L’olanda senza Amsterdam
Non credere a chi dice che Rotterdam è brutta, è una città stranissima e ospitale, mi è addirittura capitato di addormentarmi sul prato che delimitava un canale, e guarda che sentirsi così rilassati in un posto che non conosci (una grande città, poi) è rarissimo.
Se vuoi vedere i mulini e i canali, puoi sempre prendere un battello di quelli veloci e andare a Dortrec, ma è troppo “cartolina”. Meglio allora Delft, ci si arriva in treno con mezz’ora da Rotterdam, oppure in tram (sì, in tram) dall’Aja.
E’ una città di studenti, e l’atmosfera universitaria stempera l’aspetto cartolinesco e lo rende reale.
Puoi pure provare a fare delle compere, ci sono negozi con prezzi abbordabili, io ho comprato delle scarpe di quelle dure di cuoio nero che indossano gli uomini d’affari olandesi (quella specie di ragazzoni col doppiopetto un po’ sgualcito che magari mangiano una mela sul gradino di un negozio del centro). Lascia stare invece le fabbriche di ceramiche, la fama di Delft nelle ceramiche forse è guadagnata, ma quelli sono posti tipo le vetrerie di Murano che fanno lo spettacolino per turisti col vetro soffiato.
All’Aja evita Madurodam (o come cavolo si scrive) è una specie di lego gigante per turisti scemi, in compenso i musei hanno pezzi incredibili di arte fiamminga.
Fai in modo di arrivare di giovedì, il pomeriggio c’è un mercato antiquario accanto al laghetto che delimita il parlamento. I prezzi sono un po’ altini, ma ci sono cose interessanti.
Se poi vuoi proprio esagerare, affitta una macchina e vai al Sud a vedere le dighe. A parte lo spettacolo in sé, il viaggio vale se non stai troppo sulle autostrade, perditi per quei paesetti dove vedi passare le barche a vela sopra la salita che credevi il ciglio di una strada, oppure fermati a mangiare le salsicce in qualche chiosco lungo la strada. E’ l’unico modo per vedere l’Olanda: sull’autostrada non c’è niente a più di 2 ore di macchina, e alle sei ti può capitare di trovarti imbottigliato in mezzo al traffico dell’ora di punta come se fossi in piena città (la gente si sposta con facilità da un posto all’altro e magari lavora ad Amsterdam e lavora a Rotterdam, ecc.).
A proposito di ora di punta, gli olandesi staccano presto e alle sette sono già a cena. Se fai amicizia e ti invitano alle 9, mangia qualcosa prima, altrimenti ti toccherà bere a digiuno (e cavolo se bevono).
Viceversa se l’appuntamento è per le sei e mezza vuol dire che ti hanno invitato a cena e non per il te.
Se hai fatto tutti questi giri puoi riprendere uno di quei treni gialli e tornartene a Skippol senza neanche passare per Amsterdam e vedrla dall’alto quando l’aereo decolla, persa in mezzo agli acquitrini.
Gian Luca