Egitto, tra sfinge e piramidi

Arrivo, o meglio sarebbe dire, sbarco, visto che sono giunto sino qui a bordo dell'Achille Lauro, gloriosa e tristemente famosa nave da crociera italiana, alle prime ore del mattino... Ha da poco albeggiato, quando attracchiamo al porto di Alessandria. Le rumorose procedure di ormeggio mi hanno svegliato e sono venuto sul ponte per vedere che...
Scritto da: Maurizio Fabbri
egitto, tra sfinge e piramidi
Partenza il: 15/05/1995
Ritorno il: 16/05/1995
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
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Arrivo, o meglio sarebbe dire, sbarco, visto che sono giunto sino qui a bordo dell’Achille Lauro, gloriosa e tristemente famosa nave da crociera italiana, alle prime ore del mattino…

Ha da poco albeggiato, quando attracchiamo al porto di Alessandria. Le rumorose procedure di ormeggio mi hanno svegliato e sono venuto sul ponte per vedere che aspetto ha la terra dei faraoni.

La mia prima impressione è pessima…; fa un caldo allucinante, umido e opprimente e sono solo le 6.45 del mattino ! Il porto di Alessandria, maggiore approdo nazionale, è molto grande e altrettanto squallido… In lontananza si scorge la città, che non altera di molto il mio giudizio, ma da qui forse è un pò presto per esprimersi.

Verso le 8.00, dopo aver fatto un’abbondante colazione, che mi dovrà sostentare sino all’ora di cena, cominciamo a defluire verso il controllo passaporti, che viene sbrigato a bordo. Sulla banchina sono già schierati i pullman che ci dovranno portare, prima al Cairo e in seguito a vedere le piramidi e la sfinge.

Non vedo l’ora di vederle, sono elettrizzato da questo evento, ma non lo lascio trapelare, almeno credo ! Come sempre le formalità di sbarco sono lunghe e macchinose, ma dopo una mezz’ora, riesco anch’io ad imboccare la scaletta per mettere piede a terra. Ecco laggiù i nostri pullman, a prima vista sembrano passabili…; meno male, c’é anche l’aria condizionata ! Partiamo intorno alle 9.00 e attraversiamo la città : Alessandria mi appare in tutto il suo degrado, di sporcizia e povertà… Case fatiscenti, bambini semi nudi, che giocano nei rifiuti, fogne a cielo aperto…, per un europeo é uno scenario traumatizzante.

La guida, che per altro parla un perfetto italiano, si affanna a tesserne le lodi, ma ciò che dice é in stridente contrasto con quello che vedo…

Il viaggio sino al Cairo non offre nient’altro di interessante; ai lati della strada c’é il nulla più opprimente.

Cominciamo ad entrare nella periferia della capitale e riappare il degrado, tale e quale a quello che ho visto poco fa ad Alessandria.

Qui addirittura ci sono delle abitazioni fatte di fango e paglia e bovini magrissimi e dinoccolati, che razzolano per strada.

Mano a mano che ci addentriamo nel cuore della città, compaiono i primi edifici, come noi li conosciamo e il traffico si infittisce…

Ad un certo punto attraversiamo un ponte, che collega le sponde del Nilo, il fiume sacro; é enorme ! In breve tempo giungiamo alla nostra prima tappa : la moschea.

La guida si affanna a tenerci insieme, ma io sono già in movimento…; la cultura mussulmana é troppo diversa dalla nostra e questa architettura, nuova ai miei occhi, mi attrae moltissimo.

I particolari, nei fregi, sono curatissimi e a discapito di una fatiscente aspetto esteriore, l’interno della moschea é incredibilmente ricco e perfettamente curato.

La visita dura poco tempo e nel giro di mezz’ora mi ritrovo sul pullman : seconda tappa, il museo egizio del Cairo.

Scendo dal pullman ed é come se mi mettessero sulle spalle un sacco di cemento…; il caldo é opprimente ed il sole intenso.

Qualche passo di corsa e sono il primo a seguire la guida dentro il museo…, qui é molto, ma molto meglio ! Il museo egizio é sconfinato, ci vorrebbe una giornata intera se non di più per visitarlo interamente; noi restiamo solo due ore, quindi vediamo ben poco ! E’ incredibile il numero di reperti che mi passano sotto gli occhi, ma sicuramente il più impressionante è il sarcofago di Tutancamon.

