Ricordi di un bel viaggio in camper in Gracia

APPUNTI DI VIAGGIO – LA GRECIA IN CAMPER – INVERNO 2001 Prefazione: A chi non fosse turista del “plein air”, non importa se proprietario di un camper, di una roulotte o, e forse meglio, turista puro con tenda, capitasse di leggere questi “ricordi di un viaggio in Grecia”, indubbiamente penserebbe di avere a...
Scritto da: Francesco Valerio
ricordi di un bel viaggio in camper in gracia
Partenza il: 15/02/2001
Ritorno il: 26/02/2001
Viaggiatori: in coppia
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APPUNTI DI VIAGGIO – LA GRECIA IN CAMPER – INVERNO 2001 Prefazione: A chi non fosse turista del “plein air”, non importa se proprietario di un camper, di una roulotte o, e forse meglio, turista puro con tenda, capitasse di leggere questi “ricordi di un viaggio in Grecia”, indubbiamente penserebbe di avere a che fare con gente non normale.

Infatti per molti, ma non per tutti, per vacanza si intende “il soggiorno in un albergo o in un villaggio con “formula club” com’è oggi di moda.

Per gli appassionati del plein air, la vacanza è un’altra cosa. Io mi riferisco a questi “amanti” del turismo puro, a coloro che si preparano un viaggio o la vacanza per tempo, studiandolo con attenzione in ogni particolare, perché una volta partiti … nessuno ci ha in carico, curandoci e … magari anche coccolandoci, … Infatti noi non avremo nessuno a cui rivolgerci per lamentele o rimostranza per pecche organizzative del viaggio o per cattivi funzionamenti del mezzo di trasporto!!! Tutto dipende dalle nostre azioni e capacità organizzative. Per un turista “fai da te” che, uno slogan pubblicitario chiamava giustamente con l’appellativo di “turisti liberi”, il viaggio comincia molto tempo prima del momento della agognata e a lungo pregustata effettiva partenza.

Infatti meta, periodo, soste e spese, sempre sono il risultato di attente ed approfondite “ricerche” fatte, quasi sempre, in collaborazione con tutta la famiglia, quando non anche con altri equipaggi con i quali il viaggio si svolgerà in compagnia. Molto spesso l’una cosa non si coniuga con l’altra e la scelta definitiva del viaggio è frutto di un’analisi a “mediazione collettiva”.

Individuata in fine la meta, comincia la preparazione del viaggio che spesso dura più del viaggio stesso; bisogna preparare per bene veicolo ed attrezzatura, a seconda di dove si è deciso di recarsi; infatti diversa è l’organizzazione di un viaggio a Capo Nord piuttosto che nel Sahara, od un tour della Gran Bretagna piuttosto che quello della Grecia; molta incidenza sui preparativi ha anche il periodo di effettuazione del viaggio, infatti diverso è farlo in estate piuttosto che in inverno … e così via.

Si comincia quasi sempre col cercare carte geografiche, studiare percorsi, luoghi turistici da visitare, musei con relativi orari e giorni di apertura, le località amene ecc.; consultare portolani, ricerca di campeggi ecc, cercando di calcolare le tappe, i tempi di percorrenza, le soste ed i tempi necessari alle visite e, talvolta, per le tappe di trasferimento più lunghe, persino i tempi di guida e di riposo di ciascun guidatore a bordo.

Speso un viaggio od una vacanza sono frutto di desiderio di evasione, o desiderio di conoscenza o, e più spesso, di desiderio di vacanza vera e propria. Nel viaggio che io sto per descrivervi invece la motivazione era un’altra.

A proposito, io mi chiami Franco Valerio e mia moglie si chiama Lucia; Lucia ha un lontano cugino che sposato con una simpatica cipriota, vive al Atene. Dinamica famiglia, tutte persone allegre ed estroverse, con i quali intratteniamo un reciproco rapporto di gradita frequentazione. Era da un po’ che non li si sentiva … quando ad un tratto, riceviamo con la posta, riceviamo da tal cugino, un invito a partecipare alle nozze della figlia più grande.

Abbiamo pensato immediatamente di unire “l’utile al dilettevole” come suol dirsi e, poiché eravamo già stati più volte in Grecia, senza però averla visitata tutta, abbiamo pensato di integrare le nostre conoscenze, abbinando la visita di posti per noi nuovi, al soggiorno ad Atene per le nozze indicate.

Il periodo in questione non era il più caldo anzi piuttosto freddino direi, … il matrimonio si celebrava i1 sabato 24 febbraio 2001 e poiché avevamo piacere di andarvi, la cosa non poteva rappresentare una grave pregiudiziale.

Si riunisce il “Consiglio di Famiglia” e … i nostri figli, due per l’esattezza, a causa di impegni di lavoro erano impossibilitati a partecipare. La cosa pur dispiacendoci, non ci spaventò, tanto che mia moglie ed io decidemmo di partire da soli.

