Viaggio intorno al mondo
Arrivai in Australia e subito mi lanciai, dopo aver visitato Sydney verso il nord, verso quelle bellissime spiaggie che avevo visto nei deplian con palme e onde altissime, vi diro che rimasi un po deluso perche l’ Australia non e molto tropicale e le palme che si vedono nelle foto sono state piantate appunto per fare quelle foto, il panorama e abbastanza noioso perche e formato piu che altro da immensi boschi di Eucaliptos che quando si interrompono e per lasciare il posto a immense piantagioni di canna da zucchero o immensi aranceti. Quindi dopo averne visitato un paio di quei posti ed essermi reso conto che la maggior parte della gente che viaggiava la era li perche voleva poter dire ai propri amici “io ci sono stato” ma non era per niente interessato a conoscere nessuno, per cui dopo essere stato tutto il giorno a fare foto si rinchiudevano nella lettura di qualche libro, me ne andai a Cairns dove ho fatto una delle esperienze piu belle della mia vita, il corso di sub nella piu grande e piu bella barriera corallina del mondo. Bene i soldi se ne andavano molto velocemente per cui dopo aver lavorato e risparmiato un po capii che se volevo arrivare alle mie isole dall’Australia non avrei avuto nessuna possibilita mentre avevo sentito dire da persone che arrivavano dalla Nuova Zelanda che la avrei trovato sicuramente un passaggio per la mia meta, cosi dovendo anche lasciare il paese decisi chela N.Z. Andava benissimo e ho fatto molto bene, naturalmente visto che ero li decisi di conoscerla e vi diro che e un paese stupendo la gente e gentilissima e non vede l’ora di caricarti se fai l’autostop, i sentieri dei trekking sono super organizzati con bellissimi rifugi a disposizione di tutti e ti ritrovi con dei panorami mozzafiato sapendo che sei l’unica persona nel giro di qualche km, gli animali, in quei boschi da favola non hanno per niente paura dell’uomo e si avvicinano curiosi e per di piu non ti devi preoccupare di serpenti velenosi o di altri animali del genere perche non ne esistono. Sono molti i km che ho macinato cercando sempre dove era possibile di non tornare indietro per cui non mi dilungo, ho passato 9 mesi alternando lavoro e trekking. Se volete andare in un posto dove ci sono pochi italiani ve lo consiglio incotrerete tantissimi svizzeri o tedeschi, gli italiani si contano sulla punta delle dita. Comunque non sono riuscito a trovare una cavolo di barca che mi portasse dove volevo io per cui decisi che avrei volato fino all’Indonesia per poi viaggiare via terra fino alla Cina da dove volevo tornare con l’Orient Express ma Nelle varie ambasciate mi dissero che nel loro paese si poteva entrare solo avendo un biglietto di uscita, bella cavolata, allora decisi di andarmene in Messico passando dagli Stati Uniti riuscii a convicere l’ambasciata che ero un ricco viaggiatore cosi mi dettero il visto anche con un biglietto di sola andata ed ai quei tempi non era facile ottenerlo cosi passando dalle Hawai entrai negli states e di li in autobus a Tijuana.
Passi un cancello e sei in un altro mondo il nord del Messico e bellissimo e a parte Real de Quatorce non incontri un italiano neanche a pagarlo. Vi consiglio di visitare Guanajuato, (da dove parti’ la Revolucion), durante il Festival Servantinos che si svolge in Ottobre e di li andare per Festa dei Morti a Patzquaro dove fanno dell’artigianato in legno superlativo. Anche qui se mi mettessi a raccontarvi tutti i posti che ho conosciuto, anche perche in Guatemala comprai da un italiano un pick-up Chevrolet del 69 camperizzato e con quello e con altri che comprai in futuro e rivendevo in Belize, in Messico ci sono tornato almeno altre 8 volte sempre cercando di prendere nuove strade, pero un posto vorrei proprio consigliarvelo, si trova nello stato di Veracruz e si chiama Playa Escondida (da non confondere con il piu inflazionato Puerto Escondido) in questo posto sull Golfo del Messico c’e solamente un piccolo villaggio di pescatori sulla spiaggia e se li aiuti a tirare le reti ti regalano il pesce che la mamita del’unico hotel che e posto su un promontorio a qualche decina di metri sopra il villaggio ti cucina. Vi ho passato una settimana ed ero trattato come un pascia dai gestori visto che ero l’unico cliente. Il posto era circondato da una fitta vegetazione strapiena di animali, le scimme ti svegliavano alla mattina con le loro grida i tucani ti volavano sopra alla testa mentre eri disteso sull’amaca e i picchi facevano un gran battere. Cosa facevo per vivere in Messico e Guatemala? ma l’artesanos come si dice la cioe facevo orecchini braccialetti e collane che vendevo piu che altro ai messicani (ricchi) che amano comprare dagli stranieri per fortuna fantasia non mi mancava e cercavo di usare materiali che la natura mi dava e cosi facendo base piu che altro in Guatemala (dove ho conosciuto la mia attuale moglie che e di Panama e che stava viaggiando anche lei facendo l’ artesana) sono stato in giro per il centro america due anni di li sono andato anche in Honduras dove ho scoperto Triunfo de la Crus, un villaggio bellissimo sul Caribe, in quei tempi non era per niente visitato, adesso so che e stato scoperto dal turismo e spero che sia ancora cosi come lo visto io. Con la mia moglie facemmo un viaggio fino al Peru per comprare pietre da montare, il biglietto aereo fino al Peru pero era troppo caro cosi decidemmo di volare fino Cali, Colombia e di li in autobus fino a Lima attraversando buona parte della Colombia tutto l’Equador e infine il Peru. Poi nel 90 venimmo in Italia per sposarci e qui abbiamo formato una famiglia con due bellissimi bambini. Di questo viaggio mi e rimasto molto, non solo ricordi anche perche quando arrivammo in Italia fu una conseguenza quella di vendere per strada, non facciamo piu artigianato nostro ma adesso con licenza regolare continuo a vendere artigianato di quei posti in cui torno regolarmente per comprare, infatti adesso digito dall’Equador e qui le tastiere non hanno le nostre lettere accentate per cui scusatemi gli strafalcioni.
Bene ho descritto poco o niente dei posti da me visitati il motivo per cui ho scritto e perche magari qualcuno leggendo questo si fa coraggio e con due soldi parte per farsi il giro del mondo non c’e bisogno di soldi per viaggiare basta un po di fantasia e se ti va male c’e sempre l’ambasciata che ti rimpatria Ciao e buoni viaggi a tutti .