Quell’avventura chiamata San Andres
Al mattino del 20 mi chiamano dall’agenzia: dovete partire oggi altrimenti domani non riuscirete a fare gli scambi! OK! Nessuno aveva la valigia pronta, nel giro di 2 ore eravamo in viaggio per Milano! Arrabbiati come delle bestie passiamo la notte nell’aeroporto di Londra (un freddo), al mattino via per attraversare l’aeroporto controlli e su controlli si partee! Dopo 10 ore di dormite (per me, gli altri erano svegli) arriviamo a Caracas, noi pensiamo ora si può fumare una sigaretta, e invece 1 ora fermi sull’areo ad aspettare. Finalmente si parte per Bogotà.
Arriviamo alle 18.30 niente di prenotato, tutte le agenzie chiuse che facciamo? Abbiamo trovato una signorina molto gentile che ci ha trovato l’hotel, ed il volo per San Andres il giorno dopo! (Naturalmente non senza difficoltà siamo riuscite a capirci). Arriviamo all’hotel QP, accogliente e familiare, ci laviamo e poi a nanna. (E si che io avevo dormito per 10 ore di seguito svegliandomi solo per mangiare in aereo.) Al mattino colazione con Carlos, un giro e poi al ponte aereo per poter arrivare all’isola tanto sospirata. Si parteeeee.
Dopo circa 1 ora e mezza di volo vediamo questo spettacolo naturale, ma quale spettacolo, sembrava il paradiso fatto in terra, relitti di navi (2), Jhonny Cay, l’Aquario, la Cueva de Morgan e sopratutto la gente, veramente buona, servizievole ed amica. Sembrava impossibile poter trovare ancora una popolazione del genere. Dopo 15 gg. Al momento della partenza erano tutti fuori dall’albergo per salutarci. E’ stata una bellissima esperienza, e non vedo l’ora di rifarla però prenderò il volo diretto Milano-San Andres). Ve la consiglio, con tutto il cuore è il posto più bello e caloroso del mondo.