Stabiliamo così l’itinerario: Joannina per il carnevale, ancora Kalambaka con le Meteore, Thessaloniki grande e bella città, già capitale dell’impero di Alessandro Magno, il Monte Olimpo con l’annesso Monastero di San Dionigi, la penisola di Elvia collegata all’Attica da un istmo ed alcune sue bellissime città, per poi infine recarci ad Atene e restarvi quattro o cinque giorni.

Fine di gennaio, effettuiamo per tempo le prenotazioni per il traghetto con la compagnia Blu Star: da Brindisi a Igoumenitsa il 15 febbraio col solo passaggio ponte ed utilizzo del camper service a bordo (traversata diurna), e da Patrasso (per i greci Patra) a Brindisi il 25 febbraio (traversata notturna) con cabina a due letti categoria superiore con servizi. Confermate le prenotazioni diamo il via ai preparativi del mezzo.

Il vecchio ed eccezionale Safari Ways su infaticabile Iveco 35.8 gemellato viene condotto in officina: cambi oli e cartucce (motore e cambio); filtri gasolio (+ 1 di scorta); controllo impianto frenante; sostituzione di una cinghia; verifica stato ammortizzatori e controlli e rabbocchi vari. (spesa 250.000).

Stazione di servizio: pieno di gas (bombolone per servizi), gasolio, rifornimento acqua oltre ad un energico lavaggio esterno.

Parcheggio sotto casa per opportuna pulizia interna, prove del generatore di corrente e degli impianti interni tutti; tutto OK, pronto per affrontare il viaggio.

Spesa per rifornimenti vari: minestrine, pelati e salsine varie, acqua minerale, oltre a pellicole e batterie varie ecc. Siamo al 13 febbraio, tutto è pronto per la partenza; il giorno 14 è dedicato al controllo di tutto e ad un meritato riposo prima della partenza.

DESCRIZIONE DEL VIAGGIO 1° Giorno: Giovedì 15 febbraio 2001 Località: Conversano (BA) – Brindisi Porto – Igoumenitsa – Ioannina Percorrenza totale: Km 221 Problematiche tecniche: Nessuna Totale Speso e specifica: Traghetto A/R 2 passeggeri più camper (come sopra detto) L 950.000 – 2 pasti a bordo Drm 10.900 – Pane salato + pandolce Drm 950 Totale speso: L 950.000 + Drm 10.850 (pari a L 1.159.048) Levataccia alle 05.30 e partenza x Brindisi porto imbarco previsto alle ore 08.00 e partenza alle 10.00– Tempo discreto mare molto mosso, vento moto forte di maestrale. 1° spiacevole sorpresa: Hanno cambiato luogo di imbarco, nessuno ci informa e non vi sono indicazioni e non vi è nessuno a cui chiedere dove sia previsto l’im- barco che scopriamo essere a Costa Morena parecchi km distante alla vecchia stazione marittima. Raggiungiamo Costa Morena con un po’ di fortuna. Le condizioni del mare peggiorano ed il vento si fa più teso e forte il traghetto è in ritardo ed entra in porto contem- poraneamente a noi. Le operazioni di attracco sono difficoltose e si dilungano non poco. Assenti le operazioni doganali e di polizia, imbarco rapido e ordinato; la nave è bella, pulita e ben tenuta e la cosa ci incoraggia a consumare il pasto nel ristorante della nave che per altro è stato abbastanza buon e ben servito. Per ingannare il tempo si è fatto un salto alle “slot machines” e con tanta fortuna abbiamo vinto il corrispondente in lire di 150.000. Usciti dallo Adriatico ed entrati nello Jonio, il mare si calma e la traversata ora più piacevole continua mentre noi riposiamo sdraiandoci comodamente sul letto basculante del camper ascoltando buona musica L’arrivo a Igoumenitsa avviene in perfetto orario, la polizia greca controlla soli i veicoli con targhe non europee, noi passiamo velocemente. Breve sosta per acquisto pane fresco e conoscendo la strada esco dalla città in direzione di Ioannina. La strada di montagna già brutta in estate diventa terribile di notte col ghiaccio ed i camion per la maggior parte turchi che viaggiano da pazzi. Il camper si comporta in maniera egregia, scalando montagne e curva dopo curva percorrendo la “Maledizione” così è chiamata quella strada arriviamo a Ioannina dove impazza un festoso carnevale, festività molto sentita in Grecia, che finisce per coinvolgere anche noi. Parcheggiamo in pieno centro. Ci assale un desiderio di “Souvlaki” tipici spiedini arrosto a base di carne di maiale avvolti nella “Pitta” (lontanamente paragonabile alla nostra pasta per pizze) con assieme patatine fritte, insalata, pomodori sale e “Zazziky” salsa a base di yogurt, una volta molto economici ed ora abbastanza costosi. Poi una volta placato l’appetito torniamo a visitare la città piena di gente in maschera ed in festa. Pernottiamo lì dove avevamo parcheggiato con la stufa che riscalda egregiamente il camper.