Fuori dal museo, cercano di vendermi di tutto e soprattutto le foglie di papiro disegnate con i classici disegni egizi. Si vede lontano un miglio che sono di scarsa fattura, ma non avrei mai speso i soldi necessari ad acquistarne uno di buona caratura, quindi mi metto a contrattare con uno di questi avventori e alla fine, per un dollaro, ne prendo addirittura 4 ! I parenti sono sistemati, penso…

Dopo un pranzo consumato in un mega hotel del centro, riprendiamo il pullman alla volta delle piramidi e dell’enigmatica sfinge, punto cardine della nostra escursione.

Mi sorbisco due ore di viaggio nel deserto e finalmente arrivo a destinazione… Sono impaziente, scalpito, non vedo l’ora di scendere per poter ammirare queste opere di ingegneria, che sono sopravvissute per millenni…

Eccole laggiù…, presto andiamo…, dai muoviamoci… Invece la guida ci ferma e ci spiega che “dobbiamo” prendere il cammello per raggiungere le piramidi ! Il cammello ? Ma se sono lì a 500 metri ! Provo a sgusciare via, ma vengo “stoppato” dall’autista e riportato in gruppo…; mi “tocca” proprio prendere il cammello ! Fortunatamente ho in tasca 5.000 lire e le rifilo al proprietario, che le guarda con cura e poi se le infila in tasca; ad altri va peggio, visto che hanno solo dollari, quasi tutti banconote da dieci e il cammello, purtroppo per loro, non da resto ! Simpatico animale, ma quanto é lento ? E soprattutto, quanto puzza ! Per percorrere 500 metri, ci mettiamo 10 minuti…, a piedi sarei arrivato in 1/5 del tempo ! Finalmente scendo dal poderoso animale e posso andare ad esplorare le piramidi…

Incredibili, impressionanti, ma quanto avranno dovuto soffrire gli schiavi per metterle in piedi ? Il primo istinto è quello di salire su per i gradoni. Fortunatamente la mia rapidità di esecuzione é offuscata dal caldo insopportabile e così evito un’epica figura di m…; vedo infatti, poco più avanti, due turisti tedeschi, che messa in pratica la mia idea, vengono raggiunti e rimproverati da due individui, che così ad occhio mi sembrano due poliziotti, venire “salvati” dall’immediato intervento della loro guida.

Forse è meglio godersi lo spettacolo dal piano terra ! E’ difficile pensare che siano opera dell’uomo, soprattutto vista la loro età…; incredibili, non smetterò mai di dirlo, anche se nella loro grandezza rimangono un pò spoglie, emarginate come sono nel deserto.

Ma forse questa é stata la loro fortuna, il motivo che le ha portate sino a noi ancora in ottime condizioni.

Faccio ritorno al pullman, a piedi, dato che il cammello garantisce solo l’andata e via alla scoperta della sfinge.

Lo spostamento é breve e mi ritrovo di fronte l’enigmatica creatura, mezza donna e mezzo leone ! Purtroppo é in restaurazione e i ponteggi alterano notevolmente la sua bellezza, ma anche così, mi appare eccezionale; forse mi sto lasciando troppo trasportare…

Passa poco tempo e veniamo ricaricati sul nostro mezzo di locomozione; un’altra ora di trasferimento e scalo in una sorta di residence, dove assisto ad un noiosissimo spettacolo di danza del ventre o dei sette veli, in chiave turistico/commerciale: squallida ! Termina così, la mia giornata in Egitto, ma non altera la percezione di incredibile bellezza, che il passato di questo paese e non certo il fatiscente presente, ha suscitato in me.

Spero tanto che il turismo porti ricchezza e tranquillità economica a questo paese ricco di cultura e storia in modo da renderlo accessibile e vivibile con tranquillità e in libertà a tutti i viaggiatori, che ne vogliano scoprire le bellezze.

Se vuoi vedere le foto dell’Egitto e di questo viaggio vai sul mio sito NO PROFIT : http://members.Xoom.Virgilio.It/mfwebsite



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