Il regno del drago tuonante
Il costo e’ abbastanza alto, c’e’ una tassa per i turisti (che comprende vitto, alloggio, trasporti interni, interprete e guida) di almeno 180 dollari al giorno, a cui bisogna comunque aggiungere il biglietto aereo per Delhi, bangkok, Calcutta o Kathmandu (circa 2.000.000) e il biglietto per Paro, l’aereoporto bhutanese, che costa tra i 300 e i 600 dollari solo andata. L’accesso via terra dall’India e’ sconsigliato per via dei banditi (ma non solo) al confine, mentre dal Tibet proprio non si passa.
In generale le stagioni migliori sono l’autunno e la primavera, in cui il cielo e’ molto blu e non fa troppo freddo. E, soprattutto, ci sono le grandi feste religiose in cui la gente si ritrova per vedere danze e balli molto particolari.
Quasi tutte le zone ‘turistiche’ sono raggiungibili via mezzo o con un breve tragitto a piedi.
Si puo’ fare trekking, ma i costi sono uguali e non tutte le montagne possono essere visitate per non disturbare gli spiriti che vi risiedono.
E’ vero che NON tutto il paese e’ accessibile ai visitatori e questo e’ sia per evitare di ‘disturbare’ troppo la normale vita delle popolazioni locali sia per evitare che l’economia del paese (tra i 30 paesi piu’ poveri del mondo) finisca per dipendere SOLO dal turismo.
Che altro? La durata del soggiorno piu’ equilibrata e’ probabilmente 2 settimane ed e’ bene avere qualche giorno di scorta per evitare di perdere la coincidenza in uscita dal Bhutan. (gli aerei di linea DrukAir volano SOLO a vista, quindi se piove, non parte e non arriva nessuno anche per settimane) Infine non sono necessarie vaccinazioni particolari a parte i soliti richiami delle vaccinazioni classiche.
Uh, la maggior parte delle localita’ e’ sopra i 1500m, quindi e’ bene non soffrire il mal d’alta quota.
Merita sicuramente.