L’attraversata Brindisi Igoumenitsa – Ioannina, il mattino del 16.02.2001 Il nostro camper imbarcato sul ponte aperto. Il nostro camper è parcheggiato lì dove abbiamo dormito 2° Giorno: Venerdì 16 febbraio 2001 Località: Ioannina Kalambaka Percorrenza totale: Km 128 Problematiche tecniche: Nessuna Totale Speso e specifica: Rifornimento gasolio Drm 10.400 – Alimentari Drm 2.780 – Ingressi alle Meteore Drm 1.600 – Cena x 2 Drm 11.700 Totale speso: Drm 26.480 (pari a L 148.288) Il gasolio in Grecia è reperibile dappertutto; il prezzo varia come in Italia a seconda delle compagnie e delle stazioni di rifornimento al cambio da L 1260 a L 1350; mentre l’olio motore è meglio portarlo dall’Italia. La partenza da Ioannina dopo aver fatto un giro panoramico della bella cittadina in camper. Il rifornimento di carburante presso una stazione di servizio dove ci consentono gentilmente il rifornimento idrico; la partenza lungo la maledizione alla volta delle Meteore che rivediamo con piacere. Non ricordavamo la maledizione già percorsa in estate, in inverno è chiaro il perché di tale nome. Ghiaccio, manutenzione inesistente, il rettilineo più lungo non supera i 10 metri un continuo saliscendi per percorrere 120 Km ci impieghiamo 4 ore con traffico assolutamente assente; si transita su ponti di fortuna in legno costruiti dal genio militare (forse della 2° guerra mondiale). Però il panorama e la bellezza selvaggia della natura ricompensano ampiamente la fatica e lo stress della guida Lungo la strada troviamo delle fontanine con acqua di sorgente assolutamente limpida e ghiacciata a tal punto da non poter bere. Cascatelle ghiacciate e ghiaccioli sono ovunque, ma noi ci fermiamo per una foto solo in vista di Kalambaka, quando abbiamo superato il tratto terribile. Dopo un po’ lo spettacolo delle Meteore davanti a noi ci ripaga ampiamente dello sforzo fatto per giungervi. Rivisitiamo la Grande Meteora (in foto) dove un sacerdote in perfetto italiano ci fa da guida, Varlaam, Agios Nikolaos, Agios Stefanos; lo spettacolo è veramente unico. Una nota di plauso al camper che procede senza sforzo alcuno su montagne e ghiaccio; gran veicolo l’Iveco! Ci rechiamo al campeggio Vrachos Kastraki, ma è chiuso. Un guardiano ci permette di effettuare le operazioni di scarico delle acque nere e grigie e ci consiglia un luogo per la sosta nelle vicinanze. Il gran freddo non ci incoraggia al passeggio per le strade deserte della cittadina. Così ceniamo in una taverna e poi il meritato riposo.

