Perth-sydney in auto-1
questa volta non sono da sola: con me c’é mia madre, eccitatissima e felice. Mi regala un mese e mezzo in australia per festeggiare il mio diploma in architettura, fresco fresco. Perciò il viaggio é un po’ più caro, ma sta comunque nella norma: il nostro motto era: colazione nei motel, o b&b o pubs, dove é sempre presente il bollitore per l’acqua, un poco di caffé solubile, il tostapane e un poco di latte fresco nel frigobar. Comperavamo pane toast, marmellate, formaggi e cose così per i picnic di mezzogiorno. Ci fermavamo nei posti più belli e sfidavamo le mosche (che in australia sono tantissime!!!!! meglio sempre scegliere i posti ventosi, che le tengono lontane. Facile sulla costa, difficile nei deserti.) visto che molti itinerari sono molto dettagliati, dettaglierò pure questo, perché vedo che non vi annoiano. giorno 1: zurigo-perth lasciamo il canton ticino con il treno, che ci ha dato la possibilità di fare il check-in alla stazione il giorno prima. Ritroveremo le valigie (pochissime, viaggeremo leggere) a perth. Voliamo sulla qantas, che vi consiglio vivamene, é un’ottima compagnia. a perth splende il sole, e la luce é quella australiana, tagliente e calda. Sono emozionatissima. L’albergo é uno dei tanti segnalati dalla sempre ottima lonely planet, nei prezzi medi. Ha una doccia pulita. Si chiamava “royal hotel”, ed é nel centro.
posiamo le valige e partiamo alla ricerca di un’auto per la traversata dl continente. Se volete fare come noi (e ve lo consiglio davvero) dovrete rassegnarvi a che vi diano dei matti. C’é solo la “herz” e la “avis” che vi affittano un’auto per un mese e mezzo, e che potrete depositare a sydney. La tariffa fu di qualcosa come 3’500’000 lire per l’intero periodo. L’auto era una bellissima “holden commodore”, marca australiana, 5 porte, comodissima e silenziosa. Praticamente nuova.
un giretto in città, tanto per riprendere confidenza con la guida a sinistra, visto che mi aspettano 10’000 km di strade di tutti i tipi.
cena in un pub nella zona dei ristoranti, lì vicina. Ceniamo sul tipico balconcino stretto e lungo al primo piano. Melanzane, focaccia e un buon bicchiere di chardonnay. I vini australiani sono una favola, specialmente i bianci, fruttati e per niente acidi, si possono gustare anche molto giovani. I rossi sono ottimi, ma normalmente troppo giovani. Un peccato.
il giorno dopo visitiamo i dintorni, con calma, per disfarci della fatica di 30 ore di viaggio. Una bella passeggiata sulla lunghissima spiaggia di perth e una visita al mercato del pesce di freemantle, dove ci pappiamo dell’aragosta appena pescata e cotta, ed un paio di ostriche (l’australia ne pullula!). Il tramonto é uno di quelli giusti. Uno di quelli per cui ti tacciano di aver usato un filtro al momento della foto, o di aver truccato l’immagine.
2 giorno: perth- pinnacle desert- perth 300 km a nord di perth c’é un luogo straordinario chiamato pinnacle desert. Sono 10 km2 di deserto, a pochi passi dal mare, dove emergono delle colonne di vegetazione pietrificata. Lo si raggiunge facilmente, e la passeggiata é molto bella, tra le campagne e la costa.
pranzo su una spiaggia poco lontano: sabbia bianca e oceano azzurro-verde. Dimenticavo: il primo acquisto da fare sono due seggioline pieghevoli da mettere in auto. Sono state 40’000 lire ben spese, e le sedie hanno fatto la loro comparsa tutti i giorni.
la sera siamo stanche, comunque. 600 km sono già stati percorsi, ed ho ripreso possesso della guida a sinistra senza problemi.
