Singapore: via montenapoleone ai tropici

Durante l'estate 1997 dopo un mese nel nord della malaysia ci siamo trasferiti a singapore per prendere da lì l'aereo per milano; abbiamo deciso di fermarci 4 giorni perchè eravamo un po' incuriositi da questa unica città stato del XX° secolo, nonostante quasi tutte gli amici non ce ne avessero parlato bene. siamo arrivati all'alba a singapore...
Scritto da: Paolo Motta
singapore: via montenapoleone ai tropici
Viaggiatori: in coppia
Spesa: 1000 €
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Durante l’estate 1997 dopo un mese nel nord della malaysia ci siamo trasferiti a singapore per prendere da lì l’aereo per milano; abbiamo deciso di fermarci 4 giorni perchè eravamo un po’ incuriositi da questa unica città stato del XX° secolo, nonostante quasi tutte gli amici non ce ne avessero parlato bene.

siamo arrivati all’alba a singapore con un autobus direttamente da kotha baru (14 ore) all frontiera sul ponte di fronte a johor baru.

immediatamente il doganiere mi ha sequestrato le cicche che avevo in tasca e mi ha fatto sputare quella che masticavo! è vietato importare cicche a singapore! lo shock è poi continuato dovendoci fare a piedi circa 15 km con gli zaini perchè le banche aprivano alle 09.00, ma sopratutto notando il contrasto tra due nazioni confinanti e che sopratutto per vari secoli erano rimaste unite in una unica federazione.

certo la malesia non è messa male economicamente, ma nel 97 per andare in treno o autobus da nord a sud ci volevano giornate intere, a singapore c’è invece una delle metropolitane più efficenti e belle del mondo, un moltitudine di grattacieli avveniristici, l’aereoporto più efficiente del mondo, lo zoo più bello del mondo…

insomma è il paese dei +.

cercammo da dormire e su consiglio di nostri amici andammo al ymca un ostello.

il prezzo: 125 dollari singaporesi (140.000 lire) il posto meno caro era il dormotorio dei poveri.

nei giorni successivi abbiamo girato per la città, e per chi trova angosciosa la svizzera ed in particolar modo zurigo…Andatevene da qualche altra parte! qui tutto e perfetto, tutto e pulito, tutto è puntuale, c’è una legge che regolamenta qualsiasi cosa con multe di milioni di lire per chi trasgredisce. i singaporesi alle 10.00 del mattino sembrano che stiano andando tutti ad un ricevimento di gala, donne ingioiellatissime e uomini profumatissimi.

per il cibo il problema dei costi si ripresenta; pur essendo una città multietnica(60% cinesi – 20% malesi – 10% indiani – 10% europei ed arabi)la maggior parte dei ristoranti sono cinesi e sono cari, quelli di cucina europea inavvicinabili, l’unica soluzione sono quelli del quartiere indiano (l’unico incasinato, con qualche carta per terra, orrore!, ma vivissimo e pieno di negozi interessanti)che sono ottimi e costano poco.

se fumate come me rischiate di trovarvi in sitauzioni imbarazzanti: per esempio ad un fermata affollatissima di un autobus vi fumate una sigaretta nell’attesa, la finite e con terrore (200.000 di multa se buttate il mozzicone per terra)vi accorgete che non c’è il solito portacenere presente ad ogni angolo di singapore.

la cosa peggiore è che la nutritissima schiera di poliziotti singaporesi è per la quasi totalità in borghese.

soluzione :spegnete la sigaretta per terra, tra gli sguardi di disapprovazione di tutti i presenti e vi infilate il mozzicone in tasca! nonostante tutto ci sono però delle cose molto belle anche qua, per esempio i giardini delle orchidee, il quartiere coloniale olandese, e lo zoo costruito tutto senza gabbie ma con fossati e pare l’unico al mondo(ovviamente) con 4 esemplari di varani di komodo.

la vita notturna è molto viva, sopratutto ai boat quay, che sembrano i navigli di milano, circondati da grattacieli.

altra peculiarità è il divieto assoluto di importare durian (frutto il cui sapore un mio amico a paragonato a quello di mangiare una cipolla marcia con il naso nel culo di qualcun’altro e dato che l’ho mangiato confermo). Si trova quindi un cartello con su la sagoma sbarrata del durian all’ingresso di qualsiai edificio pubblico, metropolitane…Il problema è che sia i cinesi che i malesi di singapore ne sono ghiottissimi perchè lo ritengono afrodisiaco; il problema è stato risolto con le durian house, negozi che vendono fettine del frutto; se entrate sembra che gli sia scoppiata la fogna da pochi minuti! per il lato acquisti è una tragedia: i prezzi sono doppi rispetto a milano,ed i negozi per la maggior parte vendono o vestiti (italiani) o oggeti tecnologici (che ad hong kong costano un quarto di meno).

solo nel quartiere indiano si trovano splendidi tessuti e tovagli, importate dall’india, a prezzi buoni.

a proposito ci siamo tornati quest’anno per uno stop over tra hong kong e sydney, ma non siamo nemmeno usciti dal bellissimo, efficentissimo, pulitissimo e modernissimo changi airport. Tanto tutta singapore la si può trovare lì dentro al duty free, senza iva e con l’aria condizionata.

ciao paolo – milano



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