La strada ghiacciata nei pressi di Kalambaka Lucia “spezza” un ghiacciolo La Grande Meteora 3° Giorno: Sabato 17 febbraio 2001 Località: Kalambaka – Kozani – Thessaloniki Problematiche tecniche: Nessuna Percorrenza totale: Km 265 Totale Speso e specifica: Rifornimento gasolio Drm 9.700 – Pedaggio autostradale Drm 5.000 – Totale speso: Drm 14.700 (pari a L 82.320) Ci informano che la strada per Tritala è molto innevata decidiamo di trasferirci a Thessaloniki via Kozani, salendo più a nord su una strada molto più battuta e quindi si spera senza neve. Riprendiamo il viaggio il panorama è incantevole; fiumi limpidissimi, si vedono persino i pesci nuotare nell’acqua indubbiamente gelida. Una natura incontaminata con colori bellissimi si susseguono a paesaggi brulli, quasi lunari. Per nostra fortuna la giornata è bella con un sole tiepido che dona luccichii e riverberi accecanti. Sembra di essere nel paese delle meraviglie. Però le condizioni della strada, molto battuta da camion turchi, rumeni, greci e Dio solo sa di dove altro sono così cattive che la media di marcia sfiora appena i 25 Km/h. In itinere trovata un’ansa su un bel fiume, decidiamo di pranzare Riprendiamo dopo pranzo la strada per Thessaloniki. Strade indicibilmente maltenute e con un criterio di costruzione da anni ’50Arranchiamo sulle ripide salite, il motore ruggisce per gli sforzi cui è sottoposto però procede senza dar segno di problemi. Rapaci di grandi dimensioni solcano spesso il cielo volandoci vicino, segno che non temono l’uomo. Lungo il percorso sono innumerevoli le fontanine ma rare le stazioni di servizio. Spesso la strada diventa terra battuta e fango. E’ ormai notte quando vediamo un’insegna che indica la presenza di un’autostrada per Thessaloniki. Un’ovazione accoglie la novità. Prendiamo la deviazione per entrare in autostrada. Non vi sono caselli di ingresso e siamo i soli a percorrerla … il perché lo capiamo dopo 15 km l’autostrada è in costruzione e spesso vi sono lunghi tratti in terra battuta pericolosissimi da percorrere. Vi sono però diversi paesini caratteristici lungo il percorso; la stanchezza incomincia a farsi sentire. Ancora un segnale di autostrada la intraprendiamo con sospetto, ma questa volta ci sbagliamo. Percorsi 20 km circa il casello del pedaggio 5.000 Drm (circa 26.000) ci vengono imposte e senza ricevuta! Un traffico caotico ci accompagna sino al centro della bellissima città illuminata a giorno e piena di addobbi carnascialeschi, brulicante di gente e di auto.Cerchiamo di chiedere informazioni circa un campeggio, ma ogni tentativo di fermata si trasforma in strombazzate di protesta, siamo così costretti a seguire la fiumana del traffico. Non che la cosa ci dispiaccia molto, la città è veramente bella e viva; negozi eleganti e ben forniti si susseguono sui lati del grande viale; il parcheggio è un miraggio … ad un tratto il black out! La città piomba nel buio assoluto, il traffico già caotico impazzisce … I vigili cercano di fare del loro meglio, ma il caos è assoluto sembra di essere ad Instanbul nell’ora di punta. La cosa ha del ridicolo; ci ritroviamo non so come incanalati sul bel lungomare di Thessaloniki in direzione opposta a quella desiderata, quando ad un tratto un furgone segnala di voler uscire da un parcheggio… Dio sia lodato!!! Ne prendiamo noi il posto. Dopo qualche minuto torna l’elettricità e ci accorgiamo così di essere sulla strada parallela a quella che d’arrivo, accanto al grande monumento equestre di Alessandro Magno che aveva questa città per capitale del suo sconfinato impero. Decidiamo di cenare e pernottare lì.

Il monumento equestre di Una via del centro Uno scorcio della chiesa Uno scorcio delle Mura megalitiche Alessandro Magno di Thessaloniki di Santa Sophia di cinta della città 4° Giorno: Domenica 18 febbraio 2001 Località: Thessaloniki Problematiche tecniche: La pompa acqua, peraltro sostituita prima della partenza, resta attaccata; non riuscendo a ripararla la disinseriamo dal quadro generale dalla centralina.

Percorrenza totale: Km — Totale Speso e specifica: Quattro pasti in Taverna Drm 30.350 – Totale speso: Drm 30.350 (pari a L 170.000) La giornata è dedicata alla visita della bella Thessaloniki; visitiamo svariate chiese, musei, risaliamo la colina ove delle splendide mura megalitiche merlate con diverse torri cingono quella che in passato era la città medievale. La giornata è riscaldata da un tiepido sole, – la gente brulica per strada; noto però tanti barboni che dormono -in giacigli di fortuna. Vi è o una grande agiatezza o tanta miseria; le auto lussuose abbondano come i poveri che però non mendicano come da noi. L’ordine e la pulizia imperano dappertutto; non posso fare a meno di notare che i prezzi rispetto a pochi anni prima sono più che quintuplicati, superando spesso i nostri costi. La vita costa oggi tantissimo, anche più che da noi con la sola esclusione dei carburanti.Gli stipendi sono ora equiparati ai nostri, non così le pensioni degli anziani che spesso sono costretti ad una dura indigenza … Anche la Grecia una volta famosa per la |economicità si adegua all’Europa.Dormiamo ancora sul lungomare Thessaloniki, una scorcio del lunghissimo bel lungomare. Ancora il monumento equestre di Alessandro Magno da un’altra angolazione.

5° Giorno: Lunedì 19 febbraio 2001 Località: Thessaloniki – Litohorou Problematiche tecniche: La pompa acqua; non riusciamo a trovare un centro assistenza.

