Honduras e le isole della bahia

Dal nicaragua arrivammo a tegucigalpa, città priva di interesse, con pochi monumenti e tanto traffico. decidemmo di partire immediatamente per san pedro sula: 23 ore di autobus, un viaggio allucinante in mezzo a galline, pulcini,oche... arrivammo in piena notte e fummo accolti da una temperatura di 35 gradi con il 90% di umidità. il giorno dopo...
Scritto da: Paolo Motta
honduras e le isole della bahia
Viaggiatori: fino a 6
Spesa: 1000 €
Ascolta i podcast
 
Dal nicaragua arrivammo a tegucigalpa, città priva di interesse, con pochi monumenti e tanto traffico.

decidemmo di partire immediatamente per san pedro sula: 23 ore di autobus, un viaggio allucinante in mezzo a galline, pulcini,oche…

arrivammo in piena notte e fummo accolti da una temperatura di 35 gradi con il 90% di umidità.

il giorno dopo visitammo la città, che è abbastanza interessante, anche se molto moderna, credo che 24 ore siano + che sufficienti.

da san pedro con un alto lunghissimo viaggio arrivammo a el progresso, niente di che, e poi a tela; il paese è carino, molto vivo, con tante baracche/bar aperte tutta notte, ci sono anche diversi alberghi tutti affaciati in riva all’oceano atlantico.

l’acqua era caldissima ma senza barriera corallina; vale comunque una sosta per riposarsi.

proseguimmo poi per la ceiba, posto identico a tela, e poi ci imbarcammo per le islas de la bahia: utila, roatan, guanaja.

roatan è la più grossa e forse quella con le spiagge più belle. Gli alberghi a prezzi migliori si trovano a west end, che non è un paese, ma piuttosto una strada di sabbia circondata da bungalows, capanne e una infinità di ristoranti e bar.

tutta l’isola è meravigliosa, specie il mare, con una barriera interessante.

di notte andando a piedi si possono vedere dei granchi giganteschi che escono da migliaia di buchi nella sabbia e gironzolano tranquillamente per strada.

nella zona ad est si trova diamond beach, molto bella ed isolata, con un solo albergo molto lussuoso. Per arrivarci bisogna affittare una jeep.

ci sono altri vari villaggi tra cui coxen hole, dove si trovava un ristorante di un ragazzo bolognese abbastanza buono, e french harbour, che i locali chiamano la boston honduregna(non abbiamo capito perchè).

è molto bella anche la spiaggia di sandy bay.

in tutta questa meraviglia c’è lo svantaggio dei prezzi che sono mediamente alti, anche perchè si pagava tutto in dollari. Infatti i turisti sono per la maggior parte americani, dato che l’isola ha un aereoporto internazionale con voli diretti da miami e da altre città degli u.S.A. Del sud.

si trovano comunque degli alberghetti molto spartani a prezzi decenti.

altra cosa scoraggiante è la presenza, almeno quando siamo andati noi ad agosto, delle sand flies, dei simpatici moscerini invisibili che pungono tutto ciò che cammina su una spiaggia provocando dei bozzi enormi e molto dolorosi. Infatti su tutte le spiagge di west end non si vedeva mai un turista, tranne quelli appena arrivati! per soprevvivere a queti moscerini i locali hanno costruito decine di moli in legno dove ci si sdraia e praticamente si passa tutto il giorno. Per evitare i morsi gli abitanti bevono un te molto forte che dicono sia un specie di repellente. Per chi no si fida l’unica altra soluzione è cospargersi di olio di cocco, che è venduto ovunque. Ricordatevi però di cospargervi poi con una crema protettiva altissima dato che l’olio di cocco è estremamente abbronzante.

dopo le isole della bahia tornammo a san pedro sula e da li sepre in autobua arrivammo a copan ruinas.

il sito è bellissimo e sitrova in una valle in mezzo ad una giungla fittissima piena di scimmie, are, e colibrì. Le rovine sono molto ben conservate e l’area archeologica è molto vasta e si può girare anche a cavallo.

per dormire si può andare nella vicino paese di santa rosa di copan, molto tipico e con diversi alberghetti a buon prezzo.

la sera il paese era abbastanza vivo e mi ricordo che mangiammo molto bene in un ristorante gestito da un uruguayano credo si chiami “gauchos”. Il ritovo serale, allora, era il tunkul bar, gestito da una specie di kojac gigantesco, ma simpatico e ottimo barman.

facendo base a santa rosa di copan si possono fare anche diversi trekking sulle cordigliere vicine e molto bello quello per le cascate el ruby.

da copan partimmo poi con un pick up verso la frontiera con il guatemala ciao paolo – milano



    Commenti

    Lascia un commento

    Leggi anche