Per iniziare … Istanbul
Preleviamo direttamente in aeroporto da un cambio £ 100.000 e ci vediamo arrivare circa 30.000.000 di lire turche … sarà divertente fare i calcoli! Con un “tacsi” raggiungiamo la centralissima Side Pansyon (20 min. Di viaggio = 6.000.000, cioè circa £ 18.000), prenotata tramite Internet (£ 70.000 la doppia con colazione).
La vista dalla terrazza è mozzafiato: a sinistra Hagia Sophia a destra la Moschea blu …qui faremo la tipica colazione turca tutte le mattine (con comodo 8.30÷11.30) a base di anguria, olive, uovo sodo, pane e marmellata, te (caj) o caffè (khave). Dopo una breve sosta in camera facciamo un lungo giro a piedi nel quartiere: la Moschea blu è uno spettacolo, ma è chiusa per la preghiera delle 17 (i muezzin forse sono registrati). Mangiamo kofte e kebab alle 18 (!) ed è abbastanza difficile fare il cambio a mente in modo veloce: la carne nei localini non turistici ed economicissimi costa circa 1.000.000 T.L., cioè un po’ più di £ 3000 al piattino; una birra piccola 750.000 T.L. (cioè £ 2500) una cartolina circa 50 £.
Domenica mattina per prima cosa visitiamo la CISTERNA SOMMERSA che, anche se siamo ancora un po’ addormentati, ci riempie il cuore: musica classica di sottofondo e poi colonne a perdita d’occhio affondate nell’acqua! A parte troppi giapponesi è uno spettacolo. Ci avventuriamo a piedi lungo la Ankara Caddesi per raggiungiare EMINÖNÜ (il porto).
Grazie alla versione italiana della guida Lonely Planet (EDT) abbiamo l’esatta indicazione in turco per l’imbarco x la gita sul Bosforo (1.500.000 T.L. A/R a testa = £ 5000). Il viaggio dura 1h e 45 min. Con brevi tappe su una sponda europea o asiatica (case di legno, ville, moschee) tutto a ritmo di musica tradizionale (fatta dal vivo da 3 ragazzi) ed è bellissimo perché tutti li seguono cantando e battendo le mani. Surreale. Da non perdere lo yogurt di Kanlica (una vera delizia) prima di scendere all’ultima fermata in Asia (ANADOLU KAVAGI): qui non c’è praticamente nulla se non miriadi di ristorantini o chioschi che fanno panini di pesce o panini di kalamara, che è il nostro ottimo pranzo. Al ritorno riusciamo ancora a vedere la Yeni Camii in cui le donne entrano con il capo coperto (all’ingresso vengono prestati dei foulard) mentre gli uomini, se non hanno calzoni lunghi, vengono dotati di una … gonna ! Lunedì 17.7.00. Dopo colazione (e la notte con le zanzare: magico Vape) ci incamminiamo verso la kucuk (piccola) S. Sofia, una moschea imboscatissima dove siamo soli e ci facciamo aprire dal custode: è suggestivo il fatto che non ci sia anima viva (cimiterino al di fuori). Costeggiando il mercato coperto arriviamo alla Moschea di Solimano il Magnifico (altro cimitero, ma stavolta enorme), dove mi aspettavo orde di turisti … e invece. A piedi nudi su sconfinati tappeti.
Sosta caffè nel complesso adiacente la moschea (mederse-mense-etc.) trasformati in tipici ristoranti turchi.
Giro al Gran Bazar (Kapali Çarsi) pieno di botteghe, tappeti, ori, meno suggestivo dei suk a cui mi ero abituata in Marocco, però! Dopo pranzo con un “tacsi” andiamo alla chiesa di S. Salvatore in Chora, molto lontana dal centro, ma che vale la pena per gli stupendi mosaici e per l’omino della biglietteria che, appena arriviamo (prima di pagare circa £ 7500) ci offre un pezzo del melone che sta mangiando !! Esperienza pullman (n° 28) che ci porta, senza volerlo, sul ponte di Galata (che attraversiamo): è una specie di follia di macchine, che sfrecciano da una parte all’altra, e uomini … che pescano! Dopo la solita economica cena a base di kebab, becchiamo l’inizio di uno spettacolo di suoni e luci proiettate sulla Moschea blu (tutto in turco!).
Martedì 18 luglio.
Per prima cosa andiamo alla Moschea Blu: si entra come al solito senza scarpe, ma c’è troppa gente. L’interno è spettacolare, soprattutto gli imponenti lampadari ottomani sospesi ai soffitti che arrivano quasi sulle teste dei fedeli. Il bagno turco di Solimano’s wife (Roxlana) l’abbiamo visto ieri: è diventato un negozio di tappeti. Quindi entriamo a S. Sofia che è impressionante per l’imponenza e i mosaici nella galleria. Prima di pranzare giro alla fontana Ahmet III – davanti al Topkapi – e soprattutto alla Via della Fontana fredda (Sogukcesme Sokak) = incantevole. Per finire l’ippodromo.
Il pomeriggio, dopo la siesta, è un po’ faticoso: scesi dal solito modernissimo tram, con aria condizionata da brividi, ci incamminiamo verso il Pera Palas Oteli, oltre il ponte di Galata quartiere TAKSIM (che forse vuol dire in salita del 40%!). Il Pera Palas era l’albergo dei viaggiatori dell’Orient Express e ha un ascensore di legno d’epoca. Un omino gentile ci fa salire (due persone alla volta) e senza che lo chiediamo ci porta alla n° 411: la stanza di Agata Christie!! Altro omino ci mostra la sua scrivania (quindi le mance sono due). All’uscita dall’atmosfera fine secolo ci buttiamo sulla via pedonale dei negozi che è attraversata solo da un piccolo tram rosso! La Istiklal Caddesi è molto lunga; noi poi cerchiamo ancora l’antica pasticceria INCI specializzata in profiteroles (vale la deviazione). Di nuovo l’assurdo ponte di Galata a piedi … per tornare verso il nostro quartiere, dove consumiamo l’ultima cena in una delle birrerie molto frequentate da giovani e che ci colpiscono da un lato per la modernità e dall’altro perché, quando è l’ora dell’imam, spengono la musica a tutto volume per qualche minuto! Ma è Istanbul che è così, una meravigliosa città dalle molteplici sfaccettature, moderna e occidentale, ma anche legata alle tradizioni, grande metropoli europea, sul cui orizzonte però spiccano i minareti delle tantissime moschee da cui l’imam richiama alla preghiera cinque volte al giorno. E poi i turchi … allegri, gentili, ospitali e disponibili, insomma una bella esperienza … ma è solo l’inizio della nostra vacanza: da qui con tutti i mezzi possibili (traghetto, pullman, aereo) siamo scesi al Sud, visitando EFESO uno dei più bei siti (tra i tantissimi) della Turchia, PAMMUKKALE, con i suoi panorami lunari e indescrivibili, fino al mare della penisola di BODRUM. Se vi servono ulteriori informazioni scrivetemi, sarò felice di raccontarvi il resto!! Cristina