Percorrenza totale: km 98 Totale Speso e specifica: Rifornimento Carburante Drm 15.450 – Due pasti in Taverna Drm 21.500 – Pedaggio Drm 1.500 Totale speso: Drm 38.450 (pari a L 215.320) Tutta la giornata è dedicata allo shopping e al completamento della visita della città.Nel tardo pomeriggio dopo aver fatto rifornimento di carburante ed acqua, la partenza per Litohorou cittadina ai piedi del mitico Monte Olimpo. Lasciato a malincuore Thessaloniki ci dirigiamo verso l’autostrada che porta ad Atene.Al casello autostradale questa volta il pedaggio si paga all’ingresso e preparo le 5.000 Drm, ma con mia meraviglia l’esattore me ne chiede 1.500 dandomi regolare ricevuta non richiesta!!! Le autostrade greche sono uniche Lavori in corso ti costringono nei soliti tratturi di campagna. Per percorrere meno di 100 km impieghiamo 2 ore! Il che è tutto dire!! Comunque arriviamo a Litohorou; un bel paesino di montagna somigliante molto ai nostri. Lindo, accogliente e … carissimo!!! Una cena per nulla speciale in una taverna modesta, costa 21.500 Drm. Non essendoci campeggi, parcheggiamo nei pressi della stazione di polizia per il pernottamento; il freddo fuori è pungente.

Litohorou: Il parcheggio nei pressi del comando di polizia. Il Monte Olimpo innevato fotografato da Litohorou.

6° Giorno: Martedì 20 febbraio 2001 Località: Litohorou – Monte Olimpo – Glifa traghetto x Agiokambos – Loutra Edipsou – Limnos Problematiche tecniche: La pompa acqua; non riusciamo a trovare un centro assistenza.

Percorrenza totale: Km 298 Totale speso e specifica: Carburante Drm 10.000 -2 dolci Drm 1.450 – Alimenti Drm 8.500 –Autogrill 2 pasti Drm 7.500 Traghetto camper più 2 adulti Drm 12.800 – Cena x 2 a Limnos Drm 13.550 Totale speso: Drm 53.800 (pari a L 301.280) Al mattino il costo della colazione ci stupisce 2 dolci paragonabili ai nostri cornetti ci costano 1.450 Drm (+ di L Mar 8.000). I prezzi della verdura e della frutta sono paragonabili a quelli di Montecarlo; uno assurdo per la Grecia che io ricordavo. CI accingiamo a scalare il mitico Monte Olimpo dimora degli Dei, quante reminiscenze scolastiche. La strada è terribile … uno sterrato con innumerevoli frane, il ghiaccio è molto insidioso, ma il desiderio di salita vince tutte le difficoltà; percorrere 18 km ci costa 2 ore … ma ne è valsa la pena! La foresta è lussureggiante, il monte imponente, lo spettacolo naturale incomparabile. Molte le fontanine con acqua sorgiva ghiacciata, ne approfittiamo per far rifornimento. Il freddo lo si può tagliare col coltello!!! Peccato che un posto così bello sia in uno stato di quasi abbandono!!! La discesa è meno faticosa e ci dirigiamo al bellissimo monastero di San Dionigi, dove le donne, come in molti monasteri greci, non sono ammesse. Lucia mi aspetta con tutte le altre donne fuori, nei pressi del negozietto dei souvenir. Nella chiesetta affollata si celebra la messa, è strana la presenza dei soli uomini; un denso profumo di incenso colpisce l’odorato, ma la bellezza della chiesetta è abbacinante; non uno ma tre sacerdoti officiano sull’altare una messa cantata. Aspetto che la funzione finisca e mi permettono di scattare poche foto. Riprendiamo prima l’autostrada in direzione sud; consumiamo il pranzo in un autogrill e poi la strada normale. Il tempo è bello e le strade manco a dirlo terribili; poiché decidiamo di visitare Elvia, ci dirigiamo alla volta di Glifa dove un traghetto ci porterà ad Agiokambos, sulla costa opposta, dove arriviamo alle 20.00. Una pioggia sottile e fitta ci accoglie allo sbarco. Lungo la costa arriviamo a Limnos. Tutta la zona da noi attraversata con la bella stagione deve essere veramente bella, ma ora col freddo è quasi deserta. Tutto è chiuso salvo qualche Taverne o localini tipici dove servono i famosi souvlaky. Tutti i camping sono ovviamente chiusi. Decidiamo di trovare un posticino tranquillo per passare la notte, trovatolo parcheggiamo e non avendo voglia di cucinare, andiamo a piedi alla ricerca di un posticino dove cenare. Troviamo un lindo localino con un po’ di gente entriamo e ceniamo a base di souvlaky e carne alla brace; la cena è stata buona ma … cara! Dopo cena dritti a nanna.

