell’oriente, e mentre osservavo i volti dell’India, della Cina, del sud est asiatico, il caldo umido mi faceva sentire la distanza dalla mia Europa, cosi’ lontana da Bangkok, non solo geograficamente, ma, sopratutto culturalmente.- Dopo le formalita’ doganaliero fuori, nello smog, nel cemento e nel traffico di questa megalopoli, il sudore sulla pelle scioglieva gli ultimi ricordi del freddo clima europeo che avevo lasciato, facendomi dolcemente immergere in questa, per me , nuova realta’.
Il gazebo fuori l’aereoporto, l’attesa del taxi in mezzo a turisti, Thai e uomini d’affari d’oriente e occidente, paralizzava la mia fretta, rendendomi spettatore di quell’improvvisato teatrino, mi distraggo, ed ecco che arriva il mio turno, il tassista, magro come un chiodo, carica il mio bagaglio e mi chiede la destinazione, “Ambassador Hotel” rispondo, e lui, ah, I know it…Number one, sorrido,comincio a capire che qui tutto e’ in vendita, anche i complimenti ad un turista, ma non e’ tutto…A meta’ tragitto il tassista mi propone diverse soluzioni per trascorrere il mio tempo libero, dall’acquisto di un completo da un sarto indiano, al “sano” divertimento in un bordello di Patpong, piuttosto che in una sala massaggi, non mi infastidisce, e non insiste, comincio ad apprezzare le capacita’ commerciali e di mediazione di questo popolo!! Arrivo all’Ambassador, una struttura stile anni 70″, che nonostante i segni del tempo, come una bella donna, si conserva affascinando ancora per il suo stile.
In reception sono tutti molto gentili, falsi e cortesi, si potrebbe obbiettare, forse e’ vero, ma, preferisco questa accoglienza alle glaciali e anche un po’ scorbutiche accoglienze degli operatori del turismo nord europeo.
Salgo in camera, mi ritempro sotto una doccia fresca, guardo il letto, avrei bisogno di riposare, ma, lo spirito del viaggiatore, prende il sopravvento sulla stanchezza, sarebbe un delitto sottrarre del tempo alle esperienze, il mio hotel e’ sulla Sukhumvit, una delle due arterie principali di Bangkok, e allora mi conviene uscire per vivere in mezzo a loro, chiudo la porta della mia stanza infilo l’ascensore e sono in strada.
Ristoratori improvvisati sulla strada e venditori ambulanti aspettano che compri qualcosa, ma, non ho voglia di comprare adesso, sono troppo stanco per contrattare cercando di strappare il miglior prezzo, bisogna essere lucidi per trattare con questi venditori, molto piu’ abili dei nostri professionisti delle vendite, infarciti di marketing e nozioni, che ti accolgono in abiti di prestigio stretti al collo da severe cravatte… Quanta fatica devono fare, se sapessero che il loro lavoro viene svolto allo stesso modo da un ragazzino in magliettina e pantaloncini…Forse se la tirerebbero meno.
I negozi tutti organizzati e molto eleganti e i grattacieli che qui sono centinaia, ti fanno capire che il terzo mondo avanza allegramente verso il primo, con ovvie probabilita’ di superarlo in un prossimo futuro, mi distraggono anche i sorrisi, delle belle ragazze Thai, che incrociando lo sguardo del farang (straniero), non lo fanno certamente sentire da solo…
Sono stanco ho camminato tanto e ho voglia di rientrare in hotel, raccolgo la chiave dalla reception, ancora una volta i sorrisi dei receptionist e gli inchini degli addetti alla manutenzione delle camere mi fanno sentire un Signor Cliente, e pensare che tutto cio’ a parita’ di strutture costa un quinto in meno dell’Italia, e sopratutto che un cameriere costa quindici volte meno di un suo collega Italiano, magari antipatico e poco professionale…
Ho voglia di fermarmi dieci minuti per bere un tea in piscina, e qui ti incrocio alcune ragazze russe, che sorridenti bevono sedute al bar e ammiccano,sono prostitute, da quando il muro non c’e’ piu’ Bangkok e’ stata invasa da queste giovani bellezze dell’est, sopratutto nel quartiere di Nana, e sulla Sukunvit, proprio nei pressi dell’Ambassador; molte di loro vivono in questo hotel.