3 giorno: perth-bunbury primo acquisto di oggi: un sacco-frigo, dove tenere in fresco burro e formaggio, e uno dei contenitori di acqua di 4 litri in cartone+involucro di aluminnio+rubinetto in plastica per il servizio. Ve li consiglio: tengono l’acqua al fresco e sono veramente pratici.
e via! occhiali da sole, finestrini abbassati, imbocchiamo l’austostrada che ci porta a sud, lungo la costa. Passiamo per cittadine molto estese e poco densamente popolate. Ci fermiamo per uno spuntino su una spiaggia estesa e vuota (come sempre in australia), e gettiamo pezi di pera ad un gabbiano. Questo, prima di mangiarla, prende la pera e la lava nel mare! alle 14’00 decidiamo di fermarci a bunbury. Abbiamo seguito i cartelli marroni che indicano la “tourist drive” indicandoti le strade più panoramiche. Siamo così capitate qui, ed il posto ci é piaciuto così tanto, che abbiamo preso una camera in un motel lì vicino, che da quasi sulla spiaggia. Di fronte, un ristorante a piombo sulla spiaggia, dove abbiamo preso l’aperitivo alle sei, davanti al tramonto. L’occasione é buona per un primo bucato alla lavanderia fai da te del motel.
4-5-6. Bunbury-yallingup-margareth river controllatina a benzina, acqua del radiatore e olio.
la sveglia era per le 7.00. Abbiamo deciso di svegliarci presto ogni mattina, per godere del fresco e della luce del mattino. Ci fermeremo sempre verso le cinque di sera, con tutto il tempo per decidere in quale motel o b&b pernottare. Non abbiamo quasi mai prenotato.
prima sosta a “cape naturaliste”, dove si può fare una bellissima passeggiata (due ore di sentiero, armate di rametto di eucalypto contro le mosche), che profuma di mirto e di oceano, in uno dei parchi più belli d’australia, ma poi sono tutti belli!!! deviamo poi per la foresta di eucalypto per giungere nella zona di margareth river.
qui ci aspetta una bella visita accurata alle diverse cantine, per scegliere il vino che ci accompagnerà lungo tutto i viaggio, tutti i picnic e tutti i tramonti. Abbiamo infatti la ferma intenzione di non perderci un tramonto, ed un tramonto senza un bicchiere di vino, cosa é? la zona é meravigliosa davvero, e le cantine sono un sogno. Molte offrono anche un ristorante. Si mangia molto bene, non credete a chi vi dice che in australia si mangi male.
tra le molte cantine che vi sono, io vi consiglio queste: -Cape Clairault (per chi ama i vini dolci, qui fanno un “vino delle donne” che é una meraviglia). La padrona é dolcissima e la cucina ottima (noi abbiamo scelto il salmone al vapore), aperta dalle 10 alle 17.
-Wise winery, con un’ottima terrazza dove fare uno spuntino. Qui il vino che ci é piaciuto di più e stato un “semillon bianco”. L’azienda si trova un po’ fuori, tra Dunsborough e cape naturaliste, ma vale veramente una sosta. Dalla terrazza si vedono tutti i vigneti, la foresta e l’oceano. É aperta dalle 10 di mattina alle 4.30 del pomeriggio.
ho perso purtroppo la lista completa, ma la troverete sicuramente dappertutto, e vale la pena visitarne alcune, di queste cantine immerse in una natura stupenda, tra l’oceano e le foreste piene di pappagalli di tutti i colori.
a yallingup abbiamo dormito in un b&b pieno di rose e bellissimo. Poi la cena, in un ristorante bellissimo, dove un vino bianco ha avuto la meglio su di noi (complici le soste alle cantine e la stanchezza),mi ricordo che si chiamava “driftwood”, il vino. La cernia era davvero squisita (“cod”, il nome in inglese di questo pesce delizioso).