Monastero di San Dionigi Il camper in cima all’Olimpo(notare la strada, qui già buona)Ancora un momento della non facile salita sull’Olimpo Sul traghetto da Glifa ad Agiokambos 7° Giorno: Mercoledì 21 febbraio 2001 Località: Limnos – Kirinthos – Prokopi – Nea Artaki – Chalkida – Atene Problematiche tecniche: La pompa acqua; non riusciamo a trovare un centro assistenza. Percorrenza totale: Km 248 Totale speso e specifica: Carburante Drm 16.500 – Alimenti Drm 8.500 –Autogrill 2 bevande Drm 3.500 Totale speso: Drm 28.500 (pari a L 159.600) Siamo andati a letto con il rumore della pioggia sul tetto del camper che ci faceva da nenia. Ci siamo alzati al mattino che la pioggia si era trasformata in nevischio. Nel camper si sta ben caldi, ma i vetri sono bagnati dalla condensa provocata dalla differenza di temperatura, mi tocca asciugare. Mi accorgo che il parabrezza dal di fuori è ghiacciato; strano clima, il giorno prima un sole quasi estivo, oggi il ghiaccio. Il camper si mette in moto al primo tentativo, lo lascio in moto per tutto il tempo che ho impiegato a eliminare condensa interna e ghiaccio esterno. Decidiamo di partire alla volta di Atene; il mare è agitatissimo ed il servizio traghetti è sospeso. Dobbiamo andare via terra, fatta la colazione ci mettiamo in movimento. La costa è bellissima, paragonabile alla nostra Costiera Amalfitana, il vento ed il mare flagellano le spiagge, non incontriamo nessun veicolo. Lasciata la costa prendiamo le mosse per Kirinthos nell’interno di Elvia, ormai ci muoviamo sulla neve, e più ci inerpichiamo sull’unica strada per altro di montagna, più nevica. Il camper procede senza nessuna fatica, la strada già terribile per di se stessa è preoccupante per la neve. Il camper però va a meraviglia. Passiamo Kirinthos senza aver avuto problemi di sorta, ci dirigiamo verso Prokopi. La strada segue una foresta fittissima il paesaggio è bellissimo. Arrivati a Prokopi ci fermiamo un po’ per far provviste; acquistiamo della carne che sarà tanto buona da dispiacerci di non averne presa di più. La velocità media non supera i 25 km/h e sarebbe già buona in condizioni normali. A Nea Artaki comincia la discesa verso il mare e la neve torna ad essere pioggiarellina fitta fitta. Desideravamo visitare Chalkida che mi avevano indicato come città bellissima. Lì giunti però il freddo pungente ed il forte vento non incoraggiano la discesa dal camper. Giriamo la città in lungo ed in largo percorrendo il lungomare in tutti i modi, ci addentriamo anche nel paese vecchio fin dove possibile; in estate deve essere veramente una città stupenda. Cale, porticcioli turistici, spiagge, locali notturni e di ogni tipo di divertimenti si susseguono senza fine. E? tardo pomeriggio quando percorrendo l’istmo che collega Elvia all’Attica e ci immettiamo sull’autostrada che porta ad Atene. Il traffico si fa ora sostenuto, il tempo migliora, non piove più e si può mantenere un’andatura veloce. 20 km ca. Prima di arrivare ad Atene scorgiamo un autogrill della stessa catena italiana, la curiosità ci spinge a fermarci. E’ organizzata in maniera diversa dalle nostre, è in realtà, un immenso negozio di giocattoli con grandissime sale giochi ed un piccolo self service con annesso bar, prendiamo 2 espressi e riprendiamo la marcia. Mancano pochi minuti alle 20 quando entriamo in Atene; conosciamo perfettamente la città essendoci stati più volte ed avendola completamente esplorata. Mi dirigo direttamente a Gliphada a sud della città, nei pressi dell’aeroporto, zona di divertimenti molto frequentata dagli ateniesi, dove conosco un bel camping della EOT, il ministero del turismo ellenico. Li ci assegnano una piazzola con tutti i comfort. Una doccia ristoratrice e in autobus ci rechiamo in città. La serata si conclude a casa dei cugini con feste e tanti … Ti ricordi … e … come sta …! Rientriamo a notte fonda in campeggio, mentre a Gliphada sembra essere pieno giorno per il pullulare di gente e sfolgorio di luci degli innumerevoli locali in pieno esercizio. Stanchi andiamo a dormire.

8° Giorno: Giovedì 22 febbraio 2001 Località: Atene – Costa di Apollo – Capo Sounio Problematiche tecniche: La pompa acqua; ci rechiamo ad un centro assistenza, ci consigliano la sostituzione asserendo che la nostra non è nuova; rinunciamo rinviando al nostro rientro.

