Goodmorning vietnam..

Il mio viaggio in Vietnam e' solo una parte del viaggio che ho affrontato a gennaio. Praticamente e' stata una estensione del mio viaggio in Tailandia. Ho volato con la thay da roma a bankok e poi dopo una notte in Tailandia, sono ripartito per atterrare a Danang nel centro del Vietnam. Il tempo a gennaio e prevalentemente piovoso. Devo dire che...
Scritto da: Tiziano Bianco
goodmorning vietnam..
Partenza il: 03/01/2001
Ritorno il: 14/01/2001
Viaggiatori: da solo
Spesa: 1000 €
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Il mio viaggio in Vietnam e’ solo una parte del viaggio che ho affrontato a gennaio. Praticamente e’ stata una estensione del mio viaggio in Tailandia.

Ho volato con la thay da roma a bankok e poi dopo una notte in Tailandia, sono ripartito per atterrare a Danang nel centro del Vietnam.

Il tempo a gennaio e prevalentemente piovoso. Devo dire che mi sono accorto che Danang non doveva essere molto turistica dalla mancanza totale di una qualsiasi forma di turista a bordo dell’aereo.

Faccio conoscenza con un ingegnere australiano che stava partecipando alla costruzione della prima autostrada del paese, che colleghera’ il nord con il sud. Non appena atterrati si offre di darmi un passaggio. Ad attenderlo un autista Vietnamita con una jeep.

Appena fuori dall’aereoporto mi accorgo di come possa essere povero questo paese.

La strada che percorriamo e’ molto dissestata e con molti ostacoli naturali sulla carreggiata. Sono fortunato ad avere conosciuto l’australiano che durante il viaggio mi racconta molte cose interessanti su questo paese. Qui il colore dominante e’ il verde delle risaie e delle foreste. I tipici cappelli conici sono la caratteristica piu’ evidente della gente locale. Per strada solo motorini e biciclette. Non penso che si vedranno molte macchine in Vietnam. Un camion pieno fino all’orlo di cani ci sorpassa, ed e’ con amara tristezza sapere che i cani vengono uccisi per essere mangiati.

Finalmente dopo tre ore e trenta e dopo aver percorso 110 km, arriviamo a Hue’.

Hue’ e’ molto graziosa e tranquilla. Qui si puo’ visitare l’antica cittadella e alcune pagode sul fiume huong. Dormo con circa 20000 e spendo 2500 per un piatto di noodle con verdura e 2 cocacola. Qui la vita non costa niente.

Trascorsi due giorni parto alla volta di Hanoi. Il mezzo piu’ comodo e’ il treno. Infatti dopo aver conosciuto alcuni turisti che arrivavano da Hanoi in bus’ mi hanno letteralmente sconsigliato di viaggiare su strada. Alcune persone sono arrivate da Hanoi in circa 16 ore su piccoli e affollati bus turistici. Ripensando alle condizioni della strada mi decido e prendo il treno.

Il biglietto costa caro, circa 38 dollari in prima classe. Viaggiare in 2°c. E’ veramente un’impresa ardua.

Fissate sui finestrini ci sono delle reti metalliche che proteggono i passeggieri da sassaiole di bambini lungo il tragitto.

Al momento della partenza la confusione e’ totale e molti dei posti prenotati erano gia’ occupati da Vietnamiti.

Finalmente dopo un po di fatica i controllori mettono tutto a posto e prendo finalmente sistemazione nella mia cuccetta a 4 posti.

A fianco a me un giapponese anche lui all’avventura e una madre viet col suo figlioletto.

Tempo di servirci la cena, che io guardo e basta e mi addormento nel mio letto.

La mattina alle 6:00 arrivo ad Hanoi e con yosomura dividiamo un taxi fino a un hotel in centro ad Hanoi. La camera costa circa 17000.

Tempo di posare lo zaino e via alla visita della citta’.

Sono affascinato da questa citta’ cosi’ rumorosa.

Attraversare la strada e’ un operazione difficile. Le strade sono percorse da centinaia di motorini, nessuno dei quali rispetta precedenze e sensi di marcia. Da un momento all’altro si ha l’impressione di essere investiti. I clacson sono assordanti e solo un’altro posto mi ricorda questo frastuono: Katmandu in Nepal. La citta’ e’ divisa in quartieri a seconda delle attivita’; c’e il quartiere della ceramica, quello cinese, quello dei mobili e delle lapidi in marmo, quello delle ferramente e quello dei generi alimentari ecc ecc.

Per strada mi rinfilano il loro tipico cappello Vietnamita alla cifra di 1500 lire; questo era utilizzato dai vietcong durante le guerra del Vietnam e gli uomini qui lo portano con molta fierezza. Ecco perche quando lo indossavo, tutti mi salutavano allegramente.

Il giorno dopo lo passo ad Along Bay a circa 4 ore di bus da qui.

Sul bus faccio conoscenza con un simpaticissimo ingegnere colombiano e due ragazze australiane.

Along Bay e’ una baia con circa tremila fra isole e isolotti. E’ incredibile questo posto anzi e’ fantastico.

C’e’ il sole e noleggiamo una tipica imbarcazione per fare un giro in qualche baia e isola. Andiamo a visitare un villaggio di case gallegginti. Le persone che vivono qui vengono chiamate “gli zingari del mare”. E’ incredibile vedere come vive questa gente. I bambini giocano su dei pezzi di polistirololo galleggiante e remano con un paio di ciabatte. Interessante notare la presenza delle antenne della televisione anche su queste zattere galleggianti. Da qui ci spostiamo per andare a vedere delle fantastiche grotte su un’isola vicina.

Senza dubbio questo posto e’ incantevole.

Ad Hanoi frequento i ristoranti piu cari della citta’ insieme al colombiano e alle due ragazze. Mi sono divertito molto a mangiare la cucina Vietnamita e la trovo veramente buona e interessante. La gente e’ di una dolcezza incredibile e penso che tornero’ presto in Vietnam per approfondire quello che non mi e’ stato possibile fare in questo viaggio.

Ma ora pensiamo alla prossima avventura che sara’ ad agosto in cina e tibet.

Per ulteriori informazioni non esitate a scrivermi.

Ciao e alla prossima.



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