7 margareth river-augusta ci spostiamo a sud e incontriamo il “blackwood river”. Fiume larghissimo e pacifico che scorre tra le foreste e si butta nell’oceano, o meglio, negli oceani: ad augusta si incrociano infatti due oceani: quello indiano e quello del sud. Se avrete fortuna potrete arrampicarvi sul faro poco distante ed ammirare la linea di confine, marcata da due blu diversi che si scontrano.
dormiamo in un motel sulla strada principale di augusta. Un balcone-corsia comune a tutte le camere da sul fiume, ed il motel era pieno di bellissimi fustacchioni surfisti (il giorno dopo si sarebbe svolto lì il campionato mondiale di surf. Questi fauni marini sono bellissimi, ed ho bruciato il mio menu sulla candela della tavola, distratta da uno di loro…). anni dopo, al confine tra brasile e paraguay con l’argentina, mi é sembrato riconoscere quel paesaggio tutto fiume acqua e foreste, ma senza fustacchioni tatuati e biondi.
8 augusta-…
non mi ricordo il nome del piccolo villaggio nella foresta dove abbiamo dormito. Non era speciale, anzi. Brutta avventura per la mamma, che ha dovuto sputare lo struzzo sotto all’insalata: era marcio.
se volete fare meglio di noi, ma spendere di più, vicino ad augusta c’é un resort meraviglioso, nascosto nella foresta, e che da su un lago immerso nel verde. Si chiama “karri valley resort”, e la stanza meno cara viene 149$ austaliani (quasi 200’000 lire…), contro i 50$ di un normale motel, ma dipende dalla stagione.
9 emerald prima di ripiombare sulla costa passiamo dall’interno: foreste di eucalypto dalla corteccia rosa. Siamo all'”esperance travellers inn”, motel a 50$, vicino al mare. Il tipone della reception é grande e con un testone rasato che accoglie un paio di occhiali blu. Il pancione da birra é alquanto impressionante, ma almeno lui (a differenza del benzinaio di stamane) ha tutti i denti!!!! ci ha spiegato velocissimo di un menu a $6.50, a base di pesce e patatine fritte al ristorante dirimpetto…
da queste parti non dimenticatevi il repellente per i moscerini…
10: cape le grand 560 km oggi. Passiamo dal parco nazionale di cape le grand:baie smeraldine, spiagge lunghissime, vegetazione bassa piena di canguri saltellanti (per vederli uscite prima delle 8 di mattina, poi spariscono per il troppo caldo)laghi salati che passano dal turchese al rosa. Su uno di questi laghi stappiamo un nuovo bianco, e dispieghiamo le seggioline per il nostro picnic.
poi ci dirigiamo a nord, direzione “norseman”, crocevia di due importanti arterie di comunicazione del continente. Riserviamo una camera nel pub, che ci sembra molto caratteristico, con la sua veranda al primo piano. Non fatelo!!! alla sera ci siamo accorte che é un bordello… Però abbiamo riso da matti, e la cena ce l’ha servita una signora gentile, in una sala rossa dalla luce soffusa. Nel bar c’era una bella figliola in perizoma e seni nudi. Tra mille risate siamo andate a dormire, ma i letti erano mollissimi e scomodi.
vicino a norseman, non mancate di visitare i laghi prosciugati che si riempiono solo ogni tot anni. Sono meravigliosi.
11-12-13 norseman-caiguna-mundrabilla-ceduna verti puliti, acqua nel radiatore, gonfiatina alle gomme, ed alle 7.30 gia siamo per strada. Questo tratto di strada é incredibile: tutto in linea retta attraverso il deserto. Si incontra pochissima gente, e molti “road-trains”, tir lunghi fino a 50 metri che sfrecciano lungo la strada e non frenano mai. Quando li si incrocia, bisogna solo farsi da parte, uscire di strada e lasciare che passino. Il tratto in linea retta più lungo s’australia si trova qui: 147 km senza l’ombra di una curva, per pernottare, un motel ogni 300 km, perso nel deserto. La stada ogni tanto si tinge di strane linee: in caso di emergenza o maltempo gli aerei del “royal flying doctor service” atterrano sulla strada.
questa area infatti come molte aree del grande deserto australe, é doco abitata. Per aiutare la popolazione locale, che sia aborigena o agricola, si fa ricorso a delle vere e proprie ambulanze volanti. Questi favolosi aerei hanno anche delle piccole sale operatorie a bordo. I dottori devono essere al contempo piloti e chirurghi. É gante davvero straordinaria.
ma continuo in un altro momento…
se vi divertite, cercate la seconda parte.