Percorrenza totale: Km 128 Totale speso e specifica: Carburante Drm 10.000 – Biglietti bus 20 x 150 = Drm 3.000 – Cena alla Plaka Drm 25.000 Totale speso: Drm 28.000 (pari a L 156.800) Al mattino ci sveglia il rumore assordante degli aerei che atterrano e decollano in continuazione nel vicino aeroporto. La giornata è bella, il sole risplende facendoci dimenticare la neve del giorno prima. Decidiamo di tornare a Capo Sounio a rivedere quello che i greci pomposamente definiscono “il tramonto più bello del mondo”. Così messo in moto il camper percorrendo la bella Costa di Apollo in un’ora circa arriviamo a Capo Sounio dove il bel tempio di Poseidone troneggia sulla collina alle cui spalle al tramonto il sole pare che si tuffi in mare dando un effetto veramente unico. Pranziamo in camper ed in serata rientriamo al camping di Gliphada. Per nulla stanchi, con il bus pubblico ci rechiamo alla Plaka, il quartiere turistico di Atene dove decine taverne offrono la cena con spettacolo per turisti. Ceniamo ci divertiamo ma, ci accorgiamo che i prezzi rispetto alla volta precedente, sono saliti alle stelle anche qui e rientriamo al camping in bus.

Capo Sounio: Il tramonto Capo Sounio: Altri resti archeologici con la luce del tramonto Capo Sounio: Il Tempio di Poseidone di giorno La serata alla Plaka: Il momento dell’immancabile Sirtaki.

9° Giorno: Venerdì 23 febbraio 2001 Località: Atene: Licabetto – L’Acropoli – Psirì – (in bus pubblico e funicolare) Problematiche tecniche: La solita pompa acqua. Percorrenza totale: Km — Totale speso e specifica: Funicolare Drm 1000 – Ingressi a muse e zona archeologica Drm 2.400 Totale speso: Drm 3.400 (pari a L 19.000) Al mattino ci svegliano i nostri parenti venuti al camping perché noi ci eravamo a loro dire eclissati; lamentano il fatto che noi si facci “i turisti” ignorandoli, promettiamo che avremmo pranzato da loro ed approfittiamo per farci accompagnare sino al centro di Atene. Ci parlano di Psirì, quartiere di Atene che io conoscevo per “pericoloso” e mi dicono che è stato completamente “ripulito” e cambiato in zona turistica tipo la Plaka, solo che le bancarelle sono sostituite da negozi a volte eleganti. Ci ripromettiamo di visitarlo. Ci facciamo lasciare all’ingresso della funicolare che porta in cima al Licabetto, altro posto turistico per eccellenza, altra passeggiata ed ancora notiamo che i prezzi sono lievitati in maniera abnorme; pensiamo: “Addio Grecia economica dei bei tempi” infatti gli operatori lamentano un calo vertiginoso nella presenza dei turisti. Rivisitata la zona del Licabetto, col bus ci rechiamo a pranzo a casa dei cugini. Dopo pranzo ci accomiatiamo per recarci all’Acropoli, dove nel Museo Nazionale sono visitabili nuovi reperti appena restaurati. Che incanto, notiamo che nel punto più alto del Partendone svetta orgogliosa la bandiera Greca. Finita la visita ci rechiamo a piedi nel quartiere di Psirì poco distante tutto è cambiato, i negozi sono tanti pieni di merce a saldi, ma desolatamente senza acquirenti. Noto ancora la presenza di tanti barboni, molti più che altrove. Intanto si è fatta sera, rientriamo in campeggio.

Il Monte Licabetto che domina Atene L’Acropoli fotografata dalla Plaka Acropoli: La Bandiera Greca Reperti archeologici in mostra al Museo Nazionale 10° Giorno: Sabato 24 febbraio 2001 Località: Atene: Passeggiata in centro e celebrazione nozze.