E’ sera quando mi sveglio dal torpore e dalla quiete della mia stanza, ho fame, volgio mangiare qualcosa, ma, voglio mangiare bene e qui per mangiare come si deve bisogna assaggiare la cucina Thai, vi garantisco che dopo non se ne puo’ piu’ fare a meno…Il tassista mi accompagna in Siam Square, una delle diverse zone di divertimento e residenziali di Bangkok, qui di fronte all’hotel Novotel si trova un accogliente ristorante Thai su due piani molto elegante e con musica dal vivo, mangio divinamente, e in un tunnel umano costituitosida una decina di inservienti che omaggiosamente mi salutano mi porto all’uscita del ristorante…Al cambio non ho speso piu’ di 15.000Lit.
E’ notte, la one night in Bangkok, proprio cosi’ le note della vecchia e famosa canzone mi fanno compagnia nella mente, mentre uno dei tantissimi tassisti, mi porta in giro per questa sfavillante citta’ che e’ viva di giorno, ma , che esplode di notte! La notte, questa e’ la vita, inizia verso le sette, quando, incominci la tua serata curiosando nel mercatino di Patpong ubriacato dai richiami dei venditori, ti guardi a destra e sinistar e nei gogo ba, non sono ancora le musiche e le luci soffuse a dare il ritmo, vi puoi trovare dentro le ragazze che cominciano a truccarsi sedute sulle poltrone, mentre allegre scherzano tra di loro…Bangkok e’ anche questo, prostituzione, e’ inutile nasconderlo o fare della morale, qui il perbenista e il libertino vivono fianco a fianco tollerandosi a vicenda senza criticarsi.
Dopo una fresca Singha Gold in un bar, magari seduti al banco, fianco a fianco ad un turista, che qui non puo’ che essere un personaggio, riprendo il taxi, e vado allo Hyatt Hotel, dove nella raffinatissima discoteca, uno dei famosi gruppi internazionali, che si alternano ogni mese, si sta esibendo scaldando un ambiente molto occidentale fatto di manager, facoltosi turisti e belle ragazze Thai che indossano meravigliosi abiti da sera, bevono rhum e vino rosso,fumando il sigaro,non tutte sono prostitute, molte di loro lavorano e fanno tanti soldi, e il dialogo con l’occidentale e’ sempre ben accetto…..
La mia nottata potrebbe avere diverse varianti, potrei continuarla alla discoteca del Novotel, all’hard rock cafe’, nelle discoteche di Patpong, potrei agganciare una di queste ragazze e finire la nottenella mia camera d’albergo, potrei uscire e passeggiare tra i mille locali della Royal Avenue, il ritrovo della piu’ bella gioventu’ Thai…Ma, questa e’ la mia prima notte a Bangkok e ho voglia di dormire, sono le due del mattino e lascio questa notte che e’ appena all’inizio, rinunciando a tutte le sue varianti.
Torno nel mio hotel, mi sdraio sul letto e penso, questa citta’ ha tutto proprio tutto, devi solo scegliere, vuoi curare lo spirito? Ci sono oltre cento templi buddisti a Bangkok,e’ il tuo corpo che ha bisogno di cure? Massaggi a volonta, body massage, Thai massage feet massage, oil massage e tutti con una spesa che, al cambio, non supera le 15.000 Lit…Paradisiaco!! Ami lo sport? Una corsa nel Lumpini Park, un enorme parco con un grande lago nel centro di questa metropoli, dove si possono praticare decine di sport all’aria aperta, anche il golf qui non e’ uno sport elitario, lo si puo’ praticare a prezzi ragionevoli, calpestando campi tra i migliori al mondo, e tanto, tanto ancora!!! Penso sorridendo che qualcuno mi aveva descritto questo paese in maniera grigia e squallida come un regno della perversione, della prostituzione e della pedofilia…C’e’ anche questo, ma, tutto cio’e’ solo figlio della nostra cultura, ed esite anche da noi piu’ strisciante e piu’ squallido di qui, perche’ non e’ legato al bisogno, ma, al vizio, ci bastano i riferimenti degli ultimi giorni per vedere come siamo combinati nella nostra “sana” Italica nazione…
Da quella prima volta, sono tornato altre sette volte a Bangkok e in Thailandia e in questi ultimi due anni sto maturando l’intenzione di viverci per sempre, Bangkok mi ha cambiato totalmente rendendomi sereno e tollerante, tanti occidentali inkazzati o depressi dovrebbero farsi accogliere da questo paese abbandonandosi alle sue coccole…
Vivete Bangkok, venite in questo paese, ricambiate i sorrisi della gente e capirete che la ricerca della verita’ in occidente era solo all’inizio, qui la verita’ la incroci nei monaci, nei mendicanti, nei venditori, nelle prostitute dei bordelli, la incontri vivendo!!!!