El Salvador un paese semi-sconosciuto
Abbiamo alloggiato a San Salvador in casa di uno Zio, quindi non abbiamo avuto spese di alloggio.
Questo paese è simile come atmosfera ad altri paesi del centro America, ma si distingue per il fatto di essere quasi totalmente vergine turisticamente. Oltre alle bellezze naturalistico/vegetative (territorio ricchissimo di vulcani, laghi vulcanici, montagne) è interessante capire come si vive in una piccola nazione di 10.000.000 di abitanti circa (di cui 30.000 sono bianchi di origine prettamente spagnola ed il resto indios) assediata per decenni dalla guerriglia interna che tenta di liberarsi dallo strapotere economico-politico-militare della minoranza bianca. Interessante è appunto salire sulle cime dei vulcani più importanti, visitare il parco s.Andres, le maggiori città (Santa Ana, Acajutla). Chi vuole rilassarsi deve andare al lago Coatepeque dove, come in altri laghi, regna la pace più assoluta nel verde più verde. Peccato che tutta la costa del lago stesso è stata divisa tra i ricchi in modo da sottrarlo al dominio pubblico.
Nel paese si trovano anche interessantissimi siti archeologici dell’epoca Maia.
San Salvador, la capitale, è quasi la nazione, contando oltre due milioni di abitanti. Pochi monumenti da vedere, tra cui la cattedrale e il teatro nazionale. Caratteristico è il centro storico di giorno che si trasforma in un mercato generale pieno di ambulanti che senza regole sostano dappertutto. Evitate di visitare il centro storico di notte onde prevenire spiacevoli incontri.
Di notte girate nella c.D. Zona Rosa, quartiere ricco, pieno di ville invisibili perchè circondate da recinti altissimi controllati da guardie con mitra in spalla.
In compenso questa zona è piena di locali dove potete ballare i ritmi latino-americani con gruppi misicali che si alternano a freneticamente; qui potrete mangiare discretamente soprattutto pesce e bere birra o rum.
Altre cibarie tipiche sono le tortillas di mais semplici o ripiene di carne o formaggi o altro.
La costa che si affaccia sull’oceano pacifico ha una sabbia scura ed è bordata dalle palme. Provate a mangiare le noci di cocco e non mettetevi alla ricerca di stabilimenti balneari. Le uniche strutture attrezzate sono dei grossi residences, manco a dirlo di proprietà dei pochi bianchi.
Visitate il porto de “La Union” dove potete gustare un coctail di frutti di mare appena pescati (solo se siete coraggiosi).
Altra particolarità da conoscere sono le piantagioni di caffè che rappresentano il 90% dell’economia locale.
Potete girare tutto il paese anche in due settimane, ma potete anche prolungare la visita andando nei paesei vicini: Guatemala, Honduras, Ecuador, simili geograficamente ma con diversa impostazione sociale.
Consiglio questo viaggio a chi ha spirito di avventura e vuol capire come nel 2001 esistano delle realtà in cui il popolo indios viene tenuto in ostaggio dai colonizzatori con alle spalle gli Stati Uniti.