Problematiche tecniche: La solita pompa acqua. Percorrenza totale: Km — Totale speso e specifica: Souvlaky Drm + bevande Drm 2800 (non si indicano le spese per souvenir e regali in quanto non pertinenti) Totale speso: DRM 2.800 (pari a L 15.700) Al mattino sbrigate le solite faccende ci trasferiamo in bus al centro. Devo acquistare dei rullini fotografici; anche questi costano moto più che in Italia … pazienza. Ci dirigiamo in centro dove, nei pressi di Piazza Omonia, scopriamo una fabbrichetta di manufatti in cotone con annesso negozio vendita che mette in vendita articoli tanto belli che non resistiamo alla tentazione, approfittando anche dei saldi che ne approfittiamo per comperare regalini a parenti ed amici in Italia. Poiché la sera “siamo di banchetto” per pranzo consumiamo due souvlaky all’aperto alla Plaka. Nel pomeriggio accompagno mia moglie Lucia, dal parrucchiere poi rientriamo in campeggio e ci prepariamo alla festa che durerà sino all’alba. Un matrimonio in Grecia è cosa ben diversa che in Italia; dalla cerimonia religiosa al banchetto, dai balli ai brindisi, dalle innumerevoli portate ai vini … ha molto sapore di orientale, ma noi ai greci guai a dirlo!!! All’alba rientriamo e siamo così stanchi da non riuscire a dormire bene anche per i rumori che l’aeroporto vicino comporta. 11° Giorno: Domenica 25 febbraio 2001 Località Atene – Patrasso Problematiche tecniche: La solita pompa acqua. Percorrenza totale: Km 235 Totale speso e specifica: Rifornimento carburante Drm 18.000 (ripetiamo il pieno prima dell’imbarco) – Pedaggio autostradale Drm 2.000 – Cena a bordo Drm 11.200 (pari a L 174.800) Alle 08.00 decidiamo di andare a rivedere il cambio della guardia che non sarà come quello di Londra, ma è molto bello ugualmente. Preso il solito bus scendiamo proprio a pochi metri dal Palazzo del Parlamento Greco. La giornata è veramente bella, il caldo è quasi insopportabile, quasi tutti sono in maglietta e camicia a maniche corte, noi invece sudiamo. Lo spettacolo del cambio della guardia è ancora più bello di come lo ricordavo. Ritorniamo a casa dei cugini, ci accomiatiamo, ci accompagnano al camping e poiché scopriamo che hanno pagato il nostro conto, non ci è dato sapere con esattezza la spesa che, presumiamo si debba aggirare sulle Drm 7.000 x giorno. Rimettiamo in moto il camper, riattraversiamo tutta Atene per immetterci sull’autostrada che via Canale di Korintho porta a Patrasso. Ovviamente autostrada è un eufemismo … ma tant’è! All’arrivo a Patrasso le sorprese; la prima è che a Patrasso impazza il carnevale e per raggiungere il porto è stata un’impresa veramente ardua!!! La seconda è che la nave della Blu Star da noi prenotata e per la quale avevamo i biglietti … non partirà per ignoti motivi! Ci viene proposta dagli agenti di detta compagnia in alternativa la partenza con un’altra nave; accettiamo perché per impegni di famiglia dovevamo essere per forza a casa il giorno successivo. Ci cambiano i biglietti. Arrivati al molo vediamo una vecchia nave che sembra una carretta del mare, il sospetto di essere stati imbrogliati diventa certezza … ma quando si viaggia, bisogna accettare anche questo. Saliti a bordo però il gentilissimo personale di borgo ci sistemano in una cabina principesca e scopriamo che l’apparente carretta del mare è in realtà una nave datata ma tenuta con una cura e pulizia tale da farla apparire una nave di lusso. Alle 20.00 precise la partenza. Consumiamo la cena al ristorante di bordo e poi dritti a letto. La notte passa in comoda navigazione. Il mattino dopo alle 07.30 con più di un’ora di anticipo arriviamo a Brindisi. Il rientro a casa a Conversano è presto fatto. Finisce così questo viaggi e … stiamo già pensando al prossimo in Francia o Spagna!!! Atene Palazzo del Parlamento: Alcuni momenti del cambio della guardia.

Riepiloghi: Totale speso calcolato ed indicato in L 2.852.156 – Totale Km percorsi: 1.225 Impressioni e suggerimenti finali: La Grecia non è più sinonimo di vacanza economica, anzi tutt’altro. Nel limite del possibile, per risparmiare, approvvigionarsi in Italia di tutto quanto non sia deperibile. Il cibo in Grecia è monotono, dal nord a sud … sempre la stessa minestra, non esistono specialità diverse come altrove. Il caffè Greco è polvere bollita in acqua e servito col mestolino in un bicchiere, guai a mescolarlo!!! Molti italiani non si adattano ad altre cucine; costoro farebbero bene a limitare i propri viaggi all’interno dei nostri piatti … pardon volevo dire confini. Quando si va all’estero bisogna essere pronti ad accettare la cucina e sopratutto le avversità e problematiche che si presentano, magari ridendoci su e prendendo la cosa con un pizzico di ironia. Le condizioni stradali e la tipologia delle stesse in Grecia consentono andature con medie lontanissime da quelle facilmente ottenibili in Italia, le strade sono come le nostre … ma nel dopoguerra; per tanto, spesso, la media si mantiene attorno ai 25/30 km/h. Considerare la cosa nel calcolare i tempi di percorrenza. L’acqua in Grecia ha una peculiarità non riscontrata altrove: è così leggere e pura che bevuta non toglie la sete ed usata per lavarsi … è come fare un bagno tonificante, si ha l’impressione che rigeneri la pelle. Per gli acquisti alimentari usare gli ipermercati esistenti in quasi tutte le periferie delle grandi città. La carne in Grecia è squisita, quella ovina e caprina in particolare. Non mancare di assaggiare i “souvlaky” reperibili dappertutto al costo variante tra le 400 e le 500 dracme. Lo yogurt greco è il migliore del mondo specialmente quello di pecora. Nel complesso comunque la Grecia val bene un viaggio, meglio se in più equipaggi e … se in estate! Ciao a tutti.



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